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Autore: Natalie95    07/08/2012    1 recensioni
Salve!Questa è la mia prima storia su Assassin' Creed...spero di ricevere qualche recensione,vorrei sapere cosa ne pensate!^^
La storia è ambientata in Assassin's Creed Brotherhood. La protagonista è Vanessa,una giovane ragazza nobile,che,per via di un matrimonio combinatodeve trasferirsi a Roma. Ma dietro il matrimonio c'è altro...
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Ezio Auditore, Niccolò Machiavelli, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                               Capitolo 8
 
Ezio,quel giorno,arrivò presto al covo dell’isola Tiberina;l’uomo giunse nella camera di Vanessa che ancora stava dormendo.
<< Vanessa!Siete sveglia?! >> chiese Ezio togliendo le coperte da sopra la ragazza.
<< Ezio!Si entra in camera di una signorina senza permesso?! >> disse Vanessa rimettendosi le coperte addosso << Piuttosto,come mai tutta questa fretta? >>
<< Vedi,sono qui perché pensavo che i Borgia vi avessero preso...ieri ho sentito che dei banditori stavano pronunciando il vostro nome,ma avrò capito male io. >> disse Ezio scusandosi.
<< Io sono qui,non vi preoccupate. Comunque,avete parlato con la Volpe per la missione? >>
<< Si,oggi pomeriggio avrò bisogno del vostro aiuto e quello di altri adepti. Dovremo rubare dei costumi da gladiatore romano. >>
<< Interessante...ora,potreste uscire?Devo vestirmi. >> disse Vanessa indicando la porta.
<< Va bene,scusatemi ancora... >>
Dopo che Ezio aveva chiuso la porta,Vanessa si alzò e si vestì;però,uscita dalla sua camera,notò che Ezio era nuovamente sparito.
“Ci sarà un giorno in cui troverò quell’uomo?”
Vanessa uscì dal covo e prese un cavallo:aveva deciso di fare un giro,ma senza allontanarsi troppo,poiché le guardie dei Borgia la stavano ancora cercando.
 
Intanto a Castel Sant’Angelo...
 
<< Ehi vecchio,cosa vuoi? >> disse una guardia sputando sul pavimento.
<< Fatemi uscire!Vi ho detto che mia figlia tornerà presto! >>
<< Vecchio,tu devi rimanere rinchiuso per ordine di sua Santità. E poi,quando ritroveremo la ragazza,tu verrai ucciso lo stesso... >> rispose la guardia voltandosi.
<< Voi!Siete solo dei bastardi!Cercate solo di ottenere il potere con mezzi illeciti! >>
<< Perché,tu cosa credi di aver fatto vendendo tua figlia?! >>
Francesco ammutolì:in fondo quella guardia aveva ragione,aveva venduto sua figlia solo per soldi e per il potere. Il suo cuore era lacerato,dal dolore e dal senso di colpa,non sapeva se Vanessa lo avrebbe mai perdonato.
 
Per le strade di Roma...
 
<< Accidenti quante guardie!Devo stare attenta,se mi vedessero,non perderebbero tempo ad attaccarmi. >> disse Vanessa scendendo da cavallo e cercando di non farsi vedere dalle guardie. Esse,infatti,erano dappertutto:la maggior parte aveva in mano un foglio con su disegnato il volto di Vanessa e tutte stavano chiedendo agli abitanti,anche con le maniere forti,se avessero visto quella ragazza.
Vanessa camminò a testa bassa e,fortunatamente,riuscì a trovare una zona dove non c’era la presenza di guardie. Ma,alle sue spalle,apparve una figura minacciosa che disse:<< Ecco,ti ho trovata!Non credi che sia giunto il momento di tornare a casa? >>
Vanessa si girò di scatto:un bruto,molto più alto di lei,le stava davanti,pronto per prenderla al volo.
<< Non mi prenderete mai,brutti bastardi! >> disse Vanessa dando un calcio alle parti basse dell’uomo,che cadde a terra paralizzato.
Vanessa scappò in fretta e furia,arrampicandosi e saltando da un tetto all’altro,cercando di evitare anche i dardi che i balestrieri le tiravano contro. Alla fine,dopo una lunga corsa,la ragazza riuscì a trovare un vicolo stretto e isolato,dove nessuna guardia l’avrebbe cercata.
“Che corsa...maledette guardie,maledetti i Borgia e maledetti i Templari!”
La ragazza si sedette un attimo per riposare le sue gambe,che le facevano male per via di quella lunga corsa.
“Ma che razza di vita è mai questa?Da essere una tranquilla nobile ora mi ritrovo a scappare dalle guardie perché vogliono portarmi da quei vermi dei Borgia. Per fortuna che ci sono gli Assassini,altrimenti non so dove sarei ora.”
I pensieri della ragazza furono interrotti da una voce:<< Vanessa!Finalmente ti ho trovato!Ezio ti sta cercando. >>
<< Diana,ma come facevi a sapere che ero qui? >> chiese Vanessa incredula.
<< Ti ho visto saltare per i tetti,poi ti ho perso di vista...anche se è stato facile ritrovarti. >> disse la donna aiutando Vanessa a rialzarsi.
<< Se Ezio mi sta cercando,vuol dire che è giunto il momento di andare a rubare quei vestiti,non è così? >>
<< Esattamente. Vieni,ti condurrò fino al luogo d’incontro. >> disse Diana salendo sul cavallo.
Vanessa salì sullo stesso cavallo di Diana e,tenendosi stretta alla ragazza,cercò,in ogni modo,di coprire il suo volto affinché le guardie non la riconoscessero.
Dopo una lunga cavalcata,Diana e Vanessa arrivarono al luogo prestabilito;lì trovarono Ezio assieme a due altri adepti assassini.
<< Vanessa,eccovi qui finalmente!Diana,voi rimarrete con noi a darci una mano? >> chiese Ezio aiutando Vanessa a scendere da cavallo.
<< No,ho una commissione da sbrigare. Devo comprare delle nuove spade poiché sono giunti nuovi adepti al covo. Me lo ha ordinato Machiavelli. >>
<< Ma cosa state diventando,il suo tuttofare? >> chiese Ezio ridendo.
<< Una specie. Buona fortuna,messer Ezio. >> disse Diana allontanandosi da quel luogo.
<< Bene Vanessa,ora che siete qui,vi spiegherò cosa faremo. Fra poco giungerà Micheletto Corella,il sicario di Cesare. Dobbiamo seguirlo affinché riusciamo a trovare i luoghi in cui consegnerà i vestiti da gladiatore alle guardie. Voi dovete semplicemente uccidere le guardie e prendere quei vestiti. Poi,questa sera,ci travestiremo e impediremo a Micheletto di uccidere Pietro Rossi. >>
<< Ma come fate a sapere tutte queste cose? >> chiese Vanessa incredula.
<< Merito delle spie della Volpe,sono molto astute...ecco,è arrivato Cesare! >> disse Ezio indicando l’uomo.
Gli assassini assistettero a quella scena:Cesare,in quel momento,aveva fatto uccidere un uomo bendato e,subito dopo,aveva detto qualcosa a Micheletto,che si era allontanato.
<< Bene,procediamo! >>
Ezio,Vanessa e gli altri assassini cominciarono a seguire quell’uomo;man mano che si fermava in un luogo,Ezio ordinava ai suoi assassini di eliminare le guardie a cui Micheletto aveva consegnato i costumi. Anche Vanessa aveva dato il suo contributo:aveva ucciso due o tre guardie da lontano,con la balestra.
Alla fine,gli assassini giunsero al Colosseo,completamente circondato dalle guardie dei Borgia,dove Micheletto era entrato,sparendo nel nulla.
<< Ezio,ora cosa avete intenzione di fare? >> chiese Vanessa.
<< Come vi ho spiegato prima,entreremo furtivamente nel Colosseo e ci travestiremo da gladiatori. >>
Tutti fecero come aveva spiegato Ezio:si introdussero nel Colosseo e si travestirono da gladiatori. Al momento di entrare in scena,tutti cercarono di recitare al meglio la propria parte. Infine,Ezio riuscì a bloccare Micheletto,ma non lo uccise,poiché gli aveva rivelato che Pietro era stato già avvelenato durante la rappresentazione. Ezio così,preso in braccio Micheletto,lo portò dal medico più vicino. Intanto,gli altri adepti assassini avevano cominciato a combattere con le guardie presenti,ma Vanessa era sgattaiolata fuori dal Colosseo per seguire Ezio.
<< Ezio,cosa sta succedendo ora? >>
<< Hanno avvelenato Pietro,questo medico lo sta curando. >>
Il medico controllò la bocca e gli occhi dell’uomo:<< Questo è un avvelenamento da cantarella. Con delle sanguisughe sistemerò tutto. >>
<< Grazie messere...ma voi,perché mi avete salvato? >> chiese Pietro.
<< So di voi e Lucrezia Borgia...ho bisogno della chiave con cui entrate a Castel Sant’Angelo! >>
<< Ecco,prendete...vi ringrazio ancora. >>
Dopo aver preso la chiave,Ezio si girò di scatto verso un uomo calvo,con un occhio bendato.
<< Ma quello... >>
L’uomo cominciò a scappare ed Ezio cominciò ad inseguirlo,lasciando Vanessa e Pietro.
<< Come mai è andato via così? >> chiese Pietro.
<< Non so...appena ha visto quell’uomo lo ha inseguito. Forse è meglio tornare al covo. >>
Vanessa salutò Pietro e,dopo aver recuperato un cavallo,cominciò a galoppare verso il covo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

  
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