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Autore: EvansLove    20/02/2007    2 recensioni
qyesta ff mi è venuta sentendo una canzone che parlava di occhi e capelli e mi è subito saltato in mente James che palreava di Lily e tutti i malandrini che che erano stufati in dormiotrio....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E non farei che dire e non saprei che fare di tutti i giorni che ti ho detto amore...
di tutti che ti ho detto, che ho pensato, inventato, sognato, cantato amore.....
non c'è niente in fondo, più grande di questo amore, che piano piano
muove i tuoi capelli e si risveglia nei tuoi occhi belli!"

"James spegni quella lagna!" si lamentava Sirius dalla doccia dei dormitori dei maschi. Remus acconsentiva "Giusto James!!!Sentiamo troppo parlare di occhi e capelli di una certa roscia.." James sbuffò e Peter rise "Come siete scoccianti!! L'unica canzone dolce che sento.." Sirius fece l'occhiolino "Appunto, l'unica, e come mai??" James non poteva dire la verità.
Rimase boccheggiando per circa un minuto, cercando di inventarsi una scusa decente, poi si girò scoraggiato.
Ma, purtroppo per lui, quel minuto con lo stereo acceso, diede modo a Remus, il migliore amico di Lily, di riflettere e giungere alla conclusione "Ehi, ma questa è la canzone preferita di Lily!" tutti nel dormitorio, risero "No, Jamie, adesso cominci con le canzoni!!!" disse Peter spegnendo lo stereo "E per quale strana ragione?" disse Sirius, ma, ancora una volta, fu Remus a offrire la soluzione.
"Scusate, se io sento la mia canzone preferita vado a vedere da dove viene, per fare i complimenti a chi la sta ascoltando!" ci fu un momento di riflessione collettiva, in cui James era rivolto verso lo stereo, dando le spalle ai suoi amici, arrossendo. Si sentiva addosso tutti i loro sguardi. Poi si girò "Sì, ok, era questo quello che volevo!" era scarlatto in volto. Ma non sapeva bene se per la rabbia o il fatto di essere stato scoperto.
Era sicuro che se avesse detto la verità ai suoi amici, loro l'avrebbero capito, a patto che avessero creduto alla verità, e non era scontato. Perchè avrebbero cercato di farlo ragionare.
La verità era che lui era irrimediabilmente innamorato di Lily. L'amava sul serio, e sarebbe morto per vederla felice.
Ma chi ci avrebbe creduto? Di certo non Lily, che lo odiava, e di certo non i suoi amici che stavano ridendo.

"Susan, mi passi lo struccante?" nel bagno delle ragazze, Susan e le altre, tranne Lily, stavano spettegolando concitatamente, a causa di Molly, che era incinta. Susan passò a Lily lo struccante, senza dargli retta e continuò a parlare.
Lily sospirò e si deterse il viso. Ma cosa ci trovavano, poi?? Dal canto suo, aveva solo assicurato a Molly il suo appoggio.
Quando ebbe finito, si stese sul letto, aspettando la sua amica. Ma non riuscì a tenere lontano il pensiero di James Potter.
Quel giorno aveva vinto l'ennesima partita a Quidditch. Com'era bello nella divisa, a fare il giro di trionfo, con i capelli già arruffati per conto loro, scompiglianti dal vento. E gli aveva fatto l'occhiolino.
Chiuse per un attimo gli occhi e immaginò loro due che si baciavano, sotto la pioggia. Era irrimediabilmente innamorata di James Potter, peccato che per lui, Lily era solamente una sfida.
Sentì il materasso abbassarsi e aprì gli occhi di scatto per trovare Susan che la fissava "Che c'è Susie?Lo struccante sta sul comodino!" disse, cercando di abbozzare un sorriso.
L'amica sospirò "Sei innamorata Evie?" l'altra, sorpresa, cercò di cambiare discorso "Ma no..." ma Susan non ci cascava. "Sì, certo! Sono sette anni che sospiri in segreto. Sei innamorata Evie!"
Lily sbuffò. "E so anche di chi!" disse Susan con l'espressione furba. Le guance di Lily si arrossarono "Cosa?" "James Potter!".
Lily scoppiò a piangere "Sì!! Hai ragione, contenta ora?? Se solo lui si innamorasse di me!" Susan sospirò, accarezzando i capelli dell'amica "Guarda che lui ti ama veramente!" l'altra fece una risata vuota "Più del Quidditch?"
Susan sbuffò "Perchè non provi a credermi una volta tanto?" e tolse la mano dai capelli della ragazza che fece schioccare la lingua incredula e si girò dall'altra parte, pregando che non venisse mai il giorno dopo. Non avrebbe resistito a James ancora a lungo, lo sentiva. Susan la lasciò al suo destino e scese di sotto con le altre.

Corridoio di Trasfigurazione. James era appoggiato allo spigolo di una parete, ma perse il filo del discorso non appena Lily gli passò accanto. Aveva su un vestitino leggero, dato il clima primaverile di Aprile e portava in mano i libri per le materie della giornata.
Stava scherzando con le amiche e non pareva essersi accorta del ragazzo, così lui non ci mise molto a rimediare.

Lily finse di non vedere James, anche se lui, come al solito, sembrava piuttosto attirato dalla ragazza e le venne vicino.
"Ciao Evans!" lei sbuffò ignorando il cuore che batteva forte "Ciao Potter!Cosa vuoi?" lui si passò la mano fra i capelli "Come sei acida stamattina!" lei sbuffò. Non ce la faceva proprio più "Dai, Evans, dammi una possibilità!" lei gli urlò praticamente contro "James, levati da torno!" e scappò via.
Lui era rimasto perplesso. In fondo, almeno quel giorno, non aveva esagerato.
"Latin lover, ti è andata male?" James si girò. Dietro di lui, c'era Susan con l'espressione di chi sapeva cosa doveva fare.
"Susie, amore mio!" lei sorrise "Da quando?" ora toccava a lui sorridere "Da quando sai qualcosa su Lily che mi devi dire, avanti, tesoro, te lo leggo in faccia!" lei alzò le spalle "Davvero?E se non fosse così??" lui la abbracciò "Ti voglio bene amichetta mia!" lei sbuffò e respinse l'abbraccio, "Sempre molto disinteressato, eh?" lui sorrise "Dai spara!"
Susan, prese fiato "Lily è innamorata di te!" James scoppiò a ridere "E io sono Carolina di Monaco!" lei insistette "Ti dico che è vero!Solo che pensa che per te lei è solo una sfida... non è così, vero?" lui spalancò gli occhi "Certo che non è così!Ma non mi stai prendendo in giro, vero?!" lei scosse la testa e James corse verso Lily.

La ragazza era appoggiata su una parete del portico sospirando e asciugandosi ogni tanto una lacrima. Era nervosa perchè era stata una stupida. Come avrebbe fatto a sapere se James l'amava o no se lei non avesse mai accettato un suo invito?
Si lasciò cadere per terra, mentre provava a credere che non le importava realmente di James, ma era evidente che il destino le riservava solo una strada da percorrere.
"Riceve qui, professoressa?" James era venuto a cercarla. Il suo sorriso, per la prima volta, sembrava gentile e accogliente, non arrogante.
Lily sorrise "Sì, Potter!" disse, mentre il ragazzo si sedette accanto a lei.
Le prese il viso con la mano "Ehi, non piangere!Non ne vale la pena per un ragazzo stupido!" lei sorrise "Ti stai dando dello stupido da solo James!" lui sorrise "Io credevo di dare dello stupido a come tu pensi che io sia!"
Colpita e affondata.
"Hai ragione Potter! Io penso che tu sia uno stupido!Ma non mi hai mai dato le prove del contrario!" lui sbuffò "Ti ho offerto le verifiche ogni giorno, su piatti d'argento, ma tu le rifiutavi sempre!" lei scansò lo sguardo "E se fosse troppo tardi?" il ragazzo alzò le spalle.
"Se siamo qui è evidente che non lo è!" lei si rigirò verso di lui.
"E quindi io non sono una sfida?" lui scosse il capo "Tu sei solo Lily!" lei sospirò "Solo Lily cosa vuol dire?" lui rise "Che sei semplicemente fantastica e bella e che sei solo la ragazza che mi ha fatto innamorare!" lei arrossì, ma lui continuò.
"Sai solo sognare, sai far battere il mio cuore, sei capace di farmi vedere il sole in una giornata grigia e basta che tu passi vicino a me per farmi felice... sei solo Lily!"
Lei lo guardò sognante per un attimo e poi, prese il coraggio a due mani e lo baciò.
Il vento cominciò a soffiare e il sole uscì da dietro una nuvola. Fu come sognare, come colorare l'aria e fare un puzzle di amore.
"E tu, James, sei solo il ragazzo che mi fa amare la vita!" disse sorridendo. Lui la accarezzò "Tutto qui?"
Ma allora è vero che mi leggi dentro
"No, sei il solo ragazzo con cui ho mai pensato di fare l'amore!" e lo ribaciò
"Allora,...ti va di uscire con me questo sabato??" lei annuì, estasiata.

E poi, bè, come si dice:
IL RESTO DIVENNE STORIA NOTA!

 

  
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