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Autore: Skyla    07/08/2012    0 recensioni
Questo è il primo capitolo della saga di Pure Destiny, una raccolta di racconti fantasy completamente ideata da me. Le storie sono ambientate nel magico e fantastico mondo di Emberlius, che sta per essere minacciato dal risveglio di un dragone nero assetato di vendetta. Tutti i personaggi e le ambientazioni sono frutto della mia fantasia.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
Nubi di fumo nere si levarono dalla cima del vulcano fino a dissolversi in alto nel cielo scuro della notte. Il magma ribollì come mai prima. Ad un tratto un forte suono inquietante simile a un ruggito fece tremare le fronde degli alberi che si trovavano nella pianura ai piedi del vulcano. Una strana sagoma oscura era emersa dal magma in mezzo a centinaia di fiamme che si agitavano ovunque. Era una creatura molto forte, lo si poteva capire dal robusto corpo e dalla sua presenza minacciosa e allo stesso tempo misteriosa. La sua pelle era ricoperta da migliaia di squame nere dai riflessi violacei e i suoi artigli erano spaventosamente lunghi e affilati che luccicavano al bagliore delle fiamme. Sulla sua coda erano poste delle lame d'acciaio taglienti di diversa grandezza che non avrebbero lasciato scampo a nessuno. Le sue spalle erano protette da una resistente corazza così come la testa, le gambe e il dorso. Sulla fronte possedeva una grande fessura romboidale e i suoi occhi gialli emanavano un bagliore inquietante misto a un'implacabile sete di vendetta e potere. La misteriosa creatura emise nuovamente un ruggito forte e spaventoso e poi, aprendo le sue due enormi ali nere di pipistrello, si alzò in volo fin sopra il cratere. Il vento provocato dal continuo battito delle sue ali fece spargere le nubi oscure e i vapori, lasciando scoprire sullo sfondo una gigantesca fortezza che si ergeva verso l'alto a forma di spirale, alla fine della quale si trovava un'enorme testa di serpente di pietra dalla quale bocca fuoriusciva lentamente della lava. La creatura aprì gli artigli dei suoi piedi e si posizionò sul bordo del cratere vulcanico, poi prese a scrutare attentamente l'orizzonte, come se stesse cercando qualcosa. Dopo aver finito di osservare alzò le ali verso l'alto ed emise un ruggito che fece tremare l'intero vulcano. A questo punto dietro di sé, le fessure degli occhi del serpente della fortezza iniziarono a brillare di una luce intensa gialla e dalle profondità del vulcano uscì in volo un vero e proprio esercito di draghi neri. La creatura misteriosa spiccò il volo e, seguita da tutte le altre, si diresse verso la pianura, un'infinita distesa verdeggiante di alberi che purtroppo sarà destinata presto a scomparire. Non appena l'esercito si trovò sulla foresta la creatura aprì la bocca mostrando le enormi zanne aguzze e soffiò un intenso getto di fiamme roventi che si abbatterono sulle foglie delle querce. La stessa cosa venne fatta da tutti gli altri draghi e in un attimo l'intera foresta fu ricoperta da fiamme divoratrici che si propagarono molto velocemente. Tutti i piccoli villaggi che si trovavano all'interno della foresta vennero rasi al suolo assieme ai poveri abitanti. L'esercito di draghi si diresse poi lontano dall'area forestale e volò verso l'orizzonte scuro a ovest, all'opposto dell'orizzonte a est dove a malapena si riusciva a vedere il leggero chiarore dell'alba. Dopo un pò di tempo la grande creatura prese nuovamente a scrutare l'orizzonte. Non molto lontano si potevano vedere degli edifici alti di una grande città, Voltaria, ossia il centro del regno della magia. La creatura iniziò ad avanzare rapidamente verso la città, seguito da tutti gli altri. Quando l'esercito raggiunse le porte d'entrata i guardiani allarmati cercarono di assalire i draghi lanciando le frecce, ma quest'ultime sembrarono non avere alcun effetto. I draghi iniziarono a sputare roventi fiamme e cominciarono ad attaccare i palazzi maestosi della città. Mentre le altre creature furono impegnate a distruggere qualsiasi cosa, la più grande e terribile fu pronta a placare la sua sete di vendetta. Voleva infatti impossessarsi del Cristallo Magico che gli avrebbe donato un potere incredibile e sarebbe diventato il dominatore del mondo. Al centro della città si ergeva un enorme palazzo dorato, con ampie vetrate. Era il palazzo reale dove nella sala principale, in una grande teca di vetro era custodito il prezioso cristallo. Il drago scese in picchiata sull'edificio, facendo crollare gran parte del tetto sotto il suo peso. Poi ruppe la grande vetrata ed entrò nella sala principale. Più in fondo, c'era la teca contenente il cristallo. Negli occhi della creatura passò uno scintillìo e si leccò le labbra. Dato il grande rumore che aveva creato, nel palazzo e nell'intera città era stato dato l'allarme e ora tutti gli eserciti si stavano preparando per combattere contro i draghi. Ma la creatura era qui soltanto per il cristallo e avrebbe aggredito chiunque avesse provato a fermarlo nel suo intento. Ad un certo punto un piccolo esercito di uomini armati con spade, lance e archi fece irruzione nella stanza. Il drago si sentì quasi ribollire di rabbia e vendetta e con un getto di fiamme sconfisse le guardie. Poi con un colpo di zampa ruppe la teca e afferrò il cristallo. Lo ammirò con orgoglio e lo posizionò sulla fessura sulla sua fronte. Il Cristallo Magico iniziò a brillare di luce propria e il drago si sentì invadere di una nuova forza. Ma un altro guerriero entrò rapidamente nella stanza e, vedendo la scena, aprofittò dell'istante in cui il drago era distratto per attaccarlo. Quel guerriero era il più forte e famoso di tutto il regno per la sua spada magica che con un colpo riusciva ad abbattere anche le creature e i mostri più potenti. Spiccò un salto molto alto e con un colpo al collo mise il drago fuori gioco. La creatura con un gorgoglìo cadde stremato a terra. Il guerriero rimase fermo in piedi ad osservare il drago che se ne stava disteso sul pavimento con gli occhi chiusi. Improvvisamente il corpo del drago venne sostituito da un'intensa luce viola che svanì lentamente. La luce era talmente forte che il guerriero dovette coprirsi gli occhi per non rimanere acceccato. Quando tornò ad osservare il punto nel quale c'era il drago, al suo posto vide una strana pietra dai riflessi violacei. La creatura era scomparsa nel nulla con il cristallo.
  
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