07/08/2012
6 recensioni9- Loving you’s made me whole.
Ogni singola parte del mio corpo desiderava completarsi ed in quel momento senza troppi giri annullai del tutto la distanza che ci separava ed in quell’istante trovai il tassello mancate del puzzle della mia vita, quello che incessantemente desideravo da tempo, quello più importante, forse. Sentii quella sensazione di vuoto che mi riempiva lo stomaco ogni qual volta l’avevo davanti svanire completamente e mi sentii nuovamente viva con quella gioia dentro che ormai mancava da tempo.
Fu un bacio voluto e desiderato da parte di entrambi. Le sue labbra erano fatte apposta per unirsi con le mie, si muovevano sofficemente le une su quelle dell’altro ma entrambi desideravamo altro. Schiusi le labbra e lui fece lo stesso, le nostre lingue si cercarono e si trovarono poco dopo. Danzavano in sintonia nelle nostre bocche sulle note dei battiti dei nostri cuori che avevano dato vita ad uno solo più forte ed intenso.
Le sue braccia mi circondarono la vita ed io unii le mie dietro il suo collo. Si staccò e mi strinse forte a sé. Rimanemmo così qualche minuto, poi sentii tossire. Mi voltai ed incrociai gli occhi castani del mio migliore amico. Lo guardai interrogativo, lui iniziò a battere le mani ironico.
-Beh non sei un tipo di parola, Bieber!- Esclamò guardando negli occhi il biondo con uno sguardo carico di rabbia. Justin chinò il capo e si staccò da me all’istante senza proferire parola.
Io chiesi spiegazioni ma non ricevetti alcuna risposta né da Justin, né dal castano che lo guardava ancora con lo stesso sguardo. Justin mi disse di entrare mi opposi ma Christian mi afferrò per un braccio e mi trascinò all’interno della casa. Mi affacciai alla finestra per capire il motivo per cui mi volevano tener fuori da quella situazione ma il vialetto diventò completamente deserto; i due si erano sicuramente spostati.
Mi misi sul divano ad aspettare che qualcuno varcasse la soglia di casa per darmi spiegazioni e questo avvenne dopo una mezz’oretta scarsa. Sentii dei colpetti lievi sulla porta, mi alzai ed andai ad aprire.
C’era il castano che si teneva il naso con una mano insanguinata.
-Che è successo?-Chiesi porgendogli un fazzolettino e notando i lividi ed i graffi che gli contornavano il viso.
-Chiedilo al tuo ragazzo.-Rispose tirandomi il fazzoletto dalle mani.
Lo trascinai in cucina e dopo aver preso l’occorrente per medicare e disinfettare le sue ferite mi sedetti sulla tavola per arrivare più o meno alla sua altezza.
-Brucia!- Mi disse mentre delicatamente poggiavo l’ovatta impregnata di disinfettante sul taglio che aveva proprio nel bel mezzo della fronte.
-Mi dici che è successo?- Chiesi mettendo sul taglio un cerotto bianco.
-Ti ho già detto a chi chiedere.- Mi rispose toccandosi il cerotto e facendo una smorfia di dolore mentre disinfettavo un’altra ferita.
-Voglio saperlo da te.-Risposi posando l’ovatta sul tavolo e guardandolo negli occhi. Chinò il capo per non incrociare i miei occhi.
-Attenta al tuo Justin, non mantiene le promesse che fa.-Si limitò a dire inizialmente. Gli alzai il viso ed una volta incrociato il mio sguardo si mise a sedere accanto a me.
-Mi aveva detto che non ci sarebbe stato nient’altro che amicizia tra voi anzi, mi aveva dato la sua parola ma come vedi, non l’ha mantenuta.-Spiegò intenzionato a non voler dire altro.
-Perché ti ha fatto questa promessa?-Chiesi continuando a tenere lo sguardo fisso nel suo.
-Perché sì.-Rispose secco. Riproposi la domanda fatta qualche secondo prima e non avendo alcuna via di scapo prese nuovamente a parlare.
-Gelosia, Ellie.- Disse come se la cosa fosse ovvia, chinò il capo subito dopo. Lo guardai confusa e riprese a parlare. -Sì, sono geloso di te forse più di quanto dovrebbe essere un migliore amico ma sono geloso e non posso farci niente. Voglio la tua felicità e non sono sicuro che Justin ti possa rendere felice considerato come ti ha fatto stare in passato. Lui mi aveva lasciato spazio, inizialmente.- Concluse quasi senza fiato.
Cercò il mio sguardo ma non lo trovò, era troppo impegnato a fissare il pavimento. Era uno sguardo fitto, neanche lui avrebbe potuto capire cosa stessi pensando in quel momento se solo avesse incrociato per un attimo i miei occhi.
Mi mise una mano su una guancia per accarezzarla ma sentì una calda lacrima attraversargliela, mi alzò il viso e notò svariate lacrime rigarmi il viso. Affondò le sue labbra sulla mia guancia stampandomi un tenero bacio su di essa.
-È lui la mia felicità, Christian.- Gli dissi poi riflettendo sulle parole ‘voglio la tua felicità’ che aveva pronunciato proprio pochi minuti prima.
-Allora va da lui.- Mi incoraggiò asciugandomi le lacrime e sorridendomi. Scese dalla tavola e fece scendere anche me. Lo strinsi forte a me, era davvero importante nella mia vita, pronto a sorreggermi se cadevo ed a consolarmi se stavo male; e la parola migliore amico racchiudeva proprio tutti questi concetti.
Dopo aver sciolto quell’intenso abbraccio corsi verso la porta e me la chiusi alle spalle con un sorriso stampato sulla faccia. Suonai il campanello e non appena lo vidi mi buttai tra le sue braccia come se non desiderassi niente di meglio.
Unimmo le nostre labbra nuovamente ed il resto sparì, ero con lui ed il resto erano dettagli.
Loving you’s made me whole
Now I belong; I found my heart
Promise me we’ll always stay
The way we are today.
My space.
Hey hey, stavolta sono stata brava ed il capitolo è abbastanza lungo quindi mi sono fatta perdonare per l'altro che era cortino. ç_ç Allora, dbfih non so che dire, voglio ringraziarvi per le recensioni e tutto, siete fantastiche!
VVi amo tanto.