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Autore: Letizia_L    07/08/2012    3 recensioni
Questa è una one-shot un po' di versa dal normale, che tratta un argomento importante come la droga. I protagonisti, due ragazzi: Davide e Melissa. Cambieranno la loro vita in un momento d'impatto.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MOMENTI D'IMPATTO

 

Loro erano giovani, ingenui. Melissa e Davide. Si conobbero alle medie. Nessuno dei due sapeva quali conseguenze avrebbe portato quella conosenza. Divennero amici, inseparabili. Dove c'era l'uno, c'era anche l'altro. Alle medie però si è ancora troppo giovani per fare esperienze nuove e per uscire come tutti gli altri ragazzi e andare in discoteca. Loro si trovavano fuori da scuola, magari per i compiti o anche solo per giocare assieme. Davide andara da Melissa. Melissa andava da Davide. Lui, ragazzino bruno e abbastanza alto per la sua età, diceva sembre che le ragazze portavano germi e quindi non ne avrebbe mai baciata una, per non essere contagiato. Lei, ragazzina bionda e con un bel fisico, pensava che i ragazzi fossero solo amici, i migliori, perché non c'era gelosia ne competizione. Tutti crescono prima o poi.

Superiori. Momento di transito: dall'infantilità alla maturità. Nuove esperieze, conoscenze, emozioni. Alle superiori tutto è nuovo. Eppure non ci fai caso. Continui a vivere la tua vita come se nulla fosse cambiato, mentre il mondo attorno a te cambia. I compagni, le amicizie, le abitudini, ma soprattutto: il carattere. C'è chi cambia in bene: magari una persona che prima aveva preso la strada sbagliata, si rimette su quella giusta, ma sessuno o quasi se ne accorge. Infine, ci sono quelli che cambiano in male, in tutti i sensi ed è li che la gente te lo fa notare. Sempre. In ogni occasione. Loro facevano parte proprio di questo gruppo di persone. I due ragazzini cresciuti come mamma voleva diventano coloro che la società definisce "sbandati". A questo punto molti darebbero la colpa alle famiglie, dicendo che non tengono ai propri figli, ma nessuno afferma che magari la famiglia c'è, ma sono i figli il problema. Davide e Melissa scelsero la compagnia sbagliata purtroppo e per quanto i genitori possano sgridarli e metterli in castigo, loro scappano da tutto e tutti. Fumano e non solo sigarette. Questo però non fa una cattiva persona, ma se alle sigarette e alle canne ci aggiungiamo altri tipi di droghe, è sicuro che tutti li eticheremmo come "quelli da evitare".

Tutto iniziò una sera. Loro andarono in discoteca, con i loro amici, come al solito. Niente di male fin qui. Poi arrivò il momento, quello che io chiamo d'impatto. I momenti d'impatto, lampi di elevata intensità che cambiano la nostra vita completamente, finiscono con il definire chi siamo. Loro quella sera decisero chi diventare. Non sapevano se sarebbe stato per sempre o solo per una notte, ma lo fecero. Uscirono da quella discoteca, andarono a farsi un giro e incontrarono colui che li avrebbe cambiati.

"Ragazzi, vi va un tiro!? Ho della buona roba con me! La prima volta è gratis!".

Queste furono le parole che li spinsero e li tentarono a tal punto da farlo. Una canna, un po' di coca, un'altra canna. Quella sera non tornarono a casa. Non perchè non volevano, ma sapevano se che l'avessero fatto, non sarebbero più usciti. Rimasero in giro, tutta notte, fino al mattino successivo, quando verso le sette Davide riceve una chiamata dal padre. Mentì. Ovviamente, non poteva di certo dire che erano in strada, seduti per terra con un mal di testa che nemmeno dio capiva. Rispose che si erano fermati a dormire da un amico, perché avevano fattpo troppo tardi. E' così che si inizia la strada dell'autodistruzione. Si, perché così è. Adesso però si presentava un altro problema: per riprovare quella roba servivano i soldi, ma loro non li avevano.

"Dobbiamo raccimolare soldi Melissa! Potrei spacciare!"

"Troppo pericoloso, non farlo"

"E allora come facciamo?!"
"Beh..ci penso io!"

"Ah si!? E come?"
"So che alcuni ragazzi vorrebbero venire a letto con me. Mi farò pagare"
"Ma se sei vergine!"
"Eh quindi?!"
"Non buttare così la tua prima volta! Non preoccuparti per i soldi! Ci penso io!"
"Boh. Ok".

Spacciare a scuola, oltre ad essere illegale, contro ogni legge, è anche più brutto di come già è, perché vieni etichettato come "lo spacciatore" e alle superiori non è quasi mai una bella cosa. La loro vita gira così da un po' ormai e i genitori iniziano seriamente a preoccuparsi. I loro figli tornano a casa ogni giorno con un percing nuovo o un tautaggio. Il loro comportamento sta danneggiando, non solo loro, ma anche le loro famiglie. Perché è questo che fa la droga alla fine. Tu pensi che rechi danni solo a te stesso, ma alla fine le persone intorno a te soffrono e si allontanano. A quel punto diventi per gli altri una persona pericolosa e rimani isolato. Questa è la fine che fecero Daniele e Melissa. Niente di più niente di meno. Gli anni passano, il tempo anche, ma la situazione non cambia. La maturità. Oddio, è qualcosa di così spaventoso per tutti gli studenti, perché dopo di essa c'è la vita reale. Davide e Melissa decisero che per quel periodo ti tempo avrebbero messo la testa a posto, sempre se un mese di paura possa definirsi così. Passarono gli esami e una sera si trovarono loro due da soli, senza droga, senza niente. Al buoi nella camera di Davide.

"Meli, io mi sono accorto di una cosa l'altro giorno:"
"Di cosa?"
"Che tu non hai ancora vissuto l'esperienza più bella della tua vita"
"Cioè!?"
"La tua prima volta."
Già, nonostante fosse una ragazza dal carattere tosto e deciso e un fisico mozzafiato, lei era ancora vergine. Davide no invece, lui l'aveva fatto l'estate prima delle superiori con una ragazza conosciuta al mare. Lui diceva che non si amavano, ma si volevano talmente bene da concedersi l'uno all'altro per la prima volta. Si promisero che un giorno si sarebbero rivisti, ma entrambi sapevano che sarebbe stato complicato, ma in quel momento non contava. Melissa, invece, rimase pura in un certo senso. Lei diceva sempre che la sua vita da ribelle non coincideva con il suo modo di pensare. Lei era una di quelle ragazze che vogliono rimanere vergini fino al matrimonio, ma che se trovano davvero l'uomo giusto si concedono anche prima, ma solo a lui.

"Si lo so, ma te l'ho detto come la penso"
"Si ma non so se ti sei resa conto, abbiamo allontanato tutti."
"Lo so.."
"Secondo te abbiamo sbagliato?"
"Non lo so"
"Io però sono sicuro di una cosa"
"Cosa?"
"Non voglio più continuare"
"Nemmeno io e poi quest'estate ho deciso di andare a lavorare, ma non qui. Fuori città"
"Fai bene ad allontanarti da questa città così potrai ricominciare da capo. Io invece andrò in Svizzera da mia zia."
"Dopo l'estate ci rivedremo?!"
"Non lo so, ma spero di si perché sei importante Meli"
"Anche tu sei importante Dodo, ti voglio bene"
"Mi mancherai"
"Anche tu!".

Queste furono le loro ultime parole. Non si parlarono più. Decisero che l'avrebbero fatto solo se un giorno si sarebbero rivisti, perché entrambi sapevano che non sarebbero più tornati in quella città. La città che gli portò via la loro adolescenza, ma ora, nient'altro gli avrebbe portato via la loro maturità.

 

 

 

 

*** Ragazzi, ho scritto questa Mini-FanFiction perché boh, non avevo nulla da fare e perché adesso noi giovani (parlo in generale) prendiamo la droga come una cosa che va di moda, ma come ho scritto nella storia, col tempo non danneggia solo voi. Non era per fare la moralista, tranuquilli. Spero vi piaccia! Recensite se vi va! Un bacione! :D

  
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