I ragazzi quella sera erano usciti e chloe era con louis dalla 'suocera', io non avevo la minima voglia di uscire, così zayn mi fece compagnia.

 

C'era aria di romanticismo in casa quella sera, lo sentivo, zayn e i suoi sguardi, i suoi baci sfuggenti, era aria di passione quella passione che univa i nostri due cuori con un filo tanto invisibile quanto spesso e indistruttibile. Creato quel 13 giugno e ancora intatto, aveva rischiato di rompersi qualche volta ma lo avevamo retto insieme quando si stava per distruggere e sempre grazie all'amore era tornato intero e indistruttibile, era un 'filo' costituito esclusivamente di amore, amore quello vero.

 

Ero in cucina a preparare il gelato nelle ciotole, mentre zayn prendeva da bere in frigo

 

-ti va bene così?- leccai il dito con gelato

-fammi vedere- si avvicinò

Mi scostai per bagnare la paletta del gelato nell'acque e quando mi rigirai mi trovai del gelato in faccia, al cioccolato per precisare.

-stronzo- cercai di pulirmi -sei un brutto stronzo-

-ah, oltre che stronzo sono pure brutto?- mi baciò la guancia per togliere il gelato, sporcandosi però il naso

-no, vabbè, brutto no- dissi baciandogli il naso per togliere il gelato - ma stronzo si, e anche tanto-

Mi scostai tornando a prendere il gelato dandogli le spalle, ma in un attimo mi ritrovai seduta sul bancone, il solito bancone della cucina, lo guardavo sorridendo.

Era incredibile quando amore provassi per lui, un amore incondizionato, un amore così forte che faceva male, se pensato negativamente, ma a me faceva bene, faceva bene amarlo, avevo qualcuno che mi voleva bene, che mi sosteneva sempre e che era pronto a sollevarmi quando cadevo, e insegnarmi a camminare, in un cammino che spesso eravamo in due a compiere, dove l'uno aiutava l'altro seguendo un punto, sconosciuto, e insieme desiderosi di scoprire andavamo avanti, ma tutto questo assieme, sempre.

 

-che fai?- accarezzai il suo viso

-niente, che non sia amarti-

mi lasciai scivolare dal bancone cadendo nelle sue braccia

-ti amo, ti amo come non ho mai amato nessuno, ricordalo sempre-

-non potrei mai dimenticare una cosa così importante-

affondai la testa nel suo collo e sentii il suo profumo, lo strinsi forte, quasi a fargli male, ma non disse niente e ricambiò l'abbraccio silenziosamente.

 

 

Ci staccammo e prendemmo le coppette con il gelato e andammo in salotto, lui andò sul divano e io andai a recuperare il telecomando sulla televisione per poi stendermi delicatamente vicino a lui e iniziammo a guardare la tv mangiando il gelato; ogni tanto scappava qualche risata provocata dalla televisione stessa o da zayn che faceva il cretino o qualche bacio ogni volta dal sapore diverso a causa del gelato e dei gusti.

 

Finito il suo gelato zayn prese la coppetta e la mia e le poggiò sul tavolo, afferrò il telecomando e spense la tv di scatto, lo guardai alquanto stranita.

 

-perchè?- mi girai dal suo lato, guardandolo in viso

-era un programma noioso- sorrise

-a me piaceva- mi imbronciai girandomi

-a me no-

-sei cattivo-

Ed ecco tornare l'amore.

poggiò la testa sul mio collo e lentamente lasciò dei baci quasi impercettibili su tutto il braccio e sulla spalla facendomi sorridere.

Mi rigirai e lo guardai negli occhi, occhi nei quali ancora dopo tanto tempo annegavo e mi ci perdevo ma ogni volta non avevo la minima intenzione di uscire dal mare di quegli occhi nei quali si rispecchiavano i miei, a volte verdi a volte azzurri.

 

Sorrisè e mi baciò posando delicatamente una mano nella mia schiena

 

Squillò il cellulare.

-e che palle!- mi alzai spostando zayn nel divano

Era Chloe, chiamava sempre nei momenti meno opportuni.

-pronto?-

-senti, stiamo tornando, ti ho avvisata perchè non si sa mai, ecco..-

-ecco, si per una volta hai avuto una buona idea- dissi ridendo

-ti ho chiamato perchè sapevo che sarebbe successo qualcosa- disse, ridendo

-dove siete?-

-siamo partiti un ora fa-

-okay, grazie- riattaccati.

 

Zayn ridendo si alzò e mi trascinò di nuovo sul divano dove scattò la passione, li su quel divano, o almeno in parte.

Mi sdraiai e mi baciò sorridendo, riportando la mano sotto la mia schiena e stavolta alzò leggermente il lembo della maglia alzandola e togliendola, facendo si che cadde a terra

 

-ehi,aspetta-lo spostai poggiando una mano sul suo petto

mi rivolse uno sguardo interrogativo e si spostò appena

-magari, andiamo su, se arrivano- sorrisi

sorrise e si alzò aiutandomi con la mano.

Salimmo le scale e camminava avanti a me, così una volta arrivati nel corridoio lo tirai per il braccio di colpo e me lo ritrovai davanti, e mi sorrise.

 

Lo baciai ma poi con un movimento quasi furtivo mi trascinò in camera, cadde sul letto all'indietro e mi trascinò su di lui.

Sorrideva compiaciuto, infilai la mano sotto la sua maglia e passai le dita sul suo petto,avevo intenzione di provocarlo e a quanto pareva sembravo riuscirci. Mi avvicinai a lui e lo baciai con foga nuovamente, mi mordeva il labbro quasi con bramosia, poi accarezzai il suo ciuffo nero sempre perfetto e sorridendo portò la mano sui miei jeans slacciando lentamente la zip, lo lasciai fare lasciando che cadessero del tutto sul pavimento.

Sfilai la sua maglia bianca e cominciai a baciarlo partendo dal collo fino a scendere alla pancia, mi soffermai scendendo però con la mano fino ai suoi jeans, sentii qualcosa e una volta capito cosa fosse trattenni una risata e lo guardai;aveva sul viso un sorriso alquanto compiaciuto, così risalii fino a cercare le sue labbra ma al solo tocco senti letteralmente perdere le forze tanto che non riuscii ad impedirgli di sdraiarsi sopra di me.

Capii che in quel momento era lui a voler giocare così impotente come mi sentivo lo lasciai fare..

Portò le sue labbra sul mio collo e cominciò a lasciare dei piccoli baci passando dal collo alla spalla e lasciando ogni tanto qualche macchia violacea; portò la sua mano sulle mie gambe fino ad arrivare alla coscia. Era il mio punto debole in assoluto e anche solo al tocco rabbrividivo, e infatti rabbrividii e involontariamente gemetti attirando la sua attenzione assieme al suo sorriso compiaciuto, ma continuò lo stesso come per 'farmela pagare'.

Dopo qualche secondo si fermò e tornò a baciarmi dolcemente, poi passò una mano sotto la mia schiena dopo avermi sollevato leggermente e slacciò il reggiseno gettandolo a terra, baciò delicatamente il mio sento e la mia pancia, tolsi le mani dai suoi capelli e gli sfilai i pantaloni. 

C'era passione in quel letto, in quella stanza, era una passione diversa rispetto a prima, era voglia di fare l'amore, lo desideravo piu di ogni altra cosa, e ci amavamo talmente tanto che non ci bastava più un bacio o una carezza, entrambi volevamo di più e lo avevamo capito. Non ci importava se gli altri ci dicevano che facevamo del sesso troppe volte, ma per noi non era sesso, per noi era amore, e come si sa all'amore non c'è un limite...






-ANGOLO DELL'AUTRICE-


QUESTA STORIA O MEGLIO ONE SHOT E' UNA SCENA PRESA DA UNA MIA FAN FICTION CHE HO SCRITTO TEMPO FA SU FACEBOOK CHE SE VOLETE LEGGERE E' A QUESTO LINK QUI http://www.facebook.com/media/set/?set=a.331899310204408.78524.311115892282750&type=3 , E CHE MOLTO PROBABILMENTE METTERO' QUI SU EFP CAMBIANDO PERO' L'INIZIO PERCHE' QUELLO CEH HO GIA' SCRITTO E' A RATING VERDE MA POI LA STORIA SI SVILUPPA SU UN ARANCIONE QUINDI QUANDO AVRO' DECISO UN NUOVO INIZIO LA METTERO' QUI



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