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Autore: phoenix___    07/08/2012    2 recensioni
Il giorno della partenza era arrivato. Ero talmente euforica che dormii soltanto tre ore. Non vedevo l‘ora di ritornare a Baltimora, rincontrare mio cugino Alex e i miei amici d‘infanzia che non vedevo da quindici anni.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Verso sera, zia mi chiese di sistemare le rose in un vaso su un mobile dell’entrata. Mentre sistemavo ogni rosa notai che una di essa aveva un bigliettino attaccato. Cercai di aprire il bigliettino senza staccarlo dalla rosa.
 
“Vuoi stare con me?  Jack.”
 
Mi portai una mano alla bocca. Il mio più grande sogno si era realizzato. Chiamai a squarciagola mia zia.

- Zia! Zia! Guaaaardaaa! -
- Oh ma che calligrafia orrenda! -
- Leggiii! Leggiii! -
- Macché caruccio! Vai da lui. Subito. –

Presi le parole di zia alla lettera. Corsi come una dannata verso la casa di Jack. Una casa pazzesca, magnifica. Suonai. Ero in agitazione: le mani mi tremavano, sudavo freddo ed ero indecisa tra svenire o vomitare. La serratura della porta scattò. Solo allora mi accorsi che avevo su una felpa extralarge di mio papà e dei fuseaux completamente rotti... per non parlare delle “scarpe”. Non riuscivo a tenera la testa alta, continuavo a guardare a terra.

- Rebecca! -
- Jack! -

Gli saltai in braccio. Sembravo un koala ma.... Erano piccoli dettagli.

- Beh questo sta indicare... -
- Sì Jack. Ti amo e voglio stare ogni millesimo di secondo della mia vita con te. –

Affondai la mia testa tra il suo collo e la sua felpa... aveva un fortissimo odore di tabacco... il mio odore preferito. Mi parlava all’orecchio ma ero talmente stordita che non capivo niente anzi, continuavo a ridere e inalare il suo profumo. Jack m’invitò ad entrare nella sua umile casa... umile... ceerto. Quel suo sorrisetto dolcissimo, quella timidezza nascosta...

-  Vado a comprarmi le sigarette... vieni? –
- Ovvio che vengo! –

Mentre camminavamo, il cielo divenne cupo, quasi nero. Prese le sigarette iniziò a piovere. Corremmo a casa di zia perché era la più vicina alla tabaccheria. Eravamo bagnati fradici. Mentre stavo per suonare Jack mi prese la mano.

- Aspetta. –

Il mio cuore batteva a mille. Jack mi spostò una ciocca di capelli e con le sue mani mi prese il viso e mi baciò. Un bacio pieno d’amore, d’affetto semplicemente intenso. Jack mi lasciò mi fece un sorriso, si mise il cappuccio e prese la strada di casa. Mi lasciò lì imbambolata. Dopo qualche minuto decisi di entrare in casa.



Hola!
Dopo una luuunga riflessione ho deciso che questa non sarà una storia Romantica. LOL.
Scusate gli errori e blablabla.
Goodnight.
E.

  
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