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Autore: MasayumeSan    08/08/2012    3 recensioni
Chi si è mai chiesto, tra voi, cosa è successo tra Shizuo, Izaya, Shinra, Kadota e Tom alla Raira Academy?
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Izaya/Shizuo
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Diversi giorni dopo:

- E’ da un po’ che il biondo non vede Izaya a scuola.. ed è un po’ strano il modo in cui si sono “lasciati” l’ultima volta che si sono visti… quindi Shizuo non sa di preciso cosa pensare, visto che neanche Shinra vuole dirgli perché il moro non viene a scuola da abbastanza tempo, peccato che a Shizuo sembra quasi un’eternità, visto che Izaya rendeva le sue giornate a dir poco movimentate.
”Cosa sarà successo?” si domandava, ma sempre tentando di fare il vago, povero ragazzo, era così sicuro di odiare il moro che tentava di mentire anche a se stesso facendo il vago, che persona incurabilmente orgogliosa, non trovate? Bhe, visto che Izaya non stava andando a scuola le giornate scolastiche erano abbastanza monotone, quindi, sembravano anche più lunghe del solito. << Incredibile, la scuola poteva essere anche più noiosa di quello che già era.>> Pensò il biondo.
Era veramente strano non tenerlo fra i piedi, creava una strana sensazione di vuoto, nonostante il fatto che lo odiasse, e questo lo faceva solo incazzare il doppio quindi decise di andare da Shinra, non per chiedere spiegazioni, ma per pretenderle, era uno dei suoi amici no? Doveva per forza sapere qualcosa altrimenti..bhe altrimenti è un pessimo amico, o almeno più pessimo di quello che è già.- *Sbuffò con fare rumoroso.* - Mentre andava da Shinra ripensò a quello che gli aveva detto Izaya al loro ultimo incontro L'uomo è posto in uno stato in cui la sua medesima grandezza non serve che ad umiliarlo.” Izaya non è il tipo che dice cose a caso, più o meno, ma quella frase lo aveva colpito in un modo un po’ particolare.. non sapeva spiegare bene il perché ma poteva dire per certo che Izaya sembrava diverso, quasi un po’ triste e si sa, lui non è il tipo che lascia trasparire le proprie emozioni, non quelle negative almeno, negative per lui s’intende, quando si parla di far soffrire gli altri è il migliore e Shizuo lo sa per esperienza personale, visto che lo ha cacciato in una miriade di guai, in effetti, pensandoci meglio, finalmente ora aveva quello che desiderava: Delle giornate senza la presenza di Izaya, poteva stare, finalmente, per fatti suoi in tutta tranquillità, allora perché cavolo non gli andava bene questa cosa? Qual è il problema? Izaya lo avrà assillato così tanto e così spesso da entrare nella vita del biondo, mai possibile? In effetti..tutto ciò che faceva, lo faceva a causa di Izaya, di certo non PER izaya, non CON Izaya ma a CAUSA di Izaya..il che è ben diverso, ma comunque c’entrava lui..Anche adesso, nonostante il fatto che il moro non fosse lì, la giornata del biondo era dedicata a lui. Ma perché tutto questo interesse? D’altro canto… non facevano altro che litigare o darsele di santa ragione, il perché bhe..era ovvio, Izaya non faceva altro che istigare Shizuo in tutto, il che era parecchio fastidioso, certo, ma non era neanche tanto male, Izaya era uno dei pochi che non aveva paura della sua forza sovrumana, no che non lo avesse mai chiamato mostro, anzi, lo chiamava spesso così per farlo arrabbiare il triplo, però, comunque, non si faceva tanti problemi per avvicinarsi al biondo, spesso gli rubava anche il bento da sotto il naso, e Dio.. lì si che Shizuo si incazzava, cioè no, il bento no! A parte questo, sul serio, pensandoci, non era poi così male, erano rivali, certo, ma forse l’uno capiva l’altro e dico forse.. si conoscevano meglio di quanto immaginassero. Comunque, dopo questi centomila pensieri, andò da Shinra, che si trovava nell’ormai distrutta, aula di biologia a fare non so cosa, in effetti ci aveva messo tempo a trovarlo perché ha dovuto chiedere ad un po’ di persone dove cavolo si fosse cacciato, ma contrattempi a parte, eccoci qui.-

S: Ohi Shinra.
(Per Shinra scrivo K che sta per Kishitani.)
K: Ohh Shizuo-kun, cosa ti porta qui?
S: Volevo chiederti una cosa, ad essere sincero.
K: Heh, no, mi dispiace, non sono pronto per una relazione seria e poi non sei il mio tipo.
S: A- M-Ma che cavolo dici? *Lo dice con fare titubante.* Mai possibile che non si può parlare in modo serio ne con te e ne con Izaya?
K: *Ridacchia con il suo solito fare un po’ furbetto ma idiota.* Bhe, Shizuo-kun cosa c’è?
S: Volevo chiederti di Izaya..che razza di morte ha fatto?
K: Che t’importa?
S: Bhe sai com’è, tenevo scritto sull’agenda che oggi dovevo spaccargli la faccia. Cosa vuoi che ci sia?
K: Un motivo in più per non dirti niente. ~
S: Vuoi che la spacchi a te?
K: Preferirei di no..quindi farò sacrificare la faccia di Izaya.
S: Bene, allora?
K: Sinceramente non so nemmeno io che fine abbia fatto..non riesco neanche a telefonarlo, potresti provare ed andare a casa sua?
S: Perché io? Tu lo conosci meglio.
K: Appunto! Meglio se vai tu!
S: Ma sei ritardato?
K: Bhe sai, non vado molto a genio alla sua famiglia,preferirei evitare ogni genere di ciabattata.
S: ..Ciabat- checcosa? Dhaa, non voglio saperlo. Comunque non posso presentarmi a casa sua di punto in bianco..
K: Bhe io ti scrivo l’indirizzo su questo foglietto. *Gli mostra un foglio che prende dalla tasca del camice per poi prendere una penna dalla tasca dei jeans e scrivere l’indirizzo.* ~
S: Mh..*Un po’ spazientito.*
K: Fatto! *Dopo aver finito di scrivere gli da il foglio con su scritto l’indirizzo.* Attento a Mairu e Kururi.
S: Stai cercando di spaventarmi o cosa? *Prende il foglio per poi metterselo in tasca.*
K: No, ti sto solo avvertendo, quando vado lì mi mettono sempre fermagli e codini.
S: Mi pare naturale, grazioso come sei. Bhe, grazie. *Fa un cenno con la mano per salutarlo per poi uscire dalla non più aula di biologia.*
K: ..Sigh.

-Visto che le ore di lezione non erano ancora finite, non poteva recarsi ancora a casa, quindi, tornò nella sua aula e dopo essersi seduto, fissò l’orologio per tutto il tempo, aspettando che le interminabili ore finissero. Ovviamente, il professore che c’era lo richiamò diverse volte, ma Shizuo non lo aveva neanche sentito, però, dopo essere stato minacciato dal professore di essere cacciato fuori dall’aula bastò un ringhio di Shizuo per far finire la questione, che il biondo ne fosse uscito vincitore era ovvio. E così, Shizuo tornò ad essere assorto dai suoi pensieri, incredibile come il tempo passi velocemente quando si pensa, non trovate? Poco tempo dopo, in realtà era anche parecchio ma visto che il nostro vecchio Shizu-Chan pensava ed era una cosa che faceva di rado quindi gli impiegava molta fatica ed impegno, il tempo sembrava poco, tornando a prima, la campanella finalmente suonò ed il biondo fu libero di tornare a casa, o quasi... in effetti..aveva ancora il foglio con l'indirizzo della casa di Izaya in tasca..poteva anche passare a fare, come dire, una visita di “cortesia” no? Che male c'è? Mal che vada gliela distrugge, ma problemi suoi che lo avrebbe sicuramente provocato, quindi sue provocazioni, sue responsabilità, sua la casa distrutta. - Guardò il foglio con fare abbastanza scettico per poi andare alla ricerca di quella zona di Ikebukuro, che sembrava abbastanza lontana.- “Ma che abita, in culo al mondo?” - Pensò il povero biondo che stava camminando a zonzo per Ikebukuro da.. non sapeva neanche lui da quanto tempo stava camminando in giro come un cretino, dopo aver “visistato” tutta Ikebukuro a partire dalle zone meno popolate, più abitate, povere, ricche, buie e così via alla ricerca di quella maledetta strada che non trovava perché la scrittura di Shinra faceva veramente schifo e non si capiva cosa diavolo stava scritto, decise di far vedere il foglio ad un passante che sembrava abbastanza affidabile, nella speranza di farsi tradurre quei geroglifici, il passante gli indicò una casa che era praticamente di fronte a loro per poi dire: “E' quella.” .. - Che altro poteva dire Shizuo se non un semplice e sonoro “Ah.” ? - Niente, infatti ciò che fece fu dire un semplice e sonoro “Ah.” E così il passante andò via, non c'era molto da dire sulla costruzione, era proprio Orihara's Style. Tipica casa americana, ma dei villoni stile O.C, parliamone. Bhe, rimase per un po' a fissare il citofono indeciso sul da farsi, per poi pensare qualcosa di simile a: “Al diavolo! Ho girato tutta Ikebukuro, col cavolo che lo rifaccio.” quindi bussò ed una voce femminile, apparentemente, quella di Kururi, rispose al citofono, in effetti non poteva essere certo del fatto che fosse Kururi..non era bravo a distinguere le due gemelle. Comunque senza farsi altri problemi chiese se potesse entrare e gli fu, come dire, concesso? Si, dai diciamo così. -





Note~: Eh si, questo capitolo finisce così, volevo farlo più lungo ma a causa della mia pigrizia è venuto abbastanza corto, cercherò di scrivere il seguito il prima possibile. * Cof.* … * Cof.* Per ora questo è tutto! Continuate con i commenti e le recensioni per favore. ~ Sono quelle che mi fanno venire voglia di scrivere il seguito, sarò sincera. ~ Grazie a tutte le persone che stanno leggendo questa cosa senza senso eh. E anche alla Vale che non so con quale voglia legge quello che scrivo. Qui vi saluto. ~

  
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