-Where
do
we go now?
Li
vedo, sono lì, appoggiati alla colonna. Quella dovrebbe
essere
la mia futura moglie, e quello dovrebbe essere morto.
Sento
il sangue scorrere più veloce nelle vene, la voglia di
separarli, di prendere lei e uccidere definitivamente lui.
Mi sento un animale.
Non
posso, devo andarmene, allontanare i pensieri, sfogare la
violenza.
Non
mi domando se mi hanno sentito, non mi interessa, non saprei che
farmene dei loro sguardi, e come un toro alla ricerca del rosso cerco
le mie
stanze.
Eccola,
la mia ancora di salvezza: Merlin.
Guardami. Perfetto,
così… i
tuoi occhi innocenti sui miei.
Ti
afferro i polsi, ti avvicino, ti bacio. Non ho tempo, non ho
tempo per respirare, per trattenere l’impeto.
No,
non mi serve un nuovo amore, una spalla su cui piangere, ciò
che mi cambierà la vita, mi serve solo dimenticare.
Odiami,
Merlin, odiami pure, ti comprendo. Buttami a terra,
riempimi di pugni, anche questo mi aiuterà.
No,
lo so, non ne hai la forza, e ti lasci prendere, assecondi il
mio piacere. Sai che non durerà molto, e forse hai
già capito tutto di me, non
serve neanche che ti spieghi.
E
ti lasci cadere sul letto sotto di te, ancora affannato, gli
occhi socchiusi, e il respiro che lentamente torna normale.
Sopra
di te, osservo il tuo petto. Si gonfia e si sgonfia.
Scandisce i secondi. Ricorda che il tempo passa per tutti, il futuro
diventa
presente, i nodi tornano al pettine. E dove andremo adesso?
Merlin, perché stai piangendo?
Note:
Non avrei mai pensato di scrivere una cosa del genere, ma è venuta fuori. Lampo di follia, nulla di che.
Tutto qui, baci a voi che l'avete letta, grazie mille :)