Lasciati
toccare
Note dell’autore: Il testo della canzone è “Lasciati
toccare” degli 883.
***
La
musica è altissima. Assordante. Spacca in due stomaco e cervello. Non mi piace.
Eppure sono qui, come ogni sabato sera, solo per vederti, perché so che non mi è concesso di più. Mi appoggio contro il muro, le braccia conserte sul petto, di fianco al solito divanetto di pelle nera all’angolo della sala. Da qui posso vedere tutto e tutti, ma l’unica persona che vorrei vedere non riesco a scorgerla: non sei ancora arrivata. Del resto non hai mai orari. Arrivi sempre, ma solo quando intendi farlo. Non sei mai mancata, anche se so che mi hai visto e riconosciuto. Mi piace credere che sia una specie di appuntamento al quale tu non manchi mai, come me. Mi piace credere che tu ogni settimana aspetti queste due ore con ansia, come faccio io, solo per vederti.
Mi
piace credere che vieni qui per me. Ma so che non è così.
Musica che spacca in due stomaco e cervello
Fuori ha smesso o piove ancora io non ho l'ombrello
Sei
entrata e tutto il resto non conta.
Sparisce
il temporale che imperversa fuori. Sparisce tutta la gente che mi circonda.
La
sala sembra immobilizzarsi. Il tuo arrivo è uno spettacolo per tutti, ma sembra
che ciò non ti sfiori. Sei qui per te e nessun altro. Avanzi elegantemente a
testa alta lo sguardo che non incrocia gli occhi di nessuno. La folla si sposta
al tuo passaggio. Stasera sei ancora più bella del solito se possibile. Sei
fasciata in un corto abito nero stretto, tanto stretto che non lascia molto
all’immaginazione. I boccoli rossi ricadono liberi sulla pelle bianca della
schiena scoperta.
Sembri
un sogno.
E tu balli balli balli ballano le gambe
Infilate in un collant o in un autoreggente
Quel vestito nero che ti avvolge stretto
Tanto tanto stretto che si vede quasi tutto
Una
volta arrivata in mezzo alla sala ti volti, mi fissi. Non hai avuto bisogno di
cercarmi sapevi perfettamente dov’ero e che ti stavo guardando. I tuoi occhi
verdi sottolineati dalla matita nera non mi lasciano un secondo mentre cominci
a ballare.
Sono
ammaliato. E tu lo sai.
Il condizionatore ti respira vicino
Ed il freddo fa apparire qualche cosa sul tuo seno
Lasciati toccare fa sentire cosa c'è
Lasciati slacciare sei una libidine
Lasciati toccare fa sentire cosa c'è
Lasciati toccare sei una libidine
Sai
l’effetto che mi fai. Ogni tuo gesto è un brivido. Vorrei che ti lasciassi
toccare, vorrei potermi avvicinare e ballare con te stretto, sentire le tue
curve contro il mio corpo mentre balli solo per me e non in mezzo a questa
massa di gente che ti divora con gli occhi. Ancora non ho capito perché vieni
in questo stupido locale babbano per metterti in mostra e perchè lasci che i
loro sguardi languidi ti sfiorino. Nessuno osa però avvicinarsi. Sanno di non essere
degni della tua bellezza.
Tu
così inafferrabile, inavvicinabile, l’unica che non posso avere.
Luci
stroboscopiche ti vedo non ti vedo
curve che si muovono mi siedo se no cado
Deglutisco
a vuoto mentre cerco il divanetto di pelle sotto di me. I tuoi occhi verdi non
lasciano un secondo i miei. Cerco di mantenere un certo orgoglio degno di un
Malfoy mentre tu lentamente demolisci tutte le mie difese. Spero che i miei
occhi mostrino distacco, non voglio farti vedere la tempesta che mi fai
provare. Ma non so se ci riesco. Il tuo sguardo mi scruta, per leggermi dentro.
Lo reggo a testa alta.
E’
vero mi fai impazzire, ma non ti permetterò di portarmi via la mia dignità.
Improvvisamente
i tuoi occhi si spostano. Ti allontani dal centro della pista per raggiungere
l’angolo opposto
della
sala da dove sono io. Ti siedi, i movimenti lenti ed eleganti ben calibrati.
Accavalli le gambe lunghe e ben tornite. I sandali neri in contrasto con la
fine cavigliera d’argento mostrano la delicatezza della tua caviglia sottile.
Tutto
in te ha una carica sensuale senza eguali.
Le tue unghie rosse cercano il pacchetto
Dentro nella borsa tra la cipria ed il rossetto
Poi ne sfili una l'accendi piano piano
Chiudi gli occhi un attimo avvolta da quel fumo
I
boccoli rossi nascondano il tuo viso mentre accendi la sigaretta lentamente.
Chiudi gli occhi un attimo persa nei tuoi pensieri. Il mio sguardo va oltre la
coltre di fumo che ti circonda. Posso distinguere le tue lunghe ciglia fini che
tremano lievemente come se tu fossi scossa da un brutto pensiero.
Il
tuo profilo è talmente perfetto che mi turba.
Tutti qui ti osservano ma non vedi nessuno
Guardi un po' la gonna e poi l'accarezzi con la mano
Lasciati toccare fa sentire cosa c'è
Lasciati slacciare sei una libidine
Lasciati toccare fa sentire cosa c'è
Lasciati toccare sei una libidine
Ti
stanno osservando tutti e tutti sperano in un tuo sguardo, in tuo cenno, ma tu
non vedi nessuno.
I
tuoi occhi si rialzano e tornano a fissare i miei. Profondi, espressivi. Esprimono
tutto il calore che hai dentro. Nonostante la bellezza, l’eleganza, la
fierezza, gli occhi sono rimasti quelli che conoscevo e che già ad Hogwarts mi
avevano colpito. Dentro ad essi posso scorgere la vita, l’amore, e il coraggio
che ti animano e che io non ho mai provato, se non adesso, nel momento in cui
ti guardo.
Ti
alzi lieve. Ti incammini verso di me. Le gambe mi cominciano a tremare anche se
cerco di non dare segni di debolezza. Mi sono di nuovo alzato in piedi per
poterti vedere meglio ma forse non è stata un buona idea. Osservo la tua figura
armoniosa avanzare finchè i tacchi non si fermano davanti a me. Immagino che la
gente mi stia guardando invidiosa, ma non lo so. La mia attenzione è
completamente catturata da te. Dal tuo seno che si alza lieve e aritmicamente.
Dalla tua bocca a pochi centimetri dalla mia. Dalle lentiggini spruzzate sul
tuo nasino all’insù. Potrei quasi contarle, ma il tuo profumo mi avvolge
pungente e la tua voce mi sfiora l’orecchio provocandomi un brivido:
“Se
mi guardi così tanto mi consumi Malfoy…” Il tuo sospiro caldo mi accarezza il
collo e mi stordisce, sento la ragione abbandonarmi.
“Sei
così bella che fai male…” La mia voce è roca e innaturalmente bassa.
Ti
distanzi da me quel tanto che basta a guardarmi negli occhi. Mi sorridi
provocante.
“Ma
come un Malfoy che prova attrazione per una come me?” il tuo sorriso sarcastico
fa male.
“Non
scherzare con me Ginevra…” La tua espressione si fa seria. Il tuo nome
pronunciato da me ha uno strano suono, evidentemente ti ha colpito.
“Perché
vieni qua tutte le settimane Malfoy?” I tuoi occhi mi incantano e le parole
escono da sole.
“Per
te.” Il tuo sguardo rimane indecifrabile. Ti avvicini nuovamente al mio
orecchio e soffi poche semplici parole.
“Conquistami
Malfoy.”