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Autore: NiallsUnicorn    08/08/2012    16 recensioni
Per la prima volta nella mia vita ho paura, paura della persona che potrei diventare se uscissi viva da questa arena. Cosa ne rimarrebbe della ragazzina cresciuta nel distretto sette che, oltre ad essere stata allenata per gli hunger games, aveva anche degli amici?
Diventerei una brutale assassina incapace di provare emozioni? Oppure tenterei di affogare il senso di vuoto lasciato dall'omicidio nell'alcool o nella morfamina, come il mentore perennemente ubriaco del distretto dodici o quelli del sei, che si reggono in piedi a stento? Sinceramente delle due opzioni preferisco la prima. Credo sia meglio non provare niente, piuttosto che morire dilaniati dal dolore.
[fanfiction sull'avventura di Johanna Mason nell'arena]
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Johanna Mason
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo quattro,
 

I favoriti.

 
La mattina seguente vengo svegliata da un colpo di cannone e, a giudicare dalla posizione del sole già alto nel cielo, direi che ho dormito troppo. Scendo dall'albero con un salto e mi assicuro di avere ancora il coltello e le mie poche provviste, dopodiché mi rimetto in marcia seguendo la direzione presa dai favoriti il giorno prima. Raggiungerli significa avere un punto di riferimento, dato che non solo vengono aiutati dagli sponsor, ma probabilmente si sono stabiliti vicino ad un corso d'acqua o in una zona ottima per cacciare.
Nonostante la maggior parte delle tracce del loro passaggio sia stata cancellata dalla pioggia, riesco a intravedere i buchi lasciati nel fango dalla lancia di Edward e le foglie smosse dalla gamba ferita che si trascina il ragazzo del distretto due.
Il mio stomaco inizia a brontolare dopo circa un'ora di marcia e comincio a masticare corteccia, l'unico alimento disponibile in abbondanza, ma sento che quello di cui ho più bisogno in questo momento sono le proteine della carne. Intravedo uno scoiattolo tra gli alberi e cerco di colpirlo con il coltello da lancio, ma l'unica cosa che ottengo è di farlo scappare e di conficcare l'arma nel legno dell'albero. Mi arrampico per riprenderlo, mentre nella mia mente si fa strada l'immagine dell'arco del ragazzo del distretto quattro e capisco che deve essere lui il mio prossimo bersaglio. Scendo velocemente dall'albero e accelero il passo, decisa a raggiungerli e a fare un pasto decente.
Mentre cammino riempio la borsa di radici, bacche e qualche strano frutto sconosciuto, che però ritengo commestibile perché gli animali sembrano cibarsene: dall'estero somiglia ad un'albicocca, ma l'interno è rosso sangue e succoso come la polpa di un'arancia.
Quando scende la sera la stanchezza inizia a farsi sentire, così mi concedo una piccola pausa per la cena durante la quale viene trasmesso l'inno di Capitol City e nel cielo compare il volto di una nuova vittima, il ragazzo del distretto cinque.
Siamo qui dentro da due giorni e ci hanno quasi dimezzati.
Smuovo le foglie bagnate per nascondere le tracce della mia sosta e mi rimetto velocemente in cammino, sperando di riuscire a raggiungerli prima di domattina.
È ormai notte fonda e sto perdendo le speranze, quando scorgo in lontananza il tenue bagliore di un fuoco e decido di iniziare a spostarmi sugli alberi, per non essere vista. Ne sfrutto la vicinanza e la solidità cercando di fare meno rumore possibile mentre mi avvicino di soppiatto, quando all'improvviso raggiungo il limitare del bosco e davanti ai miei occhi si apre una piccola radura circolare, con un diametro di circa settanta metri.
Mi nascondo tra le fronde e distinguo chiaramente tutte le figure sedute attorno al fuoco, mentre il battito del mio cuore aumenta d'intensità: ho raggiunto i favoriti.
 
Ci sono ancora tutti e sei, nonostante le condizioni di salute del maschio del distretto due stiano velocemente peggiorando. Forse è in grado di stare in piedi e di brandire un'arma, ma correre o anche solo camminare sono obbiettivi decisamente fuori dalla sua portata. L'altro ferito, il ragazzo con l'arco del distretto quattro, è sdraiato a terra mentre la giovane Cloe gli cambia scocciata le bende e gli medica la ferita.
Il resto del gruppo è intento a controllare le provviste e a razionarle, ma non Edward, che siede accanto al fuoco concentrato, con la lancia appoggiata sulle ginocchia.
-Stiamo finendo la carne, Ed. Dice una ragazza piuttosto alta rompendo il silenzio.
Il ragazzo, che a quanto pare è stato eletto capo del gruppo, alza le spalle e continua a guardare il fuoco con interesse. -Vuol dire che non appena Jackson sarà in grado di usare l'arco al meglio andremo a caccia. Risponde pacato lanciando uno sguardo furtivo al suo compagno che stinge i denti per non lamentarsi a causa del dolore.
La giovane donna annuisce e poi ricomincia a parlare, preoccupata.
-Cosa ne facciamo di quello lì? Dice in un sussurro, indicando il ferito più grave con un cenno della testa. Edward sorride freddamente e si prende qualche secondo per rispondere. -Semplice. Lo mettiamo di guardia alle provviste mentre andiamo a caccia.
-E poi? Insiste la ragazza.
-E poi lo uccidiamo.
 
Dormo per poche ore seduta su un ramo, finché non inizia nuovamente a piovere e i favoriti si avvicinano all'albero su cui mi sono addormentata per cercare riparo. Trattengo il fiato e mi sposto di qualche ramo, per evitare che scoprano la mia posizione. Rimango immobile fino al tardo pomeriggio e inganno il tempo mangiando bacche, frutta e il resto del panino, e presto mi ritrovo senza cibo. Se tutto andrà bene e riuscirò a prendere l'arco al ragazzo del distretto quattro, presto potrò saziarmi ed avrò un'arma in più da usare contro i miei nemici.
La sera arriva lentamente, e l'inno finalmente risuona nell'arena. I favoriti scrutano il cielo interessati, ma nessun nuovo volto appare nel cielo. Questo vuol dire che oggi non ci sono state vittime. Edward sbuffa e poi si alza, annoiato.
-Domani andremo a caccia, esordisce.
-Finalmente. Il ragazzo con l'arco lo raggiunge e fa roteare il braccio sano, per svegliare i muscoli. La sorella lo ingnora e si rivolge ad Edward, il quale si sta assicurando che tutti abbiano almeno un'arma.
-Ci dividiamo? Domanda disinteressata.
Lui annuisce. -Si, tutti insieme faremmo troppo rumore. Tu andrai con tuo fratello, dice guardando i gemelli del distretto quattro. Voi due venite con me, continua indicando la sua compagna di distretto e la giovane donna del distretto due. Tu invece rimani di guardia alle provviste, non credo che con quella gamba saresti in grado di cacciare. Conclude con voce un po' sprezzante.
Il ragazzo ferito annuisce con aria abbattuta, consapevole dei propri limiti.
Sembrano tutti d'accordo, ma all'improvviso Jackson si oppone.
-Perché devo essere in squadra con lei?Dice indicando la sorella con un cenno della testa.Edward gli riserva un'occhiata minacciosa e la ragazza alza gli occhi al cielo, scocciata. -Non fare lo stupido, Jake, risponde sbrigativa.
-Non faccio lo stupido, semplicemente non voglio stare sempre appiccicato a mia sorella, dato che abbiamo già passato una vita intera fin troppo vicini, ribatte freddamente avvicinandosi a Josy. Lei porta la mano al coltello che tiene appeso alla cintura e, mentre il fratello si prepara al contrattacco, Edward li afferra entrambi all'altezza del gomito e li stringe con forza, forse per ricordargli della presenza costante delle telecamere. Sembra quasi che una cappa abbia ricoperto tutta l'area occupata dai favoriti, perché all'improvviso non si sente più volare una mosca e la tensione è diventata palpabile. I due ragazzi si lanciano un'altra breve occhiata in cagnesco, prima di scambiarsi un piccolo sorriso d'intesa e buttarsi uno sull'altra e stringersi in quello che, più che un gesto d'affetto, somiglia di più all'abbraccio mortale di un serpente sulla sua vittima. Riesco solamente a leggere il labiale della ragazza, perché la sua frase è poco più che un sussurro.
-Un'altra sciocchezza del genere e siamo morti, te ne rendi conto?
Il ragazzo stringe la presa sulla sorella con freddezza.
-Scherzavo Jo, ti voglio bene anche io,risponde con un tono di voce neuto. È una risposta per le telecamere e sembrano essersene accorti tutti, ma cercano di non mostrarsi troppo infastiditi davanti alla falsità dei due gemelli.
Il mio viso, invece, si deforma in una piccola smorfia di disgusto. Quasi non riesco a credere che due fratelli, i quali sono consapevoli che probabilmente moriranno a breve, riescano a farsi la guerra in questo modo. Se in questo momento avessi accanto a me un parente così stretto cercherei in ogni modo di godermi i nostri ultimi momenti insieme, ma evidentemente non è lo stesso per loro.
Cloe li interrompe bruscamente con un colpo di tosse.-Va bene, abbiamo capito, adesso però dormiamo e cerchiamo di riposarci per la caccia di domani. Josy, Niky, direi che voi potete fare il primo turno di guardia.
Niky, la giovane donna del distretto due, annuisce mostrandosi d'accordo con la ragazzina. Josy invece sorride sprezzante e si lascia sfuggire un commento che fa infuriare Edward. -Certo, adesso ci mettiamo a prendere ordini da una tredicenne del distretto uno, dice con una voce grondante di sarcasmo.
Il ragazzo sferra un pugno contro un'albero, spaventando alcuni dei suoi compagni.
-Ma cosa diavolo avete voi del distretto quattro?Sputa rabbioso. Voi due avete sempre da ridire su tutto! Prendi ordini da una tredicenne perché é più furba di te, quindi ora taci e inizia a guardarci le spalle. Va bene?
Edward si volta nella direzione della ragazza, puntandole la sua lancia alla gola.
Cloe si lascia sfuggire un sorriso soddisfatto, e guarda con attenzione la reazione della sua contestatrice, la quale deglutisce spaventata mentre una goccia di sudore freddo le cola lungo una tempia. -E se mi rifiutassi? Mentre pronuncia quelle parole, anche la più piccola nota di spavalderia sparisce dalla sua voce, che ora appare affannata e imbarazzata.
-Niky, ti rifiuteresti di farlo se ti chiedessi di ucciderla?
La ragazza fa un passo avanti e appoggia una mano sulla spalla di Edward, quasi ammirando il carisma da lui emanato. -Certo che no, dimmi solo come e quando. Niky sorride compiaciuta, mentre una maschera di terrore compare sul volto della ragazza.
-Allora siamo d'accordo, possiamo dormire sonni tranquilli. Giusto distretto quattro? Domanda retoricamente Edward, con il tono di chi non ammette repliche.
Josy abbassa lo sguardo per cercare l'appoggio del fratello, ma trova solamente un paio di occhi che sembrano riflettere la sua paura.
-Giusto.

 
 


My space:
 
Ciao a tutti wjefgqkwjefgqwef grazie per aver letto questo quarto capitolo, davvero. Non sapete quanto mi rendiate felice, con tutte le recensioni e i complimenti... vi adoro elwkjfhgwekjfg
Grazie, davvero :')
Ma parliamo del capitolo u.u
Allora, scusate se ho “messo un po’ da parte” johanna, ma non c’era altro modo per descrivere i favoriti e i rapporti che ci sono tra loro cwc
Detto questo, devo dire che il capitolo mi piace particolarmente, e spero che lo apprezzerete anche voi :D
Che ne pensate dei gemelli del distretto quattro? Su su, voglio saperlo e.e (?)
Baasta, lol.
Ah, volevo avvisarvi del fatto che io e @gattapelosa abbiamo raggiunto il numero massimo di tributi per la nostra storia “interattiva” lol, ma se volete potete fare gli sponsor e scommettere sui vostri tributi preferiti :3
È tutto spiegato in questo primo capitolo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1197141&i=1 presto inizieremo a postare i veri e propri capitoli, promesso.
Spero che apprezzerete l’idea decidendo di seguire la storia e lasciandoci qualche commento :)
Ultima cosa e poi me ne vado! (?) pubblicherò presto una one shot su un ipotetico tributo del distretto dodici all’epoca della prima edizione della memoria, non è niente di che, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate *w*
Scusate, ma proprio non riesco a scrivere poco hahahaha pazienza lol.
Al prossimo capitolo!
Bascii, medusa c:
  
   
 
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