Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: nickiminajgiastenarg    08/08/2012    2 recensioni
Un'altra sera passata nel mio letto a piangere.
Non lo sopportavo più, lo odiavo, giuro che l'avrei ucciso. Tutto questo è iniziato dopo la morte di mia madre. E' morta in un incidente stradale, e da qual momento mio padre ha iniziato a picchiarmi, prima non era così, prima io ero la sua principessa, lui era la mia forza, ma ora lo odio, vorrei ucciderlo, ogni sera, ogni fottutissima sera, beve.. si ubriaca e poi viene da me, in qualunque posto io sia lui mi cerca, poi inizia a picchiarmi, io non lo sopporto! E' insopportabile. Vorrei essere come tutte le altre, vorrei essere una semplice 17enne che si diverte con le sue amiche, voglio qualcuno che mi capisca, rivoglio mia madre, con lei stavo benissimo, lei era fantastica. Ma forse qualcuno mi ha salvata, forse qualcuno mi ha resa felice, forse lui ci è riuscito. mi serviva qualcuno da amare, e forse l'ho trovato, ora mi resta solo capire se lui mi ama davvero.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Forse ho trovato il mio principe. Sì, l'ho trovato. 
Mi vibra il cellulare, è un sms. 'Ti prego Marisol perdonami. Sono una stronza lo so, ma ti prego perdonami.' Io? Perdonare una persona così? Nemmeno per tutto l'oro del mondo. Elimino il messaggio. "Chi era?" Mi chiede Jared. "Era Katy" Sospiro, poi continuo "Non la passerà liscia, come non la passerà liscia Justin." Jared si ferma mi gira verso di lui e poi mi guarda negli occhi. "Marisol, tu..tu sei sicura di amarmi?" Sì, certo, ovvio. Perché non dovrei esserne sicura? "Certo, perché me lo chiedi?" Ci pensa un attimo, poi mi accarezza il viso. "Ho paura di perderti, tutto qui. Può sembrarti strano lo so..ci conosciamo da poco, ma mi sembra di conoscerti da una vita. Con te posso essere me stesso." Lo abbraccio, poi gli lascio un bacio sulla guancia. Riprendiamo la nostra passeggiata, non so perché ma sto pensando a Justin.. lui..io..io credevo fosse un ragazzo dolce..invece è solo uno stronzo che cerca prima di abbindolarti e poi ti porta nel suo letto per fare la collezione delle mutandine delle sue troie, oh caro, io questa soddisfazione non te la darò, stanne certo. "Eccoci, siamo arrivati." Jared interrompe i miei pensieri, entriamo nel ristorante, non ci posso credere! Anche qui! E non è solo, è con Katy. Gi passiamo accanto, faccio finta di non vederlo, ma lui mi blocca per il braccio "Non si saluta?" Che verme..ecco cos'è! Un verme. "Credevo di essere già stata fin troppo chiara stamattina, e a quanto pare non ti serve il mio saluto, da quello che vedo hai bisogno solo di un'altra troia da portarti al letto." Guardo Katy negli occhi, lei abbassa lo sguardo, se lo merita. "Signorina stia calma, lei non deve dimenticarsi di quello che ho fatto. Se ti ricordi bene mia cara Marisol, io ti ho salvato da tuo padre, magari la prossima volta ti lascerò lì, così sarà tuo padre a farti perdere la verginità." Dice gridando in tutto il locale. "Oh Bieber tranquillo, la lascerò a te questa responsabilità di farmi diventare donna con il tuo piccolo pollice che ti ritrovi tra le gambe." In quel momento avrei voluto dargli una testata. Sapeva tutto di me, e sapeva come ricattarmi.  "Non credo che le mie troie l'abbiano definito pollice. Se vuoi posso mostrartelo, ci vediamo questa notte sul corso delle puttane, dove c'eri tu qualche anno fa." Questo era troppo. L'avrei ucciso, giuro! Prendo la cocacola che aveva appena ordinato e che stava arrivando al tavolo e gliela verso in testa. "Adesso basta!" Interviene Jared. "Justin non parlarle così, non ti ha fatto niente, lasciala in santa pace!" Detto questo Jared mi prende per il braccio e mi trascina fuori dal locale. "Mi dispiace per la brutta figura.." Cerco di scusarmi con Jared per la figura che gli ho fatto fare, visto che i proprietari del locale erano suoi zii. "Tranquilla, non è nulla. Mi dispiace per quelle cose che ha detto Justin.." Lo interrompo. "Jared potresti accompagnarmi a casa?" Gli chiedo lasciando che una lacrima bagni la mia guancia. "Certo, tutto quello che vuoi, però non piangere, ti prego." Asciugo le lacrime e poi ci incamminiamo verso casa. Arrivati ci salutiamo, lo abbraccio e gli sussuro un 'grazie' lui mi bacia e poi io vado via. Entro in casa, salgo in camera e inizio a piangere come una cretina. Lo odio, non dovevo dirgli la mia vita privata quella sera, mi fidavo di lui..sono stata una stupida a fidarmi. Vi prego uccidetemi. Voglio mia mamma..lei ora sarebbe pronta ad abbracciarmi e a dirmi quello che è più giusto per me. Prendo una sua foto, la guardo..è così bella, mi manca da morire. La porta d'ingresso sbatte, sarà mio padre. Apro di poco la porta della mia stanza, vedo mio padre con una bottiglia in mano, deve smetterla di bere. Si siede per terra e inizia a piangere. Esco dalla stanza, e vado verso lui, mi siedo accanto a lui. "Papà.." Mio padre alza lo sguardo, e mi guarda negli occhi, sto morendo dalla paura. "Principessa." Mi ha davvero chiamata così? Prendo quella bottiglia appena iniziata e la metto da parte. "Papà io ti voglio bene, e voglio aiutarti, possiamo superare questa cosa insieme, voglio aiutarti." Nonostante tutto è mio padre..e non posso abbandonarlo, è l'unica cosa che mi rimane. "Ascolta..domani è Domenica, cercheremo di mettere tutto in ordire, iniziando da te, poi la casa e tutto il resto. Non andrò a scuola per una settimana, tanto è solo questa settimana e la prossima. Posso fidarmi di te?" Gli dico tutto d'un fiato. "Certo piccola." So che per lui è difficile, ma non voglio che stia male, non può abbandonarmi anche lui. "Adesso vai a farti una bella doccia, preparerò qualcosa da mangiare." Gli dico alzandomi e porgendogli la mia mano. Affera la presa e poi fa quello che gli dico. Resto in cucina a preparare due panini, li faccio per lui, io non voglio mangiare. Continuo a pensare a quanto possa essere stato stronzo Justin. Quella sera non dovevo dirgli di mio padre, non dovevo parlargli di me. Papà arriva in cucina e interrompe i miei pensieri. "Ecco qui..tutto per te. Non è il massimo, ma non abbiamo molte cose qui." Mio padre mi sorride e poi inizia a mangiare, aveva davvero fame. "Ascolta.. io vado a farmi una doccia e poi vado a dormire, domani ci aspetta una grande giornata." Mio padre ingoia e poi mi fa l'occhiolino. Salgo in camera e mi butto sotto la doccia. Sono una stupida. Non avrei mai dovuto baciarlo, mi ha solo illusa. Katy mi ha usata, è tornata solo perché sapeva del "nuovo arrivato" a scuola. Non dovevo raccontargli di quando ero costretta a prostituirmi per fare un pò di soldi, anche se non sono mai stata richiesta e quindi sono rimasta vergine. Basta, quello era il mio passato, si lo ammetto ero come mio padre, ma poi sono cambiata. Ora non me ne frega un cazzo, voglio essere forte, voglio dimostrare a Justin che si sbaglia, che io posso essere molto meglio di tutte le troie che si è portato al letto. Non so perché mi importa così tanto, è solo che non voglio dargli nessuna soddisfazione. Esco dalla doccia, indosso il pigiama, e mi stendo sul letto, controllo il cellulare, due messaggi.
Il primo diceva: 'Ciao Marisol, sono ancora io..lo so ti ho usata, ma ti prego possiamo parlarne? -Katy'
Rispondo al suo sms: 'Ciao Katy, ascolta io non verrò questa settimana a scuola, quindi magari mi aggiornerai un po' tu sulle novità..e sicuramente ci sarà l'occasione giusta per parlare dell'accaduto. -Marisol.'
Il secondo era di un numero sconosciuto, e diceva: 'Ciao piccola, sono Justin..volevo scusarmi per oggi, sono stato troppo cattivo, perdonami. Sono sicuro che ci sarà un modo per farmi perdonare. Ciao piccola.'
MA TU VEDI STO STRONZO! MA ANCORA A PARLARE STA? OH ME LA PAGHERA' CARA. CREDE DI SCAMPARSELA CON DELLE SEMPLICI SCUSE? OH NONO..MI DISPIACE.
Rispondo anche al suo, per educazione: 'Tesoro, piccola chiami solo le tue troie quando sono al letto, ed io non sono una di quelle, visto che dici di essere super dotato, dimostramelo. Non me ne faccio niente delle tue scuse, sei patetico. Ciao amore mio.'
Ok lo so.. adoro lanciare le sfide. Mi sento un po' stronza quando faccio queste cose, ma mi piace. Oh un sms.
E' Justin: 'Baby non preoccuparti.. te lo dimostrerò.'
Ora cambia anche i soprannomi..che fantasia!
Rispondo: 'Cucciolo, sfiorami con un solo dito e io giuro che ti taglio le palle.'
E con questa spengo il cellulare e vado a dormire, domani mi aspetta una lunga giornata.

Il mattino seguente la sveglia suona alle otto. Mi alzo e vado a fare colazione, papà è già in cucina che prepara la colazione. "Buongiorno" Gli dico lasciandogli un bacio sulla guancia. "Buongiorno anche a te." Mi risponde. Facciamo colazione, poi puliamo tutta la cucina e ci dividiamo i compiti. Dopo aver pulito tutta la casa, usciamo a fare la spesa. Dobbiamo riempire questi mobili! Andiamo al supermercato, e aquistiamo varie cose..senza esagerare, visto che non abbiamo molti soldi. Usciti dal supermercato aquisto un giornale e cerco un lavoro con mio padre, ovviamente per lui. Anche questa fatta. Torniamo a casa e prepariamo qualcosa da mangiare, mio padre sta cambiando e sono davvero felice. Passiamo tutta la giornata insieme, è bello sentirsi la sua principessa.

Lunedì, per me niente scuola.
Faccio colazione da sola, perché mio padre è al lavoro. E' bello dire che mio padre è al lavoro.. sono fiera di lui.
Mi vesto e poi esco a fare quattro passi, ho bisogno di un po' di pausa. Accendo il cellulare, ci sono tre messaggi.
Il primo è di Katy: 'Marisol, a scuola hanno annunciato che dobbiamo partire per una gita, è gratis, ed è obbligatoria. Dura una settimana.'
Una gita? Bello! Anche se significherebbe stare una settimana con Bieber. 
Rispondo: 'Che bello!'
Leggo il secondo, è Jared: 'Hey amore, non ti sei fatta proprio sentire. E' tutto ok? Mi manchi.'
Rispondo: 'Ciao amore, si è tutto ok, scusa se non mi sono fatta sentire. Ascolta, settimana prossima parto per una gita quindi non ci vedremo per un po', mi mancherai da morire.'
Leggo il terzo che è di Justin: 'Ciao Baby, hai saputo della gita? L'hanno annunciato stamattina fuori scuola..non ti ho vista. Oggi non sono entrato, sono andato fuori scuola e poi sono andato in spiaggia. Avevo bisogno di un po' di troie.'
MA CHE FACCIA TOSTA! ALLORA COME CAZZO FACEVO A SAPERE DELLA GITA SE NON C'ERO A SCUOLA? CHE COGLIONE. E SOPRATTUTTO CHE CAZZO MI FREGA DI QUELLO CHE FAI TU ORA? BAH.
Rispondo anche al suo messaggio: 'Non mi pare di averti chiesto quello che avresti fatto questa mattina. Comunque si l'ho saputo, non mi hai vista perché non sono andata a scuola.'
Non mi va di essere pungigliosa..meglio lasciar stare.



Salve bellezze. Che casino vero? Chi ama davvero Marisol? Cosa succederà alla gita? 
Fatemi sapere cosa ne pensate, e grazie mille.
Vi lascio i miei contatti di facebook e twitter come nell'altro capitolo, se volete potete aggiungermi o seguirmi.
Facebook: Claudia Jdb Schettini.
Twitter: xoswaggiebelieb
-Claudia.
  
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