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Autore: cookiedough    08/08/2012    5 recensioni
"C’erano momenti in cu sembravo la persona più socievole di tutti altri invece, in cui chiudermi in me stessa diventava la mia specialità.
Ero un controsenso vivente, un cubo di Rubik mentale.
Nessuno sapeva mai cosa pensassi davvero."
Salve Gente!
Ecco la mia nuova FF.
mi piace scrivere, mi piace condividere ciò che scrivo, perciò mi piacerebbe trovare magari delle recensioni piccine piccine.
Mi auguro che l'intro. vi inviti a leggere, non pretendo molto, solo un parere.
Ok, inizialmente potrà sembrare una storia stupida, ma vedrete che con l'andare dei capitoli si farà più bella.
Sono la stessa autrice di 'Hope of a New life' [se vi va di leggerla segue il link]. http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1011045&i=1
Ok, vi lascio che vado a scrivere ;).
Leggete e recensite!
Baci
-Glo.
Genere: Commedia, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie Ragazze!
Che sorpresa!
Primo capitolo e già 5 recensioni?!
Vi prego rimanete così attive fino alla fine, siete magnifiche!
Ok, visto che vi interessa la FF, vi metto il secondo capitolo ;)

Chapter 2 : You are the same idiots ever.
 
Non fui sicura che lo zio e Ryan mi riconobbero, se ne stavano a guardare con lo sguardo perso verso lo sbarco dal quale sarei dovuta arrivare io.
Così decisi che sarei stata io ad andare in contro a loro.
Mi sbracciai e iniziai a chiamarli finché non si accorsero di me.
Avevano delle espressioni perse e strane.
I: Ciao Zietto! Come va?
Ci abbracciammo affettuosamente e poi mi diressi da mio cugino che era cambiato davvero moltissimo: era più altro, con i capelli più corti e gli occhi più azzurri.
I: Salve cugino.
Lo salutai con un bacio sulla guancia che lui ricambiò.
M: Sei…sei…Cresciuta.
Sorrisi e mi accorsi che con i miei parenti c’erano anche Chaz e Justin.
I: oh mio dio! Ma voi due siete Chaz e Justin?!
Mi sorrisero e li abbracciai calorosamente.
M: forza andiamo.
Ero seduta davanti e ancora non avevo aperto bocca, ero in imbarazzo, dopo tutto quel tempo passato divisi, era strano ritrovarci tutti insieme.
Continuavo a pensare ai cambiamenti fisici di quei tre ragazzi.
Non avevo mai visto Ryan così in forma, era davvero un bel ragazzo mio cugino.
Ero fermamente convinta del fatto che per attaccare bottone con le ragazze gli bastasse guardarle negli occhi, i suoi erano così blu e profondi.
Chaz invece lo trovai anche lui più alto e più magro di come ricordavo.
I suoi occhioni da cerbiatto erano rimasti tali, impareggiabilmente furbi ed espressivi, mentre i suoi capelli erano ancora quel batuffolo spettinato color castano di un tempo.
Era così buffo e carino.
E poi, c’era Justin.
Come non notare i suoi cambiamenti?
Era più alto, con i capelli più corti e con il viso che ormai non era più quello di un dodicenne indifeso, ma quello di un giovane uomo.
Le sue braccia erano più muscolose e le sue mani più grandi.
I suoi occhi non avevano più quella luce di purezza e ingenuità che trasmettevano quando era un quindicenne, adesso i suoi occhi esprimevano malizia, fermezza e ilarità allo stesso tempo.
Se qualcosa però rimase la stessa fu il cavallo fin troppo basso dei pantaloni e la mania del cellulare in mano.
Sorrisi allo specchietto retrovisore mentre scrutavo quegli esseri incompresi e poi spostai lo sguardo su zio Martin.
La sua espressione affabile non era cambiata molto, solo più invecchiata.
Anche la luce dei suoi occhi chiari, non era più profonda come quella di Ryan, era più spenta.
Ma nonostante tutto risplendeva ancora di simpatia e gentilezza.
C: Ragazzi non vedo l’ora di stasera!
Venni risvegliata dalla voce montata di Chaz.
M: in realtà signori miei, Sharon a pensato di saltare questo sabato, per lasciare che Lucy si ambientasse.
Non avevo idea a cosa si riferissero, ma probabilmente doveva essere un’evenienza importante, di routine.
Non mi andava di essere proprio io a sconvolgere i loro piani.
Ma non dissi nulla, ne volevo parlare prima con la zia.
I maschi tornarono a parlare tra loro e io me ne rimasi in silenzio fino a casa.
Quando zio Martin aprì la porta venni superata da i tre idioti che da quanto sapevo stavano andando a reclamare per la serata.
Sentii la voce di zia Sharon.
S: Ragazzi ma dov’è Lucy?
R: Mamma! È più importante tua nipote di tuo figlio?!
Rispose seccato Ryan, sempre pronto a prendermi in giro.
S: in questo istante sì.
E venne ad abbracciarmi.
S: Ciao splendore della zia!
Questi ancora non hanno capito che ho 16 anni e non 6.
Ma pazienza, mi piaceva essere coccolata.
Parlammo qualche istante quando sentii uno strano rumore provenire dalla cucina e un improvviso odore di bruciato.
La zia si spaventò.
S: Oh no! La torta!
E corse in cucina urlando ai ragazzi di accompagnarmi di sopra e mostrarmi camera mia.
Così, Chaz si occupò della mia valigia, Ryan della borsa e Justin del beauty-case.
C: scusa una cosa Lucinda, ma perché io la cosa più pesante?
I: accidenti Chaz, sei sempre il solito brontolone di una volta.
Lo sentii ringhiare qualcosa simile ad uno ‘stronza’, ma non me ne importò più di tanto.
La verità era che tutti e tre erano degli sfaticati, ovvio.
Giunti alla stanza Ryan aprì la porta e mi fece entrare con un ‘Prego Madame’, dolce il mio cuginetto.
Rimasi stupefatta, quella era la stanza dei miei sogni!
Le mura erano magenta e il letto aveva le coperte bianche in contrasto, era con la testata in legno e ferro battuto, uno stile accogliente.
Sul muro, sopra la testata del letto, c’erano delle lucine al neon davvero carine che incorniciavano una scritta “Non posso cadere addormentata, posso sognare”.
La portafinestra era luminosa e dava su un piccolo balconcino.
L’armadio era bianco di legno proprio come la scrivania sulla quale giacevano due foto : una era il quadretto di famiglia con me Ryan e gli zii, una raffigurava me, Ryan Chaz e Justin da piccini.
Adoravo quella stanza.
Mi girai verso Ryan e lo abbracciai forte ringraziandolo.
R: Ok, Ok. Ora il bagno è infondo al corridoio, sulla destra la stanza degli zii e sulla sinistra, proprio affianco alla tua, c’è la mia.
Peccato solo una cosa: il bagno era uno!
I: oh, ok.
Mi sedetti sul letto e senza che io diedi il permesso anche i tre entrarono e presero posto in camera: Ryan sul tappeto vicino al letto, Chaz sulla scrivania e poi Justin che – ovviamente- era più comodo della padrona della stanza.
Si era spaparanzato completamente sul letto…con le SCARPE!           
I: Justin.
J: dimmi.
I: sei comodo?
Mio cugino e l’altro risero appena, soffocando le risate.
J: certo.
Sempre dandogli le spalle sorrisi scazzata.
I: benone. Ora però scendi con quelle scarpe!
Rimase nella medesima posizione, senza muovere un muscolo, mi girai e lo visi con il sorriso stampato in faccia, le braccia dietro la testa, gli occhi chiusi e il cellulare sulla pancia.
Bene, a mali estremi…
Gli presi il cellulare e iniziai a correre giù per le scale seguita da tre imbecilli.
I: oh, guarda, guarda! Sei più egocentrico di quanto pensassi…che foto gente!
Justin  schiamazzava e gli altri due ridevano a crepapelle facendo da spettatori alla scena comica.
J: se ti cade me lo ricompri!
I: oh che paura! Il Sig. Bieber mi ricatta!
Corsi fuori in giardino, sul retro dove c’era la PISCINA.
Justin all’inizio non mi vide e io ridevo come una scema tenendomi le mani sulla bocca e il cellulare nella tasca posteriore dei pantaloncini.
J: Lucy!
Mi vide e io iniziai a correre attorno al bordo della piscina.
Intanto Ryan e Chaz ci avevano raggiunti per evitare il peggio.
Correvo con dietro di me Justin e voltandomi per controllare quanto vicino fosse, andai a sbattere contro Chaz che finì direttamente in acqua.
I: Scusami Chaz!
E continuai a correre stremata.
Il secondo a finire in acqua fu Ryan, ma per colpa di Justin.
Io me la ridevo allegramente mentre Justin si teneva i calzoni che man mano correva gli calavano.
I: Justin non ti credevo così lento!
J: Lucinda fermati dai!
Risi in faccia a quel pivello e saltellai fermandomi a bordo piscina.
I: ti – avevo il fiatone – stanchi subito!
Estrassi il cellulare e lo mostrai a Justin che rizzò le antenne.
I: lo vuoi?
J: ovvio no?
I: vieni a prendertelo!
Lo vidi partire alla carica, quasi come un toro alla corrida e appena mi fu vicino, mi scansai…SPLASH!

Penso che questo capitolo sia abbastnza stupido, ma non mi importa, mi piace ...
e a voi?
Beh, fatemelo sapere con le recensioni ;)
Posso chiedere 3 recensioni o è troppo?
Bye Bye.
Baci.
-Glo.
 
  
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