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Autore: Aoi    08/08/2012    1 recensioni
Ciao Vash!
Volevo augurarti buon Natale e un anno coi fiocchi!
Tua Clara
Quelle parole le si erano stampate a fuoco nella mente e continuava a ripensarci,ossesivamente.
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Svizzera/Vash Zwingli
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap.3

 

Lily cercò di farsi il più piccola possibile schiacciandosi contro lo schienale del divano e si avvicinò a Iacopo, seduto accanto a lei, chiedendogli, sottovoce, chi fosse il ragazzo alla porta. Neanche lui sembrava conoscerlo ma Clara sì, dato che lo aveva chiamato per nome e ora lo fissava con uno sguardo che avrebbe potuto trapassare l'acciaio. Teneva il busto leggermente piegato in avanti, come se dovesse saltare alla gola della persona davanti a lei da un momento all'altro.

 

-Cosa ci fai qui?- Chiese la castana, scandendo bene le parole una ad una.

 

-Dovresti dirmelo tu!- Disse l'altro, con semplicità, sempre appoggiato allo stipide della porta con la spalla e trasudando superiorità da tutti i pori. -Il Capo mi ha mandato un messaggio dicendomi che dovevo assolutamente dargli il tuo indirizzo.- Disse, distogliendo lo sguardo dal viso della ragazza davanti a lui ed iniziando a giochicchiare con un iphone nuovo di zecca. Doveva essere davvero sicuro che la ragazza non l'avrebbe ucciso strappandogli la trachea con i denti per perderla di vista in quel modo.

 

Lily allungò il collo, cercando di vedere meglio il telefono del ragazzo. Era sempre stata incuriosita da quegli aggeggi con lo schermo “tach”, ma Vash non aveva mai voluto neanche parlarne.

Diceva che mandavano radiazioni nocive al cervello e che le cabine del telefono sono lo stesso perfette per chiamare chi si deve chiamare, anche senza le up e giochini vari.

Il ricordo del fratello la riscosse e le ricordò il motivo della sua visita: capire chi era Clara per Vash.

Aveva spesso considerato l'idea della fidanzata e, inspiegabilmente, ogni volta che immaginava il fratello con un altra sentiva un gran peso sul petto che le impediva quasi di respirare.

Intanto Clara sembrava essersi un poco calmata.

 

-E perchè dovrebbe volere il mio indirizzo? Che cosa dovrebbe volere da me?- Disse, facendosi sospettosa.

A quel punto Lily desiderò non essere uscita proprio di casa e sentiva l'emicrania incombere su di lei, quindi decise che era meglio congedarsi gentilmente e riprovare un'altra volta.

Si alzò e fece per andarsene ma il ragazzo di nome Res la notò e, con un gesto della mano, interruppe Clara a metà del suo discorso sull'entrare in casa d'altri senza preavviso e senza neanche un dolce di scuse, iniziando a fissare la piccola bionda con intensità, riducendo gli occhi azzurri a due fessure.

 

-E tu chi sei?- Chiese.

Lily avrebbe voluto rispondergli qualcosa di acido, per fargli notare che era seduta sul divano da prima che arrivasse lui, che aveva ascoltato la conversazione e che lo trovava decisamente antipatico, ma balbettò solo il suo nome ed un paio di saluti. Non era mai stata in grado di dire niente di scortese a nessuno, non le veniva naturale, quindi passava sempre per l'angioletto immacolato di turno.

Res aggrottò le sopracciglia con aria perplessa, per poi tirarsi su gli occhiali e ridacchiare con aria inquietante un laconico “capisco...”

A spezzare la strana atmosfera che era andata a formarsi ci pensò L'altro ragazzo, seduto, anzi, stravaccato sul divano.

 

-Io mi chiamo Iacopo e sto bene, grazie per l'interessamento!- Lo disse a voce alta, per essere sicuro che lo sentisse anche il nuovo ospite. Lily e Clara si lasciarono sfuggire una risatina. Res sbuffò.

 

-Come se potesse interessarmi qualcosa del fratellino di Italia!- Lo disse con esasperazione esagerata e teatrale, ricevendo solo una pernacchia di rimando.

Lily, nella sua mente, esultò per aver' indovinato la nazionalità del ragazzo. Il moro (quello simpatico) le metteva addosso un'allegria inspiegabile. Poi, di colpo, si ricordò il motivo per cui si era alzata e si girò verso Clara, scusandosi e dicendo che doveva andare a casa.

 

-Ma sei sicura? Se vuoi ti accompagno.- Chiese lei premurosamente.

 

-No, no, non disturbarti!- E fece per andarsene ma Res le sbarrò il passaggio con il braccio.

 

-Tu rimani qui.- Disse con decisione.

 

-N-no, io devo proprio andare e...-

 

-Res, falla passare.- Disse Clara, guardandolo con durezza.

 

Lui fece un mezzo sorriso.

 

-No, non può, il capo sta arrivando per lei.- Clara strabuzzò gli occhi e le cedette la mascella.

-Qui?!- Disse la ragazza, indicando il parquet con il dito.

 

-E questo quando te l'ha detto? Fino a dieci secondi fa' non sapevi nemmeno perchè eri qui!- Continuò poi lei, gesticolando a più non posso.

Lily pensò che una ragazza che si fa' prendere dall'isteria in quel modo non poteva essere il tipo adatto per suo fratello. In più lui sosteneva che le castane gli facevano venire in mente Italia Veneziano e che quindi erano fuori discussione. Di conseguenza nemmeno gli occhi castani si addicevano a suo fratello, e neanche le ragazze così alte come Clara (l'aveva notato poco prima, era alta all'incirca come Vash) dato che avrebbe potto metterlo a disagio e, di sicuro, non una tizia goffa e chiaccherona che gesticola a tutto spiano. Per Vash ci sarebbe voluta una ragazza mite, educata e di poche parole. Qualcuno come lei, insomma.

Lily su sorprese di pensare questo della castana. E di sè stessa.

Vash era suo fratello (seppur adottivo) e, di conseguenza, per lui era solo la sua sorellina.

Sì, doveva essere così.

Mentre formulava questi pensieri lo sgradevole suono del citofono raggiunse le sue orecchie provocandole un piccolo spavento.

Iacopo si precipitò al citofono e la biondina potè intravedere la sua espressione confusa e dubbiosa. Probabilmente l'italco ci capiva ancora meno di lei.

Il moro si accostò la cornetta all'orecchio e chiese chi fosse. Seguirono alcuni istanti in cui la voce ovattata e distorta del misterioso visitatore uscì dalla cornetta. Il moro annuì e spinse il pulsante per aprire la porta al piano di sotto.

Lily sentiva le mani sudate e la tremenda sensazione di essere del tutto fuori posto.

Lei non avrebbe dovuto essere lì, ma a casa, ad accogliere suo fratello dopo il meeteng con le altre nazioni, non a farsi intimidire da un ragazzo dagli occhi azzurri e a inseguire un'immaginaria fidanzata di Vash!

I passi di qualcuno che saliva le scale si fece sempre più forte e finalmente s'intravvide la figura del visitatore che, infine, entrò. Era un ragazzo abbastanza basso, dai capelli biondi tagliati a caschetto e gli occhi verdi che la guardavano con durezza. Era Vash.

Lily sentiva il cuore martellare nel petto e, per un secondo, temette che le schizzasse fuori dalla cassa toracica. Si accorse, però, che Clara, accanto a lei, stava decisamente peggio. Sudava, le tremavano le mani e gli occhi erano praticamente usciti dalle orbite. Sembrava sotto schok.

Lily la guardò, stupita: non si aspettava una simile reazione. A giudicare dal biglietto di auguri la reazione più logica sarebbe stata un grido di gioia e un abbraccio stritolante, tipico di chi non si vede da anni e anni. Invece niente di tutto questo accadde.

Anche la reazione di suo fratello era alquanto strana, dato che non degnava la ticinese di uno sguardo. Tutta la sua attenzione era concentrata su di lei e non sembrava proprio in vena di abbracci.

Stava proprio per dire qualcosa che Iacopo la spinse malamente di lato, dirigendosi di gran carriera verso il biondo e, sotto lo sguardo sbigottito di Lily, gli mollò un pugno dritto in faccia.

 

 

Angolo blu

 

Molto bene, ecco a voi il terzo capitolo di questa INCREDIBILE fanfic -_-

Non cerco neanche di ricordare quand'è che ho pubblicato il secondo perchè so già che sono passati tanti, TROPPI, mesi. Il problema era che mi ero dimenticata la trama ^^' E la mia musa (che si chiama Reba), approfittando di questo mio momento di debolezza, ha fatto fagotto e si è presa una vacanza a tempo indeterminato per le Bahamas ^___^'' Ma ora è tornata! (dopo un BREVE scalo di due settimane in costa azzurra mi ha raggiunto mentre mangiavo una pizza al ristorante...)

Ringrazio chi sarà così magnanimo da recensire (e perdonarmi per il ritardo mustruoso!)

Byeee

 

Aoi

  
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