Anime & Manga > Kaichou Wa Maid Sama!
Segui la storia  |       
Autore: kelamiki90    08/08/2012    1 recensioni
Vacanza, Shintani, Usui.
Tre parole che accostate non mi piacciono per niente...Soprattutto l'inaspettata dichiarazione di Shintani ...
[Misaki/Shintani/Usui]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi resi conto che fare strane tattiche non serviva a nulla, bastava stargli lontano. Ma qualcosa me lo impediva, era troppo strano: sentivo come un peso sullo stomaco che si alleviava solo quando ero con Usui, quando eravamo insieme tutto e tutti sembravano sparire dalla mia mente. Il cervello si annebbiava e, malgrado tutto era sparito, riuscivo a guardare con degli occhi diversi,forse più brillanti. Anche quando facevo un’altra cosa mi venivano in mente le sue battutine sarcastiche che facevano eco in testa tanto da mandarmi in tilt. È questo l’amore? Ma se qualche settimana prima stavo bene anche senza di lui, perché ora facevo così fatica a farne a meno? Cosa era successo di così tanto radicale da fare diventare Usui una persona così importante per me? Non lo capivo proprio. Odiavo quella situazione, diventare così deboli e fragili per una persona, forse la bellezza dell’amore era proprio questa? Però se ora io in quel momento avevo così tanta voglia di vedere Usui anche se era passato solo un pomeriggio, lui non voleva vedermi? Perché mi aveva proposto quella sfida con tanta naturalezza dicendo ‘tu non resisti senza di me’? Significava che lui resisteva senza di me? Da una sfida che doveva essere come un gioco, mi rattristii a tal punto, che non mangiai neanche per la colazione. Forse era meglio distrarsi, così le ore sarebbero passate più in fretta.
Decisi di trascorrere tutto il pomeriggio ai campetti per giocare a tennis e a pallavolo con mia sorella. Non mancava occasione nella quale mi rimproverava perché avevo la testa sulle nuvole. Non riuscivo a concentrarmi intensamente sulle partite come facevo sempre, mancavo delle palle tanto facili da prendere che ci sarebbe riuscito per fino un cane. A metà pomeriggio, Suzuna se ne andò parecchio scocciata, borbottando tra sé e sé probabilmente insulti nei miei confronti. Non sapendo come passare il tempo, mi avviai verso la piscina: era l’unico posto dove mi rilassavo tranquilla a dormire sul lettino e se sarei stata fortunata, non avrei incontrato quelle galline che attorniavano sempre Usui. Fortunatamente non c’era nessuno che conoscevo. Per scaricare tutta la tensione che avevo accumulato, presi una bella rincorsa e mi gettai in acqua a bomba, schizzando da tutte le parti, quando venni su, le persone che avevo intorno mi guardavano con sguardi accigliati perché li avevo bagnati tutti.
Dopo una rilassante nuotatina fresca, mi accostai sul bordo della piscina, osservando distrattamente il cielo e cercando di dare forma a tutte le nuvole che vedevo. Una voce spezzò il mio silenzio.
“Misaki!”
Non ero mai stata così contenta di rivedere Shintani. Gli raccontai tutto in un fiato, della sfida e di tutto il resto. Lui ascoltava meravigliato come se avesse visto la strana immagine di un lottatore di sumo che si metteva a cambiare il pannolino ad un bambino. Poi intervenne a gran voce “Che idiota! Porre una sfida tanto stupida a Misa-chan! Se lo vedo gli spacco la faccia!”
“Ma no, calmati Hinata!”
Per qualche momento mi ero dimenticata di quel peso sullo stomaco che ti stritolava, ma una volta che Shintani se n’era andato, ero ancora più triste. Si era fatta ora di cena. Sarei resistita quanto bastava per vincere quella dannata sfida … avevo ancora il mio orgoglio. Dopo cena andai a rifugiarmi in camera mia anche se mi ero fermata davanti alla porta di Usui per qualche secondo prima di avanzare. Lessi un buon libro, due centinaia di pagine molto interessanti sul comportamento dei gatti, quando ebbi finito il libro erano le 23.15, decisi quindi di dormire.
Mi rigiravo e rigiravo nel letto in continuazione, abbracciando il cuscino, muovendo le lenzuola, ma non riuscivo ad addormentarmi. Guardai l’orologio ed era mezzanotte. Allora i due giorni erano passati! Avevo vinto la sfida, ma mi importava assai poco. Volevo vedere Usui, mi resi conto però che andarlo a svegliare così tardi era una sciocchezza, così decisi di andare a prendere una boccata d’aria nella grande terrazza dell’hotel.
Guardavo i puntini luminosi del cielo quando mi sentii stringere da dietro in un caldo abbraccio, quando girai la testa mi ritrovai Usui con gli occhi chiusi appoggiato su di me.
“Mi sei mancata, tanto” soffiò delicatamente sul mio collo.
Improvvisamente mi girai e gli gettai le braccia al collo stringendolo più forte che potevo. Non ricordo se in quel momento mi uscirono delle lacrime, ma il suo profumo e le sue braccia forti, mi avvolgevano dolcemente.
“Ho vinto la sfida!” singhiozzai
“Eh sì, pensavo che mi avresti raggiunto, invece …” disse lui un po’ triste
“Allora anche tu volevi vedermi!”
“Certo che volevo vederti, per chi mi hai preso!”
“Cosa mi hai fatto eh? Per farmi sentire così sola ogni volta che tu te ne vai!?”
in quel momento mi strinse più forte.
“Devi dirmi il desiderio” disse Usui con un tono dolce e rassicurante.
“Il mio desiderio è che tu adesso ascolti quello che ti voglio dire.” Mi spostai, togliendo le braccia dal suo collo e lo guardai intensamente. Ora era il momento giusto.
“Io non ti odio” dissi provando a non togliere lo sguardo dal suo, dovevo resistere ancora un po’.
“Beh lo sapevo già” fece Usui sorridendo.
“Non ho finito!” staccai un attimo lo sguardo, sospirai profondamente e alzai di nuovo lo sguardo “ Io ti amo!”esclamai con sicurezza
Usui, dalla sorpresa quasi non cadeva per terra, io diventai rossissima e rimasi lì imbambolata a guardarlo con lo sguardo inebetito aspettando la sua mossa.
Dopo essersi ristabilito Usui mi disse imbarazzato “Non devi uscirtene fuori con queste affermazioni così all’improvviso…” si avvicino e mi accarezzò il volto e si mise a sorridere quando vide la mia espressione piuttosto inebetita e imbarazzata.
“Anche io ti amo, davvero ti amo, ti amo, ti amo ti amo tanto” sembrava davvero voler continuare all’infinito.
“Me lo ripeteresti un’altra volta Misa-chan?” disse con la faccia da cagnolino bastonato
“Prima hai sentito benissimo, non lo ripeto più” mi appoggiai ancora al suo petto stringendogli la maglietta. “Ti amo” bisbigliai.
Usui sentì e mi accarezzò i capelli.
“Come desiderio non vale, quello poteva benissimo essere una mia richiesta, fanne un’altra”
“Ma non saprei! Non ho niente da chiederti”
“Dai Misa-chan, non essere timida, cosa vuoi? Un bacio, un appuntamento, una serata in camera mia, farmi un giorno da maid personale …” Iniziò con il suo lato depravato che si mostrava apertamente
“Idiota!” dissi scattando velocemente sulle sue labbra baciandolo intensamente. “Sappi che posso baciarti quanto mi pare!” dissi di nuovo sorridendo davanti alla sua sorpresa.
“in tal caso…” disse sollevandomi da terra prendendomi in braccio “potrei benissimo fare questo” Mi baciò ancora, mentre ero tra le sue braccia come una sposina e, correndo spalancò la porta della sua camera.
Non sapevo come ma lui aveva il letto matrimoniale, sebbene fosse da solo…
Mi buttò di peso sul letto e con me,arrivò anche lui che si sistemò comodamente vicinissimo a me.
“ Che che vuoi fare?” dissi alzandomi
“Ehi, dove vai?” disse prendendomi per un braccio e attirandomi vicino a lui. Poi mi abbracciò passando il suo braccio sul mio collo, proprio come si abbraccia un peluche e mi bisbigliò: “ Voglio abbracciarti! Che bella sensazione, sembra di abbracciare un orsacchiotto”
Io ero lì, con le mani sul suo braccio, indecisa se dirgliene di tutti i colori oppure farmi coccolare. Decisi la seconda, così mi voltai leggermente verso di lui “Non vuoi farmi niente vero?” chiesi sapendo già la risposta.
“Non farei mai del male ad un fiore come te”disse in tono ammiccante. Tutto il tempo ero imbarazzata, con il volto che andava a fuoco estremamente vicino al suo viso. I minuti passavano in silenzio, c’eravamo solo noi due.
“Stanotte dormi qui da me” disse Usui con fermezza
“Ma non posso”
“Sono già l’una e mezza, qualche ora in più non cambia nulla… e in fondo questo potrà essere la tua richiesta per la sfida, non sei contenta?”
“Idiota!”
Era difficile addormentarsi con Usui lì di fianco così bello che non si poteva fare a meno di guardarlo. Pian piano mi addormentai con il viso appoggiato sul suo petto e piedi intrecciati sotto le lenzuola. Era un dormire bellissimo, con lui lì vicino che speravo non se ne andasse mai, i nostri corpi così vicini da trasmettersi tutto il calore che ognuno poteva offrire e il suo profumo che mi faceva credere che era davvero tutto un sogno.

SPAZIO AUTRICE
Mi scuso per il ritardo… ma non trovavo l’ispirazione xD , cmq spero il capitolo vi sia piaciuto e spero recensiate insomma :D al prossimo (che non so cosa scriverò D: *mente vuota*)
-Michela-
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kaichou Wa Maid Sama! / Vai alla pagina dell'autore: kelamiki90