Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: maggieemae    09/08/2012    2 recensioni
Fuori era quasi giorno, le prime luci dell’alba rischiararono la stanza scura e spoglia di Sirius. Fissò il soffitto e poi la ragazza di cui aveva scordato il nome al suo fianco. Chiuse gli occhi e provò un moto di incontrollabile rabbia verso se stesso e verso Remus. Dannato lupo.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dedico questa ff a  Gre, perchè domani parte
e già mi  manca 



Fuori era quasi giorno, le prime luci dell’alba rischiararono la stanza scura e spoglia di Sirius. Fissò il soffitto e poi la ragazza di cui aveva scordato il nome al suo fianco. Chiuse gli occhi e provò un moto di incontrollabile rabbia verso se stesso e verso Remus. Dannato lupo.
 

***

 
Remus bussò tre volte – come faceva sempre, era una sorta di rito per lui – alla porta del suo migliore amico. «Oh» esclamò stupito quando davanti a lui invece di Sirius si ritrovò una bellissima ragazza dai capelli corvini e lisci e dai lineamenti delicati che sorrideva dolcemente. «Stavo ce-cercando Sirius» balbettò imbarazzato. La giovane ragazza non aveva smesso un secondo di sorridergli e non fece in tempo a parlare che Sirius comparve sulla soglia.
«Moony» lo salutò prendendolo per un braccio e trascinandolo – con la sua solita grazia – sul corridoio lontano da orecchie indiscrete «Non incazzarti. Posso spiegarti tutto».
A Remus non servì altro. Aveva già capito. Sempre la stessa storia. Non aveva bisogno di sentire altre scuse, già ascoltate mille volte tra l’altro. Era stanco e stremato. Aveva bisogno di lui come non mai ma si rendeva conto che qualcosa si era rotto, spezzato per sempre.
L’aveva capito da tempo ormai ma non aveva mai voluto credere a quella voce nella sua testa che gli ripeteva da tempo che era finita.
«Sir, mi dispiace non averlo capito prima. Sei libero di fare quello che vuoi» sussurrò con voce neutra. Lo fissò negli occhi per un istante, fino a quando il suo sguardo non si fece troppo opprimente.
Lo scostò con educazione e se ne andò.
Sirius lo chiamò più volte, ma fu tutto inutile. Remus si era smaterializzato senza voltarsi indietro.
 

***

 
Sirius pensava che lasciarsi andare fosse una soluzione perfetta al dolore che lo lacerava dentro, ma si sbagliava. Né il sesso né l’alcol erano stati sufficienti a spegnere la fitta che dallo stomaco si diramava in tutto il corpo.
Più pensava a Remus e più il dolore si faceva acuto e forte. Stupido, stupido Sirius. Perché aveva rovinato tutto? Più volte si era chiesto cosa non andasse in lui. Ogni volta che la situazione gli sfuggiva di mano, trovava il modo di peggiorarla.
Avrebbe dovuto andare da lui settimane fa, quando James e Lily avevano scoperto la profezia su Harry e dovevano scegliere un custode segreto.
Avrebbe dovuto andare da lui ed essere esplicito «Sei tu il traditore Rem?» Ma aveva troppo paura di una risposta affermativa. Non l’avrebbe sopportato. Era più facile così. O forse no.
L’aveva allontanato senza spiegazioni e nel peggiore dei modi. Si era sempre creduto diverso, forse era più simile alla sua famiglia di quanto avrebbe mai immaginato.
 
Remus era seduto sul divano sgualcito e impolverato del suo appartamento. Guardava con attenzione la parete di fronte a sé come se lì avesse trovato scritte le risposte ad ogni suo problema.
La guerra li aveva divisi, aveva dilaniato ogni speranza e aveva distrutto l’equilibrio che erano riusciti a costruirsi con il tempo.
Ricordò con amarezza e dolore la prima volta che Sirius gli aveva detto che lo amava.
 

***

 
«Pad smettila. Dobbiamo fermarci. Subito» aveva sussurrato Remus scansandosi. Sirius sbuffò. Perché non riusciva a fare niente senza essere così dannatamente razionale? Si passò una mano tra i capelli e guardò Lupin esasperato. «Ti ama Sir, non puoi farle questo!» disse riferendosi a Marlene.
«Ma io amo te, idiota. E poi non stiamo più insieme, ricordi?» ribatté. Quante volte avevano ripetuto questa discussione? Forse dieci o quindi volte. Sirius aveva perso il conto. L’aveva lasciata appena si era reso conto che non poteva stare con lei quando amava qualcun altro. Avrebbe dovuto essere abbastanza per entrambi, ma Remus era cieco, come al solito.
Remus sorrise cercando di non essere visto. Era la prima volta che glielo diceva così esplicitamente. Lo amava. Forse doveva solo fidarsi di lui per una volta. Forse avrebbero davvero potuto essere felici.
«Ti amo e idiota non posso stare nella stessa frase» precisò con il solito tono saccente.
«Moony, sei palloso. Goditi il momento. Letteralmente intendo» Fece un passo nella sua direzione e sorrise rassicurante. Appoggiò la fronte su quella del compagno e sospirò.
«Ti amo, Pad».
 

***

 
Sirius decise che non poteva aspettare, aveva bisogno di Lupin. Era un bisogno quasi impellente, urgente.
Remus era stato nella stessa posizione tutta la notte. Guardò Sirius – in cuor suo sapeva che sarebbe arrivato – e scosse la testa. Non aveva la forza di parlare. Si avvicinò con cautela e prese il viso del compagno tra le mani e lo baciò con foga. Sirius ricambiò il bacio con la stessa passione e lo stesso ardore.
I loro respiri si fecero affannati e i loro cuori iniziarono a battere all’unisono.
Presto i vestiti non furono altro che un mucchio di stoffa sul pavimento.
Le loro mani che si cercavano e si trovavano.
Sirius accarezzò le cicatrici sulla schiena del compagno con dolcezza e delicatezza.
La pelle di Remus profumava di bosco e pioggia.
Le labbra di Moony percorsero ogni centimetro del corpo di Sirius facendolo rabbrividire.
Lupin si ritrovò con la schiena nuda contro il pavimento di marmo freddo, affondò le unghie nella schiena del suo amante e si strinse a lui quando entrambi raggiunsero il massimo piacere.
Ma sapevano entrambi che questo era soltanto un addio.
 
Sirius, qualche giorno dopo quella mattina piena di amore e disperazione, era finito ad Azkaban.
Remus alla fine si era sentito veramente distrutto e tradito. Come se qualcuno gli avesse strappato l’anima.
Una lama fredda e tagliente era penetrata nel suo petto con forza, non c’erano state vie di scampo.
Era morto. E Sirius con lui. 



Note: Allora, credo che la ff sia abbastanza chiara di per sè senza troppo altre note aggiuntive. Se avete domande non esistate a farle ;)
Critiche, suggerimenti e correzioni sono sempre ben accettati, quindi non esitate a lasciare una recensione.
Non si finisce mai di imparare e poi anche a rileggere qualcosa mi sfugge sempre!
Grazie.  Un bacio. Sabb.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: maggieemae