09/08/2012
9 recensioni
Questa storia fa parte della Challenge Dal nome alla storia di Nonnapapera! E' un po' una scemenza, perdonatemi!
FAVOLA DELLA BUONA NOTTE
Learco: Capo, Guida del popolo
C’era una volta…
…un piccolo regno guidato dal nobile principe Learco, una guida per tutto il suo popolo.
Il principe Learco aveva una terribile sorella, Annalisa, che tutti consideravano una strega cattiva. Il principe era affezionato a lei e non vedeva la sua crudeltà, anzi, si serviva spesso di lei come consigliere e la consultava su tutto.
La terribile sorella faceva sempre finta di assecondare le scelte del principe Learco, quando in realtà tramava nell’ombra per prendere lei stessa il trono.
Vi era, nel regno, un giovane uomo di nome Davide, amico da sempre del principe Learco. Davide aveva sempre amato Learco e, ora che era rimasto vedovo, desiderava occuparsi del principe con tutte le sue forze.
Era diventato la sua guardia personale e faceva di tutto perché il principe fosse sempre al sicuro.
Davide non si fidava della sorella del principe, temeva che volesse far male al suo amato, per questo la teneva sempre sotto controllo.
Il giorno in cui inizia la nostra storia, Learco aveva approvato un trattato di pace con il regno vicino, sancendo così la fine delle ostilità e promettendo al suo popolo un periodo di pace e di abbondanza.
La strega Annalisa era delusa, però. Lei guadagnava un sacco di monete d’oro vendendo le sue armi magiche e la fine della guerra non le conveniva.
Furiosa con il fratello, decise che quella era l’ultima volta che gli permetteva di metterle i bastoni tra le ruote.
Era decisa, avrebbe eliminato il fratello e si sarebbe presa il trono. Sarebbe stata una regina potente e temuta, mentre Learco sarebbe diventato soltanto un lontano ricordo.
Conoscendo il fratello, sapeva bene quale era il modo di annientarlo. Avrebbe colpito Davide per eliminare Learco.
Così ideò un piano diabolico. Avrebbe mandato uno dei suoi seguaci a sedurre Davide, Learco li avrebbe visti e sarebbe rimasto così male da uccidersi.
Annalisa infatti sapeva che Learco era innamorato di Davide.
Mandò uno dei ragazzi più belli che conosceva, e quando Davide non ne volle sapere, il ragazzo si spogliò e lo strinse, proprio nel momento in cui entrava Learco.
Ma Davide spinse via il ragazzo e corse dal suo principe, cercando di spiegargli la situazione. Learco non voleva ascoltarlo, deluso, ma quando Davide gli disse che lo amava, capì che era sincero.
Non avrebbe mai mentito su una cosa simile.
Così si baciarono, e da quel giorno non si lasciarono mai…
… Davide alzò distrattamente gli occhi dal libro e guardò in direzione della sua bambina, che era profondamente addormentata nel suo lettino rosa.
Con un sorriso, mise il libro di fiabe sul comodino, baciò la chioma bionda ed uscì dalla stanza cercando di fare minor rumore possibile.
«Ti sei inventato la favola di sana pianta?» chiese una voce profonda, e due mani subito corsero alle sue spalle per spingerlo a voltarsi.
Davide sorrise trovandosi davanti il viso del suo uomo, allungandosi per baciarlo dolcemente sulle labbra.
«Un principe di nome Learco?» disse inarcando un sopracciglio, scettico.
«Se vivessimo nelle fiabe saresti un ottimo principe, Le» disse Davide ridacchiando.
«E mi spieghi perché mia sorella Annalisa è la strega cattiva?» rise Learco mentre sospingeva Davide nella loro camera e lo faceva stendere sul letto.
«Oh, andiamo, mi odia! Pensa che ho deviato il suo fratellino.»
Learco rise di nuovo, mentre si chinava a baciargli le labbra.
«Ha ragione» disse «ma ti assicuro che non mi lamento.»
E vissero felici e contenti…