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Autore: Klarolineisfantastic    09/08/2012    5 recensioni
Questa storia è interamente Klaroline.
Lo ambientata dopo la 3 x11. Caroline si sente di dover dire grazie a colui che gli aveva salvato la vita.
Da lì comincia la nostra storia.
''La lasciai andare senza fare niente. Il mio maledettissimo orgoglio da assassino.
Vidi i suoi boccoli biondi ondeggiarsi come onde in un mare di emozioni e di passione.
Poi si girò di nuovo verso di me per pochi secondi che mi bastarono per capire che quei occhi erano la mia sola ancora di salvezza da quest’oscurità logorante. ''
Un pezzo del primo capitolo.
Spero vi abbia incuriosito.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccolo lì.
Disteso come un bambino sul mio letto.
Tyler. Il mio Tyler. L’amore . La felicità di quel momento. Di noi due su un letto.
Più sensibili ad un addio di quanto non lo fossimo mai stati.
Una parte della mia vita era .. così oscurata.
Ricordo solo il fatto che Rebekah , nel periodo in cui Tyler non c’era , era diventata mia amica e non sapevo perché e come.
Sapevo soltanto che avevo così bisogno d’un amica.
Mi alzai e a passi leggeri andai verso l’armadio.
Presi dei vestiti e mi diressi al bagno.
Trovai un bracciale dentro al mio cofanetto.
Lo guardai , lo toccai e sorrisi senza neanche sapere perché. Erano degli otto formati dal luccichio che si univa con la luce provocata dalla  lampada del bagno.
Decisi di indossarlo e mi vestii.



***

-Bekah!- Gli urlai e l’abbracciai.
-Care?- Sembrava più una domanda che una risposta.
-Ti ricordi di me?- Mi chiese.
-Certo perché non dovrei?-
Rebekah si guardò dietro di sé e poi si girò di nuovo sorridendo.
-Niente.- Balbettò.
Si spostò e mi fece entrare.
Vidi quell’enorme salone e un rumore assordante mi riempiva la testa. Mi portai , quindi , le mani sulla nuca.
-Tutto bene ?- Disse Rebekah.
Ma la sua voce cominciava a sbiadire.
C’era solo una cosa nella mia testa. Il suo volto  , l’odore del suo  sangue , i suoi occhi blu profondo , il suo nome che rimbombava nella mia testa. Klaus.
Un vestito , una panchina , un regalo.
Aprii gli occhi e guardai Rebekah preoccupata.
-Tutto apposto.- Le dissi mascherando la mia preoccupazione con un sorriso.
Ci sedemmo sul divano.
-Come va con Tyler?-
Mi disse.
-Tutto bene è sempre così.. bello passare del tempo con lui.- Sorrisi e lei sorrise ma per nascondere qualcosa.
Poi ci interruppe un risolino e dei tacchi muoversi per le scale del salone.
-Alla prossima- Rise una ragazza mezz’ubriaca scendendo  le scale con un tacco sul piede e uno preso in mano.
-Sarà una ragazza di Klaus. E’ ovvio.- Dissi quasi gelosa a Rebekah.
-Sei gelosa , care?- Inarco un sopraciglio ridendo.
Infatti tu sei Caroline Forbes e lui è Klaus.
Gelosa di lui?
Perché poi?
-Di lui? Perché dovrei?- Dissi quasi schifata.
Ma allora perché quella domanda mi sembrava così assolutamente vera?
Prima che la ragazza aprisse la porta qualcun altro lo fece da fuori.
Vidi riccioli arruffati lasciare spazio alla ragazza di andarsene.
Non la guardò  come avrebbe fatto un … uomo.
Klaus posò le chiavi sul bancone della cucina e senza accorgersi dei miei occhi puntati su di lui  e della mia presenza salì le scale.
-Nik. Abbiamo degli ospiti. Non si saluta?-
-Se è un altro ragazzo che ti porti a letto lo caccerò via. Sono stanco di sentire te e ..-
Quando mi guardò fermo il suo sguardo nei miei occhi.
Un mare profondo ondeggiava in quelle pupille.
Era un mondo estraneo al mio , a quello di Rebekah.
Guardai i suoi occhi e sorrisi.

‘’ Sentii la sua barba sfregare il mio corpo e il suo fiato appesantirsi sul mio petto. Le sue mani accarezzavano dolcemente l’addome. E poi scesero lasciando posto all’eccitazione.
Mi misi sopra di lui e guardai i suoi occhi. Poi sorrisi e ripresi a baciarlo con foga.
Guardai i suoi occhi e vidi il mio sorriso’’

Aprii gli occhi e mi ritrovai stesa su una superficie morbida e accurata.
Vidi Rebekah preoccupata alzarsi non notando che io mi ero svegliata.
Mi girai e vidi Klaus appoggiato di spalle sul muro bianco.
Mi guardava a braccia conserte.
Gli occhi imploravano , imploravano qualcosa che non avrebbe mai potuto ricevere.
E la cosa peggiore è che non sapevo cosa mancava a quel uomo. Cosa avrebbe mai potuto mancargli?
Mi sedetti sul divano e lo continuai ad osservare.
-Dov’è Rebekah?- Dissi , stranamente sollevata al fatto di essere da sola con lui.
Sollevata? Davvero? Di stare con Klaus?
- E’ uscita a prendere qualche sacca di sangue per te. Sappiamo che non accetteresti il nostro.-
-Tu non sai niente di me.-  Gli dissi guardandolo.
Si spostò dal muro e abbassò la testa per poi guardarmi di nuovo.
-Già. Lo so.- Disse.
Poi lo vidi spostarsi verso la cucina e prendere due bicchieri. Versandoci dello bourbon.
-Cos’hai visto?-
-Cosa?- Dissi inarcando un sopraciglio.
-Quando sei svenuta. Hai parlato.- Disse guardando dentro i due bicchieri pieni di alcool.
Me ne porse uno.
Lo presi e ne bevvi un goccio.
Poi ci guardai il mio riflesso. Vidi Caroline Forbes la barbie. La stupida  barbie. Qualcosa involontariamente cadde nel bicchiere.
Una lacrima.
Una stupidissima lacrima.
-Ho visto.. te..-  Dissi presi fiato.- e me baciarci e fare qualcosa di più.- Se fossi stata umana adesso il mio petto sarebbe scoppiato e le mie guancie sarebbero diventate di un rosso profondo.
Annuì come se fosse la cosa più normale del mondo.
-Ho chiamato Tyler.- Disse guardando anche lui il riflesso nel bicchiere.
Lo guardai e mi alzai.
-Grazie.-
Ci guardammo negli occhi e dicemmo più di mille parole.
Un velo di vento mi sfiorava la pelle.
I suoi occhi penetravano nei miei logorandomi fino a consumarmi.
Era un sentimento così forte che mi divorava , mi consumava, mi assaliva  e mi rapiva.
Sentii la sua mano sfiorarmi il braccio mentre si dirigeva verso la porta.
Capii che avevano suonato.
-Caroline!- Urlò Tyler dalla porta.
Mi venne incontro e mi abbracciò.
Ricambiai l’abbraccio dopo pochi secondi non sentendo il calore che avrei provato mesi prima. Ma perché mesi? Erano passati solo dei giorni.
Cos’avevo dimenticato e perché stava tornando tutto adesso?
Klaus ci dava di spalle e guardava fuori dalla finestra.
Tyler mi disse di seguirlo.
Lo feci ma mi fermai sulla soglia della porta.
Un qualcosa di irrefrenabile mi spinse a correre verso di Klaus. Mi agganciai al suo collo abbracciandolo.
Sentii le sue mani stringermi la vita. Il suo sospiro sul mio collo.
-Grazie Klaus.-
-Di niente , folle Caroline.- Mi disse e poi lo vidi salire le scale.
Mi girai un ultima volta per cercare il suo sguardo.
Non c’era. Non c’era quello sguardo così beffardo e così bello.
Che cos’avevo dimenticato di così importante?
Folle Caroline. Folle Caroline. Folle Caroline.
Entrai in macchina con queste parole nella testa.
Chiusi gli occhi e mi appoggiai al finestrino.

‘’-Folle , bella , forte Caroline Forbes.-Mi disse l’uomo dal sorriso unico. – Piccola Forbes. Dimentica tutto quello che è successo. Dimentica il mio ti amo. Vai da Tyler. Tu ami lui e lui ama te sennò arriverò io.-
Poi come un film un'altra immagine apparve nella mia mente.
-Dimmi che mi ami. Anche se te lo scorderai. Dimmelo perfavore.-
-Ti amo , Klaus.- Lacrime si gettavano sul pavimento’’


Riaprii gli occhi.
-Ferma l’auto , Tyler!- Urlai.

POV KLAUS.
Mi chiusi nella camera che aveva ospitato lei per così tanti giorni.
Sentii ancora il suo odore invadermi il viso.
Guardai le nubi impiastrate di nero interrompere il bagliore della luna che illuminava la stanza con la sua eleganza.
Strinsi i pugni.
Pensai a lei.
A quella persona che con così poco  e con così tanto mi aveva cambiato.
Guardai fuori dalla finestra.
Poi abbassai il volto aspettando le lacrime che non potevano arrivare.
Sentii la porta aprirsi e un profumo di lavanda venirmi incontro.
-Che ci fai qui?- Dissi mantenendo freddezza cercando di non guardarla.
-Devi spiegarmi Klaus. Non riesco a capire! COSA MI HAI FATTO!- Urlò disperata.
Cosa mi hai fatto tu , Caroline.
Come mi hai cambiato tu.
-Non ti piacerebbe capirlo e non è la cosa giusta.-
Alzò gli occhi al cielo.
-Da quand’è che tu fai la cosa giusta?- Mi disse sorridendo.
Cercai di sorridere.
-Caroline. No.- Le dissi guardandola ora negli occhi e vedendo il desiderio di sapere.
Poi si avvicinò a me e mise le sue mani delicate sulle mie guancie.
-No.. Caroline- Sussurrai.
Ma le sue labbra si attaccarono dolcemente alle mie provocandomi un lieve brivido.
Poi ci lasciammo da  questo contatto così dolce e delicato.
-Il soggiogamento non porterà mai via niente di quello che provo.- Mi disse sorridendo.
Misi le mie mani sopra le sue.
-Non provi niente Caroline.- Dissi guardandola negli occhi.
-Klaus  non sono più debole e non sono una superficiale. Sono adulta e quello che provo per te è grande , troppo. Tu mi consumi , mi divori. Il tuo amore è una sfida. – Disse .
-Tu non puoi correrla.- Abbassai lo sguardo ma me lo fece riportare davanti a lei.
-Si che posso. Solo se tu vuoi , Klaus.-
Lo voglio. Lo voglio con tutto me stesso. Ma non esiste più un Klaus umano non esisterà per nessuno. Solo per te. Nessuno negherà tutti i morti provocati da me.
Scusami tanto Caroline. Ma tu non puoi vivere la mia vita.
-Milioni di persone mi vogliono morto , Caroline. Non ho protezione e non mi preoccupo per me. Non adesso. Mi preoccupo per te , Caroline. Sei troppo.. importante e io non voglio che tu corra questa sfida per me. Mi dispiace Caroline. -
-Solo perché starò con Tyler non vuol dire che non amo te. – Vidi delle lacrime rigarle il volto. Mia piccola Caroline.
Mia piccola , dolce , Caroline.
Non riuscii a risponderle e la vidi andare via correndo.


La guardai dormire.
Era l’ennesima volta che succedeva.
Io nella sua camera  a guardare il suo volto così roseo e altrettanto pallido dormire.
Le lacrime l’avevano fatta addormentare.
Mi avvicinai alla finestra per uscire.
-Sapevo che saresti venuto.-
Sentii il suo respiro sul mio collo.
Mi girai e sorrisi.
-Sono così prevedibile?-
-No. Appunto.-
Inarcai un sopraciglio.
-Klaus perfavore lasciami correre questo rischio. Io voglio.-
-Non è il tuo cuore a parlare. E’ la tua testa-
-Non è la mia testa a volerti baciare.-
Le presi la mano.
-Sei sicura?-
-Sì-
Sorrise.
L’amore non finisce con  un soggiogamento.
Solo adesso capivo quello che Caroline volesse dire alla cena.
L’amore bisogna sfidarlo. Sentirlo.
La guardai negli occhi e sorrisi.

‘’Guardai nei suoi occhi e vidi il mio sorriso il sorriso che avevo cercato per così tanto tempo’’
  
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