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Autore: takichan    21/02/2007    1 recensioni
Bastava che Aoi mi guardasse per leggere come un libro aperto i miei pensieri, e viceversa. Guardarlo per me era come guardare attraverso un bicchiere di vetro trasparente pieno di acqua.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Aoi, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter7

pov Aoi<3

La lettera che mi aveva dato Uruha giaceva ancora sul sedile anteriore della mia macchina. Sospettavo che Uruha sapesse benissimo da dove proveniva, ma cercai di non illudermi.

Di non distrarmi, soprattutto, dato che ero stato così furbo da dare una vacua speranza di matrimonio a Kasumi, la ragazza con cui vivevo, che infatti quel giorno aveva invitato a pranzo i suoi genitori.

Non avevo certo intenzione di sposarla, ovviamente: non era con lei che avrei voluto passare il resto della mia vita, anche se era così carina e gentile, così normale, però preferivo non causare problemi proprio quel giorno.

Decisi quindi di leggere dopo pranzo la lettera, anche se la curiosità era moltissima, così, appena entrato in casa, la misi in camera e poi mi dedicai al cibo.

Dopo il pranzo, durante il quale dovetti fare un enorme sforzo per mantenere la calma ed evitare inconvenienti spiacevoli con i genitori di Kasumi, mi precipitai in camera con la scusa di dovermi cambiare.

Immediatamente presi la lettera e la aprii, con un'ansia crescente che rendeva il mio respiro addirittura affannoso.

Era la sua calligrafia, e rimasi per un attimo a fissare le prime due parole scritte con eleganza.

Caro Aoi.

Caro Aoi.

Caro Aoi.

"Caro Aoi,

Scusami per la sceneggiata ridicola che metteremo in atto per farti avere questa lettera, secondo Kai era l'idea migliore, secondo me è inutile, ma non importa. Scusami anche perchè non ho abbastanza coraggio da parlarti, è solo che ho paura che tu mi fraintenda.

So che non sei stato del tutto sincero con me, ma non mi interessa affatto, non m'interessa più niente che riguardi ciò che mi hai detto quella notte. Posso capire che tu senta il bisogno di non parlarmi di tutto ciò che provi, soprattutto se ora preferisci la compagnia di un'altra persona, e so che se ci siamo allontanati cosìtanto è principalmente colpa del mio atteggiamento. Mi voglio scusare con te per questo, perchè mi sono lasciato scivolare in una paranoia che ha rovinato tutto ciò che avevamo costruito insieme.

Vorrei che tornassimo indietro, ho fatto fin troppe scemenze che non sono servite ad altro se non ad allontanarci ancora di più.

Cioè...alla fine, volevo solo dirti che ti voglio bene, e mi manchi, e mi dispiace di aver perso la fiducia in te. Mi piacerebbe riscoprirla. Mi piacerebbe fare ancora un sacco di cose con te, in realtà, se anche per te è lo stesso, ti prego, fammelo sapere.

...non so se sono arrivato al punto della situazione, mi auguro che tu abbia capito almeno l'essenziale nella confusione qui sopra.

Scusami ancora.

Ti voglio bene,

Uruha"

Rilessi tutto un paio di volte, effettivamente mi ci era voluto un pò per capire cosa volesse dirmi. Ma alla fine avevo interpretato tutto alla perfezione.

Ed effettivamente l'avevo capito, l'essenziale, e capivo anche perfettamente quanto fosse essenziale ora essere sincero con lui.

Mi sentivo abbastanza disonesto, in fondo ero stato io a mentirgli e non era giusto che si sentisse colpevole di tutto. E, a parte quello, mi ero ripromesso di mentirgli solo perchè lui fosse felice, ma evidentemente sbagliavo.

"Aoikun? Che fai? Cosa stai leggendo?"

Spostai lentamente lo sguardo su Kasumi, non sapevo che scusa inventare per andarmene.

"...Kasumi...io non ho intenzione di sposarti. Non ti illudere ulteriormente, per favore" le dissi alzandomi mentre ripiegavo la lettera e me la infilavo in tasca.

"Come...? E' per i miei genitori?" chiese scioccata, evidentemente sperando di potermi dissuadere.

"No, io non ho mai avuto intenzione di sposarti. Scusami, non avrei dovuto comportarmi in questo modo fin dall'inizio...non con te, almeno. Non...non voglio più stare con te"

"...non con me?"

"Non con te. Scusami, me ne andrò il prima possibile. Ora vado....ciao"

Avevo creduto di resistere con lei, ma dopo aver letto le parole di Uruha non m'importava più nulla, ero determinato nel lasciarmi alle spalle ciò che avevo cercato di essere.

Volevo semplicemente essere me stesso, ma per essere me stesso avevo bisogno di lui.

  
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