Film > Sweeney Todd
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Autore: LovleySev394    09/08/2012    3 recensioni
questa è la mia prima fanfiction! Spero che vi piaccia è ispirata la film di Tim Burton e ho pensato come potrebbe essere il rapporto tra Sweeney e Nellie: tra amore e odio....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mrs Lovett, Sweeney Todd
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Come sempre l’uomo non si voltò a guardarla quando lei entrò. Non un cenno di saluto, uno sguardo, un movimento……era immobile come una statua, con gli occhi iniettati di sangue e lo sguardo fisso quasi vitreo.
Nellie fece un passo verso di lui serrando bene il coltello e sollevandolo leggermente per farglielo vedere. Voleva che lui capisse, che capisse le sue intenzioni, che comprendesse cosa l’aveva portata a fare e che si opponesse o no non gli importava….l’avrebbe ucciso come lui aveva straziato la sua anima e il suo cuore. Era giusto così.
Sollevò ancora il coltello e Todd vide il riflesso del proprio volto nella lama lucente.  Si girò lentamente e la guardò. La guardò semplicemente, ma con uno sguardo di una dolcezza incredibile di una passionalità travolgente, di una fragilità commovente che investì Nellie come un raggio di luce. Non l’aveva mai guardata con quello sguardo, con quella dolcezza che le sciolse il cuore neanche quando era il mite Benjamin Barker….pareva quasi che l’amasse veramente, che con quello sguardo stesse cercando di spiegargli tutto…
La signora Lovett restò paralizzata per qualche secondo, senza respiro, con il cuore stretto e grondante di lacrime. Poi lasciò cadere il coltello che si schiantò a terra con un rumore metallico che rimbombò in tutta la stanza. Corse verso la porta maledicendo i suoi sentimenti e la spalancò pronta a correre nuovamente fuori tra le lacrime, ma una voce la richiamò:
“Vi prego rimanete ancora un po’….”.
Velocemente Nellie richiuse la porta e corse verso Sweeney cadendo ai suoi piedi e disse singhiozzando:
“Oh Signor Toddd, se solo sapeste le pene che ho dovuto patire in questi giorni….non potevo sopportare l’idea che voi eravate qui da solo….senza mangiare, ne bere….Oh amore mio, ma come avete fatto? Come avete potuto farmi una cosa del genere signor T. Ho sofferto tanto per voi, pianto tutte le mie lacrime giorno e notte….ma perché non mi volete? Perché non potete amarmi mio dio! Potremo essere felici insieme sapete? Potrei dimenticare tutti i crimini di questi anni per rimanere con voi…”
E così dicendo si sedette sulle sue ginocchia e abbracciandolo disse:
“Potremo avere quella splendida casetta in riva al mare di cui vi parlavo…perché volete farmi soffrire? Perché lo fate signor Todd? Io vi amo e….poteri farvi dimenticare il passato….non è questo che desiderate? Liberarvi dalle ombre che vi circondano? Essere felici Sweeney….. ecco io credo che noi potremo esserlo”.
Silenzio. Un silenzio glaciale. Infinitamente triste, infinitamente necessario e terribilmente crudele. Sweeney non rispose. Era tornato alla sua fredezza, quella di sempre, quella che Nellie conosceva tanto bene:
“Si tolga dai piedi una volta per tutte”, gli disse con una voce tagliente come la lama dei suoi amati rasoi.
Nellie si alzò, guardandolo tremante: la stava facendo impazzire, facendole superare quella linea così terribilmente sottile che è posta tra amore e odio e in quel momento lei era sospesa in quello spazio indecisa se cadere da una parte o dall’altre…indecisa se odiarlo o amarlo.
Prima la baciava lasciandola senza respiro, poi la scacciava a malo modo non facendosi più vedere per due settimane in cui lei aveva pianto, digiunato, sofferto e quando finalmente la faceva entrare prima la disarmava con un sguardo terribilmente dolce che invocava il perdono e la comprensione e la pregava di rimanere con lui e poi….cosa faceva poi…. le ordinava di togliersi dai piedi…no ora basta: non sopportava più di essere umiliata in quel modo da un uomo che amava così  follemente. Ma era amore quel sentimento che sentiva salire velocemente dentro di se? Mentre ripensava a tutto quello che aveva fatto per lui e il mondo in cui lui la ripagava dei suoi sforzi? In quel momento si lasciò cadere, si lasciò invadere dall’odio, lasciò che gli riempisse l’anima e il cuore, che gli penetrasse la mente. Gli occhio di Nellie prima così dolci e pieni di passione ora erano dilatati e vitrei…pareva quasi un fantasma.  Allungò la mano verso uno dei rasoi di Sweeney e glielo prese con un gesto rapido. Lui non oppose alcuna resistenza, seguiva i movimenti della donna assistendo alla sua esecuzione in modo passivo, quasi non gli importasse più niente, più niente del giudice, di Johnna, di Lucy, della sua vendetta. Nellie si mise dietro di lui e con il respiro affannoso gli puntò il rasoio contro la gola e Sweeney sentì la fredda lama battergli contro il collo e chiuse gli occhi. Nellie non capiva più niente: sapeva solo che doveva farlo o ora o mai più, era giunto il momento. Finalmente si sarebbe liberata dal suo tormento e avrebbe potuto iniziare una nuova vita, accudire Toby, avrebbe potuto dimenticare….ma Benjamni Barker non l’aveva fatto: non aveva mai dimenticato e forse non avrebbe dimenticato mai neanche lei (anzi di certo non lo avrebbe fatto). Però un giorno si sarebbe pentita di ciò che stava per fare e avrebbe di certo provato il desiderio di farla finita anche lei… sapeva che sarebbe successo… perché anche nell’odio più profondo continuava ad amarlo disperatamente. In quel momento era stupita, si aspettava che Sweeney reagisse e invece era fermo con gli occhi socchiusi e un leggero sorriso sghembo sulle labbra. A un tratto sollevò la testa in alto guardandola negli occhi color mandorla. Aprì la bocca e sussurrò come in un soffio:
“Credo di amarvi Nellie Lovett”. E lei senza sapere neanche quello che stesse facendo si avvicinò a lui sempre di più finche le loro labbra non si sfiorarono e allora lo baciò dolcemente dall’alto assaporando il sapore agrodolce delle sue labbra. Poi lasciò andare il braccio e lo fece scorrere lungo il fianco senza però mollare il rasoio. Lui le cinse un braccio intorno alla vita e la portò davanti a se continuando a baciarla con passione e passandole una mano tra i folti capelli. Sweeney la portava sempre più verso di se, stringendola contro di lui fino quasi a toglierle il respiro. A un certo punto Nellie aprì gli occhi che fino a quel momento aveva tenuto chiusi, gli accarezzò il viso e guardandolo fisso sussurrò:
“Scusami, ma devo farlo”. E sempre tenendosi abbracciata a lui, mise il rasoio dietro la testa di Sweeney e lo sgozzò con un colpo deciso. Il sangue iniziò lentamente a sgorgare dalla sua gola bagnandogli i vestiti e formando una pozza intorno a loro, mentre Nellie lo teneva stretto piangendo con gli occhi chiusi. Tremando gli diede un bacio sulla fronte dicendogli:
“Riposa amore mio, ci rivedremo all’inferno e se saremo insieme potrò essere felice con te come in riva al mare…”. E Nellie Lovett gli diede l’addio immersa in un lago di sangue.
  
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