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Autore: Bekii    09/08/2012    4 recensioni
-Niente fascetta rossa oggi Styles?- domanda malignamente Moly bloccandolo contro l'armadietto.
-Lasciami in pace Moly- sussurra impaurito il riccio.
-Non ti metterai di nuovo a piangere spero, ma ce l'hai le palle?! - lo risbatte con più violenza -Sai cosa mi da fastidio di te, Styles? Il fatto che vivi come un miserabile. Le persone senza palle come te dovrebbero solamente sparire- e così dicendo se ne va.
Ogni giorno è la stessa cosa, ogni giorno quelle parole vengono sputate in faccia al ragazzino riccio, minuto e sfigato. Sputate ad un ragazzino che piano piano sta incominciando a crederci.
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Harry osserva quella piccola creatura raggomitolata in una coperta.
Com'è che possibile che provi la voglia di proteggere la persona che l'ha sempre tormentato?
-Non sono pazza- farfuglia Moly.
-Da chi dovrei salvarti?- domanda Styles senza neanche accorgersene.
Lo sguardo della ragazza incrocia il suo.
-Da me.-
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se volete buttarvi completamente nella storia vi consiglio d'ascoltare: http://www.youtube.com/watch?v=0K2OuRqMI8I


 
 
-Da chi ti devo salvare?



La scuola è come la savana, ci sono i cacciatori ed i cacciati.
Nella scuola "nome" la regina della savana è Moly.
Nessuno osa contraddirla, nessuno osa sfidarla.  
Moly è alta in giusto, lunghi capelli lisci ed neri  le ricadono sulle spalle minute.
I suoi freddi occhi marroni scrutano la folla che si è riversata nel corridoio, sguardi impauriti incrociano il suo ma a lei non importa.
Lei  ha già trovato la sua preda, Harry Styles. 
Styles è il classico sfigato, passa la sua vita con i suoi 3 amici a strimpellare note in un garage fingendosi una star.
-Niente fascetta rossa oggi Styles?- domanda malignamente Moly bloccandolo contro l'armadietto.
-Lasciami in pace Moly- sussurra impaurito il riccio.
-Non ti metterai di nuovo a piangere spero, ma ce l'hai le palle?!  - lo risbatte con più violenza -Sai cosa mi da fastidio di te, Styles? Il fatto che vivi come un miserabile. Le persone senza palle come te dovrebbero solamente sparire- e così dicendo se ne va.
Ogni giorno è la stessa cosa, ogni giorno quelle parole vengono sputate in faccia al ragazzino riccio, minuto e sfigato.  Sputate ad un ragazzino che piano piano sta incominciando a crederci.
 
La campanella annuncia la fine delle lezioni.
Per molte persone è il momento migliore della giornata ma non per Moly, per lei vuol dire tornare all'inferno.
Con passi lenti e trascinati si avvia verso la causa delle sue sofferenze, casa sua.
Arrivata spinge lentamente la maniglia pregando con tutte le sue forze di essere da sola , qualcuno in cielo decide di non ascoltarla.
-Ma ti sembra l'ora di ritornare?- le urla una voce dalla cucina.
-Sai com'è, mica decido io quando finisce la scuola- risponde mentre appende il suo giaccone.
-Non usare mai più un tono del genere! Noi ti stiamo dando tutto, tutto! E tu ci ripaghi così? Ma inso-
Ed eccola che incomincia con il suo solito poema ma Moly non la sta più ascoltando mentre sale in camera sua, si butta sul letto e chiude gli occhi.
 
-E' pronta la cenaaaaaa! Scendiiiiiii- le urla sua madre dal piano di sotto.
A quanto pare si era appisolata senza neanche accorgesene.
-Arrivo- farfuglia scendendo le scale.
Entra in cucina e si siede al suo posto a tavola.
La cena procede accompagnata da un silenzio assordante che viene interrotto da suo padre.
-Com'è andata oggi?- domanda senza alzare la testa dal piatto.
-Bene, non è successo niente di importante- farfuglia tra un boccone l'altro.
-E il compito di matematica?-
-Otto-
Il padre si blocca e per la prima volta dall'inzio della cena la fissa negli occhi con uno sguardo pieno di disgustato.
- Solo otto? Tuo fratello non ha mai preso un voto inferiore a nove!- gracchia la madre.
-Io non sono mio fratello- urla Moly scandendo bene le parole mentre si alza in piedi.
-Purtroppo-  afferma il padre guardandola negli occhi.
Nel suo sguardo non c'è affetto o altro, c'è solo odio e delusione.
 
Scappare, Moly deve scappare da quella casa. 
Senza neanche infilarsi le scarpe incomincia a correre sotto la pioggia.
Corre, corre sfrecciando sull'asfalto. 
Deve scappre da quella casa, deve scappare dal quella vita. 
Ogni giorno, ora trascorsa in quel "posto" le pesano sul petto lasciandole costantemente la sensazione di star per soffocare.
 
Nella sua disperata fuga scontra qualcuno che le fa perdere l'equilibrio facendola finire in ginocchio.
Un dolore acuto si propaga su entrambe le ginocchia facendola sentire viva.
Non riesce a distinguere il volto della persona che ha davanti ma non le interessa, le si aggrappa alle ginocchia.
-Salvami- urla  con tutte le sue forze.
 
Una mano cattura la sua e la conduce in una casa lì vicino.
-Siediti sul divano e avvolgiti con la coperta, adesso ti preparo una ciccolata calda-
Senza alzare lo sguardo da terra obbedisce a quella voce calda.
Si accoccola su il divano verde acqua mentre tenta di tornare padrona di se stessa.
Qualche minuto dopo la mano del suo salvatore le porge una tazza fumante, per la prima volta alza lo sguardo.
-Styles?-
-Sono più scioccato di te- risponde il moro sedendosi vicino a lei.
Un lungo silenzio si impadronisce della sitituazione.
Harry osserva quella piccola creatura raggomitolata in una coperta. 
Com'è che possibile che provi la voglia di proteggere la persona che l'ha sempre tormentato?
-Non sono pazza- farfuglia Moly.
-Da chi dovrei salvarti?- domanda Styles senza neanche accorgersene.
Lo sguardo della ragazza incrocia il suo.
-Da me.-











Yeha.

Vi avverto, questa storia diventerà estremamente triste.
Non è esattamente nel mio stile ma mi è venuta di getto ed ho dovuto scriverla.
Spero vi piaccia questo primo capitolo.
Lasciatemi una rencesionsione se vi va.
Yeha.
  
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