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Autore: Eleanor_Devil    09/08/2012    3 recensioni
Sulfus, un adolescente, cade sul fiume durante una gita in barca con i suoi amici. Una ragazza strana e misteriosa lo salva. Non sapendo chi lei è, Sulfus la chiama di Ninfa della Cascata...ma chi è lei veramente? Perchè non parla e fugge ogni volta che lo vede?
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kabalé, Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti! Solo una piccola nota prima di iniziare il capitolo, è importante! Ho decido di cambiare l’età di Raf e Sulfus quando l’incendio è accaduto, cambiando di 4 anni per 6 anni e quindi così anche cambiando il numero di anni che hanno passati da quel giorno, cioè da 14 per 11 anni. Ho già cambiato tutto questo negli altri capitoli!
 
La Ninfa della Cascata
 
Capitolo 15 – Amore e Dubbio
 
Ninfa fissava il soffitto bianco, non sapeva dov’era, né che cosa era esattamente successo...le cose che ricordava era tutto molto vago...soltanto ricordava essere sul letto, nella casa di Sulfus, e che poi era scappata da lì, cercando di ritornare al posto da dove non doveva avere mai uscito e poi...tutto intorno a sé diventò nero...non riusciva a ricordare nient’altro...dove si trovava adesso? Di sicuro non era nella stessa stanza da dove era scappata via...quel luogo dove era, era troppo bianco...e poi...che cos’era questo rumore contínuo che sentiva echeggiare nella stanza? Si voltò verso la sua destra e vide una macchina, strana per lei, dove si poteva vedere alcuni linee che si muovevano su e giù...poi si ricordò anche che sentiva qualcosa premuta sul viso? Che cos’era? Non sapeva, ma sicuramente la stava aiutando a respirare meglio...
 
Cercò di muoversi ma una pressione sul braccio sinistro la fermò, si voltò in quella direzione e vide la figura dormiente di Sulfus...la persona che l’aveva spezzato il cuore and l’aveva ferita moltissimo...che ci faceva qui? E perché teneva la sua mano così forte? Non poteva fare a meno di notare come stanca era la sua faccia e anche come le sue guance sembravano bagnati...come se...avesse pianto...ma no...era impossible...lui le aveva detto che non piangeva da quando l’evento da 11 anni fa...
 
Improvvisamente la porta della stanza si aprì e la ragazza smette di fissare il ragazzo e invece guarda quella che aveva aperto la porta. Era Seraph. Questa quando la vide spalancò gli occhi e mise una mano sulla bocca, come se fosse scossa, ok forse scossa non ma sorpresa...
 
“Oh mio dio, sei sveglia!” esclamò la donna, Ninfa senti il suo tono felice ma non sapeva che cosa voleva dire con questo...perché era così felice di vederla sveglia? Ma allora non era quello che tutto facevano quando un nuovo giorno naceva? Qualcosa quì li stava fuggendo, ma non riusciva a capire che cosa...”Vado a chiamare il medico” Medico? Chi? Quella stessa persona che lei si ricordava di avere entrato nella sua camera e di averli detto di restare al letto a riposare? Guardò di nuovo Seraph, che anche se aveva detto che sarebbe andata a chiamare il medico, non lo feci al vedere lo sguardo confuso della ragazza...i suoi occhi ritornarano di nuovo su Sulfus e Seraph fece lo stesso.
 
Rimase in silenzio per un po’ finché poi sorrise un po’ prima di dire “Non ha mai lasciato il tuo fianco” e poi usci dalla stanza per andare  a chiamare il medico. Ninfa continuava a fissare il ragazzo dai capelli scuri che dormiva profundamente sulla sua testana...non poteva fare a meno di alzare la mano libera e toccare i suoi capelli...ma che cosa faceva? Lui gli aveva causato tanto dolore, perché stava essendo così gentile con lui?
 
I suoi pensiere furono interrotti con un gemito proveniente dal ragazzo, vide la sua fronte aggrotandose e il suo corpo cominciando a tremare, la presa sulla sua mano cresciò e poi sentì delle piccole parole uscendo dalla sua bocca “No...” mormorò “Non lasciarmi...no...no di nuovo...no...” sembrava di stare sognando...o forse doveva dire, sembrava di stare facendo un incubo! La mano che riposava sui suoi capelli si muovi sulla spalla e lo scosse un po’, cercando di svegliarlo mentre lui continuava a mormorare le stesse parole fino a...
 
“No!” si alza dal suo posto con gli occhi spalancati e sudava, ancora con gli occhi spalancati, questi si muoverano nella direzione della ragazza bionda e la sua bocca si appri quando la vide sveglia...”T-Tu sei sveglia...” di nuovo questo? Ma che cosa li era sucesso? Perché erano tutti così sorpresi per vederla sveglia? La ragazza si mise a sedere sul letto, sentiva il suo corpo debole...e poi prima che potesse raggionare, Sulfus l’abbracciò con forza.
 
Una delle sue braccia era intorno alla sua vita e l’atra mano era appoggiata delicadamente sui capelli biondi “Perdonami...perdonami per favore...non volevo dire quelle cose, giuro che non volevo! Io...io non stavo raggionando...mi dispiace per averti fatto sofrire, mi dispiace non aver creduto in te, perdonami per favore!” Ninfa poteva giurare che tra le parole che diceva, Sulfus singhiozzava...e questo fu confermato quando lui si alontanò un po’ da lei e così vedi le lacrime che cadevano per le sue guance. Instintivamente la ragazza alzò entrambi le mani, mettendoli sulle guance e gli asciugò le lacrime. Poi gli sorrise levemente...lui sembrava così sincero quando li pregò di perdornarlo...Sulfus capì quel sorriso come un segno che aveva accettato il suo perdono.
 
“Io...ancora non riesco a credere che sei sempre stata qui al mio fianco, Raf”
 
Ninfa spalancò gli occhi...Raf? Perché la chiamava per il nome della sua amica? Rimuove  le mani dal viso e lo fissò confuso “Ah...scusa, scusa” Sulfus scosse la testa “Non dovevo averti chiamato così, non prima di spiegarti tutto” quando stava per spiegarle tutto quello che era successo e ciò che aveva scoperto, il medico e sua madre entrarano nella stanza.
 
“Oh dio, questo è un miracolo!” esclamò il medico quando vide Ninfa sveglia “Tutto indicava che non poteva svegliarsi...” e poi chiamò una infermiera che stava passando lì chi annuì a tutto ciò che lui li diceva e poi entrò nella stanza con lui “Ragazzino, ho bisogni che esca per un po’, abbiamo bisogno di fare alcuni test per essere sicuri che è tutto bene con lei”
 
Sulfus esitò...sapeva che lei si spaventaria con essere lasciata da sola in camera con due sconosciuti...la guardò e le assicurò con i suoi occhi “Nessuno ti farà di male, solo vogliano assicurarsi che è tutto bene con te, io ritornerò va bene?” poco a poco ma con esitazione, Ninfa annuì e Sulfus uscì dalla stanza con sua madre.
 
Pochi minuti dopo, i due erano ancora fuori della stanza, Sulfus non si aveva allontanato dalla porta e guardava ciò che stava accadendo attraverso il vetro della porta, tutto dimostrava che lei stava reagendo molto bene e con calma  tutto che il medico li chiedeva di fare, non poteva fare a meno di sorridere su questo. Poi vide il medico camminando verso la porta, così si allontanò da essa e permette al medico di uscire.
 
“E’un vero miracolo” confessò il medico dopo aver dato una occhiata al registo della ragazza “Lei sta molto bene per
 
chi si è appena svegliata da un coma profundo, è un vero miracolo, proprio come ho detto prima le possibilità del suo risveglio erano molti bassi.”
 
“Dottore posso chiederli un favore?” disse poi Sulfus
 
“Dimmi pure”
 
“Si ricorda della famiglia Eryn...? La famiglia che...”
 
“Che è morta in quel tragico incendio, si mi ricordo vagamente. Perché me lo chiedi?”
 
“E’solo che...ho trovato una prova che lei” disse Sulfus indicando Ninfa con la testa “...potrà essere la figlia di quella famiglia, quella cui il corpo non è mai stato trovato”
 
“Sei sicuro?”
 
“Assolutamente ma per essere sicuro, vorrei chiederli un piccolo favore. E’ possible fare un test del DNA per scoprire se lei è davvero Raf Eryn?” chiese il ragazzo
 
“Mmm...si è possible, ho solo bisogno dell’autorizzazione da parte del responsabile della ragazza” disse il medico
 
“Sarebbe io....beh non sono legalmente la responsabile di lei perché la abbiamo portato in casa nostra più o meno un mese fa, ma lei non ha più nessuno” disse Seraph
 
“In che senso?”
 
“L’ho trovata sulla foresta e la mia famiglia ha deciso di portarla in casa nostra, perché non aveva più nessuno che lo facece” disse in fretta Sulfus, senza ovviamente menzionare il fatto di lei aver vissuto con lupi e per non parlare del  fatto che viveva in un luogo pieno di magia.
 
“Capisco” disse il medico “Va bene, mi prenderò cura di questo. Adesso può entrare, se volete” e se ne andò, Sulfus entrò  nella stanza ma Seraph non, aveva deciso di dargli un po’ di spazio e tempo da soli.
 
Sulfus si sede di nuovo accanto a Ninfa che ora era libera della maschera di ossigenio e da tutti quei filli che conducivano alle macchine, lui prende entrambi le mani e sorrise “Beh...c’è un sacco di cose da spiegarti...non ti ricordi che cosa è successo dopo aver scappato da casa mia?”
 
La ragazza scosse la testa “Beh...sono andato a cercarti e ti ho trovata nella foresta, svenuta e avevi molta febbre, molto di più da quella che era prima. Ti ho portato qui, i medici poi mi hanno detto che eri in coma profundo” Ninfa inclinò la testa di lato,  la parola coma non li suonava “Eh...diciamo che hai dormito profundamente per due giorni”
 
Poi suspirò “Io...ti ho chiamato di Raf prima perché...beh...è una cosa difficile di spiegare...ma ho motivi che mi fanno credere che tu sia Raf, che tu sei l’amica che credevo di aver perso undici anni fa...” Ninfa spalancò gli occhi, come era possible? “Vieni, ti mostrerò quello che mi fa pensare questo” le prendi la mano e l’aiutò ad  alzzarsi dal letto, la portò su un piccolo specchio che c’era nella stanza. Alzò i suoi capelli e la fece vedere la voglia che aveva visto.
 
“Hai mai notato questa voglia sul collo?” la ragazza scosse la testa “Questa voglia...è la stessa che Raf aveva...questo è ciò che mi fa credere che tu sei Raf...ma per confermarlo” gli soltò i capelli e la voltò verso di lui “Ho chiesto al medico di effetuare un test del DNA” lei lo guardò confusa, lui sospirò “Ti toglieranno un poco di sangue per sapere chi sei, ma non avere paura, io sarò con te” lei invece sembrava davvero spaventata, nervosa...non solo per quello che lui li aveva appena detto ma anche...per la determinazione che aveva per confermare che lei era davvero  la sua amica scomparsa...perché voleva scoprire cosi tanto...? Non era...no era sufficiente per lui quello che lei era già...?
 
Cercò di rilassarsi e dimenticare tutto questo quando sentì le labbra di lui su quelle sue, all’inizio fu colta dalla sorpresa ma poi instintivamente anche lei lo baciò, non ci volle molto tempo per loro si staccare...lui la guardò negli occhi e accarezzò il viso e poi i capelli, l’abbracciò, mettendo il mento sulla parte superiore della testa e chiude gli occhi...lei però...non riusciva a liberarsi dei suoi dubbi...
 
Passarano tre giorni e infine a Ninfa fu consegnato il permisso di andarsene dall’ospedale, poteva avere uscito nel giorno in cui si era svegliata ma il medico che l’accompagnava pensò che sarebbe meglio rimanere lì per un po’. In quelli giorni è anche stato fatto il test del DNA che avrebbe dimostrato che Ninfa era Raf. I risultati erano ormai arrivati e...la risposta era positiva, una cosa che senza dubbio lasciò Sulfus molto contento e sollevato...dall’altra parte Ninfa...o forse ormai si dovrebbe chiamare Raf...non li ha piacciuto molto sapere questo...aveva paura...
 
Ormai erano tornati alla casa Zolfanello ma la nuova coppia era già pronta a partire di nuovo, anche se Sulfus credeva che lei non dovrebbe andare ancora, ma Raf aveva insistito in andare al luogo perché c’era una cosa che doveva fare. Convinto, accabò cedendo e ora stava uscendo dalle stalle con Basilisco e Angel.
 
“Sei proprio sicura di riuscire a andare...?” chiese Sulfus solo per assicurarsi, la ragazza dai capelli bionda annuì, ormai decisa, lui sospirò e i due galopparano sulla foresta. Prendendo sempre il solito tempo, i due arrivarano al posto in cui scenderano dai cavalli ed entrarano nella grotta. Sulfus non poteva fare a meno di essere nervoso perché temeva la  reazione di Raf davanti alle condizione in cui il luogo era in quel momento, però lei sembrava molto tranquilla...anzi sembrava che lei già sapeva che cosa gli stava aspettando dall’altra parte. Lui ha le sue confirmazioni perché quando sono arrivati alla fine della grotta e si trovarano faccia a faccia con il luogo completamente congelato, lei era rimasta serena...non mostrava alcun segno di esser scioccata.
 
Chi invece rimase sorpreso e scioccato fu Sulfus perché appena Raf mise i piedi sulla neve...ogni passo che faceva, tutto quello che tocava con la punta delle sue dita, ogni gesto che faceva...il posto lentamente cominciò a tornare alla vita, l’erba diventò di nuovo verde, la neve sciogliende, le foglie degli alberi e dei cespugli ricominciarano a crescere, i fiori sboccianarno...e ciò che sorprende di più il ragazzo fu quando Raf tolse gli stivali che indossava e misse i piedi sul ghiaccio...questo cominciò a sparire e alla fine la cascata stava cadendo liberamente come prima sul lago.
 
Il luogo era di nuovo tornato al suo splendore...il paradiso era tornato...
 
Tuttavia Sulfus si spaventò quando vide Raf cadendo all’indietro, per fortuna era proprio dietro a lei e riuscì muoversi velocemente per prenderla tra le braccia “Stai bene?!”
 
Raf lo guardò e annuì, poi una voce si sentì da sopra di loro “Lei starà bene, ha soltanto bisogno di un po’ di riposo. Portare questo luogo di nuovo alla vita l’ha stancato” i due guardarano sopra le loro teste e vidono lo spirito, nessuno di loro sembrava sorpreso di vederla. Sulfus prendi Raf megliò tra le braccia e la mise contro il tronco di un albero per lasciarla riposare. Lei gli sorrise e anche lui fece lo stesso.
 
Poi i lupi comparano e quando videro la ragazza dai capelli biondi di nuovo lì, nessuno di loro esitò a correre verso di lei. Lei si mise sulle ginocchia e le braccia attorno ai lupi, sorridendo a ogni leccata che gli davano, i cuccioli erano saltati sulle sue gambe e si era coccolati là.
 
“Allora...puoi dirmi come lei è arrivata qui...?” chiese Sulfus guardando lo spirito, ma lei scosse la testa
 
“Non lo dirò”
 
“E perché no?!”
 
“Perché dovrà essere lei a ricordare quello che è successo, non dovrò essere io a raccontare. Tuttavia tu puoi farlo...devi aiutarla a ricordare, parlando di ogni momento che voi due hanno vissuto quando eravate bambini fino al giorno in cui l’incendio è accaduto, e poi tocca a lei.”
 
Sulfus sospecchava tutto quel misterio dello spirito...perché non poteva simplicemente dire tutto quello che era successo? Sospirò e si sede accanto a Raf, chi appoggiò la testa sulla sua spalla, il ragazzo dai capelli scuri sollevò il mento leggermente, mettendo una mano sotto di quello, i due si guardarano negli occhi e si chinarono per baciarsi.
 
“Hum...Raf...” fu allora che all’improvviso lei rompi il bacio e si allontanò, il ragazzo rimase confuso quando la vedi alzandosi da dove era seduta e correre verso la zona nascota dietro la cascata.
 
“Ma che cosa è successo? Ho fatto qualcosa di sbagliato?” chiese il ragazzo, voltandosi verso lo spirito che era ancora li
 
“Non hai capito, vero?”
 
“Se lo avessi capito, non te lo chiederebbe, non credi?!”
 
“Fa attenzione al tuo sarcasmo, giovanotto...di nuovo non hai capito che cosa lei stava sentendo, non hai capito che li hai fatto del male”
 
“Che cosa...?”
 
“Continui a chiamarli con il suo vero nome e hai soltanto assumito i tuoi veri sentimenti verso di lei quando hai scoperto chi era. Non riesci a capire?”
 
“Io...”
 
Lo spirito sospirò “Lei pensa che tu solo l’ami perché hai scoperto che lei era la tua amica d’infanzia scomparsa, lei pensa che tu non la ami per quello che è sempre stata, pensa che tu non ami la ragazza che ha sempre stato al tuo fianco, pensa che tu solo la ami perché hai finalmente scopperto chi lei è e non ami anche la sua altra parte”
 
Sulfus non riusciva a credere a ciò che aveva appena  sentito, lo spirito aveva ragione, di nuovo non aveva capito quello che lei sentiva...mentre era Ninfa, la ragazza che gli aveva salvato la vita, la ragazza che aveva mostrato a lui le cose che lui non sapeva che poteva esistere, la ragazza che era sempre stata al suo fianco nei buoni e cattivi momenti, con questa ragazza lui aveva sempre dubitato sui suoi sentimenti verso di lei...ma quando aveva scoperto che era Raf, la bambina che aveva conosciuto per tre anni fino al giorno dove scomparve dopo quell terrible incendio, con lei non aveva mai esitato dire che la amava...
 
Si alzò dal posto in cui era seduto e si avvicinò alla zona dove aveva visto la ragazza scompare...e allora la vide seduta all’ingresso della grotta dove prima dormiva con i lupi, era un po’bagnat a causa dei piccoli spruzzi che la cascata causava ma lei non sembrava importarse con questo. La prima cosa che notò fu lo sguardo triste nei suoi occhi mentre teneva fra le mani un pezzo dei suoi capelli d’oro e lo accarezzava. Lui si avvicinò ma lei non fece niente per allontanarsi da lui,  anzi non ha nemmeno reagito con la sua presenza, appena rimase lì...
 
Si sedi accanto a lei e la guardò, poi aprì la bocca per parlare ma la richiuse, pensando meglio a quello che stava per dirle prima di parlare, poi però un piccolo sorriso apparve sulle labbra e disse “Ninfa...” la ragazza alzò la testa sorpresa e poi poco a poco lo guardò, quel sorriso era ancora sulle labbra “Se vuoi posso continuare a chiamarti Ninfa, non mi importa” mise una mano sul viso e lo accarezzò “Non avevo idea che ti sentivi così...mi dispiace non volevo farti soffrire, sono un grande idiota, non riesco a fare altro che farti soffrire e il peggio è che nemmeno mi  accorgo di quello che sto facendo...ma...”
 
Mise la fronte contro la sua “Ti amo per quello che sei e che sei sempre stata, sia come Raf, sia come Ninfa, non mi importa, ti amo perché sei sempre rimasta al mio fianco, mi hai sempre appoggiato e non mi hai mai lasciata da solo” poco a poco un sorriso apparve sulle labbra e poi Sulfus la baciò in una maniera che non aveva mai prima. Anche lei lo baciò e mise le braccia intorno al suo collo, cadendo indietro, trascinandolo con lei. Si staccano per fissarsi negli occhi e si baciarano di nuovo, muovendo le sue mani sui loro volti e capelli. Cominciando così le loro pomeriggio e anche notte d’amore.
 
TBC...

Per chi non sa sto facendo la versone comic di questa storia, ecco il link delle prime 6 pagine del primo capitolo!! http://www.thewaterfallsnymph.blogspot.pt/2012/08/capitolo-1-la-ninfa-617.html

  
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