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Autore: Shan    09/08/2012    2 recensioni
Sono passati diciannove anni dalla caduta di Voldemort e va tutto bene. Eppure..
Un amicizia inaspettata, una ragazzina straordinaria, una scala introvabile, una porta che non si apre e una stanza che non c'è. Forse Hogwarts non è destinata a rimanere tranquilla..
Dal testo:
" Il ragazzo trasalì e, girati i tacchi, si allontanò velocemente. Albus e Scorpius rimisero le bacchette nel mantello borbottando “Idiota”, mentre Ruby seguiva con sguardo amorevole la schiena di Nott.
« Sarà brutto il prossimo, uhm? » chiese Albus, a titolo informativo.
« Oh, il peggiore! » considerò Ruby.
« Ottimo. » approvò Scorpius « Tutto okay? » chiese rivolto alla ragazza, che appariva un po’ più scarmigliata del solito." Capitolo Tredici.
Che altro dire? Leggete!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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Capitolo Uno: L'Espresso per Hogwarts

 

Albus sventolò ancora una volta la mano fuori dal finestrino, in direzione delle macchie indistinte sulla banchina, che era quasi sicuro fossero i suoi genitori. Ben presto però si trovò costretto a rimetterla all'interno del vagone, visto che l'Espresso per Hogwarts cominciava a prendere velocità. Con lentezza richiuse il finestrino e si accasciò sul sedile opposto a quello di sua cugina Rose.

<< Sei preoccupato Al? Per la Casa? >> chiese sua cugina Rose, piegando appena la testa di lato.

<< Un po’ >> rispose, sincero.

 Le rassicurazioni del padre avevano sortito effetto: il suo terrore iniziale si era trasformato in un po’ di inquietudine. Gestibile, comunque.

<< Io sono terrorizzata! Pensa alla faccia di papà se non dovessi finire in Grifondoro! Sono sicura che mi diserederà davvero >> confessò scuotendo la testa, sconsolata.

Albus dovette reprimere una risata alla vista della sua, di faccia e si allargò in un grande sorriso.

<< Lo sai, Rose, che non lo farebbe mai. Zio Ron parla tanto ma ti vuole bene e non gli importerà davvero in che Casa finirai >>.

Rose sorrise un po’ rincuorata e aggiunse con un sorrisetto:<< E poi c'è la mamma >>.

Albus ridacchiò e annuì con convinzione. Zia Hermione non avrebbe mai permesso allo Zio Ron di diseredare sua figlia.

I due ragazzi continuarono a chiacchierare, scambiandosi informazioni più o meno esatte sulla scuola. Avevano appena intavolato una discussione sulla piovra gigante (<< James ha detto che ha mangiato più di cento persone! >>) quando la porta dello scompartimento si spalancò.

<< Ah.. pensavo fosse vuoto >>

Il ragazzino che aveva aperto il pannello lo richiuse con velocità, dandogli giusto il tempo di notare dei capelli disordinati di un biondo quasi bianco. Albus guardò Rose, con uno sguardo interrogativo.

<< Quello non era il ragazzo di cui parlavano papà e zio Ron? >> chiese.

<< Mi sembra di si. Scorpius no? >>

<< Che nome strano >> commentò il ragazzo con un'alzata di spalle.

<< Papà odia suo padre >> affermò Rose, convinta.<< Chissà perché poi?.. >>

La sua domanda rimase in sospeso poiché Albus non sapeva cosa rispondere. Forse avevano litigato a scuola. O forse il papà era uno di quei Serpeverde antipatici che Harry aveva battuto a Quidditch quando era a scuola. Soddisfatto di quella risposta stava per comunicarla a Rose quando la porta di aprì di nuovo.

<< Finalmente! Al, ti ho cercato dappertutto! Ti ho portato delle Gelatine >> disse una voce con sospiro esagerato.

Suo fratello James entrò veloce nello scompartimento seguito da Roxanne e Louis, anche loro al terzo anno.

<< Ciao ragazzi! >> salutò Roxanne, sedendosi vicino a Rose.

<< Ehi! Non vi abbiamo visti giù al binario. Papà vi stava cercando per augurarvi buona fortuna! >> Louis si strinse tra Albus e James.

<< Peccato! >> disse Albus, sinceramente dispiaciuto di non aver potuto salutare lo zio. Zio Bill era uno degli zii più fighi del mondo: con l'orecchino, la cicatrice e i capelli lunghi. E aveva sempre storie entusiasmanti da raccontare sulle sue avventure come Spezzaincantesimi.

<< Già! Zio Bill non mi diserederebbe se non andassi a Grifondoro! Victoire è Corvonero! >> asserì Rose.

Roxanne rise di gusto alla vista della faccia preoccupata della bambina e le scompigliò i capelli, già di loro disordinati, di un rosso fiammante marca Weasley.

<< Zio Bill non può diseredarti comunque. Non sei sua figlia! >> precisò. << Ma vedrai che non lo farà neanche tuo padre! >>aggiunse frettolosamente alla vista dello sguardo contrariato di Rose.

<< Per forza! >>soggiunse James, con fare saggio. Incrociò lo sguardo con Louis ed il fratello minore e tutti e tre insieme esclamarono << Zia Hermione! >> come se fosse una garanzia, scoppiando a ridere subito dopo.

Roxanne si aggiunse alle risate, mentre i capelli scuri le ricadevano sul viso e Rose si scioglieva in un largo sorriso. La fama di sua mamma era leggendaria: nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di contraddirla, a parte forse zia Ginny, e suo padre meno di tutti. Hermione Granger sapeva convincere tutti della bontà delle sue opinioni ( che lo volessero o meno ) con un cipiglio e un’abbondanza di valide motivazioni da far invidia ad un membro del Wizengamot. Non per niente era uno degli Avvocati Magici migliori di tutta l’Inghilterra.

Dopo che ebbe finito di ridacchiare ,James si alzò, scaricò sul sedile un pacchetto di Gelatine Tutti i Gusti + 1,uno di Cioccorane e dei panini e annunciò :<< Devo raggiungere Mark e Lucas nel mio scompartimento >> si rivolse a Louis e Roxanne << Venite? >>

Louis annuì mentre Roxanne disse di voler andare da Molly e Fred.

I tre salutarono veloci e James richiuse la porta, non prima di aver consigliato loro di fare attenzione alla piovra gigante.

<< Dovete attraversare il lago, attenzione che non vi porti giù! >> concluse con una strizzata d'occhio in direzione di Albus.

Rose sbarrò gli occhi e Albus si girò verso di lei, con un'espressione soddisfatta.

<< Che ti dicevo? La piovra gigante se le mangia eccome le persone! >>

                                      

 

                                              ****                                                                                                                                          

 

 

 

Dopo aver scartato velocemente lo scompartimento con il figlio di Potter ( quel signore con gli occhiali, dal cui figlio suo padre gli aveva ordinato di tenersi alla larga) e quello di Nott e suo cugino Matthew Greengrass, Scorpius Malfoy si infilò nell'ultimo del treno, dove sedeva una ragazzina con lunghi capelli mossi, di un castano biondiccio.

<< Posso? >> chiese educatamente << Sono tutti occupati >> tese le mani avanti a 'mo di spiegazione, un po’ a disagio dal lungo sguardo indagatore della ragazza, che dopo il suo esame, annuì tranquillamente.

Era abituato ad essere guardato con disprezzo o rispetto, non curiosità. Non che avesse mai fatto qualcosa per meritarsi il disprezzo o l'ammirazione di qualcuno, ma Scorpius Hyperion Malfoy aveva imparato fin da piccolo il peso del suo nome. O meglio era stato costretto ad impararlo.

Si sedette in silenzio, dopo aver sistemato il baule nella retina sopra di lui. Era chiaramente incantata, altrimenti dubitava avrebbe retto il peso del suo grosso baule di legno pregiato. Osservò il baule della ragazza, semplice, di legno scuro un po’ consumato ai bordi. Forse era di seconda mano, pensò distrattamente.

Si era seduto vicino alla porta dello scompartimento, dalla parte opposta alla ragazza, che guardava fuori dal finestrino con aria assorta, senza curarsi più di lui.

Dopo essersi accertato che la ragazza non lo stesse più guardando cominciò ad osservarla lui: portava dei jeans, un maglioncino nero e quelle scarpe con i lacci e la stellina sul lato che gli piacevano tanto ma che non aveva potuto comprare, visto che suo padre disapprovava praticamente tutti i tipi di vestiario Babbani.

"Non vorrai assomigliare ad un Mezzosangue, Scorp?" gli aveva chiesto, scandalizzato. "No, no papà, certo che no!" gli aveva risposto subito. "Bravo figliolo, sono orgoglioso di te!".

Era così contento di quell'affermazione che aveva rinunciato alle scarpe senza troppe storie.

In fondo suo padre aveva ragione: un Malfoy doveva sempre vestire in maniera impeccabile, con i migliori completi su misura di Madama McClan e le scarpe adatte al suo rango.

In ogni caso si era già messo la divisa di scuola, così da risparmiarsi il fastidio di mettersela in treno e, ora come ora, ne era abbastanza sollevato, considerando che sarebbe stato imbarazzante cambiarsi davanti ad una ragazza.

Ora che ci pensava l'abbigliamento da Babbana non prometteva bene: magari non era una Purosangue o peggio era una NataBabbana!

Più preoccupato della reazione del padre che per una reale avversione verso i NatiBabbani, cercò di non guardare più quella ragazza e si concentrò sul suo gufo reale che sonnecchiava nella gabbia.

Dopo un'oretta di silenzio lo scompartimento venne aperto da un'anziana donna sorridente con delle fossette sulle guance, che trascinava un carrello colmo di cibarie dagli incarti colorati.

<< Desiderate qualcosa dal carrello, cari? >> domandò con uno sguardo benevolo.

<< Per me delle Api Frizzole >> chiese Scorpius, la voce un po’ roca, per lo scarso uso che ne aveva fatto fino a quel momento, tendendo verso la donna una falce.

La ragazza osservò il carrello con interesse e le chiese, un po’ divertita :<< Immagino non abbiate delle M&Ms, vero? >>

La vecchina del carrello la guardò un po’ stranita, scuotendo il capo.

<< Lo sospettavo. Allora potrei avere un pacchetto di tutto quello che c’è? >>

Mentre la donnina poggiava pazientemente un esemplare di ogni cosa sul sedile di fronte a lui, la ragazza tirò fuori un sacchetto verde acceso e si mise a rimestare con le monete, porgendole alla fine dodici falci e  ventidue zellini.

<< Spero di aver contato giusto! >> ridacchiò la ragazza, facendo tintinnare la sacca.

La signora sorrise, rivelando un’abbagliante chiostra di denti bianchi e richiuse lo sportello, con un cenno di saluto. La ragazza si risedette al suo posto e, inaspettatamente, si rivolse a Scorpius :<< Ovviamente ti prego di contribuire, non riuscirei mai a finirli da sola! >>

<< E perché ne hai preso così tanti? >> spiò, con una punta di acidità.

<< Ovviamente per assaggiarli. E perché non ho idea di cosa possa piacermi. Ma se non ne vuoi non vorrei mica costringerti! >> rispose, un po’ seccata.

<< Non sei Purosangue vero? >> constatò Scorpius con rassegnazione.

<< Dipende da cosa vuol dire Purosangue. >> disse con un'alzata di spalle.

<< Beh, che i tuoi genitori sono due Maghi >> la informò.

Lei fece un verso di comprensione : << Oh! Allora no, non lo sono >>

Scorpius sperò fosse almeno Mezzosangue e che almeno uno dei suoi genitori fosse un mago o una strega, anche se, non ci credeva poi molto vista la sua reazione a dolci comunissimi come quelli del carrello.

E infatti la ragazza aggiunse:<< I miei genitori sono entrambi.. aspetta come li chiamate..Babbani? >>

Scorpius annuì, serio. Questo era meglio non farlo sapere a suo padre: forse avrebbe addirittura preferito il figlio di Potter.

<< Sono Ruby comunque >> si presentò, tendendogli la mano. Scorpius la guardò indeciso per un attimo poi la strinse.

Sua mamma lo avrebbe sgridato se fosse stato così maleducato da non ricambiare il gesto. “Malfoy è anche essere educati!” avrebbe sottolineato, con un’occhiata gelida, zittendo qualsiasi protesta di suo padre sul sangue e sulla discendenza.

<< Io mi chiamo Scorpius Hyperion Malfoy >>.

Non aveva mai dovuto presentarsi a nessuno. Tutti conoscono i Malfoy: nel bene e nel male. La trovò una cosa fastidiosa, tanto più che odiava il suo nome. Non gli era mai piaciuto, così inconsueto e antiquato e trovava abbastanza irritante doverlo pronunciare a voce alta.

<< Che nome strano! >>notò la ragazza.

<< Non ci trovo niente di strano! >> ribatté, piccato.

<< Beh dai, obbiettivamente lo è. Però non ti offendere. Anche io ho un nome strano >> disse con semplicità.

<< Ruby non è un nome strano >> precisò.

<< Infatti non mi chiamo propriamente Ruby >>

<< E come allora? >>chiese, curioso.

<< Deve rimanere un segreto però! >>impose Ruby che intanto si era sporta verso di lui con fare cospiratorio. Scorpius rimase un po’ sorpreso dalla piega che stava prendendo la conversazione, incerto se dare confidenza alla Mezzosangue. Alla fine, vinto dalla curiosità, annuì solennemente.

<< Mi chiamo Rubyanne >> sussurrò, guardandosi intorno.

<< Si è un po’ inusuale ma non esagerare! Non è niente di che. >> commentò il ragazzo.

Scorpius Hyperion è infinitamente peggio.

<< Beh in effetti Scorpius Hyperion è molto più inusuale! >> ridacchiò lei.

Nonostante non avesse tutti i torti, e più di una volta avesse maledetto i suoi di avergli dato quel nome così strano, sbottò infastidito :<< Ma si può sapere che vuoi dal mio nome, Rubyanne?! >>

La ragazza ammiccò :<< Niente! Anzi mi piace! Sa di misterioso.. >>

Scorpius la beneficiò di uno sguardo soddisfatto:<< Appunto! >>disse, pur non trovandoci in realtà niente di misterioso.

Ruby cambiò sapientemente argomento chiedendogli cosa fossero le Gelatine Tutti i Gusti + 1 e il ragazzo si lasciò trascinare dall’entusiasmo e cominciò dalle gelatine per poi passare a tutti gli altri dolcetti, accompagnando la spiegazione con i dovuti assaggi.

Quando Ruby provò una gelatina di un orribile colore verdastro (con un coraggio ed una stupidità che gli fecero temere che potesse pure diventare Grifondoro -della serie oltre al danno, la beffa!-) per concludere che quella era sicuramente al gusto di muffa, quasi rotolarono giù dal sedile per le risate.

Si sentiva davvero in colpa per scherzare e chiacchierare così con una Mezzosangue ma, nonostante tutto quello che suo padre gli aveva sempre detto, quella ragazza era simpatica e intelligente, abbastanza acuta da tenere testa ad ogni suo inciso più acido del solito: più piacevole di quanto quei babbei dei figli degli amici di suo padre e suo cugino ( tutti Purosangue dalle lucide scarpe alla punta dell’aristocratico naso) fossero mai stati.

Passarono le ultime ore del tragitto a chiacchierare e per gran parte del tempo Scorpius descrisse all'interessatissima ragazza il funzionamento del Quidditch, sperticandosi in lodi per la sua fedele Firebolt -che nonostante fosse un modello ormai superato da un bel pezzo, volava che era una meraviglia- e una cronaca piuttosto dettagliata dei campionati degli ultimi undici anni.

<< Da quando Oliver Baston le ha cominciate ad allenare, le Holyhead Harpies sono perennemente in testa al campionato! Per essere stato un Grifondoro devo ammettere che è un genio! >> esclamò ammirato, scompigliandosi ancora di più i capelli biondi con una mano, le guance arrossate dalla foga del discorso che spiccavano sul colorito pallido. Adorava profondamente Oliver Baston e il fatto che suo padre non gli avesse permesso di appendere un suo poster alle pareti era stata la causa scatenante di uno dei loro rarissimi litigi.

Aveva ottenuto la Firebolt però il poster non l’aveva messo, alla fine.

<< Cosa vuol dire Grifondoro? >> chiese ingenuamente Ruby.

<< Beh è la Casa peggiore di Hogwarts >> rispose incerto, dimentico delle origini della ragazza, e data la sua espressione confusa, continuò :<< Allora ad Hogwarts ci sono quattro Case nelle quali vengono divisi i ragazzi: Serpeverde,Grifondoro,Tassorosso e Corvonero >>.

<< Ah.. e come mai Grifondoro è la peggiore? >>

<< Ma perché.. perché.. sai che non lo so? Lo dice sempre mio padre: che quella casa è piena di traditori del loro sangue e Mezzosangue.. >> concluse, quasi sperando che la ragazza non capisse che lei era uno di loro.

<< Beh e cosa direbbe tuo padre se ti vedesse stare con me? Sono quasi sicura che i Mezzosangue sono quelli che non hanno genitori maghi, vero? >> domandò, sorridente, perfettamente rilassata.

Scorpius annuì, borbottando tra se. Non era abituato a gente così perspicace.

<< Accidenti! E' un bene che non mi abbia visto allora! >> constatò, seria.

<< Io non volevo offenderti.. >> bofonchiò il ragazzo.

<< Non sono offesa. Forse, se tuo padre ti ha detto così dei Grifanoro e dei Mezzobabbani vuol dire che gli hanno fatto qualcosa di male e non vuole che lo facciano anche a te! >> tentò Ruby, con un sorriso incoraggiante.

La semplicità delle sue domande e addirittura il tentativo di difendere suo padre gli fecero riconsiderare sempre di più quelle che non erano idee sue ma che aveva sempre rispettato e accettato come parte della sua educazione e del suo retaggio.

<< Grifondoro e Mezzosangue >> la corresse ,distrattamente. << Sai, credo che non gli abbiano mai fatto niente. Anzi penso sia stato lui a comportarsi male >> constatò con semplicità.

Quest'idea, soffocata sempre, gli veniva ogni volta che un passante per strada, riconoscendolo come Malfoy, lo guardava con disprezzo e timore. Non sapeva molto riguardo alla guerra a cui suo padre aveva partecipato. Solo ciò che la madre gli aveva spiegato frettolosamente: cioè che suo padre era stato obbligato a stare dalla parte che aveva perso.

Quella che Scorpius credeva ormai essere la parte dei ''cattivi''.

Altrimenti perché avrebbero dovuto guardarlo con quel disgusto?

Gli avevano sempre detto che lui apparteneva ad una famiglia importante, Purosangue, una lunga stirpe di maghi dotati e di talento e che doveva tenere alto l'onore della famiglia. E l'argomento ''guerra'' veniva sempre elegantemente accantonato.

Solo una volta, da piccolo, quando l'avevano apostrofato ''Bastardo Mangiamorte'' ed aveva chiesto ai suoi genitori cosa fosse un ''Bastardo Mangiamorte'' sua madre si era chinata verso di lui, mentre suo padre si strozzava con il Whiskey Incendiario che stava trangugiando in quel momento, per dargli velocemente quelle poche informazioni: suo padre era stato costretto a partecipare alla guerra come un Mangiamorte, quelli che poi avevano perso.

E il resto glielo avrebbero detto quando fosse stato abbastanza grande da capire. In compenso sua madre gli aveva caldamente consigliato di affatturare chiunque lo avesse chiamato così nuovamente, insegnandogli la Fattura Gambemolli (''Solo per le evenienze, mi raccomando!”) e gli aveva raccomandato di non ripeterlo più (''Scorp è una brutta parola e non voglio che tu la ripeta!'').

<< Beh allora non ti importerà granché parlare con una Mezzosangue! >>

La ragazza lo distolse dai suoi ricordi. Annuì, pensieroso.

<< Sai, credo dovresti mettere la divisa, stiamo per arrivare! >> suggerì Scorpius.

<< Ah perché, la devo mettere di già? >> domandò preoccupata.

Il ragazzo annuì di nuovo. << Mettiti la tunica sopra >> suggerì, saggiamente.

Rubyanne ubbidì, dicendo : << Spero proprio di finire nella tua stessa casa. Sarebbe bello conoscere qualcuno! >>

Scorpius annuì.

Anche lui, ma non ci credeva poi molto. Sarebbe finito a Serpeverde come tutti i Malfoy e, si sa, i NatiBabbani non finivano a Serpeverde.

 

 

 

 

 

 

 

 

NdA.

Salve a tutti! Questa è la mia prima fanfiction, ovviamente sulla Nuova Generazione. Amo il fatto che la Rowling abbia lasciato aperto il suo universo e che ognuno possa, diciamo, dire la sua. Senza contare che non sarei in grado di modificare di una virgola quello che ha fatto lei. Semper fidelis, del resto! :D

Ho una decina di capitoli semi-pronti e intendo postarli al più presto. Non credo che seguirò uno schema particolare nei postaggi. Sarà più qualcosa come “quando è pronto, pubblico” ;)

Altra cosa, quando riuscirò a superare la mia naturale avversione per la tecnologia ( che ci volete fare, non sono mica una Babbana u.u) cercherò d’ inserire disegni, foto, link di informazioni e magari di canzoni attinenti al capitolo. Appena riuscirò..

Grazie a chi ha letto e spero di “risentirvi” presto!

 

Elena   

  
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