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Autore: ariel_27    09/08/2012    0 recensioni
Consegnò l'importante memoria e poi sussurrò "scusami Minerva".
il tempo non coincide perfettamente con la storia ma quasi
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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L'uomo aprì gli occhi, era partito da una foresta ed era arrivato in una foresta. Si guardò intorno evidentemente soddisfatto della propria scelta, materializzandosi lì nessuno avrebbe potuto percepire la sua presenza. Lisciandosi la lunga veste con le mani si avviò tra i cespugli, doveva portare a termine il suo compito prima del sorgere del sole, prima di dover tornare ai suoi doveri scolastici. In pochi minuti arrivò alla sua destinazione, era andato tutto come previsto (la barba piena di foglioline e rametti era solo un piccolo dettaglio)e adesso i suoi occhi scurtavano attenti la vecchia casa dei gaunt. L'abitazione, che era già una catapecchia quando c'era una donna a prendersene cura, si presentava fatiscente in piedi per miracolo più che per magia, i muri completamente ricoperti di rampicanti erano infestati da parassiti provenienti sia dal mondo babbano che dal mondo magico, nello stesso modo era ridotto il piccolo pezzo di terra adiacente alla casa. Le finestre prive non solo di vetro ma anche di telaio sembravano gli occhi maligni dei proprietari intenti a divorare e maledire il mondo intorno. "Albus da quando ti fai suggestionare cosi? stai proprio diventando vecchio!" l'uomo spreco solo qualche secondo a chiedersi come mai la voce nella sua testa avesse assunto il tono tipico dell'insegnante di pozioni meno amato di Hogwarts, poi chiuse gli occhi ed entrò. L'interno non si presentava meglio dell'esterno, gli unici sensi di civilizzazione erano un tavolo di legno completamente mangiato dai tarli, una vecchia poltrona sfondata ribaltata al centro della stanza e un vecchio caminetto pieno di cenere. Avvicinandosi al caminetto il vecchio sentì una certa aura magica, inconfondibile traccia di un incantesimo molto potente compiuto in quel luogo, nonostante questo preferì prima andare a esplorare l'altra stanza nella quale un materasso buttato per terra lasciava intendere che doveva essere la camera dove la famiglia si era riunita a dormire. Faceva non poca fatica a capire come maghi di tale lignaggio si fossero ridotti a vivere in quello stato ma la fissazione per il sangue "puro" e il bisogno di mantere intatto il sangue di Serpeverde avevano fatto si che per genarazioni e generazioni i componenti di quella famiglia si sposassero tra loro, creando non pochi problemi alle generazioni successive sempre più degradate e stupide. Silente non aveva dubbi sul fatto che se lo avesse ritenuto nicessario per "la stirpe" Orvoloson avrebbe fatto accoppiare tra loro i figli. Albus apprezzava la figlia per essere riuscita a scappare da quella brutta situazione portandosi dietro anche un ottimo partito (secondo la comunità babbana), peccato che la storia fosse finita in modo così orribile, lei e tutta la famiglia del giovane riddle morti e il figlio a cercare di governare il mondo magico con il terrore. Uscendo dai propri pensieri l'uomo si apprestò a svolgere il suo compito, non poteva permettersi distrazzioni, avrebbe finalmente accertato le proprie teorie. Portandosi davanti al camino pose un incantesimo per proteggere la casa, non voleva ne crolli ne intrusioni, "Sono pronto Tom cosa hai preparato per me?" provò diversi incantesimi e finalmente il camino si rivelò per quello che era in realtà. Una gigantesca porta di marmo decorata con serpenti intrecciati ovunque in rilievo e non, ma nessuna serratura ovviamente, sperando che per aprirla non fossero necessarie le stesse conoscenze utili per aprire la camera dei segreti perchè altrimenti sarebbe dovuto andare a svegliare il giovane Potter, e non voleva metterlo al corrente dei fatti così presto. Fortunatamente un attento esame evidenziò la presenza di una scritta: Di tre cose dovrai privarti, una dalla testa una dal cuore e l'altra dal ventre attento alla risposta il futuro dipende" purtroppo non tutta la frase era comprensibile ma giungere all'orcrux sembrava più semplice del previsto. Pensò attentamente per qualche minuto a cosa potevano essere le cose richieste, sapeva di avere un cervello, modestamente, superiore alla media e si stupì non poco di quello che gli veniva richiesto. Che Voldemort avesse capito l'importanza dell'amore? Il ventre era stato chiaro subito ogni mago tiene la bacchetta nella cintura e come pegno si chiedeva di cedere la propria bacchetta, quello non fu un grande problema, con un unghia ne scheggiò un angolino e con un incantesimo ne fece un duplicato, ritenne che quell'espediente sarebbe bastato, infatti appena sfiorata la porta con la bacchetta "finta" due serpenti strisciarono via, lasciando una cavità delle dimensioni giuste. Bene, ora doveva dare il ricordo, sapeva che non sarebbe bastato il ricordo di un amore qualunque, avvicinò la bacchettà ai capelli e una scia argentea la segui subito, tentennò, quell'amore era troppo grande ma non c'era altra scelta. Consegnando la memoria alla porta non potè far a meno di dire "Scusami Minerva", poi si avvicinò alla porta e sussurrò un nome.

Nella tenuta dei Riddle, sulla collina, un serpente strisciò davanti alla poltrona del suo padrone e gli riferì che quello che lui stava aspettando era successo, Silente era venuto, aveva pagato pegno.

Uscendo dalla casa Albus non resistette a buttare un occhio alla casa in lontananza, al piano superiore una luce era accesa "strano,speriamo sia soltanto il custode" e dicendosi questo scomparve con in tasca il bottino e nella mente il fatto che lui non credeva alle coincidenze.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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