V.F.C.: Hai omesso che 'sto gioco ti ha invasato non poco e che una certa persona ti odierà a morte.
Seminy: ...Dettagli... >_> *fugge*
V.F.C.: Signori e signore, buona lettura. *inchino*
PROMISE OF REUNION
«Ci rincontreremo.» Ti aveva detto di fronte a quella scultura di una rosa gigante.Doveva restituirti il tuo fazzoletto, ma nonostante la tua età sapevi che era una scusa.
E così hai aspettato...
Hai ripreso la tua vita di tutti i giorni come se nulla fosse successo: vai a scuola, giochi con le tue amiche, ti diverti con i tuoi genitori.
Ma ogni volta, tornando a piedi da scuola, passi davanti a quell'enorme edificio dove lo hai incontrato per la prima volta, sperando di riuscire a scorgere la sua zazzera arruffata di capelli dal buffo colore o un lembo della sua giacca scura.
Non sai nulla di lui, quanti anni abbia, dove abiti, cosa gli piace, tranne il suo nome: Garry.
Ma lui, ogni volta, non c'è.
E ti senti sola.
Sola...
Mary...
Ora capisci come doveva sentirsi lì, in quel mondo distorto e buio, dentro il quadro, aspettando che qualcuno le facesse compagnia e giocasse con lei...
Ma non ti sei arresa e hai continuato ad aspettare...
Ormai sono passati 10 anni da allora; sei una studentessa universitaria e, forse grazie a quell'esperienza, ti sei avvicinata all'arte.
Ma niente ti soddisfa del tutto, niente ti rende davvero felice.
Questa lunga attesa ti sta consumando e lo sai...
E ti uccide la consapevolezza che lui sta svanendo sempre più dai tuoi ricordi.
Non riesci più a ricordare la sua voce gentile, vedi a malapena il suo volto, con quel sorriso che ti rassicurava ogni volta che, spaventata, lo guardavi.
Stai perdendo la speranza di poterlo rivedere.
Magari ti è passato accanto e non l'hai neanche riconosciuto...
Già... Solo ora ci stai pensando... Con il passare del tempo, le persone cambiano...
Ritorni per un momento alla realtà: sei di nuovo alla mostra di Guertena, che dopo 10 anni è stata allestita ancora in quel vecchio edificio.
Stai fissando quel quadro da cui tutto ebbe inizio...
Sospiri, ripensando a tutto quello che successe e, ancora una volta, provi a rievocare la sua immagine e la sua voce.
Senza accorgetene hai iniziato a camminare verso quella scultura a forma di rosa.
Là dove vi siete lasciati...
«Ah!»
Ti riprendi bruscamente dai tuoi pensieri, comprendendo che sei andata a sbattere contro la schiena di qualcuno, intento a fissare la statua.
«Le chiedo scusa! Non l'avevo vista e...»
«Non si preoccupi signorina. Se nessuno si è fatto male allora è tutto ok.» Ti risponde voltandosi verso di te.
Alzi lo sguardo e senti come un tuffo al cuore.
E probabilmente anche lui perde un battito appena ti vede.
Dopo un lungo silenzio il giovane uomo ti sorride, infila la mano in una delle tasche del giaccone scuro e ne estrae qualcosa che poi ti porge.
«Te l'avevo detto che ci saremmo ritrovati.»
E ora, tra le vostre mani, una promessa sotto forma di fazzoletto.