Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: nickiminajgiastenarg    10/08/2012    1 recensioni
Un'altra sera passata nel mio letto a piangere.
Non lo sopportavo più, lo odiavo, giuro che l'avrei ucciso. Tutto questo è iniziato dopo la morte di mia madre. E' morta in un incidente stradale, e da qual momento mio padre ha iniziato a picchiarmi, prima non era così, prima io ero la sua principessa, lui era la mia forza, ma ora lo odio, vorrei ucciderlo, ogni sera, ogni fottutissima sera, beve.. si ubriaca e poi viene da me, in qualunque posto io sia lui mi cerca, poi inizia a picchiarmi, io non lo sopporto! E' insopportabile. Vorrei essere come tutte le altre, vorrei essere una semplice 17enne che si diverte con le sue amiche, voglio qualcuno che mi capisca, rivoglio mia madre, con lei stavo benissimo, lei era fantastica. Ma forse qualcuno mi ha salvata, forse qualcuno mi ha resa felice, forse lui ci è riuscito. mi serviva qualcuno da amare, e forse l'ho trovato, ora mi resta solo capire se lui mi ama davvero.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi fermo al bar e prendo una coca, poi mi siedo al tavolino. Mi arriva un sms, ma come mai tutti questi sms? bah.
L'sms è di Jared: 'No, davvero? Ma non sei a scuola?'
Rispondo: 'Si, ed è obbligatoria quindi devo andarci per forza. No non sono andata a scuola, sono seduta in un tavolino fuori al bar poco distante da casa mia.'
Mi risponde subito dopo: 'Ti vedo! Girati!'
Blocco il cellulare, e poi mi giro subito. Lo vedo, sta venendo verso me, corro verso di lui e poi gli salto addosso, nel vero senso della parola..
"Mi sei mancato." Gli dico baciandolo. "Anche tu piccola." Vorrei portarlo in gita con me, peccato che non posso. Mi vibra il cellulare.
'Pronto?' C'è confusione, non si sente nulla. 'Marisol, ciao sono Katy.. devo darti una notizia.' E adesso che vuole? 'La gita è stata anticipata, partiamo mercoledì.' COOOOOOOOOOOOOOOOOSA? DITEMI CHE SCHERZA. COME FACCIO A PRERARARE LA VALIGIA? A PREPARARE TUTTO QUELLO CHE MI SERV.. DOVREI FARE PRIMA UN PO' DI COMPERE! NON POSSO ANDARE COSI'. 'Scherzi?' Grido, sperando che lei mi dica che è tutto uno scherzo. 'No, e domani dovresti venire a scuola portando un foglio con l'autorizzazione dei tuoi genitori. Ora scappo, ci sentiamo, ciaaao.' Attacco, oh che guaio. "Che succede?" Mi chiede Jared. "La gita è stata anticipata, e dobbiamo partire mercoledì, quindi diciamo dopodomani." Jared mi abbraccia, lui è così dolce. "Mi mancherai." Mi sussurra e poi mi lascia un bacio sulla fronte. "Facciamo una cosa.. io domani pomeriggio dovrei comprare alcune cose per partire, ti va di accompagnarmi? Non sei costretto, era diciamo per stare insieme, visto che l'ultima volta che ci siamo visti sono scappata a casa." Sul volto di Jared compare un sorriso "Certo." Continuammo la nostra passeggiata, ma poi mi venne in mente una cosa.. ma come mai lui era dietro di me? Non è andato a scuola? "Jared..ma cosa ci facevi qui?" Gli chiedo confusa. "Ero sceso a fare due passi, perché diciamo che tra dieci minuti devo incontrarmi con mio padre." Mi sorride poi continua "Vorrei restare ancora qui con te, ma devo scappare." Lo abbraccio e poi lo bacio. "Tranquillo, vai." Ci salutiamo e poi va via. Mi siedo sul muretto e ammiro il mare, che pace. Sento delle voci dietro di me, preferisco non girarmi, sono tutte voci maschili, e sento rimbalzare una palla, perfetto! Se mi arriva una palla in faccia.. Come non detto, la palla mi ha presa in pieno. Prendo la palla che è accanto a me alzo lo sguardo per vedere quei ragazzi, oh fantastico è Bieber con i suoi amici. "Questa è vostra?" Oh certo che è la loro palla, e si pentiranno di averla lanciata proprio qui. "Sì..potresti passarcela?" A quella loro domanda annuisco accennando un sorriso. "Volete la vostra palla? Bene, andate a prenderla." Lancio la palla verso la strada che è completamente in discesa, quindi diciamo che è impossibile recuperarla. Tra i ragazzi compare Bieber, che prima era nascosto da un suo amico, questo ragazzo crede di essere invisibile? L'avrebbe visto anche un non vedente. "Complimenti Marisol." Grida Bieber battendo le mani. "Ti ringrazio." Grido accennando un sorriso. Bieber si avvicina, dietro di lui ci sono due o tre ragazze, che schifo. "Ciao baby." Mi accarezza una guancia, ma io lo blocco per il polso. "Credo che le tue pollastrelle si ingelosirebbero " Gli dico indicando le ragazze poco distanti da lui. Sorride per poi passarsi una mano fra i capelli, devo ricordarmi di non guardarlo negli occhi, potrei cedere. "Mi spieghi come fai a non cedere?" Mi chiede poggiando la sua mano sul mio fianco e facendomi indietreggiare fino a sbattere contro il muretto. "Semplicemente perché mi fai schifo." Gli dico tutto d'un fiato. "Non possiamo essere amici?" Ditemi che sta scherzando. "Io e te? Amici? Ma tu sei pazzo?" Gli dico spingendolo. "Già, forse hai ragione. Tu sei troppo impegnata a startene con il tuo Jared e a baciarvi senza concludere mai nulla." Ma che vuole da me? Non può farsi i cazzi suoi? "Tesoro, io preferisco stare con Jared che con te. E tu cosa ne sai della mia vita privata?" Lo odio, cosa gli ho fatto? Perché fa così con me? "Allora mostrami un video mentre lo fate." Mi dice lanciandomi quasi una sfida. "Perché dovrei fare un video mentre lo facciamo? Perché dovrei mostrartelo? Io non faccio sesso con il primo che mi capita. Io non faccio video con il tipo con cui lo faccio e poi lo mostro a tutte le mie amiche, io non mi chiamo Justin Bieber." Gli dico tutto d'un fiato con la rabbia che ormai è arrivata al limite. "Uuuh tasto dolente per la signorina Marisol. Vedrai che alla gita non dirai così nel mio letto dopo averti fatto godere al massimo." Mi dice portando la sua mano sul mio sedere e schioccandoci un piccolo schiaffetto. Ora non lo sopporto più. Lo spingo e poi vado via, lo so, mi sono mostrata debole, ma non lo sopportavo. Che stronzo. Il tempo è volato.. sono già le 13:00 e sinceramente non ho voglia di mangiare, quindi torno a casa. Salgo su in camera e mi stendo un po' sul letto. Perché è diventato così nei miei confronti? Cosa gli ho fatto? Credevo fosse diverso, credevo fosse un ragazzo dolce, carino, ma non lo è. Perché Katy non mi ha mai parlato di lui? Perché quando li ho presentati la prima volta lei non mi ha detto che lo conosceva? Sono una stupida. Le lacrime ormai hanno bagnato completamente il mio viso. 

Il giorno dopo, Martedì ore 7:30.
La sveglia suona, e sono costretta ad alzarmi per andare a scuola. Ieri ho passato un pomeriggio intero a dormire, e la sera ho guardato un film con mio padre. E' da un po' che mangio poco, e noto dei cambiamenti nel mio fisico, mi piacciono. Il seno sta crescendo, e io sto dimagrendo, finalmente la fortuna è con me. Oggi ho preferito indossare dei pantaloncini con una camicetta, al diavolo i jeans. ORA VOGLIO UNA NUOVA ME. Non sarò più la solita secchiona, non sarò più la solita sfigata, mostrerò a Justin che io posso essere molto più troia di tutte le sue troie messe inseme. So che non dovrei farlo, ma le sue parole mi hanno distrutta completamente e voglio tornare quella di prima, quella che stavo diventando un tempo. Arrivata a scuola mi siedo al mio bellissimo banco, e ovviamente il mio compagno è ancora Bieber. Quando arrivo io il banco è ancora vuoto, dopo cinque minuti arriva il 'bellissimo' Bieber. "Cinque minuti di ritardo signor.Bieber" Annuncia la prof d'italiano. "Mi scusi, ma ho avuto dei problemi con dei ragazzini all'entrata." Come al solito riesce a scamparsela. Si avvicina al banco, sbottono un bottoncino della camicia, lasciando il seno abbastanza scoperto da farglielo vedere. "Uuh ciao piccola, complimenti per la scollatura" Sapevo che l'avrebbe vista. "Ti ringrazio" Gli dico passandogli una mano delicatamente sulla gamba, lo farò impazzire. Lo sento rabbrividire, questo gioco mi piace. La prof ci spiega dove andremo in gita e ci fa consegnare le autorizzazioni. Passano le ore e la campanella finalmente suona, è ora di pranzo, finalmente. Esco dalla classe e poso i libri nell'armadietto. Sento tutti gli occhi dei ragazzi su di me, ma a me interessa colpire solo uno. Vado in mensa e prendo qualcosa da mangiare, mi siedo al solito tavolo, ma questa volta non solo sola, tutti mi circondano. Una voce fa alzare tutti da quel tavolo. "Hey smammate, questo è il mio tavolo." E' Bieber, già è proprio lui. Si siede e inizia a scrutarmi. "Cos'hai da guardare?" Gli chiedo tenendo lo sgardo basso. "Ammiravo il tuo cambiamento." Mi dice addentando un pezzo di pane. "Bieber ricorda, l'apparenza inganna." Detto questo, gli passo accanto e gli passo una mano fra i capelli, per poi andare via. Le ore passano e finalmente è ora di andare a casa, ma non per me. Fuori scuola chiamo Jared, sarebbe passato a prendermi, ma mi precede, perché mentre stavo componendo il numero la sua moto si ferma proprio avanti ai miei piedi, salto su e poi mi giro verso Bieber lo saluto con la mano e gli faccio l'occhiolino. Arrivati, scendo dal motorino e saluto per bene Jared. "Wow, noto un cambiamento." Mi dice Jared stringendomi a lui. "Già, cosa ne pensi?" Gli chiedo mordendogli il labbro. "Che sei una bomba, e che ora è ancora più difficile resistere." Sorrido abbassando il viso, poi lo prendo per mano e andiamo a fare compere. Ho comprato molte cose, alcune prese con i miei soldi ed altre me le ha regalate lui. Sarei voluta stare molto di più con lui, ma la mattina dopo dovevo partire e dovevo preparare ancora la valigia e avevo bisogno di riposare, quindi mi sono fatta accompagnare a casa. Lo saluto e poi lo abbraccio forte, ma noto qualcosa in lui che non va. "C'è qualche problema?" Gli chiedo. "Marisol, io sono confuso. Si vede benissimo che ti piace Justin, e ora starai con lui per un bel po', magari dobbiamo prenderci una pausa e al tuo ritorno decideremo che fare." Aveva ragione, ma non per il fatto che mi piaceva Justin, neanche per sogno, ma per il fatto che io dovevo vendicarmi, e quindi avrei potuto esagerare un po' alla gita. "Ok, nessun problema" Gli lascio un bacio sulla guancia e poi entro in casa. Mio padre mi aiuta a preparare la valigia e subito dopo andiamo a dormire, il giorno dopo mi avrebbe accompagnata lui.

Ed eccoci qui, Mercoledì ore 7:30.
Mio padre viene a svegliarmi e in fretta mi preparo per andare dai prof che ci aspettano fuori scuola.
Arrivati lì ci sono ormai tutti, la prof inizia a fare l'appello, dopo aver finito saluto mio padre e salgo sul pullman. Lo saluto con la mano da lì sopra e poi il pullman sfreccia via. Fortunatamente nessuno si è seduto accanto a me, e nei posti accanto ci sono Katy e Justin, bella coppia. Metto le cuffiette e cado nel sonno più profondo. "Marisol sveglia siamo arrivati" Riconosco la voce, è Katy. Apro gli occhi, e poi poso l'ipod nella borsa, ringrazio Katy per avermi svegliata e scendo giù dal pullman. Oh fantastico, sono delle casette in un bosco e la cosa più bella è che sono singole! Oh che bello! Non voglio dormire da sola, non mi va. Entro nella mia casetta, questa puzza di legno mi da molto fastidio. Sistemo le cose che ho nella mia valiga e mi stendo un po' sul letto. Che stanchezza. 
Qualcuno bussa alla porta mi alzo e vado ad aprirla "Signorina Swift la aspettiamo stra cinque minuti sopra nella sala da pranzo." E' la mia prof, oh che palle ora inizieranno a dirci tutte le cose che dobbiamo e non dobbiamo fare. Esco da questa sorta di casetta e fuori incontro Bieber, che fortuna! "Oh quindi è questa la tua casetta" Mi dice facendomi l'occhiolino, poi continua "Allora verrò a trovarti, siamo abbastanza vicini." Quanto è stupido. "Contaci Bieber, solo nei tuoi sogni."



Yoooooooooooooooooo Belieber.
Allora inizio con lo scusarmi perché sono sicura che ci saranno degli errori, ma non ho potuto rileggerlo, perché se proprio devo dire la verità l'ho scritto poco fa. Spero vi piaccia lo stesso. Buonanotte bellezze.
ps: vi preeeeeeeego lasciate una piccola recensione.
Facebook: Claudia Jdb Schettini.
Twitter: xoswaggiebelieb
-Claudia.

  
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