ARTHUR
Aprile
1978 era cominciato da una manciata scarsa di ore quando tornai a casa
dal
lavoro, così sfinito che non riuscii nemmeno a salire in
camera e mi addormentai
sulla poltrona, la valigetta ancora stretta nella mano.
«Bambini,
no!», nell’udire
i sussurri di
rimprovero di mia moglie, mi ridestai, ed a fatica aprii gli occhi,
scoprendo
le dita del mio primogenito a pochi centimetri dal mio occhio
– aveva questa
particolare tendenza allo svegliare le persone alzandone le palpebre,
Bill,
sai.
«Ma
deve vedere che bello è il pesce d’aprile di
quest’anno!»
«Non
sono pesci, Charlie!»
DE’s:
Eccovi
il secondo capitolo, spero sia stato di vostro gradimento. Ci tengo a
ringraziare a chi ha inserito la fic tra preferite/ricordate/seguite, e
sollecito in particolare queste persone a dirmi cosa ne pensano, anche
se,
chiaramente, un’opinione da chiunque è ben accetta!
Read
ya-