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Autore: Hazza_Boo    10/08/2012    1 recensioni
ZARRY!!! Se vi piacciono entrate!
«Perché devo essere sempre io a perdonare?» domandò adirato Zayn.
«Perché…» quando Harry parlò la sua voce si era addolcita e dispiaciuta «…perché io sono un incapace. Non ho coraggio di perdonare, faccio davvero schifo…»
Zayn fermò il suo indietreggiare e restò in attesa che Harry continuasse. Da oltre la porta giunse la voce di Harry «Sai come sono fatto, e sai che non potrò cambiare mai.»
Era vero, non avrebbe mai potuto cambiare e Zayn lo sapeva e si rassegnava a quell’idea. «Ma io…» proseguì Harry «continuerò a volerti bene nonostante tu sia testardo, vanitoso e permaloso. E tu continuerai a volermi bene nonostante io sia un perfetto idiota, un bastardo, e uno sciupafemmine. Perché noi ci vogliamo bene, vero?»
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I love you



 
 
Fanculo, fanculo, fanculo, fanculo!
Zayn era frustrato, deluso, affranto, triste e… incazzato nero. Girò la chiave nella serratura, aprì la porta di casa ed entrò. Furioso prese a calci un mobile mentre scaraventava a terra la borsa a tracolla.
Harry Styles l’aveva invitato ad una uscita a due quella mattina. Maledizione! Zayn ci era caduto, gli aveva anche dato ascolto e Harry l’aveva solo preso in giro.
Zayn si buttò su una sedia nella cucina vuota e buia. Buttò le chiavi sul tavolo e si passò una mano nei capelli cercando di calmare il suo respiro affannoso.
Bastardo Styles! Schifoso, lurido e stronzo Styles!
Lo maledisse per la decima volta stringendo il ciuffo di capelli scuri in un pugno. Poi chiuse gli occhi, iniziò a espirare ed inspirare calmandosi.
«Ho bisogno di una cazzo di sigaretta» disse a sé stesso. Si sporse in avanti sul tavolo, in cui, al centro, c’era il pacchetto di sigarette che aveva lasciato lì quella mattina poiché in ritardo per l’appuntamento. Estrasse una sigaretta e l’accendino, accese ed il fumo si espanse davanti i suoi occhi. Prese una boccata e lasciò andare l’aria sporca del fumo della sigaretta.
Chiuse gli occhi, si appoggiò allo schienale della sedia e buttò la testa all’indietro.
 

Due giorni prima

 
«Ehi, Zayn» esclamò felice Harry cingendogli le spalle con un braccio, e posando la mano sul petto. Zayn si fermò in mezzo alla strada, che stavano percorrendo a piedi dal ristorante, in cui avevano pranzato quel giorno tutti insieme, allo studio di registrazione. Louis e Niall scherzavano insieme e Liam firmava autografi. Harry era riuscito a prendere Zayn e a portarlo in posto più sicuro, fuori dalla portata degli occhi indiscreti delle fan e degli altri della band.
Zayn si accorse solo in quel momento che Harry l’aveva portato in un vicolo cieco, in lontananza si sentivano le urla delle fan in folla corsi per vederli, mentre i loro amici andavano avanti senza di loro.
«Che c’è?» domandò Zayn leggermente preoccupato. Primo: non gli piaceva rimanere solo con Harry, perché lui poteva essere… pericoloso. Secondo: il vicolo cieco era abbastanza buio e gli metteva inquietudine. Terzo: gli altri stavano andando allo studio di registrazione e lui non voleva rimanere indietro.
«Oh, vedi, Zayn… ti ricordi quella ragazza che ti piace?»
Zayn rifletté brevemente, poi ricordò di aver detto a Harry, una notte che si erano ubriacati, che gli piaceva una certa Jessica Murs, ma non aveva il coraggio di conquistarla e, oltretutto, stava con Perrie e non gli piaceva l’idea di esserle infedele.
«Jessica?»
Harry rispose annuendo energico e felice. Lo prese per le spalle e sorrise felice. «L’ho rintracciata su facebook e twitter… e sono riuscito a chiederle un appuntamento con te»
  Zayn strabuzzò gli occhi incredulo. Che cosa aveva fatto? Ma come gli era venuto in mente? Zayn non sarebbe mai andato con un’altra donna fin a che stava con Perrie, anche se… doveva ammettere che Jessica Murs era molto invitante e dolce. Ma l’aveva vista solo una volta e non voleva andare oltre, voleva semplicemente togliersela dalla testa e… e… e Harry aveva preso un appuntamento!
«Beh, non sei felice?» il sorriso di Harry si spense, le fossette sparirono e la fronte si corrugò in un’espressione perplessa. Zayn si scrollò di dosso le mani dell’amico e scosse la testa confuso e irritato.
«Tu sei scemo. Ti sei fumato il cervello»
«Ehi, bello, sei tu che fumi qui» ribatté Harry mettendosi a braccia conserte e fingendosi offeso. Zayn lo guardò di sbieco, minaccioso e perplesso.
«Okay, facciamo che vengo anch’io insieme a questa ragazza, d’accordo?» propose Harry. Zayn cercò di ragionare… infondo cos’era un appuntamento? Avrebbe conosciuto meglio questa ragazza, e poi che male c’era se fosse venuto anche Harry?
Si prese altri secondi per decidere, mentre l’amico aspettava paziente. Ormai i loro amici erano arrivati allo studio di registrazione, Zayn era così ansioso che annuì senza nemmeno pensarci.  Sarebbe andato a quell’appuntamento solo per togliersi di dosso Harry, nulla di più.
«Mmm, va bene.» disse infine.
Harry sorrise felice, e gli cinse di nuovo le spalle con un braccio. «Oh, bravo, il mio cucciolo!»
«Okay, ma non mi chiamare più cucciolo»
«Agli ordini, capitano Malik!» scherzò Harry facendo il saluto da marinaio. Poi corsero veloci per raggiungere gli altri.
 

Quella mattina.

 
 La sveglia non era suonata. Zayn si era svegliato accorgendosi di essere in ritardo di venti minuti, si era buttato giù dal letto, ed era corso in bagno. Mentre si abbottonava i pantaloni si pettinava, mentre si lavava i denti si allacciava le scarpe, e così via dicendo. Scese dalle scale rischiando di inciampare sull’ultimo gradino, andò in cucina e prese fuori dal frigo le prime cose che trovò: un po’ di latte, che bevve dalla bottiglia, e un ovino Kinder – probabilmente avanzato dalla Pasqua-. Prese una borsa a tracollo e ci mise dentro le chiavi, portafoglio e occhiali. Si girò nella stanza toccandosi le tasche per ricordarsi dove avesse messo il pacchetto di sigarette, e quando si voltò lo vide sopra il tavolo. Il suo sguardo cadde sull’orologio da polso mentre stava per prendere il pacchetto. Era in ritardo e non ce l’avrebbe mai fatta. Chissà cosa avrebbe detto la dolce e carina Jessica Murs!
Lasciò il pacchetto sul tavolo, prese la tracolla e scappò di casa correndo all’auto. Mise in moto diretto al bar in cui Harry aveva dato appuntamento.
 

Il bar dell’appuntamento.

 
Zayn spalancò la porta del locale, e le campanelle attaccate sopra tintinnarono tra di loro. Si guardò intorno con il fiatone per la corsa che aveva fatto contro il tempo, osservò l’orologio appeso ad una parete e constatò che ormai era in ritardo di trentacinque minuti. Harry sarà stato furioso. Si immaginò l’amico venire da lui e rimproverarlo di aver fatto andare via la povera ragazza stanca di aspettare. Invece…
Gli occhi scuri di Zayn incrociarono quelli castani di una ragazza dal viso dolce, i capelli lunghi, mossi e scuri. Il suo volto era sorridente quando lo vide entrare dalla porta. Accanto a lei c’era Harry, che lo fissava severo – come si era aspettato-. Entrambi erano seduti ad un tavolo un po’ in disparte dagli altri. Al centro del locale c’era una pista da ballo vuota, eppure una musica lenta e romantica continuava a suonare e a riempire le orecchie dei pochi presenti. Zayn si avviò verso il tavolo per raggiungere gli altri due, quando mollò la tracolla su una sedia e si sedette accanto, fissò la ragazza che gli porgeva la mano.
«Ciao, noi ci siamo già incontrati. Jessica Murs»
«Oh, sì, mi ricordo. Zayn Malik» gli strinse la mano e Jessica ridacchiò.
«Ma è inutile che ti presenti. Ormai il tuo nome è ovunque»
Zayn si rilassò e sorrise… lei era felice, l’aveva aspettato e adesso poteva rilassarsi e pensare a conoscere quella ragazza dalla voce graziosa.
«E’ il prezzo di essere famosi» disse lui in risposta, con un sorriso dolce sul viso. Harry, accanto alla ragazza guardava la pista da ballo pensieroso.
«Scusatemi il ritardo» si scusò Zayn gentilmente. E Jessica sorrise ancora divertita.
«Oh, ma figurati! Harry mi ha raccontato un po’ di te»
Zayn si voltò verso l’amico «Spero che tu le abbia parlato bene di me»
Lo sguardo di Harry passò dalla pista da ballo agli occhi di Zayn, e scoppiò a ridere. «Oh, certo. Le ho rivelato il tuo segreto più grande»
Zayn rimase perplesso. Provò a riflettere ma non capì se l’amico diceva sul serio o scherzava. Poi guardò Jessica che scuoteva la testa come per dire “lascia perdere, è un cretino”… e allora Zayn si rilassò.
«Bene, allora… che si fa?» domandò Harry massaggiandosi le mani come non riuscisse più a stare fermo sulla sedia.
«Io pensavo che potevamo parlare e conoscerci, Jessica» propose Zayn. La ragazza guardò Harry che stava sogghignando divertito. Si alzò dalla sedia, porse la mano a Jessica che lo guardò con uno sguardo malizioso e un sorriso beffardo. Zayn rimase incredulo quando la ragazza si alzò in piedi, prese la mano di Harry e gli sussurrò all’orecchio «perché non balliamo un po’?»
Harry rispose con il suo sorriso maliziosamente mozzafiato, scoprendo le fossette e illuminando gli occhi verdi. Poi, prima di dirigersi sulla pista da ballo, si sporse verso Zayn.
«Guarda come si fa» gli mormorò all’orecchio.
Zayn incredulo osservò senza potersi muovere dallo stupore, Harry e Jessica dirigersi sulla pista, ed iniziare a ballare un lento. Vicini, abbracciati, che si guardavano negli occhi e si sorridevano…
Fu allora che Zayn capì due cose: La prima era che Jessica non era minimamente interessata a lui. E la seconda era che Harry aveva preso quell’appuntamento per lui e per Jessica, perché voleva conquistarla per poi portarla sul letto. Ed era stata una mossa da verso stronzo.
Zayn furioso si alzò dalla sedia prendendo la borsa e avanzò verso l’uscita, e dovette per forza attraversare la pista per raggiungerla. Passò accanto alla coppia che stava ballando dolcemente, cercò di avanzare verso l’uscita ma una mano forte gli prese il braccio. Si voltò e notò che Jessica aveva appoggiato la guancia sulla spalla di Harry, e aveva chiuso gli occhi con un sorriso beato in volto. E Harry teneva il braccio di Zayn come per farlo assistere a quella scena.
Poi Harry sorrise all’amico, con una mano gli tenne il braccio per non lasciarlo scappare, e con l’altra alzò il volto di Jessica, le prese il mento tra l’indice ed il pollice e la baciò. Lei rimase con gli occhi chiusi, ricambiò il bacio come se lo aspettasse da sempre. Zayn cercò di dimenarsi, di andarsene, si voltò dall’altra parte per non guardarli. Alla fine Harry gli mollò il braccio e Zayn, furioso e affranto, si diresse fuori dal locale.
 
 
 
 

In questo momento.

 
Zayn si alzò dalla sedia del tavolo della cucina, iniziò a girare per la stanza con le mani in tasca, e la sigaretta ormai consumata in bocca.
Che Harry fosse uno stronzo di prima categoria era risaputo. Era un tipo un po’ particolare: un po’ pazzerello, geloso, difficile, poteva sembrare antipatico a volte, altre invece era dolce e tenero con tutti. Zayn, per quanto fossero amici di parecchio tempo, non riusciva mai a trovare un accordo tra di loro, non riuscivano ad andare d’accordo così bene come con Liam, o Niall.
Erano simili sotto certi aspetti. Cioè, Harry e Zayn si ubriacavano insieme, piaceva ad entrambi andare in giro in cerca di ragazze ma la differenza era che… Zayn era più “profondo” e serio rispetto a Harry, che era più diretto e sfacciato. Non si faceva tanti problemi, era impulsivo, tutto il contrario di Zayn. E Harry aveva anche il fastidioso difetto di invadere la privacy altrui – un difetto preso da Louis-. Quindi c’erano volte in cui Zayn e Harry erano grandi amiconi, altre volte in cui Zayn non riusciva a sopportare il comportamento di Harry e se ne andava. La cosa strana e, forse, un po’ buffa, era che Harry ne era consapevole. Era consapevole di ferire i sentimenti di Zayn, di assillarlo, di comportarsi in modo antipatico e quindi… si faceva perdonare. Quando litigavano – e ciò accadeva spesso – Harry andava da lui, gli offriva un Haribo – che di solito non offriva mai a nessuno – e gli baciava una guancia, chiedendogli scusa all’orecchio. E voi un po’ per compassione e un po’ per natura Zayn lo abbracciava e gli diceva che era un bastardo quando si comportava così, ma gli voleva bene lo stesso.
Zayn si fermò davanti alla finestra della cucina, spostò la tenda lunga e bianca e ammirò fuori. Il cielo era coperto di nuvole grigie, la nebbia copriva le strade ed avvolgeva ogni dettaglio. Le macchine erano parcheggiate ai lati della strada, dei bambini in divisa scolastica correvano per strada calciando un pallone. Zayn ricordò di quella volta che fu il suo compleanno.
Aveva invitato tutti gli amici più stretti e, ovviamente, la band. Harry gli aveva promesso che sarebbe venuto sicuramente, e Zayn ci teneva tanto. Voleva festeggiare i suoi diciotto anni con gli amici, voleva che loro fossero con lui in un giorno importante. Alla festa c’erano tutti, tutti tranne lui. Harry Edward Styles, che aveva promesso di venire, non c’era. Zayn restò, per tutta la festa, appiccicato a Liam, che l’aveva consolato dicendogli che magari Harry non era venuto perché stava male, e si era dimenticato di avvisare. E Zayn ci aveva anche creduto che l’amico stesse male e non poteva chiamare, e quell’idea l’aveva fatto stare un po’ meglio. Ma il giorno dopo era venuto a scoprire, quando era andato a casa di Harry pensando di salutarlo e augurargli una buona guarigione, che Harry non era mai stato male. Zayn aveva parlato con la madre e gli aveva riferito che la sera prima era uscito con una ragazza.
Zayn era andato su tutte le furie: il compleanno del tuo migliore amico ed esci con una ragazza? La ragazza avrebbe potuto vederla tutti i giorni che voleva, mentre il compleanno capita una volta sola all’anno. E quindi Zayn, oltre ad esserci rimasto male, aveva litigato con Harry. Quella litigata era finita con Harry che andava da lui, gli chiedeva scusa e gli prometteva che non l’avrebbe più fatto.
E in effetti, non lo fece più.
Il campanello suonò e Zayn sussultò dallo spavento. Buttò la sigaretta nel portacenere sul davanzale della finestra e corse verso la porta d’ingresso. Guardò dallo spioncino e l’unica cosa che vide furono due occhi grigioverde e dei folti ricci. Serrò la mandibola e strinse i pugni. Gli salì una tale rabbia nel vedere Harry oltre la sua porta che decise di non aprirgli.
«E dai! Lo so che sei a casa e volevo… chiederti scusa»
No, quella volta non l’avrebbe perdonato.
«Chiedermi scusa dopo che ti sei comportato da stronzo baciando, davanti ai miei occhi tra l’altro, la ragazza che mi piace?»
Harry non rispose. Zayn sospirò deluso e indietreggiò ancora.
«Lo so, sono un fottuto stronzo. Puoi offendermi quanto ti pare. Però mi rendo conto di quello che ho fatto e ti chiedo scusa»
«Perché devo essere sempre io a perdonare?» domandò adirato Zayn.
«Perché…» quando Harry parlò la sua voce si era addolcita e dispiaciuta «…perché io sono un incapace. Non ho coraggio di perdonare, faccio davvero schifo…»
Zayn fermò il suo indietreggiare e restò in attesa che Harry continuasse. Da oltre la porta giunse la voce di Harry «Sai come sono fatto, e sai che non potrò cambiare mai.»
Era vero, non avrebbe mai potuto cambiare e Zayn lo sapeva e si rassegnava a quell’idea. «Ma io…» proseguì Harry «continuerò a volerti bene nonostante tu sia testardo, vanitoso e permaloso. E tu continuerai a volermi bene nonostante io sia un perfetto idiota, un bastardo, e uno sciupafemmine. Perché noi ci vogliamo bene, vero?»
Zayn non aveva bisogno di guardare dallo spioncino per immaginarsi i suoi occhi grandi e più verdi, pieni di speranza e lucidi. Ecco cosa amava di Harry: la sua ingenuità. Era come un bambino. Sai, i bambini ti vengono vicini, ti abbraccio e ti riempiono di baci e poi ti chiedono “tu mi vuoi bene?” e hanno bisogno davvero di sapere che tu gli vuoi bene, perché per loro sei importante e hanno bisogno del tuo amore. Harry aveva bisogno dell’amore di Zayn.
Il moro sciolse le braccia, che erano incrociate al petto, e le distese lungo i fianchi. Chiuse gli occhi e trasse un profondo respiro per poi riaprirgli e avanzare verso la porta. Girò la maniglia ed aprì.
Il viso triste di Harry gli si parò davanti e mormorò un semplice e sincero: «Mi dispiace». Zayn non disse nulla, avanzò verso di lui e improvvisamente, dopo averlo guardato minaccioso e severo, come se volesse sgridarlo… non trovò le parole per farlo, e lo abbracciò. Lo avvolse tra le sue braccia senza che Harry se lo aspettasse. Infatti rimase per qualche istante impietrito poi cedette alla dolcezza di Zayn e ricambiò l’abbraccio.
Il loro legame era… unico. Si detestavano e allo stesso tempo di amavano. Erano diversi ma allo stesso tempo andavano d’accordo. Era indescrivibile ma era bellissimo.
«Certo, che ti voglio bene, cucciolo» sussurrò dolcemente Zayn accarezzandogli la schiena.
«Anch’io ti voglio bene anche se faccio lo stronzo, ricordatelo» Harry sommerse la testa nella spalla di Zayn e si lasciò coccolare.
«E non importa per Jessica… non mi piaceva nemmeno così tanto»
«Neanche a me» confessò sottovoce e distratto Harry. Zayn rimase perplesso, lo allontanò da se solo per guardarlo negli occhi.
«E allora perché l’hai fatto?»
Harry fece spallucce e le guance si tinsero di rosso. «Perché sono geloso.»
La risata di Zayn si espanse nell’aria, divertita e incuriosita. Abbracciò di nuovo l’amico ridacchiando. «Sei geloso di me, eh?»
«E poi quella Jessica non è adatta per te. E’ antipatica e vuole solo portarti a letto perché sei un personaggio ricco e famoso.»
«Ne sei sicuro?»
«Me l’ha confessato. Visto? C’è chi è più stronzo di me»
Entrambi i ragazzi ridacchiarono, poi Zayn cinse le spalle dell’amico con un braccio e si diressero in casa. «Beh, grazie per avermela tenuta lontana»
«Non c’è di che. Adesso però mi regali un pacco di Haribo?»
Zayn rise di gusto, poi accarezzò i capelli di Harry e gli baciò una guancia. «Certo, piccolo»
E si chiusero la porta alle loro spalle.
 
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Non mi andava di rileggere quindi so che ci saranno molti errori, ma voi ignorateli v.v
Bene… Zarry! Che pensate? Vi piacciono come coppia? Adesso, ancora non lo so, ma penso che metterò tutte le bromance… però è un lavoro troppo lungo, quindi, se avete una bromance che vi gusta mucho potrei scrivervela… che ve ne pare?
Vabbè, tanto nessuno se le fuma le mie fan fiction. Spero che vi sia piaciuta questa Zarry v.v
      

  
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