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Autore: blood_eyes    10/08/2012    3 recensioni
un mondo magico da salvare, le avventure di due ragazzi, un re del male da distruggere, verità che verranno scoperte,passioni e tradimenti
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il proibito aveva un certo gusto, per questo non ebbi paura ad entrare nel bosco,si diceva che fosse infestato e molte altre leggende simili; sciocchezze, storielle da raccontare ai bambini per non doverli andare a cercare nel bosco.  
-Forza Shaironne non avrai paura di entrare nel bosco infestato- Hogal come al suo solito doveva urlare.                                                                                                                
-Stupido così ci farai scoprire-Mi addentrai nel bosco e raggiunsi Hogal che mi aspettava su di una roccia.                                                                                                                                 
Come al solito Hogal portava tutto il cibo che potesse entrare nello zaino, io ciò che era utile: una torcia, un po’ di cibo, ed un coltello,dopotutto non si sa mai se possa sevire.     
Non vi erano sentieri quindi la taversata fu più difficile del previsto ma fortunatamente eravamo due ragazzi agili, ci dovemmo arrampicare su rocce ed alberi. Dopo circa un quarto d’ora era già piena di graffi,che rabbia.                                                                                                                                              
Le pietre cedevano facilmente sotto il nostro peso, infatti cominciai a scivolare quando si ruppe il masso, sapevo che mi sarei di sicura rotta una gambe se fossi stata fortunata,dopotutto ci eravamo arrampicati di molto, la prontezza di riflessi di Hogal però mi salvò; non pensavo che avesse abbastanza forza da trascinarmi fino in cima.                    
-Grazie- parole schiette e fredde, odio essere aiutata.    
  Ho sempre pensato di potermela cavare da sola, sin da quando scoprì di essere rimasta ofana quando ero ancora in fasce. Sono sempre stata considerata una ragazza strana, solo perché non avevo i genitori, per questo passai tutti i miei diciassette anni completamente sola; l’ unica persona che sia mai riuscita a rapportarsi con me è stato Hogal, siamo uniti dallo stesso destino essere divesi pechè siamo orfani.     
 Hogal è un ragazzo simpatico, diretto, odia le persone che danno fastidio a quelli più problematici, viene reputato come un paladino della giustizia, ciò mi fa sempre ridere, inoltre ora molte ragazze gli vanno dietro; dopotutto è un bel ragazzo: alto, occhi neri come la notte ed i capelli biondo cenere; sinceramente ciò a me non ha mai fatto effetto.
 
Come faceva a non capire che l’amava sin da quando erano bambini; infondo come fai a non innamorarti di quegli occhi verdi brillanti che ogni volta che accadeva qualcosa che l’ attirava risplendevano, ed i capelli neri corvino lucenti e sicuramente morbidi e setosi. Molti ragazzi le vanno dietro eppure non se ne accorge. Lei non sa che quando mi tratta così soffro; certo Shironne è sempre fredda e distaccata ma almeno con me potrebbe essere più dolce; grazie solamente un grazie, da non crederci.
 
-Hogal ti vuoi muovere oppure vuoi rimanere la a fissarmi in eterno?- Quel ragazzo la faceva impazzire, non la ascoltava mai-Su sbrigati-                                                  
Camminarono ancora per qualche minuto -Wow- Fu tutto quello che riuscirono a dire guardando quella quercia da una forma stranissima-Sembra un portale; guarda come si spacca al centro e le radici sembrano degli scalini,ahahah, forte- Hogal era entusiasta della visione; -Proviamo a passrci dentro- Mi avvicinai ma fui bloccata dal mio compagno che voleva che entrassimo insieme, era proprio un bambinone.                             
Contò fino al tre ed attraversammo quell’albero; mi ricordo solo un bagliore accecante e poi il nulla totale.                                                                                                                       
 Mi svegliai di colpo,  accanto a me Hogal era ancora svenuto, ma cosa era successo? Perché eravamo in terra?  Sentì una presenza inquietante: ci osservava.                              
Tesi l’udito il più possibile, avevo ragione; un rumore di passi dietro di noi, qualcuno che scappava –Hogal, Hogal. Svegliati, dai- finalmente-C’ era qualcuno che ci osservava-         
-Non fare la bambina Shironne. Ti sarai sbagliata- Si alzò e guardandosi intorno cominciò a muoversi-Dai vieni; andiamo a vedere i dintorni-                                                          
Forse mi ero sbagliata; lo raggiunsi. Continuavo a sentire quella strana presenza, ma non le diedi peso.                                                                                                                                  
  –A te non sembra che questo bosco abbia una starana forza?- Hogal sembrava quasi impaurito; lo vidi rabbrividire; che strano lui che ha paura. Però aveva ragione era strano quel bosco
-Un villaggio- Già proprio così, c’ era un villaggio; però era completamente distrutto, dalle case usciva del fumo come se fossero state incendiate.                                                          
–Cos’ era?- Dinuovo quel rumore di passi, stavolta però lo sentì anche Hogal          
-Voi chi siete?- Tuonò una voce, ci girammo di scatto un signore ci guadava, sembrava molto vecchio, il suo viso era scavato da profonde rughe, gli occhi spenti, era trasandato e sporco di fuliggine-Siete gli emissari di Laivor?-      
-Non sappiamo nemmeno chi sia Laivor; noi stavamo solo facendo un giro per il bosco, però non sapevamo che ci fossero dei villaggi-                                                                      
Il vecchio parve acquietarsi, ci disse di sederci e ci offrì dellì acqua-Quindi voi non sapete di trovarvi nel mondo di Avorth-                                                                                                     
  -Avorth? Mai sentito, signore lei è sicuro di sentirsi bene? Sulla terra non esiste nessun luogo chiamato Avorth-                                                                                                                        
-Infatti, questo è un mondo incantato, qui vivono creature di ogni tipo; compresi voi umani. Però sono in pochi gli umani a cui è permesso entrare nel nostro mondo-                         
-Signore, sono spiacente ma credo che lei si sbaglia- Shironne era molto scettica all’ idea di un mondo magico.                                                                                                                       
  –Ne sei sicura ragazza? Per caso mentre passeggiavate nel bosco vi è successo qualcosa di strano?-   
-Siamo passati attravrso un albero che sembrava un portale e siamo stati accecati da un bagliore poi siamo svenuti- Hogal sembrava considerare la cosa molto strana, ed ora che ci riflettevo: come è possibile che passando in mezzo ad un albero si svenga dopo essere stati accecati?    
  -Forse è un po strano-Concordai         
-Avete trovato l’ ingresso per il nostro mondo; però mi sembra strano, Laivor,l’emissario del re del Male, aveva chiuso tutti i portali: nessuno poteva entrare od uscire. Voi dovreste possedere un potere molto potente se siete arrivati qui- il vecchio riflettèun attimo-Comunque non vi conviene rimanere qui, se siete entrati nel mondo avete uno scopo ben preciso, magari quello di salvarci; vi conviene continuare per la foresta, e non fatevi scoprire dalle guardie di Laivor-         
Ringraziammo il vecchio per il cibo che ci aveva dato e continuammo il nostro viaggio. Restammo in selenzio per molto tempo poi Hogal lo ruppe-E se il vecchio avesse ragione? Se noi fossimo riusciti ad entrare perché dobbiamo salvare questo mondo?- Riflettei su ciò che disse; forse era vero, magari valeva la pena tentare; no, non era possibile; non può esistere un mondo magico e poi io ed Hogal dovremmo salvarlo dal re del Male, -impossibile- risposi scettica    
-Andiamo Shironne,perché dovrebbe essere impossibile? Magari è la realtà-  
Continuammo con questo discorso fino a quando Hogal non mi convinse che poteva essere vero ciò che aveva detto il vecchio e rise entusiasta-Bene allora andiamo a salvare il mondo di, come ha detto che si chiama?- era un ragazzo impossibile-Avorth-             
Stava calando la sera quindi dovemmo cercare un riparo dove dormire,e qualcosa per ripararci da freddo-Che ne dici di quella nicchia sotto l’albero caduto? Ci riparerà dal vento-Poteva andare. Insieme al cibo scoprimmo che il vecchio ci diede anche una mappa del regno- Wow quanto è grande- fu tutto quello che riuscì a dire.                                                              
-Stavo riflettendo-Dissi durante la cena-Come salviamo questo mondo se non sappiamo combattere o fare cose simili, se è un mondo magico si presuppone che le persone sappiano usare la magia, ma noi no-Hogal non rispose stava riflettendo; alla fine ci addormentammo.  
  
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