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Autore: delena900    10/08/2012    3 recensioni
L'amore è sempre paziente e gentile, non è mai geloso... L'amore non è mai presuntuoso o pieno di se, non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore. L'amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri ma si delizia della verità. È sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta.
Nina e Ian ♥
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avevo rovinato tutto e sembrava impossibile ricucire il rapporto.
“Ian” mi voltai e trovai Paul.
“Ho fatto come mi hai detto tu. Non l’ho pressata, l’ho lasciata libera ma… dopo tre giorni di lontananza non ho resistito. Mi manca, Paul. Mi manca tutto di lei. Mi manca il suo profumo. Il suo sorriso. I suoi occhi. La sua voce.
Io ho bisogno di lei. Ho bisogno che lei faccia parte della mia vita. Io sono niente, senza lei al mio fianco.
Cazzo, si può sbagliare nella vita no? Una seconda possibilità si da tutti perché lei non me la da?
Anch’io non pensavo ad una gravidanza ma di certo se dovesse succedere io rimarrei sempre e comunque al sua fianco, non scapperei mai via lasciandole affrontare tutto da sola.” Paul mi aveva ascoltato senza interrompermi.
Non avrei sopportato l’idea di perderla.
 
Pov Nina
Ero rimasta ad ascoltare ogni parola che era uscita dalla bocca di Ian. E le lacrime prontamente bagnarono il mio viso.
Anch’io avrei voluto continuare a far parte della sua vita.
Mi mancava da impazzire. Sono stati tre giorni duri perché in questi tre giorni la voglia di baciarlo, di abbracciarlo è stata tanta e difficile da tenere a freno.
Salii dritta in camera. Quella che doveva essere la nostra camera.
Mi liberai del mio pigiama e andai in bagno. Entrai in doccia, lasciando che l’acqua calda scorresse lungo tutto il mio corpo, sciogliesse i miei muscoli. Mi appoggiai alla parete e piansi.
Improvvisamente il mio battito cardiaco sembrò arrestarsi per poi accelerare.
Sentii la porta del bagno aprirsi. Mi mancò il respiro.
Chiusi il getto d’acqua e lentamente aprii la cabina.
Ian era di fronte di me ed io ero di fronte a lui, interamente nuda.
Rimasi ferma non sapendo cosa fare. Era come se fossi incapace di muovermi.
Uscii piano dalla doccia e mi avvinai a lui, gocciolando per terra.
Ero tutta bagnata.
Il suo sguardo passò in rassegna su ogni tratto del mio corpo.
Eravamo a pochi centimetri di distanza.
Mi alzai sulle punte e con la lingua tracciai il contorno delle sue labbra.
Rimase immobile e mi spiazzò. Indietreggiai lo guardai un’altra volta negli occhi, abbassai lo sguardo e decisi di rientrare in camera.
Lo superai ma la sua mano bloccò la mia.
Ero ancora voltata quando avvertii una scarica elettrica percorrermi la schiena.
Le sue labbra erano intente ad infuocare le mie spalle. Le sue mani circondavano la mia vita.
Ero in ecstasy. Avevo desiderato quel momento.
Mi voltai e lo baciai con bramosia ardente.
“Ian ho voglia di fare l’amore con te”
“Non aspettavo altro” presi a spogliarlo.
Mi beai di quella vista. Era interamente nudo ed era mio e lo sarebbe stato forse per sempre.
“Scusami io non”
“Baciami e non dire nient’altro.” Non volevo parlare, volevo solo godermi appieno il momento.
Entrammo nella doccia e lasciammo che l’acqua bagnasse i nostri corpi.
Mi spinse contro la parete. Il suo corpo premeva contro il mio. La mia eccitazione cresceva insieme alla sua.
Sentivo le sue mani percorrere i tratti più nascosti del mio corpo. Non smetteva di baciarmi. Le sue labbra scesero sui miei seni e le mie mani circondavano la sua schiena scendendo sempre più giù.
Mi sollevò le gambe e si fece spazio dentro di me.
“Paul posso usare il tuo… Oh mio Dio! Ehm… ragazzi, cavolo.. Io vado via!”
Io e Ian ci guardammo in faccia e scoppiammo a ridere. Candice era entrata nel nostro bagno e ci aveva beccato proprio in un momento un po’ intimo.
“Ho dimenticato a chiudere la porta… Le si bloccherà la crescita”
“Dici?”
“Dico di si se ha visto le dimensioni del tuo amichetto” risposi maliziosa.
Stavo per uscire dalla doccia per chiudere a chiave la porta ma lui mi trattenne, impedendomi di uscire.
“Lasciala aperta è più eccitante”
La passione prese il nostro possesso e trascorremmo un’altra ora a fare l’amore.
Delicatamente baciò le mie labbra.
“Che ne dici se adesso facciamo la doccia? E’ un po’ tardi dobbiamo sempre essere i ritardati del gruppo?”
“Beh almeno ritardiamo per un valido motivo” disse tra un bacio e l’altro.
“Ian dai è tardi”
“D’accordo ma questa notte non avrai scuse. Ti amo, Nina! Ti amo, davvero”
MI persi nei suoi occhi e per un attimo non dissi nulla e lui si rabbuiò.
“Sei ancora..”
“No amore, non sono arrabbiata con te. Ti amo anch’io, davvero!” e ci abbracciammo più forte per poi fare la doccia e in seguito prepararci per il volo per Venezia.
 
Pov Ian
Avevamo trascorse due intense ore a fare l’amore. Mi era mancato sentirla mia.
L’avevo lasciata prepararsi in camera, ed io ero andato da Paul.
In quei tre giorni avevo dormito da lui e tutti i miei vestiti erano nella sua stanza.
“Ma potevate chiuderla la porta, no?” scoppiai a ridere, ripensando alla faccia di Candi.
“E’ stato più eccitante!”
“Certo Som, per te tutto è più eccitante. Scopare nel mio letto, scopare nel bagno comunicante con le altre camere… beh potresti avvisarmi su dove hai in mente di farlo stanotte?”
“Così prendi appunti per Torrey?” dissi ridendo di gusto ma lui non rispose.
 “Ma sai quanti giorni stiamo a Venezia?” chiesi curioso.
“Ritorniamo domani. Quindi stanotte potete battezzare la camera dell’hotel”
“Ma possibile mai che pensi solo al sesso, Paul? Sei in astinenza, sei arrivato proprio al limite, eh?” mi stavo sganasciando dalle risate vedendo il cambiamento delle sue espressioni.
Preparai il mio trolley e lasciai Paul ultimare il suo.
“Vado da Nina, che è meglio!”
“Certo io non ho due tette e nei piani bassi nessuno è pronto ad ospitarti.”
“Però ti piacerebbe!” e con quest’ultima battuta uscii e la raggiunsi.
Bussai aspettando che lei m’invitasse ad entrare. Non so il perché di quel gesto dopo la mattinata trascorsa.
Mi venne subito ad aprire. Non si era ancora vestita. Era in accappatoio e con le pantofole e i capelli alzati in uno chignon.
“Perché hai bussato?” mi passai una mano tra i capelli e sorrisi senza aggiungere altro.
“Perché sei in imbarazzo?” conosceva ormai tutto di me, era  difficile nasconderle qualcosa.
“Non eri in imbarazzo questa mattina? Ian perché non parli? Qualcuno ti ha..” oltrepassai la soglia, mi avvicinai al suo viso e la baciai dolcemente.
“Oh Ian… non adesso! Non possiamo”
“Si che possiamo” sciolsi la cintura del suo accappatoio, lasciando che ricadesse per terra.
Non dubitavo che fosse nuda. Era bellissima.
Le mia mani scesero giù, sempre più giù. Era calda. Bollente e fremeva.
Gemette e si ritrasse.
“Amore vorrei tanto e lo sai ma non possiamo. Ho ancora tante cose da fare ed è tardissimo.” Non badai alle sue parole e continuai a torturarla. Sembrò lasciarsi andare.
Mi tolsi la maglietta e la spinsi sul letto.
“Ti odio quando fai così” disse mordendomi il labbro inferiore.
“E tu mi fai impazzire quando fai così” e nuovamente facemmo l’amore.
Rimasi sdraiato nel letto ad osservarla mentre preparava i suoi abiti nella valigia.
“Grazie dell’aiuto, eh?”
“Sei così bella che vorrei rimanere tutto il tempo ad osservarti” chiuse gli occhi e prese un respiro.
“Ian…” mi si avvicinò “amore sei così dolce ma adesso alza il culo dal letto e aiutami” ero rimasto scioccato ma poi scoppiò a ridere.
“Dai amore è tardi, se non mi aiuti tu…”
Le cinsi i fianchi da dietro “conosco un bel modo per aiutarti” le sussurrai all’orecchio.
“Sarà sempre così? Insomma avrai sempre questa stessa voglia di me?” disse poggiando il capo sulla mia spalla.
“Si, io non saprò mai saziarmi di te. Non sarà mai abbastanza per me, ne vorrò sempre di più!”
La feci voltare. La guardai negli occhi e l’abbracciai. La strinsi  forte tra le braccia e inspirai il suo profumo. Era così dolce.
“Perché mi fai quest’effetto?” prese la mia mano e la portò sul suo petto.
“Lo senti? Mi fai battere forte il cuore” lo sentivo. Quel suono era una forte emozione per me. “ti amo così tanto”
“Ti amo anch’io” le risposi specchiandomi nei suoi grandi occhi marroni capaci di ammaliarmi e sedurmi in ogni momento.
“Non sai quanto mi dispiace interrompere questo momento”
“Allora non farlo” le dissi baciandole il collo.
“Dobbiamo farlo”
“Oh si mi piace quando prendi l’iniziativa amore. Non ti stanchi mai” e le diedi una pacca sul sedere ma lei sciolse l’abbraccio.
“Amore sei insaziabile ma adesso i bagagli reclamano. Stanotte sapremo rifarci.” Mi lasciò con un bacio sulle labbra prima di ultimare la valigia.
 
Pov Nina
 
Prendemmo i bagagli e scendemmo le scale mano nella mano.
Finalmente era tornato il sereno e stavo bene. Stavamo bene.
Erano tutti giù. Paul stava sgranocchiando qualcosa insieme a Michael.
"Buon giorno ragazzi" salutò Ian e lo stesso feci io.
"Po- po po- po" gridava Paul.
Io e Ian ci guardammo e scoppiammo a ridere.
"Perchè questo verso?"
"Sta suonando l'allarme"
"L'allarme?" chiese Ian.
"Qualcuno potrebbe spiccare il volo, chiudi la saracinesca!"
Il mio sguardo inevitabilmente si posò sul basso ventre di Ian e scoppiai a ridere vedendo la lampo abbassata.
Mi misi davanti a lui e la tirai su.
"Non voglio che spicchi il volo!" sussurrai maliziosamente.
 La mia attenzione fu subito catturata dal rigonfiamento nei suoi jeans.
"Dovete rifarvi delle tre notti di lontananza proprio adesso? Non vi è bastato in bagno?"
Il mio viso all'istante s'imporporò ma ricordando la scena risi di gusto.
"Che brutta bestia l'invidia." aggiunsi ammiccando e Ian non si trattenne e ridacchiò sotto i baffi.
"E cosa avrei da invidiare?"
"Quella cosa che ti ha fatto rimanere a bocca aperta"
"Ha proprio un brutto effetto su di te  Ian! Davvero, pessimo!" io e Ian ci scambiammo uno sguardo complice e scoppiammo a ridere.
Senza aggiungere altro prendemmo i bagagli e uscimmo di casa per raggiungere l'aeroporto. Venezia ci attendeva.

Salve a tutte bellissime,
come state??? Eccovi un nuovo capitolo. Finalmente i due piccioncini hanno chiarito e in che modo ;)
E' tornato il sereno. Il capitolo non è lungo, ho preferito terminarlo così in modo da dedicare il prossimo alla convention.
Attendo le vostre recensioni, voglio sapere se vi piace o meno o se devo cambiare qualcosa.
Grazie infinite a tutte.
Un bacio enorme
Gabry
  
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