Ci sono dei momenti nella nostra vita che ci troviamo ad un bivio. Impauriti, confusi, senza una meta. Le scelte che facciamo in questi momenti possono segnare il resto della nostra vita. È certo che quando si è di fronte all'ignoto, la maggior parte di noi preferisce far retromarcia e tornare indietro. Ma occasionalmente, le persone ti fanno pressione per qualcosa di meglio. Qualcosa aldilà del dolore di dover continuare da soli. E aldilà del valore e del coraggio che ci porta a far entrare qualcuno. O di dare un'altra possibilità a qualcuno. Qualcosa aldilà della calma persistenza di un sogno. Perché è solo quando ti metti alla prova... che scopri chi sei veramente. Ed è solo quando ti metti alla prova che scopri chi puoi essere. La persona che vuoi essere, esiste. Da qualche parte sull'altro lato del duro lavoro, della fede, credenza... ed oltre l'angoscia e la paura di quello che ci aspetta più avanti. Lucas Scott One Tree Hill
Capitolo 1: Cosa è successo?
Dopo innumerevoli ore sento qualcuno che vuole infilzarmi, comincio ad urlare, apro gli occhi, e vedo ciò che è successo, vedo i corpi dei miei cari, li distesi per terra, il sangue tumefatto, intorno i loro corpi, cosa vi hanno fatto questi barbari, corro verso il corpo di mio padre, lo scuoto, non da segni di vita, sento degli spari dirigersi verso di me, nessuno va a segno, la gola mi brucia, l’odore del sangue mi fa venire sete, vedo il comandate, la mia rabbia è triplicata, lo raggiungo, gli sorrido malignamente, ora scoprirete la mia vendetta.
Gli azzanno la carotide, succhio ogni goccia vitale del suo sangue, fino a che sento che il suo cuore non batte più, ma non mi fermo, ne voglio altro, vedo lo sguardo impaurito e sbigottito di quei bastardi, li raggiungo uno a uno, li prosciugo tutti, ne lascio libero solo uno, deve dirlo che Anastasija Nikolaevna Romanova, è tornata.
Esco da quella prigione sono libera, corro arrivo alla porta, esco, ora sono libera, la vendetta, va servita fredda ma devo sapere che cosa sono diventata?
Il mio cervello elabora velocemente le informazioni il mio udito si è sviluppato al massimo, e in quel momento ricordo cosa disse mia nonna qualche mese prima
-Anastasia, vieni qui!- dice mia nonna
-Si nonna!- dico guardando
-Sai che la nostra famiglia, ha delle discendenze molto lontane?-
-Si nonna!-
-Beh devo dirti che tu hai del potenziale magico!-
-Nonna vuoi dire che sono una…-
-Una strega- e mi accarezza il volto e poi mi dice –Non devi dirlo a nessuno, nemmeno a quel bel giovanotto che ti gira intorno!-
-Chi giovanotto?- dico io arrossendo
-Ah Niklaus, mia cara!-
-Oh nonna, lui è un amico!-
-Ah si?-
-Si!-
Oh quanto mi mancate nonna, cosa sono adesso, raggiunsi una casa, era vuota, andai a dormire, la giornata è stata terribile, non avrei mai più rivisto la mia famiglia, e non sapevo in che cosa sono diventata, oh mio Dio.
Sognavo molte cose ed ecco
Ero nel giardino reale, era il giorno dell’assalto, ero dietro ad una colonna, ecco che vedo una persona comincio a correre, lui mi prende facilmente e poi mi gira, mi mette una mano vicino alla bocca e mi dice
-Non gridare Niko!-
-Nik, cosa ci fai qui?-
-Sono venuto per salvarti-poi mi fece guardare dritto negli occhi, e non so cosa mi fece, e mi disse- Bevi queste ampolle ogni giorno, dici che sono le tue medicine! Hai capito Niko?- io mossi la testa e dissi
-Che cos'è?-
-Il mio sangue!-
-Come?Cosa?-
-Io sono un vampiro, e ho bisogno del tuo sangue!-
In quel momento entrambi ci scambiammo sangue, era stato come un estasi, mi piaceva, poi sentimmo delle voci, allora lui mi disse
-Ci rincontreremo Niko!- si avvicino alle mie labbra e mi baciò- Ti Amo-mi infilò al mio anulare destro l’anello e io risposi
-Ti amo anche io Nik!-
Mi lasciò li sola, con quella borsa piena di ampolle, ecco cosa ero diventata, un vampiro.
Era notte inoltrata mi svegliai di butto, e mi ritrovai un vampiro, si lo riconoscevo, lo avevo visto una volta con Klaus, mi disse che era suo fratello, lui si avvicinò a me mi disse
-Le mie condoglianze sua maestà!-
-Non mi piacciono questi formalismi, ditemi cosa volete da me?-
-Niente solo avvisarvi, che il vostro Klaus, se possiamo dirlo ancora così, se ne andato!-
-Come se ne andato?- dissi incredula
-Eh si, sa ha creduto che foste morta, e se ne andato,non dopo aver trovato un’altra dama!-
-Bene, lei chi è?-
-Io sono Elijah, o Elia, come lei desidera chiamarmi!-
-Elia, lei è il fratello di Klaus?-
-Si-
-Bene, ora può insegnarmi a diventare una vampira perfetta?-
-Si sua maestà!-
-Per prima cosa, non chiamatemi sua maestà, ho sempre odiato questi formalismi, seconda cosa chiamatemi Anastasia o Ania, come preferite, e terza cosa sapete dove sono i miei famigliari?-
-Si li hanno sepolti, e volevano cremare sua sorella Marija e suo fratello Aleksej, ma sono arrivato appena in tempo per fermali, riposano in pace Ania!-
-Grazie Elia! Ora comincia la lezione!-
Passai alcuni anni in quella casa, Elia era una persona molto riservata a tratti somigliava a mio padre, oh quanto mi mancano, quelle giornate a giocare con loro, a farli divertire, è sempre stata la mia passione far divertire le persone, e quando ho scoperto la macchina fotografica, mi divertito a fare milioni di fotografie.
Elia è riuscito a prenderle,e portarmi le mie fotografie, le guardo molte volte, e piango, mi mancano così tanto!
E’ il 1928 Elia è al mio fianco, mi piace la sua protezione, mi manca Klaus, ma ci convivo, sono passati 11 anni da quella notte terribile, ora mi godo la mia vita da vampira.
Da un anno viviamo in Danimarca, da lontano guardo mia nonna, che affaticata dall’età ma anche dal dolore delle sue numerosissime perdite,cammina per il suo palazzo, mi fa male al mio cuore di giaccio, Elia mi guarda e mi abbraccia, sappiamo entrambi quando male mi fa, ma le faccio una fotografia, è il mio ricordo di lei, so che la sua fine è vicina, ha sofferto moltissimo la mia nonna, e merita un po’ di pace.
E’ arrivato Novembre, Elia, arrivò a casa velocemente, stavo facendo sviluppare il rullino, si avvicino a me e mi dice
-Ania, ti devo dire una cosa spiacevole!- dice con un tono triste
-La nonna è morta?- dico io sperando in una risposta negativa
-Si è deceduta!-
A quelle parole svengo, sono rimasta sola, l’unica famigliare è mia zia, ma non voglio rovinarle la vita.
E’ passato un mese da quella notizia, ho fatto i bagagli in gran segreto, devo vivere la mia vita, ho scritto un biglietto ad Elia, e ora che mi faccia una mia non vita, non ho più nessun legame, chiudo la porta e me ne vado
Addio Elia.
Angolo AniaS
Buongiorno ragazze, quando ho cominciato a scrivere, mi piaceva questa idea, ho sempre sperato che Anastasia fosse viva, e mi sono documentata molto per rendere le azioni verosimili.
Spero che il capitolo vi piaccia, e qualche recensione non mi dispiacerebbe, anche se è una critica, sono qui per migliorare.
Al prossimo aggiornamento
AniaS