Era quello, il momento.

I rumori della battaglia, le voci concitate, le esplosioni cariche di fumo, divennero solo un mero sottofondo, un mormorìo basso in fondo alla mente.

Loro due, al centro di quel campo, e nient’altro.

Le sue mani bianche, macchiate di sangue e fango, erano posate sul suo petto, sul quale si apriva una profonda ferita.

<< Sakura-chan! >>

Naruto si slanciò nella sua direzione, riuscendo ad evitare che un paio di kunai la prendessero in pieno.

Voci di sottofondo, solo voci di sottofondo.

Il respiro era pesante, gli occhi stretti per la concentrazione: le mani di Sakura incominciarono a brillare di un bagliore verdastro, che si diffuse sulla sua pelle.

<< Sasuke-kun… >>, la sua voce era un sussurro roco, appena udibile.

Lui la guardava, gli occhi neri vuoti e senza fondo.

Avrebbe voluto vederci tenerezza, in quella sguardo. Compassione, tristezza, qualsiasi cosa andava bene.

<< Ti prego, resisti… Ti prego. >>

Per me.

La lacrime incominciarono a correre sulle sue guance, lasciando tracce umide fra le macchie incrostate sul volto.
I capelli le cadevano disordinatamente sul viso, impedendo la vista degli occhi verdi e brillanti, e nonostante tutto, ancora pieni di vita.

<< Sasuke-kun, io ti amo. >>, aveva mormorato fra un singhiozzo e l’altro, cercando di resistere alla tentazione di buttargli le braccia al collo, e piangere contro il suo corpo freddo.

Le sue mani restarono invece fermamente premute sulla ferita, nel disperato quanto inutile tentativo di salvarlo.

Ed era quello, il momento.

Era quello il momento in cui i rumori della battaglia diventano solo un sottofondo, in cui la voce si fa più profonda, le lacrime più dolci.

Quello era il momento in cui lui avrebbe dovuto sorridere, dischiudere le labbra, e mormorare semplicemente:

<< Anche io. >>

Per poi chiudere gli occhi, e lasciare la vita con la consolazione di un fantasma, esattamente come lei lo avrebbe desiderato.

Quello, sarebbe dovuto essere il momento.

I suoi occhi si fecero ancora più duri, ancora più oscuri. Le labbra si storsero in una smorfia appena accentuata, che si dissolse in fretta sul volto di pietra.

E lentamente, con un calma terrificante, lui scosse la testa.

Io non ti amo, Sakura. Non ti amo.

* * *

Un'altra cosa assolutamente priva di senso. Scritta in cinque minuti, forse neanche riletta: quindi, maneggiare con cura. Potrei accusare la Ross, per avermi influenzato negativamente questo pomeriggio, ma in realtà è roba di qualche tempo fa. X°°D

Con questo, faccio un saluto a tutti, poiché la qui presente se ne va a Roma per il week-end. Ergo, il settimo capitolo di Cruellest Month non uscirà lunedì.
Che qualcuno recensisca però, sennò piango. ç____ç

Ja Ne,

suzako