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Autore: FairLady    10/08/2012    3 recensioni
Roxie e la sua vita. Tanto soddisfacente nel lato professionale, quanto incasinata e sconnessa in quello privato. Chissà se certi muri, eretti con tanta volontà e determinazione, riusciranno un giorno ad essere abbattuti?!
Revisione in corso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Roxie Pov.
 
Per non aver avuto un uomo in casa da parecchio tempo, mi stavo abituato troppo velocemente ad avere Ian ciondolante tra le mie mura domestiche. 
Mi plasmavo magnificamente su di lui, con lui. In lui.
Mi perdevo tra quelle braccia, desiderosa quasi di non fare ritorno.
Era rassicurante la sua presenza. Eccitante e lenitiva al tempo stesso. 
La solitudine gioca brutti scherzi, alle volte. La cosa più assurda era che sapevo perfettamente che avrei potuto scottarmi ma non riuscivo, non potevo e non desideravo stare in guardia. Più mi abbandonavo e più sentivo il bisogno e l’istinto di abbandonarmi maggiormente.
“A cosa sta pensando quella tua testolina malata?”
Vedevo la sua chioma nera e spettinata, spuntare dall’anta del frigorifero.
I calzoni di una vecchia tuta di mio padre gli stavano alla perfezione. 
Prese la frutta e si voltò verso di me, sorridente, con quei pettorali e quegli addominali che avevo imparato a conoscere così bene, in bella vista. 
Avevo ancora voglia di lui. 
“A niente di particolare…” gli risposi, tornando padrona di me stessa. Più o meno.
Prese due mele e dopo averle lavate me ne lanciò una, prendendo un morso dall’altra. 
“Ah-ah – mi redarguì, scuotendo la testa – non me la bevo… forza!”
Gli sorrisi, certa che niente e nessuno lo avrebbe distolto dalla sua curiosità.
“Mi piace vederti girare tra le mie cose. Mi da sicurezza…”
Sorrise in risposta. Forse si aspettava qualcosa di più ma si accontentò. 
Si avvicinò e mi prese il mento tra l’indice e il pollice, guardandomi negli occhi intensamente. Come se dovesse essere l’ultima volta. 
“E a me piace starti intorno, dottoressa.” Assaggiò piano le mie labbra con le sue. Arrendevole come sempre gli permisi di approfondire. Sapeva di mela, del mio dentifricio e di bagnoschiuma al borotalco. E poi sapeva di uomo. Sapeva di casa. Sapeva di amore. 
Oh diamine, Rox! Smettila di essere così smielata!
“Sarà meglio sbrigarsi. Anche oggi la giornata è piena…” riuscii a dire, staccandomi da lui con non so quale forza di volontà. 
In sua presenza diventavo qualcosa più simile ad un mollusco che ad un essere umano con capacità di intendere e volere. Ero felice di sapere che in qualche modo riuscivo ancora a prendere qualche decisione razionale. 
Ci fermammo da Buck’s lungo la strada per l’ospedale e una volta lì, ci salutammo. Lui doveva andare da Ariel e poi raggiungere gli altri per portare avanti il lavoro, io ero di turno in pronto soccorso. 
“Ci vediamo più tardi, dottoressa.” Mi disse, baciandomi a fior di labbra.
“Ok.. – gli dissi, rispondendo al bacio, fuggevolmente – meglio non mettere troppa carne al fuoco. La regina delle pettegole è di turno stamattina!” 
Con uno sguardo eloquente, lo indirizzai alle mie spalle dove una gongolante Jill se ne stava in adorazione. Ma lui avvicinò ancora di più il viso al mio e mi baciò. Intensamente. 
“Diamogli qualche soddisfazione, ogni tanto!” 
“Sicuramente starà avendo un infarto.” Mi sentivo una ragazzina. Leggera e spensierata. Innamorata. Oddio. Non poteva essere! Risi dei miei pensieri assurdi e salutai di nuovo Ian, voltandomi. 
“E non scordarti che oggi pomeriggio abbiamo un impegno.”
Si avvicinò un dito alla tempia e sorrise. Un sorriso caldo, genuino, ricco e devastante.
“Memoria a prova di hacker!”
Camminai verso lo studio di Richardson con le gambe ancora molli come budino e un sorriso beota stampato in volto. Come al solito infilai la busta nella porta.
“Buongiorno Roxie!”
Appena mi vide il suo sorriso si allargò. Gli divideva il viso in due.
“Che c’è da sorridere in quel modo vergognoso?”
“No, tu che hai da sorridere in quel modo vergognoso?”
Era bravo a rigirare la frittata. Ma ero quasi certa che sapesse il motivo del mio buonumore.
“Io sorrido, capo! Sempre!” 
“I sorrisi veri sono quelli che prendono anche gli occhi. I tuoi si illuminavano solo con i bambini. – fece una delle sue pausa ad effetto – fino ad oggi.”
“Non hai ancora mangiato i donut e il cappuccino si fredderà. Forza, mangia!”
Avevo voglia di abbracciarlo. Ne sentivo il bisogno. Sapevo che la mia giornata, così, sarebbe stata completa. 
Senza che avessi neanche il tempo di formulare il pensiero lui si alzò e venne verso di me e mi abbracciò. 
“Sono solo felice di vederti felice.” Fu l’unica cosa che disse. 
E d’un tratto mi sembrò di essere ancora tra le braccia del mio papà.
 
Anne Pov
 
Ero un po’ nervosa. 
Lo dovevo ammettere. 
Non avevo mai visto o sentito la mia amica così presa da qualcuno. 
Nemmeno da l’”innominabile” Nicholas Percy. 
Sapevo già che se questo fusto mi avesse fatto una brutta impressione, avrei finito col rovinare tutto prima ancora di iniziare a provare gli abiti. 
Era la mia unica vera amica. La mia sorellina. La persona alla quale tenessi di più al mondo. Non avrei mai permesso che potesse stare ancora male. Non per un uomo. 
Stavo ancora aspettando di fronte all’ingresso dell’atelier quando il telefono prese a squillare.
“Pronto?”
“Pronto, Anne?”
La bile minacciava di tracimare. Ancora lui???
“Ti ho detto di non chiamare più e di lasciarci in pace!”
“No..ti prego. Non riagganciare! Ho bisogno di parlarti…”
“No, invece. Lasciaci in pace. Evapora o mando qualcuno degli amici di Peter a trovarti!”
Spensi il telefono e lo buttai in borsa in preda ad un attacco nevrastenico. 
Avrei dovuto darmi una calmata prima che fosse arrivata Roxie o sarebbero stati guai.
In quel momento un suv nero parcheggiò dall’altra parte della strada, di fronte a me. 
Dal lato passeggero vidi spuntare la chioma rossa della mia amica. Poco dopo la porta del guidatore si aprì e un ragazzo moro, in jeans, maglietta bianca, giacca di pelle marrone e un cappello nero calcato in testa, scese e aspettò Roxie. La prese per mano e attraversarono la strada insieme, diretti verso di me.
Lei mi salutò con la mano, sorridendo come forse non l’avevo mai vista fare. 
Lui. Lui era. Notevole, avrei osato dire. 
Lui era. Ian Somerhalder!!!
Trattenni un gridolino da teenager. Dovevo contenermi o Roxie mi avrebbe uccisa a forza di spilli negli occhi. 
Ma non potevo credere che la mia amica stesse uscendo con uno degli attori emergenti più belli da Honolulu a Brisbane! 
Cioè. Perché non potevo crederci? In fondo Roxanne era davvero un bel bocconcino ma…
Di colpo mi svegliai tra le braccia della mia amica mentre Ian ci guardava sorridente. Forse un po’ imbarazzato. Probabilmente lei lo aveva preparato mentalmente a me. Risi all’idea. 
“Ciao, io sono Anne…”
Lui mi porse una mano affusolata e curata. Dio come amo le celebrità!!!
“Si, ho sentito parlare di te… - rispose inarcando un sopracciglio con espressione divertita – io sono Ian. Piacere…”
“Dai, entriamo..” li invitai, prendendo sottobraccio la mia amica e guardandola con gli occhi sgranati.
Ian ci seguiva ad un paio di passi.
“Quando avevi intenzione di dirmi che frequenti una star della tv???”
 
***************
 
Angolo dell'autrice

Buon pomeriggio popolo di EFP!

in questo capitolo vengono un pò a galla i sentimenti che legano Roxie al suo papà "ad interim", come si dice.
Tutto sommato una vera famiglia di sangue lei non l'ha più e nella sua vita, tutti gli affetti, sono parte di qualcosa che va al di la del sangue e a volta si possono rivelare anche più forti. 
Inoltre c'è l'ingresso del POV di Anne, la migliore amica di Roxanne. La nostra ragazza tutto pepe sta combinando qualcosa di strano anche se poi i suoi propositi sono tutti in buona fede. Vedremo poi più avanti questa cosa.
E tada....lei conosce Ian, di fama ovviamente.
Fa la giornalista quindi non è particolarmente ferrata sullo show ma la bellezza del nostro Smolder di certo non l'è passata inosservata. 
Vedremo poi anche in questo caso, cosa succederà! ^^
Intanto ringrazio come di consueto chi legge in silenzio, chi recensisce, chi segue/preferisce o ricorda la mia storia e vi do appuntamento al prossimo capitolo. 


xoxo

 
   
 
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