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Autore: _ALE2_    22/02/2007    1 recensioni
Angel e Ryan...due vite che si intrecciano per volere del destino...un nuovo pericolo minaccia Tokyo...riuscirà l'amore a vincere sul male?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Malinconia
Ciao a ttt!!! Scusate l'attesa!!!
Smigol (l’ale malata) e Gollum (l’ale malefica) vi salutano ^___^
Siamo felicissime perché avete letto in tantissimi la nostra ff (ke pariataaaa!)
Un grazie speciale a Miky e Maggy ’94, grazie delle stupende recensioniii… invitiamo voi e non solo a commentare anche questo capitolo che a mio modesto parere (qll di gollum) è stupendissimooo… vi lasciamo buona letturaaaa!

Angel correva sulla sua moto a più non posso; era rimasta a sorvegliare nell’oscurità del parco Strawberry fino a quando non l’aveva vista rincasare. Una strana malinconia la pervadeva: pensava al volto della rossa e alle lacrime che aveva versato, “Per quale motivo? Perché piangevi? Ti pesa dover salvare ancora il mondo?” sorrise amaramente: forse si, forse veramente non ne poteva più di dover affrontare un nuovo pericolo, di dover rischiare ancora la vita. “ E’ tutta colpa nostra papà…” fermò la moto su di una collina in periferia, da cui era possibile ammirare lo spettacolo di Tokyo di notte, con tutte le sue milioni di luci splendenti. Cominciò a piangere singhiozzando, “Perché, perché, perché?” si abbassò di scatto e tirò un pugno a terra, “Questa è la mia guerra, nessun altro deve combatterla! Nessuno altro deve soffrire!” Rimase inginocchiata a lungo, fissando la città; si alzò di scatto, perse l’equilibrio e ricadde a terra, si rialzò sulle ginocchia e si prese fra le mani la testa, che le girava vorticosamente. “Non permetterò che qualcuno soffra così…” alzò lo sguardo verso il cielo “papà…dammi la forza!”

Al cafè Mew Mew, quel pomeriggio, c’era meno gente del solito e le ragazze lavoravano con più tranquillità; Ryan, stanco di non far nulla, si era sistemato dietro la cassa e, per tutto il tempo, non aveva perso di vista un solo secondo Angel, che quel giorno le sembrava molto più fiacca del solito: era pallidissima e, ogni volta che rimaneva senza far nulla, si appoggiava al muro, chiudendo gli occhi e mantenendosi la testa. Distolse per un attimo lo sguardo dalla ragazza ed incrociò quello preoccupato di Lory, “Ryan? Ci hai fatto caso anche tu?”  il ragazzo annuì pensieroso “si vede che non sta bene…forse dovrebbe tornare a casa…sarebbe meglio!” “Non mi pare il caso di farsi i fatti suoi…magari le parlo appena chiudiamo…” “mh…certo che non ha proprio una bella cera…è così pallida, ed ha gli occhi gonfi…secondo te cos’ha?” Ryan si voltò verso Lory sorridendo “sarà stanchezza tutto qui…ma adesso non preoccuparti, torna a lavorare” lei gli sorrise rasserenata e  ritornò a prendere le ordinazioni. Il biondo abbassò lo sguardo sulla cassa ”perdonami se ti mento Lory, ma non è il caso di allarmarsi…”. Appena chiuso il locale, Angel salutò tutti e si diresse verso la sua moto: ultimamente aveva preso il vizio di andarsi a fare un giretto notturno, prima di tornare a casa; era un modo come un altro per rilassarsi e lei ne aveva un immenso bisogno. “Ciao!” si voltò e vide Ryan dietro di lei, che la fissava con quei suoi immensi occhi blu “Ciao…”. Il biondo le si avvicinò “E’ tutto ok?” Angel tremò un po’ e lo fissò sorpresa: non si aspettava quella domanda. “E’…tutto ok…” “Non sembra…” la loro vicinanza la fece arrossire imbarazzata; era la prima volta che non riusciva a pilotare una conversazione a suo piacimento. “Lo so che non sono cose che mi riguardano… in fondo non ti conosco ancora bene, ma se c’è qualche problema puoi contare su di me…” la ragazza lo fissò stupita: raramente aveva ricevuto da estranei tanta dolcezza. Si fermò a fissarlo ed i suoi occhi, così profondi ed intensi, le fecero gelare il sangue; per un attimo la sua volontà cedette, avrebbe voluto raccontargli tutto, avrebbe voluto liberarsi e, soprattutto, avrebbe voluto essere libera di piangere sulla sua spalla. Ma resistette e gli rispose con un semplice sorriso “Sto bene grazie…” Ryan la guardò un po’ deluso, poi sospirò “ok…come vuoi…” si voltò e cominciò ad incamminarsi ma, sentendosi preso per mano, si voltò e vide Angel sorridere timidamente, “Vuoi farti un giro?”  la ragazza indicò con lo sguardo la sua adorata moto, lui la guardò sorpreso e poi sorrise. Kyle, nascosto dietro la porta del cafè, dopo aver assistito a tutta la scena, rientrò fischiettando soddisfatto.

“Allora che ne dici?” Ryan era aggrappato ad Angel che guidava la moto ad una velocità elevatissima, su di una strada isolata; il ragazzo, ogni tanto, deglutiva quando osservava l’ago del contachilometri sfiorare i 160km/h…stavano veramente andando forte!!! “Ho freddo!” Angel rise di gusto “Già…c’è un po’ di vento! Ma pazienta altri due minuti e ci fermiamo!” Ryan sorrise e, quando la ragazza frenò, distrattamente la urtò leggermente sulla schiena, arrossendo appena. Appena accostarono, Ryan scese e rimase immediatamente incantato dallo spettacolare gioco di luci della città avvolta dalle tenebre. “Ti piace?” Ryan annuì poi guardò Angel, che ricambiò lo sguardo. Rimasero a fissarsi per un po’, poi lei appoggiò i gomiti alla ringhiera che separava la collina dal vuoto del dirupo. “ Questo è un po’ il mio rifugio… me ne sono innamorata la prima volta che sono salita qui sopra…è tutto così sereno…sembra che nulla possa intaccare questo posto…e poi…il vento…” chiuse gli occhi e si lasciò accarezzare da una folata che le scompigliò i capelli. Ryan rimase a guardarla affascinato, ma si riscosse non appena la vide rabbrividire; le si avvicinò e, mentre lei aveva ancora gli occhi rivolti a Tokyo, timorosamente l’abbracciò da dietro, appoggiando la testa sulle spalle. Un brivido percorse la schiena di Angel, ma non rifiutò il contatto: il tepore di quelle braccia era davvero confortante…. Si voltò per contemplare la sua testa bionda ma, quando avvertì il ragazzo muovere la testa, girò velocemente il capo, arrossendo. Ryan se ne accorse ed avvicinò le sue labbra all’orecchio di Angel, mormorandole “i tuoi occhi non sanno mentire…sono così limpidi…saprò sempre se c’è qualcosa che non va...” Angel, ancora stretta nel suo abbraccio, si girò in modo da trovarsi faccia a faccia con il ragazzo e, cercando di mascherare il rossore, gli sussurrò “tu puoi leggere nei miei occhi…perché sono così anche i tuoi…” i volti dei due ragazzi erano a pochi centimetri di distanza e l’atmosfera si stava facendo piuttosto intima; Ryan cominciò a guardare le labbra di lei, ormai così vicine alle sue…così vicine, ma ancora così lontane… la voglia di annullare quella lontananza lo penetrò appena, vide la ragazza chiudere gli occhi e, dopo un attimo di esitazione, la baciò a fior di labbra. Pochi istanti che parvero un’eternità e poi si separarono; Angel aveva riaperto gli occhi e lo fissava con uno sguardo, illuminato da una piccola luce, lui fece un sorriso appena visibile poi chiuse gli occhi, desideroso di baciarla ancora. Un trillo rovinò il momento magico, il cellulare di Angel squillava e lei arrossì, “Scusami…”. Si allontanò da lui per pochi minuti e, quando gli si riavvicinò, aveva l’aria un po’ nervosa “devo rientrare…” Ryan la fissò “già, ormai sarà tardi” Così dicendo salirono sulla moto e, velocemente, si avviarono verso casa.

Kyle si rigirò nel letto poi, in maniera molto sofferente, aprì gli occhi e guardò l’orologio: le sette e mezzo; secondo i suoi normali standard, era già tardi. Si alzò e si diresse verso il bagno, si lavò e si vestì velocemente sbadigliando ogni due minuti. Scese le scale ed entrò in cucina, dove trovò Ryan intento a leggere il giornale. “Buongiorno Ryan…” si voltò verso il ragazzo, che gli rispose con un sorriso “ ’giorno Kyle” il moro lo fissò per un po’ stupito, poi si avviò a preparare il caffè “allora, dormito bene?” la domanda lo stupì ancora di più del sorriso precedente, “…mh…si!” mise la caffettiera sul fornello e accese il gas, “ …e tu?” “benissimo!” Kyle lo fissò di nuovo sconcertato: andava bene il sorriso, anche la domanda, ma il dormito benissimo era troppo! “stai… stai bene?” Ryan lo guardò perplesso “ti sembra che stia male?” “no…” Kyle ritornò vicino alla cucina, concentrandosi sul caffè ormai pronto, prese la caffettiera e per poco non gli cadde dalle mani quando sentì il biondo fischiettare allegramente! “Kyle, tu invece sei sicuro di star bene?”  Kyle arrossì poi lo guardò “Io…io si!...sei tu che sei strano stamattina…” servì il caffè all’amico e mise sul tavolo un piatto con dei biscotti al cioccolato ed al limone; distrattamente Ryan ne prese uno al cioccolato e incominciò a mangiarlo. “cosa te lo fa pensare? Io non sono strano…” Kyle sorseggiò il suo caffè “a parte il fatto che prima hai fischiettato, cosa che non hai mai fatto, adesso stai mangiando della cioccolata…” riprese a sorseggiare il caffé, mentre il biondino guardava stupito il biscotto che teneva tra le mani “…non me ne sono accorto…” si affrettò a bere il suo caffé, poi buttò il biscotto che aveva incominciato a mangiare, Kyle sorrise “non è da te essere distratto…” Ryan arrossì, no… non era da lui, “già…” “devo presupporre quindi che ieri ti sia divertito in moto…” il pasticciere fissò il volto di Ryan per alcuni secondi, giusto il tempo di gustarsi la smorfia di stupore che gli si era stampata in volto, Ryan sorrise e si alzò “non posso nasconderti nulla eh?” “no…nulla…sono peggio di Sherlock Holmes…” il ragazzo rise di gusto, poi uscì dalla cucina, “dove vai?” “in giro, mi piace quando per strada c’è poca gente…” “allora ci vediamo alle tre…” Ryan arrossì di nuovo e fissò storto l’amico, che stava lavando le tazzine, poi uscì. “ah…com’è bello l’amore…”

Angel arrivò in perfetto orario al caffè, ma davanti all’entrata tentennò per un attimo, pensando alla sera precedente, poi con gesto deciso aprì la porta. “salve Angel…” Kyle era fuori dalla cucina e stava parlando a telefono. Lei lo salutò con un cenno della mano, entrò nei camerini, dove si infilò la divisa, ed uscì. Kyle le venne incontro “allora, tutto bene?” Angel annuì e gli sorrise “oggi penso che le ragazze arriveranno un po’ prima…” “ok…” senza dire altro si avvicinò ai tavoli ed incominciò a sistemare le sedie al loro posto. Ryan rientrò dopo poco “Kyle sono tornato!” ma, al posto dell’amico, vide Angel ed arrossì: i capelli legati in due trecce, che le scendevano sulle spalle, i grandi occhi ambrati incorniciati con un po’ di matita, e la divisa, che accentuava l’armoniosità della sua figura, le donavano moltissimo! Quando sentì lo sguardo di Angel posarsi su di lui arrossì ancora di più; lei lo salutò con un cenno della mano, lui le sorrise e le si avvicinò “allora va meglio rispetto a ieri?” la ragazza arrossì leggermente “si…va meglio…” lui le lanciò uno sguardo malizioso “ah? E come mai?” lei sorrise e gli si avvicinò “devo ringraziare un mio amico…” Ryan si avvicinò di più  “mh…mi piacciono i ringraziamenti…” “non ho mai detto che sei tu quell’amico…” “io non l’ho mai pensato…” erano di nuovo vicinissimi, Ryan poteva sentire il respiro di Angel sul suo collo, lei accennò una smorfia col naso e il biondo le accarezzò la guancia con una mano. “voglio baciarla…ma non come ieri…” si stava ricreando l’atmosfera della sera precedente, ma si irrigidirono di colpo: erano nel cafè… non potevano. Ryan ritrasse velocemente la mano e si allontanò “bene, sono felice che tu stia meglio, ma adesso… a lavorare!” Angel lo guardò pensierosa, poi abbozzò un sorriso “Ryan?” il ragazzo si voltò verso di lei “grazie” lui la fissò compiaciuto per qualche secondo, poi sorrise e andò in cucina. “non posso dirti la verità, non posso dirti che so di te…della tua storia…dei tuoi genitori…” abbassò per un attimo il capo “ma posso proteggerti, e posso…” il viso le si arrossì poi, sognante, riprese a lavorare.

Era appena stato chiuso il locale e tutte le ragazze erano nel camerino per cambiarsi; solo Angel era ancora a lavoro, sistemando i tavoli. Kyle e Ryan erano in cucina.
“Ragazze avete notato anche voi? Oggi c’era qualcosa di strano…” Paddy richiamo l’attenzione delle ragazze “già, Angel e Ryan erano mooolto sospetti!” Berry si intromise ridacchiando “in che senso?” Lory guardò le amiche stranita “beh…ogni volta che incrociavano lo sguardo arrossivano e, quando Ryan ha rivolto la parola ad Angel, beh… le fissava le labbra con degli occhi…” le ragazze squittirono un “davvero???”, mentre Strawberry le fissava accigliate “quei due sono troppo grandi per mettersi insieme dopo pochi giorni…riflettete si conoscono appena!” le ragazze la guardarono deluse e restarono in silenzio, pensando a ciò che poteva essere successo tra quei due; dopo un po’, Paddy schioccò le dita “ho un’idea…venite con me, ma fate piano!”  le ragazze le si avvicinarono e la seguirono fino al cortile del cafè dove, anche se un po’ disordinatamente, si nascosero dietro un cespuglio, fissando la scena davanti a loro: Angel e Ryan che ritornavano al locale dopo aver buttato la spazzatura…(lo so ke nn è romantico, ma che c poss fare? Nd Gollum) “ascoltiamo…shhh!!!”
I due ragazzi camminavano lentamente e in silenzio; improvvisamente, Ryan si bloccò prendendo la mano di Angel. Lei arrossì e si fermò davanti a lui “cosa c’è?” “volevo chiederti una cosa…” Angel lo guardò stupita “cosa c’è?” lo disse con una voce tanto dolce da far diventare la faccia del biondo di un colore simile al bordeaux “mh…più tardi hai da fare?” Angel lo fissò titubante “no…perché?” “volevo chiederti se ti andava di venire a mangiare qualcosa…” “con te?” “nooo, con il vicino…sai, è una persona molto simpatica, ha delle crisi depressive, ma quando sta bene è un gran simpaticone!” Angel rise di gusto, “si va bene, a che ora?” “alle nove al parco, che ne dici?” “certo…allora a dopo…” Angel si girò, ma Ryan non le lasciò la mano, anzi la tirò delicatamente verso di se, abbracciando la ragazza e la baciò di colpo, lei rimase stupita per un attimo, poi lo strinse anche lei e rispose al bacio. Si staccarono per mancanza di ossigeno, Angel salutò Ryan che le sorrise e rientrò nel cafè. Non appena videro la via libera, le cinque Mew Mew uscirono fuori dal loro nascondiglio, guardandosi in faccia stupite. A rompere il silenzio ci pensò nuovamente Paddy, che saltando urlò “NON PENSAVO CHE RYAN POTESSE ESSERE COSI’ FIGO!!!” Lory la calmò, trattenendola, e Mina si mise una mano sul volto farfugliando qualcosa tipo “ma si può essere così stupidi?” Berry incominciò a parlare “che cosa imbarazzante! Non avremmo mai dovuto spiarli!” Lory annuì e Mina infastidita girò le spalle “MH! Non pensavo che Ryan potesse essere così irresponsabile!” le ragazze si fermarono a fissarla, interdette “perché dici così Mina?” Paddy le si avvicinò mentre tutte le ragazze continuavano a rimanere immobili “NON CAPITE? Quella ragazza lavora nel cafè ed è a stretto contatto con noi… se scoprisse il nostro segreto, chi ci dice che non ci tradirebbe?” “cosa vuoi dire con questo Mina?” Strawberry, che fino a quel momento non aveva parlato, si intromise nella discussione con un tono piuttosto rauco e nervoso “che Ryan è stato avventato! Non vi rendete conto? Il cafè, la nostra copertura… potrebbe saltare tutto all’aria! Se la stampa sapesse chi siamo andrebbe tutto in mille pezzi e noi ci ritroveremo a fare da cavie in qualche laboratorio! Riflettete! Molte sono state le persone a noi vicine che ci hanno scoperto! Angel è una sconosciuta! E poi Ryan è il capo di questo progetto, non dovrebbe distrarsi e…” Mina non riuscì a terminare il discorso che Strawberry le tirò un sonoro ceffone sulla guancia “MA TI RENDI CONTO DI COSA DICI? QUEL POVERO RAGAZZO HA PERSO LA FAMIGLIA, HA SACRIFICATO IL SUO FUTURO, LA SUA VITA INTERA PER QUESTO PROGETTO! NON HA AMICI AL DI FUORI DI NOI, NON HA NESSUNO!” Strawberry ansimava per lo sfogo che aveva avuto, poi abbassò il volto, inondato dalle lacrime, e strinse i pugni. “io…sono preoccupata quanto te, Mina! Anche io ho paura di questi nuovi nemici, ho paura di quella misteriosa ragazza che ci salva ma che conosce la nostra vera identità! Ma…non ci riesco… non riesco ad incolparlo…lui ci ha dato tutto e adesso…deve vivere la sua vita…non possiamo rimproverarlo di nulla…” La rossa era ormai sconvolta dai singhiozzi, Berry le si avvicinò e la strinse mentre le altre si fissavano, dopo un momento Mina si avvicinò a Strawberry  “perdonami…hai ragione…” la gattina alzò lo sguardo e sorrise “bene…adesso torniamo a casa…” le ragazze sorrisero, ma tutte quante avevano gli occhi umidi di pianto, tutte quante per la seconda volta nella loro vita si erano rese conto di quanto un loro amico avesse sofferto…

Alle nove in punto, Ryan era davanti all’entrata del parco appoggiato sulla sua spider rossa e di Angel nemmeno l’ombra! Ryan si guardava intorno visibilmente nervoso, quanto tempo avrebbe dovuto aspettare? Di tutta risposta la vide avvicinarsi, fasciata da un lungo cappotto marrone, che faceva intravedere il vestitino corto color vinaccia, gli stivali alti, dello stesso colore del cappotto e della cintura che le incorniciava i fianchi “bene…se entro due minuti non svengo…posso dire di essere un grande…” Angel, avvicinandosi, osservò l’elegante figura di Ryan, vestito con una camicia bianca stretta, che faceva risaltare il torace allenato, un jeans scuro leggermente largo, e al collo un nastro nero. “ciao…” “ciao…” si salutarono con un bacio sulla guancia e il profumo di pesca di lei invase le narici del ragazzo, che rimase un attimo imbambolato, poi entrarono in macchina. “allora dove mi porti?” Ryan le sorrise “in un bel ristorante…fidati!” “mh…avevo proprio fame…” dopo un po’ arrivarono davanti ad un palazzo ben illuminato, Ryan parcheggiò e, prendendo la mano della ragazza, entrò nel ristorante italiano. Appena si accomodarono, Ryan la cominciò a fissare con occhi penetranti ed Angel ricambiò lo sguardo maliziosamente. “non possiamo guardarci per tutta la serata…” “direi di no…” Angel sfiorò col piede la gamba di Ryan sotto il tavolo “allora di cosa parliamo?”

I due ragazzi uscirono dal locale mano nella mano: Ryan rideva di gusto ascoltando il racconto di Angel. “…AHAH…no ti prego dimmi che non è vero…AHAH…” “non ridere…è vero…” “non oso immaginarti…una così dolce e tenera ragazza che prende a calci il più figo della scuola…” “…nel bel mezzo della sua partita di pallone…la semifinale per l’esattezza…” Ryan si mise una mano in faccia e rise ancora più forte. “…mh…è davvero una bella immagine di te…all’apparenza una piccola ragazza indifesa…in realtà un Bruce Lee in minigonna…Carino!” Angel rise di gusto “un Bruce Lee in minigonna? Questa è nuova!” Arrivati davanti alla macchina, i due si staccarono e si osservarono per un istante, poi si abbracciarono romanticamente; la ragazza, confortata da quella intimità si strinse al biondo e affondò la sua testa nell’incavo della sua spalla, il biondo, sentendo le labbra di lei sul collo, arrossì leggermente. “sai…non stavo così bene con qualcuno da molto tempo…troppo forse…” Ryan sorrise e l’allontanò in modo da poter guardare i suoi occhi color miele. “anche io…sono stata bene…” Angel fissò quegli occhi color ghiaccio, che parevano tanto desiderosi di calore e si perse in quel blu mentre si stringeva ancora a lui, che l’abbracciava forte come per non perderla. “io…” “shh…” Angel lo zittì “non dire nulla…lasciati abbracciare…” Ryan si abbandonò completamente a quell’abbraccio, si sentiva finalmente parte di qualcosa, sentiva che la persona che aveva davanti poteva capirlo…e le sue braccia…gli infondevano un calore quasi innaturale. Quel momento romantico fu interrotto dal telefono di Ryan, che iniziò a squillare. Senza lasciare la ragazza, il biondo rispose, abbastanza seccato da quella intrusione. “RYAN, VIENI SBRIGATI! UN NUOVO ATTACCO!” Sentendo la voce di Kyle, il biondo impallidì ed allontanò la ragazza, che lo guardava spaventata “dove?” “siamo tutti nel parcheggio dello stadio…quelle creature ci stanno attaccando… MUOVITI!” Ryan riattaccò e guardò Angel turbato. “Cos’è successo?” Ryan ignorò la domanda e rispose automaticamente “devo andare…” “NO!” Angel lo bloccò “voglio venire anch’io!” “cosa?...non puoi” “vengo…” “non è il caso…è pericoloso!” “lo è anche per te…qualsiasi cosa sia…se lo è per una cintura nera di karate, lo è anche per un ragazzo qualunque…”Ryan scosse il capo: aveva letto determinazione negli occhi della ragazza ed aveva avuto come l’impressione che non l’avrebbe mai convinta. “D’accordo…ma stai attenta…e non allontanarti da me…” “ok!” entrarono velocemenre in macchina e Ryan iniziò a riflettere su come dire ad Angel che le sue colleghe erano le MewMew “possibile che la mia fortuna mi faccia perdere le persone prima ancora di averle conosciute un po’ meglio?”

Appena arrivarono al parcheggio, si ritrovarono davanti ad una scena agghiacciante: dappertutto bruciavano macchine e la terra era cosparsa di cenere. “ma cosa sta succedendo qui?”  Angel si aggirò tra le macerie, poi incrociò lo sguardo preoccupato di Ryan, che rimaneva in silenzio. “RYAN!” Strawberry corse da lui, seguita da Kyle, dalle altre cameriere del cafè e da un altro ragazzo. Angel le fissò incredula e, contemporaneamente, le ragazze fecero lo stesso con lei “ …cosa ci fa lei qui?” “è troppo lungo da spiegare… adesso muovetevi!” non ebbe neanche il tempo di finire di parlare, che un’esplosione li travolse ed i calcinacci volarono sul gruppo come proiettili. “TUTTI A TERRA!” i ragazzi non se lo fecero ripetere due volte, ma un sasso colpì Angel sulla spalla destra, ferendola. Appena la situazione si calmò, il gruppo si alzò “Angel!” la ragazza era a terra sofferente e si teneva con la mano la spalla che sanguinava copiosamente. “Angel…va tutto bene?” Angel annuì e si alzò a fatica; Ryan, vedendola in difficoltà, la prese in braccio e l’affidò a Kyle “rimanete lontani, non dovete essere coinvolti…” Kyle annuì, mentre il biondo incominciò a correre verso le ragazze; la ragazza, preoccupata, seguì con lo sguardo Ryan e si mosse debolmente tra le braccia di Kyle “no…non preoccuparti…andrà tutto bene!” Angel lo fissò sofferente, poi si abbandonò completamente tra le braccia del moro facendo fatica anche a tenere gli occhi aperti. “Andiamo, ragazze, trasformatevi!” le ragazze annuirono, il misterioso ragazzino baciò la guancia di Berry e poi corse da Angel e Kyle. “MEWBERRY!” “LOVEBERRY!” “MEWMINA!” “MEWLORY!” “MEWPADDY!” “METAMORFOSI!!!”  le ragazze si trasformarono, mentre il trio in disparte osservava la scena; Angel sapeva benissimo che le ragazze erano le MewMew, ma non avrebbe immaginato che riuscissero a sprigionare un simile potere! Il nemico attirato dalla potenza delle cinque uscì allo scoperto: aveva le sembianze di una donna altissima dai lunghi capelli corvini, tra le cui mani erano pronti dei dardi di fuoco. Con un ghigno, scagliò una serie di proiettili, che le ragazze riuscirono prontamente a schivare; MewLory cominciò a muoversi per prima “fiocco…d’acqua!” l’attacco andò a segno, il demone vacillò ed incominciò a scappare, “Dove pensi di andare? Fiocco d’azione!” il mostro schivò il colpo, girandosi di scatto, e colpì MewMina che cadde a terra rovinosamente. Mewberry e Loveberry, intanto, erano prigioniere di un circolo di fiamme, “le fiamme sono troppo alte… non possiamo scappare!” Loveberry cominciò a tossire, mentre MewBerry la sorreggeva “se non ci muoviamo qui finiamo arrosto…” il mostro si avvicinò al cerchio infuocato e, con un ghigno malefico, preparò un dardo da lanciare contro le ragazze. All’improvviso, una frusta viola bloccò il braccio del mostro, che cadde a terra per la potenza dell’impatto. “LASCIA STARE LE MIE AMICHE!” una figura sottile sbucò in lontananza; MewMina, che finalmente si era ripresa, gridò “MEWPAM!” la ragazza si avvicinò al gruppo, mentre il mostro si rialzava “è ora di farla finita…MewLory! Libera Mewberry e Loveberry!” Lory annuì e, con il suo attacco, spense l’acqua, “e adesso a noi! Fiocco d’energia!” l’attacco colpì in pieno il demone, che ululò di dolore, “adesso ci penso io! FIOCCO…IMMOBILIZZA!” il mostro venne bloccato dall’attacco della scimmietta che, a sua volta, urlò “MEWBERRY LOVEBERRY TOCCA A VOI” le ragazze sorrisero, poi si presero per mano “PREPARATI A RICEVERE IL NOSTRO COLPO SPECIALE MEOW… DOPPIO FIOCCO DI LUCE…MASSIMO SPLENDORE!” con un urlo agghiacciante, il mostro scomparve, lasciando le ragazze da sole nel parcheggio. “BERRY!” il ragazzo vicino ad Angel e Kyle corse verso la piccola MewMew e l’abbracciò; tutti quanti risero sollevati, finquando l’urlo di Kyle interruppe il momento di gioia “ANGEL!”. La ragazza, in braccio a Kyle, tremava ed aveva perso conoscenza. Ryan corse verso di lei, maledicendo la decisione che aveva preso poco prima.


Siamo di nuovo noi!! (lo so ke state dicendo “ke palle” o”ma va?”)
Speriamo che qst chappy vi sia piaciuto…ovviamente vogliamo tanti commentini…anke tipo l’ho letto,bello (o brutto)…Quindi COMMENTATEEEEE!!! Vi lanciamo un’altra domanda: “fra quanti capitoli faremo venire un infarto a Strawberry, stroncando così la sua carriera da Mew Mew?” (Skerziamo oh mio Dio sto diventando malefica anke io!!!AIUTATEMIIII!!! nda Smigol) cmq “quanto è figo da uno a dieci Ryan? (20! Nda Gollum) passando a cose serie, (come se ne fossimo capaci…nda Gollum) (antipitica nda Smigol) (fermatela vi prego nda Gollum) “che reazioni avranno secondo voi le MewMew nei confronti di Ryan, che ha portato Angel con se? E Ryan si sentirà in colpa perché Angel è stata ferita???” (che domande machiavelliche…nda Smigol) COMMENTATE E A PRESTOOO!!!
                                              Gollum & Smigol
  
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