Mi ricordo poco di quell'incidente,ricordo a malapena che vidi una macchina che andava troppo veloce mentre attraversavo la strada e una brutta sensazione di vedere che non accennava a fermarsi ma accelerava,non seppi mai chi fosse alla giuda del veicolo, fatto sta che questo evento cambiò la mia vita... Mi svegliai ha stento riuscivo ad aprire gli occhi, non riuscivo a muovere nemmeno un dito.Solo dopo pochi minuti dopo mi guardai intorno,ero in una stanza d'ospedale ed ero ricoperto di fili. Il medico si accorse che mi ero svegliato e sentii dire: un miracolo! si e svegliato!un miracolo!Capì solo quelle parole perchè ebbi un dolore atroce alla testa, non sopportai il male e per questo dopo pochi secondo svenni. Al mio risveglio vidi una donna di media altezza,occhi marroni capelli lunghi che a prima vista doveva avere circa quarant'anni. mi disse:<< Amedeo come ti senti? >> << chi Amedeo? tu chi sei? >> risposi...la donna rimase distrutta dalle mie parole si alzò e corse via dalla stanza Mi accorsi solo allora che non ricordavo chi ero...come mi chiamo? quanti anni ho? Chi era quella donna?Sono una persona buona o un criminale ricoverato dopo aver commesso un omicidio o qualcosa di simile? Non riuscii a rispondere a nessuna di queste domande e ciò mi preoccupava moltissimo. Immediatamente staccai tutti i fili a cui ero attaccato e chiusi la porta della camera a chiave,non volevo essere disturbato,mi voltai alla ricerca di uno specchio,volevo vedere il mio aspetto. Mi tremavano le mani mentre mi guardavo allo specchio,notai che ero alto,capelli lunghi e malridotti,occhi marroni,fisico normale ma la cosa che notai più di tutte fu che ero un ragazzo,non ero un uomo!!! non dovrei avere più di vent'anni mi dissi . Altre domande assillavano la mia mente,perchè ero li?cosa mi era successo? ma soprattutto chi sono? ho una mamma?una famiglia? degli amici? in che città mi trovo? domande a cui le risposte sembravano lontane chilometri. Uscito dal bagno notai dei vestiti sulla sedia vicino al letto, a prima vista sembravano adatti a me e subito li indossai. Non sapevo cosa fare ..il mio istinto mi diceva di scappare ma c'era qualcosa che proprio non andava in me, mi sentivo strano. Guardai fuori dalla.. finestra dovevo essere perlopiù al sesto piano,come faccio a scappare?mi chiesi. se sono una cattiva persona fuori dalla porta ci saranno delle guardie, non so chi sono ma non voglio scartare nessuna ipotesi ,meditai tra me e me. guardando dalla finestra piansi chiedendomi come avrei fatto ad arrivare fin là giù. chiusi gli occhi e mi abbandonai ad un pianto disperato, ma aprendo gli occhi ero incredulo, ero li al suolo circondato dall'erba, e guadando in alto vidi la finestra da cui mi ero sporto precedentemente.la domanda sorse spontanea.. come avevo fatto ad arrivare qui quando ero al sesto piano? ho chiuso solo gli occhi. Ero sempre più confuso mi girai e corsi via dall'ospedale ,non sapevo dove andare e cosa fare sapevo solo che dovevo andar via di li. questo è tutto ciò che ricordo di ieri.