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Autore: Ishyna    23/02/2007    1 recensioni
Cinque anni di lontananza... un patto che avrebbe dovuto togliere ogni memoria... che cosa è accaduto?
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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"Non finirà tutto così... Non dopo tutti questi anni..."pronunciò infine lui, con lo sguardo chino. Una strana ed inquietante pronuncia si era fatta strada sulle sue labbra, resa ancor più spiccata dai suoi passi che, cadenzati, lo avvicinavano a quella che era una volta la donna amata.
"Che diavolo vuoi dire?"rispose scocciata lei, ancora ingenuamente, non sospettando minimamente di aver ormai travolto il delicato equilibrio dell'uomo.
Non riuscì quindi ad intuire le mosse dell'ex amante quando afferrò velocemente la pesante lampada in ferro sul comodino sradicandola dalla presa. Non ebbe nemmeno il tempo di reagire quando, con infinita furia, la ricevette in pieno viso... cadde solamente a terra per il contraccolpo, nuda ed esamine.
Un grido invece squarciò l'innaturale quiete che era seguita, il grido del giovinetto che straziato cercava rifugio nella fuga. Ma la vendetta non lascia scampo... E con rapidità colpì anche lui sulla nuca, più e più volte, fino a quando il sangue, ormai copioso, non riempì il pavimento di quella atroce stanza.
Con pacatezza, Yon afferrò il cuscino e si chinò su di lei, ancora svenuta, pressandoglielo sul viso.
"Sai, Unmei... Ho studiato su un'infinità di vecchie scartoffie, ho dato la mia anima nelle mie ricerche... Avevo... avevo scoperto un modo per renderti felice! Finalmente felice... perchè vedi... un uomo vuole solo questo per la donna che ama..."continuò come estraneato, mentre lei con poche forze cercava, ripresasi, di allontanare la sua morsa.
"Esistono sette sfere... sette sfere sono il confine tra la gioia e la povertà... Posso chieder loro tutto! Ogni desiderio! Ma io... avrei espresso ciò che tu mi avresti chiesto..."prosegì mentre i mugolii della donna si facevano pressanti.
"Oggi... te le avevo portate qui... assieme ad un anello! Oh, se sapessi! Ho tanto faticato... in ogni luogo in cui mi sono recato alla ricerca di queste sfere, mi sono ingegnato per guadagnar qualcosa... Perchè tu ti sentissi una regina! Non volevo barare... quest'anello... doveva essere il frutto del mio sudore..."le parlò ancora con il sorriso sulle labbra, mentre la resistenza di lei si faceva man a mano più flebile.
"Ma tu... hai scelto l'inferno... Hai scelto la corruzione... E io sono qui per purificarti..."disse infine, mentre una lacrima solitaria gli solcava il viso immoto;"Tu... Non hai scelto me...".
Le sue parole, innaturalmente, rieccheggiarono tra quelle mura mentre la vita scivolava via dalle membra tanto agoniate.
Le mani di lui accarezzarono il suo viso da sopra il guanciale, quasi volessero assicurarsi della sua dipartita. Poi, incontrollatamente, il pianto gli tolse le ultime stille di quella ragione che già ormai vacillava da quand'era tornato in quella casa.
Le grida di Yon si fecero insopportabili, le lacrime scorrevano incontrollate sul viso rendendolo irriconoscibile.
E fu in quel delirio che, varcata la porta di quell'abitazione a lui tanto cara, pattuì quell'orrendo desiderio...


"Quindi... tu vuoi dire che se mi trasformerò nell'ultimo stadio di super saiyan, riuscirò a bucare questa parete?"osservò titubante Goku, rivolto al namecciano."Bè, non metto in dubbio che sarebbe un bel botto se volessi farla saltare... Ma servirà a qualcosa? E soprattutto... guarda che ci riesco anche così!"riprese poi grattandosi perplesso la nuca
"Ma cosa hai capito! Non è la roccia che devi bucare, ma il muro della dimensione!"rispose Piccolo battendo la mano sulla pietra, nel complicato tentativo di far comprendere al saiyan il suo piano.
"Chi ci da la certezza che funzionerà...?"sollevò un ciglio il principe, fino ad allora muto spettatore della vicenda.
"Molto semplice... quando mi trovavo nella stanza dello spirito e del tempo, per intrappolare Majin Bu ho distrutto l'ingresso... Ma Gotenks, con la sua aura, è riuscito per qualche secondo a creare comunque una breccia!"spiegò soddisfatto l'altro, sicuro della sua teoria.
"Accidenti... è davvero possibile...?"scrutò il muro Kakaroth, ancora non del tutto convinto.
"Sbrigati, maledetto! Provare non ti costa nulla!"si spazientì il compagno, ora più esagitato dopo aver capito il meccanismo.
"Lo dici tu... quella trasformazione mi costa un bel po' di energie..."sussurrò di rimando l'altro socchiudendo poi gli occhi per concentrare meglio il suo potere. Come un fiume in piena, le forze presero a scorrere attraverso le sue vene e poi al di fuori del suo corpo, esplodendo in un brillante splendore. Dopo quel palese cambiamento visivo, Goku si concentrò maggiormente, gridando per l'immane sforzo che quell'attività gli presentava. Ma i risultati non si fecero attendere e, trascorso qualche minuto, un piccolo foro era già visibile sulla roccia.
Vista la difficoltà per attraversare un passaggio così piccolo in tre (e trasportato dal suo immane orgoglio), Vegeta prese posto affianco a lui, dando il suo sostanzioso contributo grazie agli allenamenti a cui si era sottoposto in tutti quegli anni: ora avrebbero potuto fare il "salto" senza paura di non completare.
Con un muto accordo, i tre balzarono all'interno della nuova dimensione nel momento d'apice d'apertura, e si ritrovarono per terra dal lato opposto.
"Ce...anf... l'ho fatta! ...anf...anf"esultò Goku, tornando al suo solito aspetto.
"ABBIAMO... Ce l'abbiamo fatta...anf..."corresse subito l'altro saiyan con un ghigno di vittoria stampato in volto.
"Bè, non mi pare tempo per riposare... Vegeta, tu sei già stato qui... sai fare strada?"riprese le fila del discorso il namecciano, osservandosi attentamente attorno.
"Non c'era neppure da chiederlo"rispose in maniera secca l'altro, incamminandosi.


Le sette sfere erano posizionate a terra, nel mezzo di una piccola radura circondata da alberi. L'umano si trovava innanzi ad esse, in ginocchio, e le accarezzava come se fossero state figlie sue.
Non parlava più, ma piangeva ancora sommessamente, quasi non fossero esistite parole per riuscire ad esprimere quel dolore.
D'improvviso, però, con le sue ultime forze, si chinò su di esse, sussuurando una supplica.
"Vi scongiuro... vi scongiuro sfere... Drago Shenron... se esisti... Io sono qui... vieni, ti prego! Ho bisogno... Ho bisogno..."cantilenò ancora, mentre il cielo si faceva color della pece.
Il drago si manifestò in tutto il suo splendore... ma l'uomo non battè ciglio, alzò gli occhi verso di lui, tristi e disperati, osservandolo come la sua unica fonte di salvezza.
"Drago... drago Shenron! Io... io ho ucciso! Ho ucciso... la donna che amavo!"
"Esprimi un desiderio"rimbombò una voce dall'alto, sorda a quella rivelazione. Il ragazzo si fece piccolo piccolo, indeciso sul da farsi.
Balbettando pensò ad alta voce, dondolando il proprio corpo come alla ricerca di un sostegno.
"Ma non posso... non posso farla tornare in vita! Lei non mi amerebbe... Non mi amerebbe... Perchè non sono nessuno, lei è speciale... sì, è così..."delirò ancora, mordendosi una mano. Infine, l'atroce illuminazione...
"Ho... ho deciso! Così saprà... sì, saprà quanto l'amo! Drago Shenron... trasforma la mia angoscia e la mia tristezza in potere! Voglio che sia questo il mio potere! Lei vedrà come mi ha reso triste e mi amerà di nuovo... Me stesso... finalmente potente..."gridò su due piedi, non pensando affatto che lei ormai non lo potesse più vedere... Troppo folle ormai per poter ragionare...
"Sarai accontentato"tuonò il cielo, mentre le sue membra erano percorse da una nuova inquietante sensazione...


Ci sono! Ho dovuto formattare il pc, ma ci sono... Passo ora alla spiegazione dei nomi, come promesso.
UNMEI: destino
yON/SHIN: questi due nomi han un significato particolare... in Giappone il numero 4 si può dire in due modi, Yon, per l'appunto, e Shi, molto poco utilizzato. Il perchè è presto detto: Shi assomiglia troppo alla parola Shin, morte, che viene quindi considerata un porta sfortuna dai giapponesi. Ecco perchè questo cambio di nome!
NEKO: non significa null'altro che gatto, ma ho ripreso la tradizione secondo cui vedersi attraversare la strada da un gatto nero porti sfortuna... In questo caso, Yon l'ha incontrato prima di arrivare a casa di Unmei.
I più attenti si saranno accorti che... è lo stesso nome del servo di Shin!^___^
Non toglierò altre sorprese e passo ai commenti, ringraziandovi per l'entusiasmo.
x luisa87: dai, per il momento sembrano essersi riappacificati per una causa comune!
x Nihal: l'idea l'hai scoperta e ormai... penso ti sia risposta anche alla seconda...^^
x jeja chan: ti ringrazio molto! sono in mega ritardo, ma purtroppo il pc non vuole collaborare...
x lilly81: ehm, sì, lunghina... però è anche vero che ci sono fanfiction più lunghe e maggiormente commentate. Che ci devo fare! La matassa ormai però si è quasi completamente sbrogliata e questi capitoli servono proprio per questo! Sono contenta di sapere che la leggi ancora, prenderò in considerazione alla fine la correzione della fic.
x aleptos: ovviamente, non era buttata lì... nella mia fiction, tutto succede per qualcosa^^
x elisa: ti ringrazio e ci conto sulla sincerità! E' vero, ho creato un "cattivo" a cui ho cercato di dare un'anima ed una storia, in maniera che risultasse più credibile... Ciò che non ho mai apprezzato soprattutto nei film di db, infatti, era l'andamento ripetitivo delle storie...
x sanvegeta: spero che ora le cose per te si sian fatte più chiare! Grazie per aver commentato!

  
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