Questo
capitolo è
dedicato a Fiorenza, che mi dà idee e mi supporta,
nonostante non sia una
Gleek.
Ti
voglio un mondo di
bene. Sei il Kurt del mio Blaine.
- Chi
sei? – chiese Kurt di fronte al
ragazzo che lo aveva salvato da Dave. Non sapeva se ci aveva visto
giusto, ma
sembrava proprio quel ragazzo era Blaine. Un bel ragazzo, soprattutto.
Blaine
boccheggiò, senza sapere cosa dire. Aveva combinato un bel
guaio. Come la
spiegava quella? Aveva perso completamente il controllo e si era
trasformato in
uomo senza pensare. Ora, era destinato a diventare un inutile buco nero.
- Io…
- Kurt lo osservò attento, cercando
di capire qualcosa su quello che era successo. Dave era fuggito senza
dir
parola, questo era chiaro. Era stato salvato da un ragazzo che nemmeno
conosceva, ma che gli appariva davanti agli occhi ogni volta che li
chiudeva.
Questo non era chiaro.
A un tratto,
il cielo divenne scuro e un vortice scese dal cielo, abbattendosi
violentemente
sul ragazzo. Lui non sembrava molto sorprese. Il vortice
ritornò nel cielo e
non c’era più nessuno. Kurt rimase scioccato. Il
cielo ritornò sereno e tutto
sembrava essere tornato come prima.
- Kurt!
– Kurt si sentì chiamare, ma non
aveva minimamente intenzione di voltarsi. Aveva inchiodato gli occhi
nel punto
preciso in cui era scomparso il vortice. Sentì una mano
poggiarsi sulla spalla,
ma non si mosse.
- Kurt,
stai bene? – chiese Rachel. Era possibile
che nessuno avesse visto nulla? Kurt si voltò di scatto
verso la sua amica,
facendola sobbalzare.
- Tu-Tu
non hai visto nulla? – chiese
Kurt, osservando la sua amica che lo guardava stranito.
Com’era possibile che
lo avesse visto solo lui?
- No.
Perché cos’è successo qualcosa? –
chiese Rachel curiosa, come al solito. Kurt rivolse di nuovo lo sguardo
al
cielo, come se guardandolo potesse capirci qualcosa. Abbassò
lo sguardo su
Rachel e le sorrise.
- Nulla,
non preoccuparti. Andiamo. –
disse Kurt. Camminò con Rachel verso la porta principale.
Guardò di nuovo il
cielo, ma nulla.
****
Blaine si
aspettava tutto quello e, sinceramente, aveva una paura folle. Non
voleva
diventare un buco nero, ma aveva inviolato una regola. La regola
più
fondamentale di tutte e si meritava la punizione giusta.
Si
presentò
davanti al re, che sembrò più calmo del solito.
Si stava preparando mentalmente
un modo per poter chiedere al re, di salutare i suoi amici.
Già gli mancava
Wes.
- Blaine,
di nuovo tu. – Blaine abbassò
lo sguardo. Non sapeva davvero cosa dire. Non aveva giustificazione per
quello
che aveva fatto. Non solo aveva aggredito un umano, ma si era perfino
trasformato in uomo.
- Hai
violato la regola di vita. Sai cosa
significa? – chiese il re e Blaine lo sapeva bene.
Questa volta non aveva
scusanti.
- Lo
so. Mi scusi, Signore. So che non ho
scusanti e vorrei solo salutare i miei amici, se possibile. –
disse Blaine,
mantenendo lo sguardo basso. Non aveva il coraggio di guardare
quell’uccello
grande e maestoso negli occhi.
- Perché
vorresti salutare i tuoi amici? –
e quella domanda lo spiazzò di sicuro. Era una specie di
negazione o gli stava
dicendo che non doveva trasformarlo in un buco nero?
- Blaine,
dovrei trasformarti in un buco
nero. È questa la
regola. –
Blaine alzò gli occhi, per la prima volta, e
annuì – Tu non sai che
io ho la capacità di leggere il destino delle persone. –
Blaine sgranò gli occhi. Quella non la sapeva.
- Tu,
figliolo, hai un destino particolare
che io non posso cambiare. Anch’io sto violando una regola
ora, per questo ti
chiedo di non dire a nessuno che ti ho lasciato andare. –
sul volto di
Blaine si scavò un sorriso. Il re gli stava chiedendo di
mantenere un segreto e
in più, gli aveva detto che lo lasciava andare.
“Sono sveglio, dormo o è fantasia?*”,
pensò Blaine.
- Signore,
io davvero non so come
ringraziarla. – e diceva sul serio, Blaine. Il re
gli sorrise e gli fece un
cenno con l’ala.
- Rendi
felice Kurt e mi avrai già
ringraziato abbastanza. – Blaine
saltellò sul posto. Fece un inchino e andò
via dalla corte del re. L’unico problema, ora, era trovare
una spiegazione
valida per Kurt, che di sicuro era rimasto scosso.
****
Infatti,
Kurt era davvero rimasto scosso. Non aveva seguito una minima parte
delle
lezioni. Si muoveva tra i corridoi come uno zombie e pensava
continuamente a
ciò che era successo, senza trovare nemmeno una spiegazione.
Al Glee Club
non aveva seguito una minima parola di Schuster e diverse volte Tina
gli aveva
chiesto se stava bene, ma lui non rispondeva, perso nei suoi pensieri.
Non era
capace di pensare ad altro. La sua domanda principale, però,
non da dove
diavolo era arrivato quel vortice, ma se quel ragazzo fosse davvero
Blaine. E
questo era strano.
- Kurt,
sei sicuro di sentirti bene? –
chiese Rachel, mentre camminavano verso casa di quest’ultima.
Quella mattina
Kurt rispondeva sempre con sì e senza nemmeno saperlo, aveva
accettato di
passare un pomeriggio con Rachel.
Kurt, come
da protocollo per quella mattina, non rispose e continuò a
guardare il cielo. Però,
come tutti sanno, bisogna guardare la strada, mentre si cammina. Kurt
non lo
fece e finì per ritrovarsi tra le braccia di qualcuno.
****
Blaine era
tornato sulla Terra, ancora uomo, e camminava per le strade di Lima,
con mille
pensieri. Il re gli aveva detto che aveva un destino particolare. Cosa
voleva
significare? Davvero, non riusciva a capirlo. La cosa più
importante, però, era
trovare una spiegazione plausibile per Kurt.
Non
finì
nemmeno di pensarlo, che si ritrovò tra le braccia un angelo
dagli occhi
azzurri. L’angelo Kurt Hummel.
Quando Kurt
lo vide, sembrò che si stesse svegliando da un sonno
profondo. Gli occhi caramellati
di Blaine, si persero in quelli azzurri di Kurt.
Il biondo si
ricompose e lo fissò intensamente, mentre Rachel si scusava.
Quando si accorse
che nessuno dei due la stava ascoltando, si fermò e li
osservò.
- Vi
conoscete? – chiese la ragazza,
incuriosita. I due ragazzi continuavano a guardarsi, ascoltando solo di
sfuggita la domanda di Rachel.
Blaine, in
quel momento, si rese conto del destino particolare di cui parlava il
suo re.
Si era innamorato. Si era innamorato di Kurt. Si era innamorato di
Kurt, il suo
protetto. Ora, capiva perché sentiva tanto il bisogno di
stargli vicino, di
parlargli, di difenderlo.
Loro non lo
sapevano, ma sul lato oscuro della luna il Signore stava osservando la
scena e
stava sorridendo. Sì, quello era il destino particolare di
Blaine, che il
Signore non poteva cambiare. Kurt era il destino di Blaine.
Spazio
dell’autrice
Salve a tutti!
Eccomi ritornata con il nuovo capitolo. Eh, sì. Kurt
è il destino di Blaine. Qualcuno
ne dubitava?
Dal prossimo
capitolo, vedremo un Kurt molto confuso e un Blaine molto innamorato.
Nel tf,
Kurt si è subito innamorato di Blaine, mentre Blaine ci ha
messo un bel po’ per
accorgersi di essere innamorato (sì, perché mi
rifiuto di credere che Blaine si
sia innamorato di Kurt solo durante Blackbird). Io ho voluto cambiare.
Blaine
ha già capito di essere innamorato di Kurt, mentre
quest’ultimo ci metterà un
po’.
Ricordiamoci
sempre che Blaine è un uccello e quindi la loro relazione
non sarà molto
semplice.
Bene, ora
ringrazio chi ha messo la storia tra le seguite/preferite/ricordate.
Grazie,
davvero. Ringrazio moltissimo anche chi recensisce, anche se non ce ne
sono
molti. Ringrazio, comunque.
Spero di
rivedervi alla prossima. Sappiate che se volete sclerare con qualcuno o
sfogarvi o qualsiasi cosa, questo è il mio profilo di
Facebook: http://www.facebook.com/francesca.volpe2.
Io sono sempre a vostra disposizione e chissà, forse potrei
darvi anche qualche
spoilerino.
Baci