La felicità affranta
In una sala parto, una donna affascinante, con i capelli lunghi e setosi color biondo dorato col viso delicato ma con uno sguardo che non nascondeva nessun sentimento umano, dolore , gioia , amore, era intenta ad aspettare l’arrivo di una nuova vita, la sua creatura celestiale , il suo simbolo d’amore aspettato da tempo e che finalmente si è realizzato . La felicità a volte non dura per sempre, il destino di quella stupenda ed innocente bambina verrà capovolto da un momento all’altro, causandole solamente sofferenze. Man mano che i giorni trascorrevano, per la povera famiglia Lemere non andava bene , troppi debiti accumulati e tasse da pagare, come potevano pagare e prendersi cura della bambina a tempo stesso! .Isabel: *piangendo* tesoro non voglio perdere ciò che il mondo mi ha donato .
Andrès : “ perché proprio a noi è capitata questa orrenda tragedia “allora troviamo un sistema, così manteniamo sia la nostra creatura che tutti i debiti, ma se purtroppo non c’è rimedio ,credo che dobbiamo abbandonarla, non c’è altro sistema, causerà un forte shock ad entrambi ma almeno la vita di nostra figlia potrà essere migliore di questa... Ti prego, Isabel non piangere ! Cogliamo questo attimo per tenerci un ricordo legato a lei, che è la cosa più preziosa che il mondo ci abbia regalato .
La giovane donna si china in ginocchio sul pavimento e incomincia a singhiozzare sulle spalle del marito abbassato, fino a che, calmatasi, ricomincia a parlare.
Isabel: ok... se è per il bene di tutti noi e della vita di nostra figlia allora ritengo opportuno mandarla via, anche se ho una grande lacerazione al cuore, come se mi fosse crollato il mondo addosso e ho paura di lasciare sperduta al mondo la mia preziosa bambina ,senza sapere ogni suo passo che man mano farà col crescere .
Andrès: ti prego, amore! non vedi come sto male anche io? adesso dentro di me incombe solo sofferenza! diamoci almeno un ricordo della piccolissima felicità che ci hanno dato non credi anche tu ?
Isabel: hai ragione amore mio vorrei avere una foto ricordo di questo magico ma sofferente momento io te e la nostra bambina .
Isabel raggiunge le scale con il marito fino ad arrivare alla soglia della la camera dove si trova la piccola Emilj si avvicinarono pian piano guardando quello spettacolo stupendo che si trova dinanzi ai loro occhi: si era proprio la loro magnifica creatura . La presero in braccio e andarono tutti e tre nella sala grande dove presero la macchina fotografica , si misero in posa, la bambina al centro e i due genitori ai lati della figlia , e scattarono la foto. Isabel riportata la figlia nel suo lettino, si dirige verso il marito schioccandoli un bacio e poi abbracciarlo.
Isabel: *tristemente* faremo la cosa giusta ad abbandonarla?
Andrès: se è per il suo bene, si amore, non potremmo dargli niente, domani all’alba prendiamo la nostra bambina e poi finirà tutto.
Le lacrime di Isabel scesero lungo la sua linea del viso fino a soffermarsi sul labbro per poi ricadere giù; il marito con una mano asciuga quelle poche ma dolorose lacrime per poi abbracciarla ,poi le due figure scompaiono nel buio della notte per poi dirigersi verso la loro camera.