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Autore: Hazza_Boo    10/08/2012    1 recensioni
Lilo scritta in un momento di noia. Se vi interessa entrate e recensite :)
Un sospiro invase il silenzio della stanza, Liam stanco e frustrato si avvicinò al letto e si chinò verso Louis per prenderlo in braccio ma proprio in quel momento l’amico gli gettò le braccia al collo.
Alzò leggermente il busto e lo abbracciò. Liam rimase senza parole, perplesso e confuso. Mai era stato abbracciato così… insomma, era un abbraccio caloroso, pieno di amore e sincerità. Era bello e confortevole.
«Ti voglio bene, Liam.» sussurrò dolcemente Louis all’orecchio del ragazzo
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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X-Factor, un programma televisivo inglese, li aveva uniti. Cinque ragazzi che non si conoscevano, che venivano da parti diverse dell’Inghilterra si erano ritrovati insieme. Era… qualcosa di unico, no?
Ecco, c’era un problema: erano tutti diversi, avevano gusti, stili, caratteri e mentalità diverse. E non sempre gli opposti si attraggono.
Niall, l’irlandese biondo tinto e dolce, andava d’accordo con tutti. Era spontaneo, dolce, allegro, gioioso, chiacchierone ma simpatico. Rideva sempre, ed era bellissimo vedere il suo sorriso che illuminava le giornate grigie degli altri.
Zayn, un quinto pachistano, un quinto irlandese e tre quinti inglese, se la cavava abbastanza bene. Era un tipo insicuro, pieno di paure, dicevano che era misterioso ma in realtà era semplicemente riservato e un po’ freddo. Però si abituò presto a stare con gli altri.
Harry, sexy e sexy. Non c’erano altre parole per descriverlo. Era eccitato all’idea di formare una band, forse perché in passato aveva già fatto parte di una nella sua scuola. Appena conobbe gli altri del gruppo andò d’accordo con tutti, specialmente con Louis.
Louis, il cretino ed il buffone della band, era sensazionale. Riusciva ad andare d’accordo con tutti quelli che gli stavano vicino. La sua specialità era far ridere e divertire, anche se eri triste lui ti tirava su il morale.
Liam, quello timido e riservato. Fu proprio lui ad avere più difficoltà. Il fatto era che Liam era un ragazzo abbastanza timido, uno che preferiva il silenzio e la solitudine anziché stare in compagnia. Uno silenzioso, che parla poco, che sta ai margini e che cerca di nascondersi e di non farsi notare.
Per parecchio tempo, dopo che la band era stata formata, non era mai riuscito ad aprirsi con gli altri ragazzi. Quando, per esempio, alla sera si mettevano intorno al fuoco nel Bungalow del padre di Harry, per conoscersi meglio, lui non ne prendeva parte o se lo faceva raccontava il minimo di lui. Aveva semplicemente bisogno di tempo, e infatti tutti i ragazzi della band lo capirono e gli lasciarono i suoi spazi ed i suoi tempi. Tutti tranne uno.
Louis Tomlinson.
Lui non aveva pazienza, non gli piaceva aspettare e non aveva la capacità di rispettare la privacy degli altri. La vera tortura di Liam iniziò proprio il giorno dopo che la band era stata messa insieme. Louis non gli lasciò un momento di libertà, di respiro.
Erano troppo diversi loro due: Louis era allegro, vivace, non stava mai fermo ne zitto, saltava sul divano e lanciava la frutta contro il muro, e tutti gli altri gli andavano dietro. Liam era calmo, silenzioso, solitario e non sopportava chi non si faceva gli affari suoi.
«Dai, mi dici come si chiama?» ripeté per l’ennesima volta Louis sedendosi sul divano accanto a Liam.
«No, non te lo dico. Sono affari miei»
«Sì, ma io voglio saperlo. Non dici mai nulla di te!»
«Perché sono affari miei»
«Ma io voglio sapere come si chiama la ragazza che ti piace!»
Ecco come andavano solitamente le cose. Liam, tranquillamente si rilassava, e BOOM! All’improvviso Louis iniziava a stressarlo, ad assillarlo e non lo lasciava vivere. E per fortuna che Liam era paziente! A volte gli toccava di fargli da padre, e, davvero, Louis sembrava un bambino testardo e curioso.
«Se te lo dico poi mi lasci in pace?» domandò Liam guardando speranzoso Louis.
«Certo!»
Quindi Liam sospirò e sussurrò: «La ragazza che mi piace si chiama Danielle»
Louis spalancò gli occhi incredulo.
«Oh, mio Dio! Quella strafiga con i capelli ricci che è venuta a salutarti l’altro ieri?»
Liam rispose annuendo e poi incominciò a digitare un messaggio per sua madre, che gli ordinava di tornare a casa poiché era tardi, e che, se voleva, sarebbe potuto tornare a casa di Louis il giorno dopo.
«Ehi, bello, fai attenzione perché se non la prendi tu, te la prende Harry» lo avvisò ironicamente Louis, ma Liam non lo ascoltò nemmeno.
Erano stati invitati a casa di Louis per passare del tempo insieme prima di X-Factor, e ora Niall e Zayn scherzavano insieme mentre giocavano con il Nintendo, e Harry si faceva la doccia in bagno. Louis iniziò a saltare sul divano su cui era seduto anche Liam, e dato che si accorse che l’amico non reagiva, iniziò a fargli il solletico e a leggere ad alta voce quello che stava scrivendo nel messaggio.
« ‘Mamma, no! Sono qua con la band. Torno tra un oretta, okay?’» e scoppiò a ridere divertito.
«Smettila di leggere quello che scrivo!» lo sgridò Liam dandogli un pizzicotto sul braccio, ma Louis non si arrendeva facilmente. Rincominciò a fare il solletico eppure Liam sembrava non provare nulla. Continuava a ripetergli di smetterla ma l’amico iniziò a gridare: «Liam ama Danielle! Liam ama Danielle…!»
Liam innervosito e stanco si alzò di scatto dal divano e si diresse verso la stanza degli ospiti che era stata data a lui. Louis lo seguì, iniziò a correre gridando: «Adesso arrivo! Preparati, ragazzo palestrato!» e gli saltò sulla schiena. Liam cacciò un urlo misto di paura e rabbia e cercò di farlo scendere dalla sua schiena. Louis sembrava un koala, si era aggrappato a lui e non voleva scendere e continuava a ridere come un pazzo.
«Basta, Louis! Scendi subito ‘che ti fai male!»
«U-uh! Vai cavallo, vai!» esclamava felice Louis
Dal bagno uscì Harry… nudo. No, questo è troppo! Pensò esausto ed irritato Liam. Non aveva mai visto in tutta la sua vita dei ragazzi così scatenati: Harry che girava nudo per casa, Louis che gli saltava sulla schiena e Niall che mangiava tutto ciò che gli stava intorno.
Harry oltrepassò Liam e Louis e, ridendo divertito, raggiunse la sala.
«Ti prego, Louis. Mi stai facendo male, mi verrà l’ernia!»
«Sciocchezze, uomo! Dai, fino alla camera degli ospiti!»
E cosa doveva fare Liam? Con un sospirò iniziò a camminare fino alla stanza con Louis sulla schiena. Quando arrivò di fronte alla porta l’amico saltò giù, aprì la porta ed entrò. Liam rimase sulla soglia, perplesso, guardando l’amico togliersi le pantofole e buttarsi sul letto.
«Questa non dovrebbe essere la mia camera?» domandò perplesso Liam e si mise a braccia conserte.
«Spero che non ti dispiaccia se dormo con te, sta notte» e Louis sbadigliò stanco. Poi si mise sotto le coperte e chiuse gli occhi. Il suo volto si rilassò e respirò piano.
Liam spalancò gli occhi incredulo. Perfino dormire con lui? Oh, no, stava superando il limite!
«Senti, vai nella tua stanza e lasciami in pace almeno quando dormo» Liam aspettò un po’, sperando che Louis si alzasse e andasse in camera sua di sua spontanea volontà, senza che Liam fosse costretto a prenderlo in braccio e portarlo via. Ma l’amico non reagì, rimase con gli occhi chiusi, sotto le coperte, come se stesse dormendo.
Un sospiro invase il silenzio della stanza, Liam stanco e frustrato si avvicinò al letto e si chinò verso Louis per prenderlo in braccio ma proprio in quel momento l’amico gli gettò le braccia al collo.
Alzò leggermente il busto e lo abbracciò. Liam rimase senza parole, perplesso e confuso. Mai era stato abbracciato così… insomma, era un abbraccio caloroso, pieno di amore e sincerità. Era bello e confortevole.
«Ti voglio bene, Liam.» sussurrò dolcemente Louis all’orecchio del ragazzo. Liam non disse nulla, il suo sguardo stupito si addolcì. Chiuse gli occhi e iniziò a cullare tra le braccia Louis.
«Anch’io te ne voglio, Lou. Adesso dormi»
Liam lo coccolò, mentre Louis si addormentava tra le sue braccia cullato dalla voce soffice di Liam che gli cantava una piccola canzoncina lenta, e, di tanto in tanto, gli baciava la fronte teneramente.
Per quanto fossero diversi Liam sentiva l’istinto di prendersi cura di Louis, sentiva che doveva proteggerlo da qualsiasi cosa e non importava quanto Louis fosse vivace e quanto invadesse la sua privacy. Gli andava bene così.
 
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Avevo bisogno di scrivere perché sono un po’ giù di morale. E quindi ho scritto questa Lilo senza motivo ma spero che vi piaccia. Ho voglia di recensioni… mi rendono davvero felice riceverle.
Quindi recensite e tante belle cose :)

  
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