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Autore: ZiallStylinson_LOL    11/08/2012    1 recensioni
Katerina Gmur,mezza italiana e mezza svizzera parte per andare a Londra da Milano per un trasferimento ad una scuola prestigiosa grazie ad una borsa di studio che come lei anche sua sorella,Elisabeth e una loro amica Alexandra,hanno ricevuto.Si vedrà poi cosa succederà a tutte tre e specialmente alla protagonista..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Angolo Autrice :3 :



Salve a tutti,questa è la mia prima Fanfic,spero piaccia,ci tengo davvero tanto!
Un abbraccio,ZiallStylinson_LOL




Era arrivato.
Quel maledettissimo giorno in cui mi sarei dovuta trasferire in quel maledettissimo posto.Ma perché?Perché devo lasciare tutto quello che ho e andare in un posto che non conosco?Perché deve succedere a me?
Prendo le valigie e mi dirigo a fare il Check-in,roba odiosa.
Finito di fare il Check-in,mi siedo e tiro fuori il panino preparato a casa.Ho una fame da lupi.Mangio come una forsennata,sotto gli sguardi disgustati delle altre persone.Mamma mia,che figura.Dopo aver mangiato mi dirigo alla Toilette,e accidentalmente inciampo e vado a finire addosso ad un ragazzo.Oh cazzo.
Alzo gli occhi per vedere chi ho preso sotto,e rimango incantata.
Occhi color ghiaccio,capelli alla rinfusa,labbra sottili,sexy.
Cerco immediatamente di alzarmi senza farmi di nuovo male perché sì,sarei capace di farlo,e lo aiuto ad alzarsi.Statura media,fisico da sportivo,bretelle,maglietta a righe e jeans super stretti.
"Che fico da urlo" penso squadrandolo da capo a piedi.
Lui mi guarda.Io cerco di formulare una sorta di scusa,premettendo che ci sia..
-Oh cielo,scusami,non so dove ho la testa!-
-Tranquilla,non fa niente.-
Ohh meno male.
-Mi chiamo Kate,Katerina Gmur,piacere!-
-Io mi chiamo Louis,Louis Tomlinson,il piacere è mio!-
Dopo quello strano incontro,io e Lou ci dirigemmo verso l'aereo,infatti scoprii che anche lui doveva andare a Londra.
Beh,meglio così,almeno non sono da sola.Ci sedemmo hai nostri posti,e io,salutai per l'ultima volta il mio bellissimo paese.
Mi girai verso Lou che guardava la hostess che stava portando da mangiare.
-Ehi,che stai guardando??-
-Il cibo-
-Hai fame?-
-Il cibo-
-Ho capito,ma hai fame?-
-IL CIBO!-
-CAZZO MA HAI FAME??-
Urlai.Parte della gente nell'aereo si girò verso di me con disprezzo.
"Cazzo,devo fare meno la camionista".
Guardai male Louis.
-Louis,mi hai fatto fare una figura di merda-
-Le carote-
-Ti piacciono le carote?-
-Si,tantissimo.E la hostess le sta porgendo agli altri passeggeri.Le voglio.Ora-
-Ho capito,calmati,quando arriverà le chiederai anche tu,va bene?-
-Certo che va bene,ma se finiscono??-
-Se finiscono ti attacchi-
-A cosa???-
-A sto cazzo-
-Mamma,sei sempre così gentile tu eh??-
-Ovvio,sono soprannominata la regina della gentilezza,non lo sapevi??-
-Aspettando le carote..-
Scoppiammo a ridere,e finalmente arrivarono le carote.
-Cosa gradite,ragazzi?-
-CAROTE.NOW-
-Ok,e per lei signorina?-
-Un bicchiere d'acqua,grazie.-
-Arrivano subito!-
Louis guardò con interesse i movimenti della hostess nel prendere le carote e versare l'acqua nel bicchiere.
-Prego-
-CRAZIE MILLE,MADAME-
La hostess fece una smorfia.
-Grazie-
-P-prego!-
Guardai Louis sgranocchiarsi la sua carota,e poi iniziai a bere.
-Sei proprio scemo haha-
-Grazie,miss SIGNORA gentile-
-COME MI HAI CHIAMATA?-
-Signora-
-SIGNORINA,NON SIGNORA!-
-SIGNORA SIGNORA MUAHAHA-
-Hai oltrepassato il limite-
Iniziai a fargli il solletico.Louis iniziò a ridere a crepapelle.
Accidentalmente il bicchiere di acqua si rovesciò sui suoi pantaloni.
-Cazzo-
-Ops,scusami,non voooolevo-
-Sisi,l'hai fatto apposta-
-Non è vero,te lo giuro,scusami!-
-Vabbé,tanto ho il cambio.Aspettami qui-
-E dove vuoi che vada,cretino-
Lui si alzò e si diresse verso il bagno.All'improvviso si girò e mi fece la linguaccia.
Io ricambiai,seguita dallo sguardo stupito della nonnetta davanti.
La guardai con la lingua di fuori,poi la ritirai.
-Ehehe salve!-
Mamma che figura di merda.
Passarono alcuni minuti e vidi Louis uscire dal bagno.Aveva messo dei jeans rossi strettissimi.
Mi stava per uscire il sangue dal naso,ma mi sono trattenuta.
-Eccomi!-
-Eccoti!-
-Eccolo!-
-Eccolo-
Scoppiammo a ridere come due ritardati.
Ad un certo punto si accese l'altoparlante e parlò una voce maschile.
-Signori e signore,vi preghiamo di allacciare le cinture di sicurezza per l'atterraggio.-
Mi misi la cintura di sicurezza.Guardai fuori dal finestrino e mi accorsi che... Non era male quel posto.
Finalmente ero arrivata.
Hello London.

 
  
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