Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Hazza_Boo    11/08/2012    2 recensioni
One shot, verde, ziall. Recensite perchè ne ho seriamente bisogno v.v
«Mi vuoi bene anche se faccio il coglione?» domandò Zayn preoccupato all’amico.
«Certo che ti voglio bene. Non cambierei nulla di te, nulla… neanche la tua idiozia»
Fece sorridere Zayn… di gioia e felicità.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
  Trust

  ziall
13/? pictures of one direction turn ons




Niall era arrivato a casa e non aveva trovato le sue scarpe preferite: gliel’aveva prese Zayn senza dirgli nulla.
C’era poco da dire: Zayn e Niall erano come due fratelli. C’erano quelle volte in cui andavano d’accordo, giocavano, scherzavano, si divertivano. Altre volte in cui non riuscivano nemmeno a guardarsi in faccia, in cui Zayn faceva dei dispetti a Niall, lui non gli rivolgeva la parola per una settimana fino a quando Zayn non si faceva perdonare e tutto tornava come prima… ma subito il giorno dopo non si parlavano più. Avevano i loro alti e bassi. Zayn era il fratello maggiore: curava Niall ma allo stesso tempo, a volte, lo prendeva in giro per i suoi gusti – Justin Bieber, esempio -, lo infastidiva, gli prendere le scarpe o altri vestiti senza nemmeno chiedere.
Litigavano spesso, dunque. Ma si perdonavano altrettanto velocemente. Quel pomeriggio Niall aveva litigato di nuovo per altri mille motivi. Da una cosa ne uscivano altre del passato, tutte sciocchezze.
«E va bene, signor Sono-un-gran-figo! Fai come ti pare!» si era chiusa così la discussione. Niall se n’era uscito di casa, dopo che Zayn aveva iniziato a lamentarsi su quanto fosse stressante Niall, e su quanto facessero schifo le sue battute.
Avevano trovato un brutto momento per litigare, perché erano a casa di Harry e dovevano aspettare Paul che li avrebbe portati in sala registrazioni, ma Niall si era rifiutato di lavorare con Zayn, e lui non aveva fatto nulla per impedire che se ne andasse.
Adesso, però, si sentiva in colpa. Come ogni fratello, si sentiva male quando capiva che aveva litigato per una sciocchezza ma era indignato. Si sedette sulla sedia del tavolo della cucina, con le braccia conserte, lo sguardo serio e frustrato. Liam gli posò una mano sulla spalla e con l’altra gli accarezzò i capelli.
«Zayn, dovresti andare da lui.»
«No» mormorò a denti stretti Zayn, serio e deciso a non spostarsi da quella sedia. Harry e Louis lo guardavano preoccupati sperando che Niall potesse rientrare a casa prima che arrivasse Paul a portarli via.
«Ma lo sai che solo con te può tornare» cercò di convincerlo Liam.
«No.» sussurrò ancora Zayn.
Era inutile. Non l’avrebbe mai fatto spostare da quella sedia, quindi provò Harry, con i suoi modi più bruschi. «Zayn, non rompere il cazzo e vai da lui. Trascinalo con la forza, se c’è ne sarà bisogno!» e detto questo addentò una mela verde presa dal cesto al centro del tavolo.
Ma nemmeno lui lo convinse. Zayn scosse la testa deciso. E toccò a Louis giocando tutto sull’allegria e lo scherzo. Iniziò a girare intorno alla sedia, scompigliandogli i capelli, facendogli il solletico sotto il collo e dicendo: «Zayn, Zayn, piccolino piccolino, vai dal tuo caro fratellino. Portalo a casa o aspettati la NASA, che ti viene a prendere e ti ficca un clistere nel sedere!»
Harry scoppiò a ridere e Liam si unì poco dopo. L’unico effetto che fece la scemenza di Louis su Zayn fu un sorriso leggermente divertito, ma non si schiodò dalla sedia. Liam si inginocchiò davanti a Zayn, gli accarezzò il ginocchio e lo pregò con lo sguardo.
«Ti prego, Zayn, fallo per me...»
Eh, no! Non poteva fare così: sguardo dolce, occhioni da Bambi e la sua voce profonda e tenera che diceva “fallo per me”. Cosa c’era che Zayn non avrebbe fatto per Liam?
E in effetti… beh, sì, voleva trovare Niall e chiedergli scusa. Detestava litigare con lui, si sentiva in colpa, si sentì morto e a pezzi. Voleva solo che la terra si aprisse e lo inghiottisse.
Quindi si alzò in piedi convinto e prese la giacca dall’attaccapanni. Notò, dalla finestra della cucina, che fuori pioveva e prese con sé un ombrello nero. «Torno tra un po’… con lui» disse serio senza tradire emozioni.
Zayn si chiuse la porta di casa alle spalle e si guardò intorno, cercando tra i passanti ed il traffico il volto di Niall e la sua chioma folta e bionda. Conosceva troppo bene quel ragazzo, sapeva ogni cosa di lui, gli era troppo legato.
Quando si sentiva un po’ giù di morale si rifugiava nell’unico posto in cui era felice: un ristorante. A volte Nando’s altre volte in un ristorante normale purché si mangiasse. Quindi adesso Zayn doveva cercare in qualche ristorante o pub in quella zona. Aprì l’ombrello per ripararsi dalla pioggia e iniziò a camminare per le strade, guardandosi intorno attentamente, e scrutando ogni ristorante. In strada non c’era molta gente, poiché era mattina presto e quell’acquazzone terribile rendeva difficile girare. Solo qualche macchina e taxi, qualche uomo in giacca e cravatta che correva al lavoro, e delle madri che accompagnavano i bambini in impermeabile a scuola. E poi Zayn che cercava l’amico offeso.
In effetti riconosceva che aveva esagerato con lui. Sapeva quanto fosse sensibile, e quel conoscerlo perfettamente poteva essere uno svantaggio: conosceva anche i punti deboli di Niall e quando litigavano lo colpiva proprio lì. Si sentiva uno schifo a usarlo in quel modo, ad offenderlo, ad approfittarsi della cieca fiducia di Niall.
Ma non riusciva mai a dire quello che provava o pensava a Niall. Quando gli stava per dire “ti voglio bene” c’era qualcosa che lo bloccava. Avrebbe voluto abbracciarlo e dirgli che gli dispiaceva, in quel momento, ma la preoccupazione di non trovarlo aumentava sempre di più.
Più si guardava intorno e cercava nelle strade e tra la gente più cresceva l’agitazione. Dov’era? Cosa stava facendo?
Che cosa aveva combinato Zayn? Era stato proprio uno sciocco e adesso… gli veniva un male al petto quando pensava che Niall gli voleva bene nonostante fosse un totale idiota con lui. Niall lo perdonava sempre, Niall lo amava come un fratello, si fidava di lui e Zayn tradiva la sua fiducia, si prendeva gioco di lui.
Poi il suo sguardo fu attratto da qualcosa di chiaro. In mezzo alla pioggia e alla nebbia si vedeva abbastanza bene quella chioma bionda che poteva essere solo di…
Niall!
Stava sul marciapiedi, sotto la pioggia, completamente bagnato, aspettando che il semaforo si tingesse di verde per poter attraversare le strisce pedonali. Zayn corse di lui con la felicità nel cuore di averlo trovato. Gli dava le spalle quindi non l’avrebbe mai visto mentre si avvicinava lentamente e…
gli copriva la testa con l’ombrello.
Niall alzò la testa di scatto, trasalendo, e si accorse che Zayn teneva l’ombrello sulle loro teste. Il biondo fece per indietreggiare però il moro fu più veloce e gli prese il polso.
«Scusami. Ti do il permesso di offendermi»
Niall non disse nulla, abbassò semplicemente lo sguardo e sospirò. Zayn si ricordò che il giorno prima era dovuto uscire con Perrie ed essendo in ritardo aveva preso le prime scarpe che aveva trovato davanti a sé, senza pensare che fossero di Niall. E proprio mentre girava per i negozi con la ragazza aveva visto, in una vetrina, un poster di Justin Bieber a grandezza naturale. L’aveva preso e se l’era messo nella tasca interna della giacca e se l’era dimenticato lì.
Arrivò il verde e Niall fece per attraversare ma di nuovo Zayn lo bloccò, estrasse il poster in una sportina bianca, all’interno della tasca interna del cappotto e gliela porse.
«L’ho trovato ieri e volevo dartelo per scusami per averti preso le scarpe.»
Niall ignorò il regalo, non lo prese nemmeno e fissò deluso Zayn negli occhi.
«Non si tratta delle scarpe, Zayn. Sai quanto mi interessa delle scarpe? Quello che mi da fastidio è che tu sei un perfetto idiota con me!»
«So anche di essere uno stronzo e di non meritare la tua fiducia» proseguì serio e sicuro Zayn «Ma non posso farci niente, Niall.»
Niall sospirò rassegnato. Il suo sguardo cadde sulla sportina che Zayn continuava a tenere in mano sperando che, prima o poi, l’amico l’accettasse.
«E d’accordo» sospirò. «Cosa c’è lì dentro?»
«Un poster di Bieber a grandezza naturale.»
Negli occhi azzurri di Niall balenò una luce bianca. Zayn ridacchiò e gliela porse. Il biondo cercò di fingersi indifferente, come se non volesse accettare ma poi… oh, era troppo forte la tentazione di vedere Justin Bieber! Quindi prese la sportina nel momento stesso in cui Zayn lo abbracciava con un braccio, poiché l’altro doveva reggere l’ombrello.
«Ti voglio bene» gli mormorò all’orecchio Zayn.
Sì, ce l’aveva fatta! Dopo tempo che provava a dirgli quelle parole, dopo così tanto che voleva fargli sapere che, per quanto fosse un idiota, gli voleva bene adesso era riuscito a dire quelle parole. Niall gli prese l’ombrello, lo chiuse e lo lasciò cadere a terra poi… lo abbracciò.
Oh, quanto era bello quell’abbraccio! Gli abbracci di Niall erano i più belli, più calorosi e dolci… tutto quello di cui aveva bisogno Zayn. Anche se pioveva ed era freddo l'abbraccio di Niall, le sue braccia intorno a Zayn, gli davano calore e protezione. Sentiva la fiducia e l’amore dell’amico, che non avrebbe abbandonato mai.
«Mi vuoi bene anche se faccio il coglione?» domandò Zayn preoccupato all’amico.
«Certo che ti voglio bene. Non cambierei nulla di te, nulla… neanche la tua idiozia»
Fece sorridere Zayn… di gioia e felicità.
 
 
___________________
Devo dire che è stato abbastanza soddisfacente scrivere questa Ziall tenendo presente che l’ho scritta in un altro momento di noia quindi… Boh, anche perché Zayn e Niall sono dolcissimi insieme.
Baci baci xx

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Hazza_Boo