È amore.



 

Un anno buttato all'aria, a lavorare in un misero parrucchiere.
Non è tanto il fatto del parrucchiere, è il fatto di lavorare. Bè in fondo me l'ero cercata.
Avere 15 anni e voler vivere da sola(perchè non si sopporta i propri genitori) ha i suoi difetti, e uno di questi è quello che tua madre non vuole pagarti TUTTE le spese.
Per fortuna le commesse e il capo sono socievoli e simpaticissimi. Con loro si puà parlare di tutto. Il capo è un ragazzotto di 21 anni proveniente dall' America, che, attraverso tante raccomandazioni è riuscito a sfondare come hair-stylist. È anche carino....ma è gay, sfiga!
E ora eccoci, George(il capo) e io a parlottare, mentre faccio uno sciampo ad una ricconazza di 90 anni.
-George ma che dici!- gli rispondo io
-Ma si, dai in questo campo sei brava. Vanessa dimmi perchè tu...-.
Sentimmo il campanello della porta suonare, qualcuno era appena entrato, era un ragazzo con degli occhi color del cielo, dei capelli biondi e un sorriso non perfetto, che lo rendeva ugualmente perfetto e bellissimo. Qualcosa, sentì qualcosa dentro di me non appena lo vidi
-Spero sia uno dei tuoi amichetti, non quelli gay ovviemente- chiesi a George speranzosa, ma lui rise
-Se ti rigerisci a lui non lo conosco-
-Peccato- dissi scocciata e dispiaciuta
-Allora! Servilo no!- mi disse a mo di comando George.
mi avviai verso il ragazzo di spalle a guardare una rivista
-Ma chi cazzo sei Ken?- sussurrai io
-Ahaha no, non sono Ken- si voltò lui sorridente
'Cazzo che ficura di merda' pensai io
-Ehm, mi scusi, non volevo essere volgare. Mi dica come posso esserle d'aiuto?-
-Vorrei parlare con george- sorrisi e andai a chiamarlo
'Sto tipo da paura è gay, ma vaffanculo' dissi tra me e me.
Chiamai George e lo portai dal ragazzo, io restai lì ad ascoltare cosa si dicevano. si porsero la mano; il ragazzo era un amico di Harry e lui gli aveva detto che per cambiare look dovewva venire da noi. Voleva una tinta bionda e un taglio innovativo
-Allora, Vanessa, fai tu la tinta al ragazzo; al taglio ci penserò io-.
Lo feci accomodare sulla sedia e iniziai a fargli la tinta, dopo un pò lui iniziò a parlare
-Allora Vanessa, ti dispiace se ci tiamo del tu?-
-Certo che no!- dissi io accennando un sorrisetto
-Come mai lavori qui?-chiese
-Vivere da sola ha i suoi difetti...- risposi lasciando la frase incompleta
-Uh, vivi da sola, e dove?- era interessato all'argomento....Niall
-Se conosci Harry, sai dove abita, ecco la casetta accanto è la mia-
-Quindi tu consoci Harry?-
-Già, sono la sua vicina e lui viene spesso qui, ma a proposito che fine ha fatto?-
-Aspetta, aspetta, tu...tu sei quella Vanessa, sei la sua migliore amica! Ci ha parlato talemnte tanto di te! E mi ha detto di dirti che è appena tornato a casa-
-Oggi che lo vedo mi sente! Mica mi ha detto che partiva!- dissi un pò irritata
-Dai, è una sorpresa-
-Mmmm vedremo, comunque ho finito Niall, puoi raggiungere George, accennò un sorriso e andò via.

* * * *
 

Quel pomerigigo a casa tornai più tardi del solito, erano già le cinque e io dovevo fare i compiti per il lunedì. Andavo a scuola, tranne il week-end e i compiti durante la settimana li facevo o in classe o la notte. salì in camera, mi feci una doccia, mi vestì, legai i capelli in una cipolla disordinata e mi sedetti sulla sedia davanti alla scrivania. Aprì il libro di matematica e guardai ciò che dovevo svolgere, due pagine stracolme di espressioni. Per fortuna in matematica me la cavicchiavo e ci misi un'oretta. Adoravo anche musica. Sapevo suonare la chitarra e il piano e poi io e Harry a casa sua cantavamo spesso come pazzi; lui era più grande di me di qualche anno e oltre ad essere il mio migliore amico, era una specie di fratello, mi aiutava con i compiti, a volte mi cucinava dopo il lavoro e si prendeva cura di me.
'Ma certo Harry' pensai io. 
Guardai l'oraio erano le sei e mezza e dovevo fare scienze (la materia che odiavo) e musica. Presi la borsa, ci infilai il necessario e uscì di casa per raggiungere quella di Harry. Suonai il campanello e la porta naturalmente si aprì
-Ma dove cazzarola sei....oh scusa devo aver sbagliato casa- dissi poco convinta
-Non preoccuparti capita- mi disse il ragazzo e io presi il vialetto per tornarmene a casa mia.
Possibile che Harry mi avesse lasciata? Mi avesse abbandonata, senza neanche salutarmi?
-Chi era?- sentì alle mie spalle
-Quella ragazza lì-
-Ma...Vanessa!- sentì chiamare il mio nome e mi voltai di scatto
-Harry!- gli corsi incontro e gli saltai addosso -pensavo fossi andato via!-
-Ma sei pazza? Dai entriamo che devo dirti una cosa-
-Anche io...devo fare i compiti- rise.
I ragazzi in casa erano 4 e Niall era lì con loro; possibile che non li avevo mai visti?
-Ho partecipato ad x-factor- mi disse Harry, io urlai per la contentezza e gli altri si tapparono tutti le orecchie. mi raccontò tutto e capì che erano un gruppo: i One Direction. 
-Si, ma adesso passiamo alle cose serie- dissi io -devo fare i compiti!- 
-Uff, che compiti devi fare?. chiese Harry
-Scenze eeee MUSICA!- urlai un'altra volta.
Poi sentì tossire e Harry guardò un ragazzo con i capelli alla 'Justin Bieber'
-Oh, scusate... Vanessa loro sono Louis, Liam, Zayn e-
-Ciao Niall- salutai io il biondino -è venuto da George oggi-
-Comunque ragazzi lei è Vanessa- disse Niall passandomi un braccio sulla spalla, io mi sentì avvampare di colpo. Cosa? What? Perchè? Se oh che cosa?
-Niall ma tu non eri gay?- chiesi io ingenuamente e tutti risero
-Ahaha no piccolina ma che dici?- disse lui pizziacandomi dolcemente la guancia.
Piccolina? hjrdisught. Caaaalma!
-Ehi, non sono piccolina!- lo rimproverai
-Sì, sei la più piccola qui!- mi corresse Harry
-Cazzus- dissi andando a testa bassa in cuicina. Aprì il libro di scienze, dovevo studiare due reazioni chimiche e poi scriverne la legge, ma io non sapevo niente di tutto ciò! Spattei la testa sul libro
-Cazzo Harold, muovi quel culo floccio e vieni ad aiutarmi! Sono una schiappa in scienze!- esclamai
-Ti mando rinforzi- mi voltai
-Oh Liam, ti prego dimmi che te la cavi!-
-Si me la cavicchio- iniziammo e dopo una mezz'oretta io seppi ciò che non avevo capito in una settimana.
Ci alzammo e io mi gettai sul divano facendo poco caso a chi ci era già seduto
-Sono sfinita, grazie Liam, grazie d'avvero-
-Ma ti manca musica- mi ricordò Niall e Harry si schiacciò una mano in testa, quando si trattava di musica mi elettrizzavo.
-Harry vado in camera tua. Tanto ho lasciato qui la mia chitarra!- e salì in camera di Harry.
Dovevo imparare un brano, lo imparai velocemente e poi rimasi lì canticchiare.
Erao da un pò di tempo su 'You belong with me' di Taylor Swift, non mi usciva un accordo.
-Guarda così- mi sentì dire e qualcuno da dietro posizionò le mani come per farmi vedere come dovessi suonare quelle note che non mi uscivano
-Niall- dissi io con voce strozzata.
Possibile che quel ragazzo mi faceva quell'effetto? Si, possibile. Era così carino, con quelle guanciotte e quegli occhi così emotivi. Lo guardavo mentre mi spiegava, non lo stavo per niente ascoltando. Se ne accorse e si voltò verso di me, adesso ci guardavamo entrambi. I nostri nasi si sfiorarono e lui lentamente poggiò le sue labbra sulle mie. Sentì qualcosa dentro che non so ancora spegare, non erano semplici farfalle, non erano semplici baci, niente era semplice con lui.
E oggi non so ancora trovare le parole, con so spiegare a chi mi chiede
'Com'è sentirsi la moglie di Niall Horan?'.
Io rispondo semplicemente
-È amore-.

Ragazze che mi dite vi piace la mia nuova OS?
Mi è venuta non so come, mentre mangiava ieri a pranzo, così
ho iniziato a scribacchiare qualcosa ed è uscita questa.
Lo ammetto, a me piace tanto,
non so perchè, ma mi piace.... mi traspetta qualcosa.
Horan è così dolce che si va a fare la tinta, tipo le donne.
Ahahah odido!
Comunque spero leggiate\recensiate.
Alla prossima.
P.s. tra un pò pubblicherò l'altro capitolo della FF.
-G. xoxo