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Autore: Firelight_    11/08/2012    3 recensioni
Harry e Louis: brucia, ma mantiene in vita.
(sei brevi momenti Larry Stylinson ispirati a sei diversi prompt a caso, con rating differenti).
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Phoenix.








Prompt: Vita.
Genere: Angst.
Rating: Verde.
Parole: 193.
 

Ciò che mi divide da Louis è il dolore; un dolore che afferra e spacca in due con mani rudi da taglialegna, che uccide e tortura lentamente nella luce insanguinata del tramonto. Un dolore che logora e consuma, e mi rende ogni giorno di più un problema tangibile per me stesso.
Ma, inesorabilmente, questo stesso dolore è anche ciò che ci lega e ci rende un’unica cosa, dunque non posso far altro che prostrarmi di fronte alle mie sofferenze e adorarle.
Adorarle, sì, esattamente come – dentro di me, in segreto, ben attento a non mostrarlo a nessuno, specie al diretto interessato – adoro Louis. Perché, ormai, lui è diventato per me qualunque cosa, la sola fonte di supplizi e amore, che sono legati un po’ come i concetti di vita e male.
E non posso fare altro che fingere e singhiozzare, insieme, trasformandomi in qualcuno che non sono e perdendo ogni certezza nel reale.
 
Ed è stato Louis a rovinarmi la vita: meglio addossargli tutte le colpe e sputare odio e parole acri che so che hanno il potere di ferirlo in profondità. È stato lui a rovinarmi la vita – oppure sono stato io?
 



Prompt: Solitudine.
Genere: Malinconico.
Rating: Verde.
Parole: 207.
 

Mi aggiro fra le stanze della casa, camminando in silenzio sui tappeti spelacchiati che sembrano custodire mille ricordi e segreti, nostalgico sotto le luci giallastre.
Fuori dalle finestre è notte, ma nessun rumore – e, soprattutto, nessuna presenza – turba la quiete dei corridoi, che mi intacca le ossa e le vene, corrodendomi.
È notte, e Louis non è in casa.
Percorro la hall e, sorridendo inconsapevolmente, immagino tutte le volte in cui, bagnato di pioggia, lui ha abbandonato l’impermeabile gocciolante sull’appendiabiti e io l’ho sgridato, accusandolo di lasciare una pozzanghera sul marmo italiano.
Ricordo delle sere in cui rientra tardi, scalcia le scarpe in un angolo e mi viene incontro con quello sguardo limpido e irresistibile, di fronte al quale ogni mia remora scompare come neve al sole.
Ricordo che i miei rimproveri si trasformano i mormorii sommessi, che il mio broncio si trasforma in un bacio, che la mia espressione impassibile si contrae per l’emozione.
Ma stanotte non è così: Louis è lontano da me, di certo fra le lenzuola calde della sua Eleanor, premuti l’uno contro l’altra.
E io sono qui, al freddo, a fissare l’inverno che lotta contro i vetri, creando un alone di condensa.
E io sono qui, come sempre in attesa, da solo.
 
 
 
Prompt: Follia.
Genere: Angst.
Rating: Giallo.
Parole: 218.
 

È follia quel che provo, è follia quel che faccio, è follia ogni cellula del mio corpo che al tocco di Louis esplode e si disperde, ma non posso reagire.
I miei sentimenti, tanto grandi quanto inopportuni, mi stringono i polsi come i peggiori legacci, impedendomi di riprendere fiato mentre le nostre labbra si scontrano, avide e irragionevoli.
E sento Louis che mi spinge contro la parete del camerino, la camicia sgualcita con i bottoni semiaperti – al momento, non ricordo se sia per colpa mia o della foga che ci anima – e la sua lingua contro la mia, bollente.
Ci stacchiamo per un secondo, ma è un tempo utile solo a sorriderci. Sorriderci come unicamente noi due sappiamo fare, complicità e amore miscelati a quel comune denominatore che ci unisce: la follia.
Perché cos’è, se non follia, il percorso che le sue dita stanno tracciando sul mio corpo, bruciandomi la pelle? Cos’è, se non follia, il suo respiro affannoso che si infiltra nel mio e vi si confonde, annebbiandomi? Cos’è, se non follia, sentirlo dentro di me e perdere la testa per tutto quel che c’è ma non può esser detto, i gemiti mal trattenuti contro il suo collo madido di sudore?
Cos’è, se non follia, ciò che sento per Louis Tomlinson e che non posso più nascondere?
 


Prompt: Terrore.
Genere: Malinconico.
Rating: Verde.
Parole: 183.
 

Non posso. Non ci riesco. Sono letteralmente agghiacciato da quel che vedo, eppure Louis non batte ciglio, ma continua ad osservarmi sicuro di sé.
So che si aspetta una mia risposta, so che quel che dovrei fare è riprendere possesso della mia razionalità e dargli ascolto, ma non mi è possibile.
Perché quel che vedo – un Louis plasmato dai manager e dalle masse di gente che lo incitano a essere qualcuno che non è – mi terrorizza. Non è più se stesso e, alla fine, mi sento quasi fuori posto a portare avanti la crociata del nostro amore per qualcuno che lo rifiuta con tutta la propria anima.
Vorrei dirgli che ha ragione, che per il bene di tutti sarebbe più saggio interrompere la nostra relazione prima che sia troppo tardi. Prima che, per dirla con le sue parole, ‘ne veniamo troppo coinvolti’.
Ma Louis non ci capisce, e io ho paura.
Ho paura, ho paura d’essermi innamorato di qualcuno di talmente cieco da non vedere il sole che gli invade le iridi per liberarlo da una tenebra alla quale, disperato, continua ad aggrapparsi.
 


Prompt: Menzogna.
Genere: Malinconico.
Rating: Verde.
Parole: 215.
 

Mi sento come se stessi perdendo la più importante sfida di sempre.
Mentre Louis parla con l’intervistatore, l’aria falsamente imbarazzata e una punta di disgusto nel tentativo di smentire le ennesime voci su di noi, il mio cuore sprofonda in basso e si schianta con fragore contro il fondo.
In questo momento, con il mio ragazzo che nega ogni cosa di noi di fronte a migliaia di spettatori, facendo come se ciò che ci unisce fosse nient’altro che un gioco, è come se stessi morendo.
Finalmente Louis tace e, non appena l’inquadratura si sposta sui nostri amici, lui si volta verso di me con uno sguardo di scuse che gli alberga negli occhi luminescenti, contaminato dalla farsa che è costretto a recitare. E recita, recita diligentemente come io mai sono stato capace di fare; tutto ciò che riesco a fare è arrossire e abbassar gli occhi perché, ogni volta che Louis fa capolino nella mia vita, perdo certezze.
Per un secondo, adesso, anche io abbocco all’amo; persino io mi ritrovo a credere che l’idea che fra noi esista l’amore sia solo un sogno di pochi illusi, e mi spezzo.
Le menzogne ci sono state cucite addosso da quel che c’è lì fuori ma, a volte, sono annodate così strette che mi soffocano, togliendomi la speranza.
 


Prompt: Dolore.
Genere: Angst.
Rating: Rossoarancio.
Parole: 212.
 

Sto piangendo.
Piango ininterrottamente, in perfetto silenzio, ucciso e straziato da ciò che ci portiamo addosso, da una gabbia soffocante che mi sta distruggendo da dentro.
Le mie lacrime e quelle di Louis scorrono insieme, mentre le nostre labbra si cercano e si trovano, ancorandosi le une alle altre in questa tempesta di sofferenza.
Siamo entrambi in agonia, e le sue mani che mi strappano di dosso i vestiti sanno solamente di dolore, di angoscia e delusione che annegano nei suoi ansimi che mi fanno tremare.
Fa male quando Louis, spalancandomi le cosce e tenendomi stretto a sé, si fa spazio in me come se volesse affogare nel mio corpo e non trovare mai più la via d’uscita da un labirinto di ombre.
Fa male, eppure rende tutto più reale, rende questo dolore legittimo e concreto; e forse è proprio ciò che noi due stiamo cercando.
Gemo senza capire altro che il dolore della mia anima e la brama del mio desiderio mentre lui mi affonda dentro, cercando conforto nel familiare scontrarsi delle nostre pelli, che hanno finito per conoscersi alla perfezione.
E vorrei dirgli quanto lo amo e quanto sto male, tuttavia riesco solamente a lamentarmi piano un attimo prima che, il respiro mozzo, crolliamo sul pavimento gelido, allacciati e tremanti.
 

 
 
 
 
 







Autrice:

Ci vuole del coraggio per essere arrivati fin qui, non è vero?
Esordisco con il fatto che è il dieci agosto, sono le undici di sera e il mio umore è nero da fare invidia al cielo notturno. Quindi, scusatemi se ho elaborato ciò che avete appena letto, ma non ho potuto farne a meno, e ho imprudentemente deciso di sottoporre il tutto alla vostra critica.
Chi mi conosce sa che credo fermamente nella Larry e, sarà colpa della mia mente astrusa?, ciò che vedo fra loro non è sempre tutto rose e fiori, soprattutto per colpa di chi li vuole dividere. Da tempo pensavo di costruire delle piccole storie – non sono drabble, perché superano le 100 parole –  su un prompt, ma non ne trovavo di adatti.
Dunque, ho recuperato il mio taccuino personale dove, per puro bisogno di scrivere, avevo riversato diverse parole senza nessi logici, e ne ho scelte alcune senza pensarci su più di tanto.
Ne è venuto fuori un covo di angst che mi ha ulteriormente peggiorato l’umore, perciò perdonatemi se non sarò particolarmente espansiva. Voglio solo ringraziarvi per aver letto, perché per me è veramente importante che qualcuno si accorga dei miei insignificanti lavori.
Spero che recensirete per farmi sapere che ne pensate, un bacio!
 
firelight_
 

ps. se questo penoso tentativo di qualchecosa non vi ha lasciati troppo maldisposti nei confronti del genere umano, potreste sempre dare un’occhiata al resto della robaccia che c’è nel mio account.
   
 
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