Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: ItsGiulia1997    11/08/2012    1 recensioni
Essì...Due amici possono rincontrarsi...Ci basiamo principalmente su questo.Vi presento i personaggi.Julia: Una ragazza timida,simpatica,col dolce sorriso,è capace di far innamorare un ragazzo in poco tempo,anche con un solo sguardo.Ha 17 anni...E un giorno d'estate arriva la brutta notizia del trasferimento.La ragazza non voleva sentire nessuno.La lontananza era troppo,appunto,lontana.Non aveva altra scelta.Doveva ricominciare a vivere tutto da capo!Ma l'incontro di un amico d'infanzia...La farà rivivere.E poi cè Justin.Quel ragazzo che tutte al mondo desiderano.Ma lei no.Aveva sentito nominare qualche volta quel nome,e aveva visto le sue foto.Non seguiva la massa dicendo 'Lo odio' Lei, semplicemente,aveva gusti diversi,e non si metteva a prenderlo in giro.Ma qualcosa cambierà.Arrivati a destinazone,I ricordi cominciarono a rivenire in mente,grazie ad un album.Ma grazie anche ad un vecchio amico .Storia d'amicizia,o d'amore..?I due ragazzi sono stupendi insieme.Hanno un qualcosa di magico.E una serie di follie e imprevisti,chissà,continuerà a rafforzare il loro rapporto.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 36.
Per fortuna Justin arrivò qualche giorno prima della cerimonia del diploma,così passammo molto tempo insieme.
Sapete il rituale che facevamo ogni volta che ci vedevamo.. Più che rituale era un piacere magnifico,ed era ciò che ci serviva per rifarci dei mesi passati senza nessun contatto fisico.
Furono dei giorni bellissimi,uscivamo sempre insieme,cene fuori,feste.
Quest’anno passò veramente in fretta,penso che in 9 mesi,ho visto Justin 3 volte.
Se ci ripenso,uau,mi prende un colpo.
Una coppia dovrebbe passare molto tempo assieme,durante la loro relazione. Io e lui è come se in questi 9 mesi abbiamo avuto una relazione a distanza. Ogni giorno che passava,avevo il suo viso in mente,lo vedevo,potevo sentire la sua voce,ma nulla è meglio che abbracciarlo,baciarlo,e passare le giornate insieme a lui.
La mattina del diploma arrivò,mi misi quel vestito tipico da diploma,era blu,e il cappellino quadrato. Avevo i capelli lisci,e quando Justin arrivò,rimase a bocca aperta.
“Non ce bisogno che rimani scandalizzato,ho una semplice tovaglia addosso”
“Sei meravigliosa lo stesso” Risi,mi prese per il collo e mi baciò. Arrivarono i miei,che andarono con la loro macchina,io andai insieme a Justin nella sua.
Non potevo crederci,che finalmente potevo diplomarmi,in Italia sarebbe stato un altro anno di studi. Molto pesante alla fine. E la celebrazione non sarebbe stata come questa.
Facemmo foto insieme a tutti.
Dopo il discorso,cominciarono a chiamare gli studenti,Justin non era con me,ma più dietro,mi girai verso di lui,lo guardai,e mi fece l’occhiolino.
Mi chiamarono,mi alzai,e andai a prendere il diploma,salutai molto felicemente, e tutti urlarono e applaudirono,Justin era in piedi,appena scesi,lui si alzò e corse verso di me,prendendomi in braccio.
Dopo di che,tutti a festeggiare! Mi tolsi quella specie di tovaglia che avevo addosso,mostrando a tutti il mio vestito. Justin rimase a bocca aperta.
La serata passò in fretta,si fecero le 12 di notte,in quanto? Sembrava fosse trascorsa solo 1 ora.
Mio dio,che bella festa,Justin mi dedicò una canzone, Fall.
Potevo leggermente lasciarmi andare dalla sua voce senza che non me ne potevo accorgere.
La sua voce è la mia vita. Il suo sorriso è il mio. Il suo amore è il mio.
“Ti amo amore mio” Lo guardai,gli sorrisi.
“Anchio” Ci baciammo. Tutto era perfetto.
Noi eravamo perfetti insieme.
Perfetti,una parola che risuonava spesso nella mia testa.
Ero veramente felice con lui. Lui me lo faceva capire in una maniera magnifica,con i suoi baci,le sue carezze,il suo amore.
 
Passò un mese,Justin aveva finito il tour,quindi non sarebbe più stato impegnato per l’estate.
Ero felicissima che finalmente non potevo stare con l’ansia ‘Domani dovrà ripartire’.
Quando ricomincerà un nuovo tour,io partirò con lui. Nessuno me lo vieterà.
Ci furono delle mattine che non mi sentivo per niente bene,vomitavo,e solo l’odore del cibo mi faceva dare di stomaco. Avevo sonno sempre. Mia madre pensava fosse un qualcosa di intestinale.
Un giorno andai in bagno,e guardai in un cassetto degli assorbenti.
Mi venne la scintilla subito,pensando ‘L’ultima volta che mi sono venute?E’ da tanto che non li uso’. Andai in panico. Chiamai Caitlin,dicendogli di accompagnarmi in farmacia.
Uscimmo subito,dissi i sintomi alle dottoresse che c’erano lì,e mi consigliarono subito di fare un test di gravidanza.
Era positivo.
“Che cosa?Non ci credo. Diglielo subito a Justin,e andate in un ospedale,assicurati subito che sia vero” Caitlin mi dava sempre consigli,non potevo non ascoltarla in un caso del genere.
Chiamai Justin,gli dissi di venire a casa mia.
Ci mettemmo sul letto,e cominciò a baciarmi,ma lo fermai. Gli stretti le mani,presi fiato e gli dissi:
“Ho preso un test di gravidanza” Arricciò subito le sopracciglia.
“E’ positivo” Mi lasciò le mani. Mi guardò,stette zitto per qualche minuto,si alzò e cominciò a parlare. Si girò verso di me.
“E’ ciò che volevamo un anno fa”
“Ma non ciò che ci saremo aspettati un anno dopo!Justin,io non riesco a dire addio ad una vita dentro di me,mi sentirei di merda. A settembre non ho programmi,posso crescere questo bambino. Ma tu,tu ci sarai?” Si mise seduto vicino a me,mi prese la mani.
“Un bambino ha bisogno della figura di un padre accanto a sé,mi prenderò una pausa,farò pochi concerti,scriverò canzoni. Ma la mia priorità sarete te e il nostro bambino. Non mi allontanerò da voi,per almeno i primi due anni.” Sorrisi. “Ti vedevo un po’ gonfia in quest’ultimo periodo..” Risi. Poi continuò:
Ce la faremo…” Mise una mano sulla mia pancia “Io,te,e il nostro bambino”
Ci baciammo. E li trovai rifugio in lui,sapevo che ce l’avremo fatta. Insieme.
Passò qualche giorno,mi dovetti abituare a quest’idea. E poi lo avrei detto a mia madre.
Un giorno andai da lei. Glielo dissi. Non la prese bene subito. Lei lo disse a mio padre.
Mi sentivo in vergogna,in imbarazzo. Ma non odiavo il bambino dentro di me. Quando sarebbe nato,avrei avuto 19 anni.
Una settimana dopo andammo a fare un controllo,per vedere se tutto ciò era vero.
Ed era vero. Dentro di me c’era un bambino di 6 settimane. Non proprio un bambino,un feto.
Mandai un messaggio a Justin ‘Diventerai papà’. Non rispose,e mi chiamò appena fuori dallo studio. Gli dissi tutto. Era felicissimo di diventare padre,e io di diventare madre.
Ai miei genitori non restò che accettare la situazione,e giorno dopo giorno,diventavano sempre più felici di diventare nonni.
Due mesi dopo,io e Justin ci sposammo. Me lo chiese in riva al mare,con lo sfondo di un bellissimo tramonto. Fu un momento pieno di emozioni,certo,dopo aver scoperto di rimanere incinta del suo bambino. La pancia si intravedeva sotto il vestito bianco,e tutti erano felici. Fu un giorno a dir poco stupendo. Pattie sperava che questo bambino arrivasse tra qualche anno,ma non si può decidere il destino e ciò che ci assegna madre natura. La data del parto arrivò precisa alla data fissata dai dottori. Corsi preparto,giornalini sulle esperienze del parto,su come affrontarlo. Nulla era a confronto di ciò che passai. Non capirai mai come sarà,se non lo proverai. Se non ti sederai su quel lettino a gambe aperte,pronta a dare alla luce il tuo bambino,insieme a tante spinte,tante lacrime,e tanta fatica.
Ma un bambino è il dono più bello che si possa ricevere. Sarà che quando diventi mamma,si diventa più apprensive. Una mamma lo è sin dai primi giorni che scopre di essere incinta. Un padre lo diventa quando per la prima volta tiene in braccio il suo bambino. Piccolo e indifeso.
Fu un travaglio molto lungo,di tre ore e mezza. E dopo centinaia spinte,i dottori mi dissero che si cominciava a vedere la testa. Justin era lì a stringermi la mano. Io gliela stringevo,e penso di avergli fatto molto male. Registrava tutto,aveva in mano una telecamera. E da lì furono tre o quattro spinte,e diedi alla luce il MIO bambino. Guardai Justin prendendo fiato,e piansi,pianse anche lui all’idea di vedere il SUO bambino. Si avvicinò a me,mi baciò a stampo,e non gli importava se ero sudata. Lui era lì per me. Fino alla nascita non volemmo sapere il sesso. Era un maschio. Lo chiamammo Austin. Austin Bieber. Me lo misero sul petto,e lo baciai. Justin si mise vicino a noi,poi glielo diedi,aveva un po’ paura. Paura che gli facesse del male,toccando il suo corpicino piccolo. Mi lacrimarono gli occhi a vedere loro due. Erano perfetti. Eravamo perfetti.
Le prime settimane di notte erano molto dure, Austin si svegliava ogni 4 ore per mangiare. Una tortura. Ma dopo i primi mesi,cominciò a mangiare di meno la notte,e a dormire di più. Questo fu un sospirone per noi. Più passavano mesi,e più vedevo Justin e Austin insieme,che si assomigliavano. Nel comportamento,nella bellezza.
Avevo ragione, Justin sarebbe stato un padre meraviglioso. Non avevo dubbi. Ed eravamo tutti perfetti insieme. Una famiglia.

I nostri propositi per la vita erano di avere altri 2 figli.
E di rimanere per sempre insieme,fino alla fine dei nostri giorni.
 
Fine.
 
 
Oh mio dio. Non ci posso credere che sia finita. E’ una storia che mi appartiene. La più bella che abbia mai fatto. Per favore fatemi sapere comè, recensite oppure aggiungetemi su fb (Giulia Cecconi) e contattatemi in chat. Mamma mia,mi appartiene. Ieri sera erano le 21:06 quando finii di scrivere il capitolo,lo stavo rileggendo,e bum, la corrente saltò,e il capitolo in fumo. L’ho finito poco fa,quindi gustatevelo :) Domani partirò,e a settembre ritornerò con una nuova storia!
E’ un piacere avervi fatto sognare! :’D Ciao!
  
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