"Finalmente a casa!" urlò Mark felice buttandosi sul divano.
Martina e Julie erano tornate a casa mentre Gary era rimasto con l'amico.
Mark pensò alle parole della ragazza, gli aveva detto di dire tutto a Gaz, e così l'espressione di felicità di Mark, si cancellò dal suo volto e la testa gli si riempì di domande a cui non riusciva a trovare una risposta.
Come poteva dirgli tutto?
Avrebbe avuto il coraggio o si sarebbe inventato una scusa?
"Mark, a cosa pensi?"
Gary lo fissava con un'espressione confusa in volto.
"Emm... Sai Gary ho pensato... a noi due cioè... al nostro rapporto..." Mark era in difficoltà, Gary notò questo perchè il ragazzo non lo guardava negli occhi ma fissava il pavimento.
"Mark, se non vuoi dirmelo posso aspettare. Quando ti sentirai pronto me lo dirai."
"No Gary, non posso aspettare ancora..."
Gary prese le mani di Mark e le intrecciò nelle sue, erano come due pezzi di puzzle che combaciavano.
Mark alzò il suo sguardo e trovò quello rassicurante di Gary. I due si avvicinarono, Gaz riuscì a far sorridere Mark prima che le loro labbra si chiusero in un bacio. All'inizio fù dolce e lentamente anche Mark ricambiò il bacio, che diventò pieno di passione. Anche senza usare parole, il ragazzo era riuscito a far capire a Gary i propri sentimenti, era felice di aver trovato una risposta a tutte le sue domande.
Le loro labbra si allontanarono, Gary gli diede un piccolo bacio sul naso, Mark lo abbracciò e gli sussurrò nell'orecchio:
"Ti amo."
Quelle parole tanto attese da Gary gli entrarono subito nel cuore.
"Anche io Markie, anche io."
I due ripresero a baciarsi e si risvegliarono il mattino dopo abbracciati sul divano del salotto. Quando Gary si svegliò, due grandi occhi azzurri lo guardavano.
"Buongiorno bellissimo!" disse Mark baciando Gaz.
"Giorno piccolo, come stai?"
"Meglio ora che sei sveglio." e i due si sorrisero.
"Tu?" disse di nuovo Mark.
"Bene anche se dopo questo mi sentirò ancora meglio." Disse impossessandosi delle labbra di Mark con passione.
In quel momento suonò il campanello.
Mentre Mark rimase sdraiato sul divano, Gary andò ad aprire. Era Robbie.
"Ciao Gaz..."
"Ciao Rob..."
"C'è Markie?"
"Si, ci sono." Mark sbucò da dietro Gary.
"Posso parlarti?" chiese Robbie.
"Certo" rispose Mark.
Gary nel frattempo era andato in cucina e Mark rimase fuori insieme a Robbie.
"Markie... mi dispiace, per tutto! Sono stato un'idiota e me ne sono reso conto solo quando ti ho visto soffrire. Non avevo nessuna intenzione di farti star male ma dovevo capirlo da solo, se non vorrai più a che fare con me... va bene... ti capisco. Sò che stai passando un momento difficile, vorrei starti vicino, aiutarti e sperare che un giorno ritorni tutto come prima. In ogni modo... ti ho voluto, ti voglio e ti vorrò per sempre bene ricordatelo, qualunque scelta tu faccia."
Rob lo aveva guardato tutto il tempo negli occhi, li distolse solo alla fine come se temesse la risposta dell'amico. Mark non aveva più dubbi, non poteva rimanere arrabbiato con Robbie, aveva solo fatto una scelta e se questa scelta lo rendeva felice... allora lo era anche lui perchè alla fine... lui era il suo migliore amico.
Abbracciò Rob con tutta la gioia che aveva in corpo.
"Penso che tu mi abbia perdonato, vero?"
"Ovvio!" urlò Mark ridendo e scompigliando i capelli di Robbie.
Rob si fece serio.
"Ti voglio bene amico."
"Anche io, Robert." disse Mark scoppiando a ridere.
"Non mi chiamare Robert! Sai che lo odio... NANO!"
"Ok va bene! Siamo pari!"
Tutto andava bene, Martina era diventata la migliore amica di Mark e Robbie era ritornato ad essere il suo migliore amico, lui e Gary stavano benissimo insieme, pensavano addirittura ad un matrimonio e le cose tra il gruppo e Robbie si sistemarono. Andava tutto bene.  
 
  
                                                                                                                                                       FINE