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Autore: Skarlet_Ophelie    23/02/2007    8 recensioni
E se Ichigo fosse una guerriera costretta a difendere un dio avido e sconosciuto... e se questi fosse sconfitto da qualcuno più forte e crudele, che desidera Ichigo per sè, solo per sè...
Genere: Romantico, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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MEWMEW

"Ed ora, dove vado?"

Kisshu si trovava in un grande corridoio buio, ed alla sua destra c'era un grande quadro che rappresentava la luna piena.

Gli era passato sotto cinque volte.

Sbattendosi una mano sul viso, si sedette sotto la pittura, chiudendo gli occhi e pensando ad una soluzione.

Ichigo aveva gridato, e ciò poteva voler dire solo due cose:

-Aoyama l'aveva ferita;

-Aoyama la voleva per sè, in un contatto "molto approfondito"...

"No, Ichigo..."

Si rialzò, mentre qualcuno camminava nella sua direzione.

"Maledizione!"

Si nascose più che potè, dietro una rientranza, ed aspettò che lo sconosciuto passasse.

Era un ragazzino... l'aveva già visto, però...

"Certo, è il servo di Aoyama!".

Dopo che esso sia allontanò, lui corse nella direzione opposta, sperando di arrivare da Ichigo in tempo.

"Aspettami, piccola mia..."

Correndo, si ritrovò in un lungo corridoio che non aveva mai visto. Le mura erano occupate da grandi porte massicce, chiuse o spalancate, e buie.

In fondo a quel corridoio, da sotto una porta ancora lontana traspariva uno spiraglio di luce.

"E' lì!"

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-Fermati! Lasciami, lasciami!-

Ichigo si dimenava, mentre la stretta di Aoyama non cedeva. Era ancora contro il muro, e lui stava trafficando con la cintura della ragazza, mentre con l'altra mano la teneva ferma contro il muro.

-Ecco fatto...-

La fascia nera e morbida scivolò per terra, mentre la tunica oscillava ai movimenti di lei.

-E stai ferma! Dai, non potrà essere così male... Quanti anni hai detto di avere? Tredici? Pensaci, a tredici anni l'onore di essere di proprietà del futuro padrone della città... Quando avrò il mio harem, se fai la brava diventerai la mia favorita... Avanti, lasciati andare...-

La prese per le braccia e la trascinò (letteralmente) sul grande letto bianco anch'esso, al centro della stanza, i passi silenziosi sulla moquette.

Iniziò a slacciarle anche la tunica, ma l'azione era resa difficile dai movimenti di Ichigo e dagli strettissimi nodi che lei aveva fatto.

-Maledetta... l'hai fatto apposta eh?- Lui si spostò e lei ne approfittò per sgusciare via, ma prima che potesse allontanarsi Aoyama la tirò per la treccia, facendola ricadere tra le coperte.

L'acconciatura si sciolse, mentre i morbidi capelli rossi le ricaddero sul viso, oscurando gli occhi arrossati e sull'orlo del pianto.

-Non ci siamo... mi sto stancando!-

Afferrò dal nulla due spadini, e li conficcò vicino al collo della ragazza, che rimase immobile e trattenne il respiro, spaventata.

-Oh, e adesso stà ferma, cattiva ragazza!-

Riuscì a slacciarle anche l'ultimo nodo, mentre la veste si apriva, lasciando la ragazza con la tunica aperta e la leggera canotta nera, come le mutandine, in vista.

-Ohhh, ma che spettacolo... Non ti aspettavo così provocante... E adesso vieni qui...-

L'afferrò, ancora una volta, per un braccio, mentre lei cercava di richiudere la casacca con l'altro.

-Sei testarda, eh? Ma ti far...-

-Lascia subito Ichigo, Aoyama, se non vuoi morire.-

Kisshu spalancò la porta, avviandosi verso di loro.

I capelli verdone erano appiccicati alla fronte, mentre il sudore gli colava sugli occhi.

I vestiti erano distrutti, la maglia era a brandelli come le bende.

Solo i pantaloni erano rimasti miracolosamente integri...

La sua bella pelle bianca era percorsa da cicatrici e lividi.

-Kisshu...!-

-Ichigo, stai bene?-

-N-no... aiutami, ti prego...-

-Aspetta, aspetta... la mia prigioniera che chiede aiuto al mio fratellino... Che strano, siamo i protagonisti di qualche fiaba?-

Kisshu era sbiancato tanto quanto Ichigo, quando Aoyama aveva detto "fratellino".

-C-come fratellino... no, non è vero, Kisshu, tu non puoi...-

-Come non può, non vedi che siamo identici?-

-No, fratello, non siamo identici. Tu sei un mostro, io sono quello che ucciderà il mostro.-

Si avventò sul fratello, estraendo i tridenti, mentre il più grande afferrò una spada possente, ed iniziarono a scambiarsi colpi su colpi, avvicinandosi pericolosamente alla grande finestra, che dava sulle guglie aguzze.

Si trovavano nella torre più alta, un volo da lassù avrebbe ucciso chiunque.

Il giovane si trovava di spalle, sul davanzale, con la testa e le spalle nel nulla, mentre il mggiore sogghignava divertito. Le cose si mettevano male per Kisshu, ed Ichigo era ancora sconvolta. Poi, lo sguardo della ragazza fu attirato da qualcosa che luccicava sotto il letto.

"La mia spilla"

Raccolse la spilletta e, senza perdere tempo, si trasformò.

-Muori!-

Si girò di scatto, in tempo per vedere Kisshu sparire nel vuoto, ed un Aoyama trionfante.

-No, Kisshu!-

Si lanciò contro il padrone, colpendolo con tutte le sue forze al petto, e questo perse l'equilibrio, cadendo anche lui con il viso fuori dalla finestra. Qualcosa si afferrò ai capelli verdi del nemico, cercando di risalire, mentre questo gridava per il dolore.

Kisshu riemerse da dietro il cornicione, cercando di spingere giù il fratello, ma questo gli strinse un braccio, rimanendo sospeso nel vuoto.

-Non lo farai veramente... fratellino... non mi lascerai cadere davvero... no, Kisshu, non lo fare... no..nooooooooo!-

Aoyama cadde giù, giù fino a raggiungere la prima torre, che lo trafisse, mentre il suo vosto diventava una maschera di terrore, e poi spirò, accasciandosi sulla guglia.

Kisshu cadde ai piedi del letto, sfinito. Aveva corso per tutto il giorno, aveva lottato contro il fratello, ora voleva solo riposare...

-Kisshu...-

"Ichigo..."

-Kisshu, perchè non mi hai detto di essere fratello di Ao... come si chiama lui...-

-Non ti saresti fidata di me...-

-No, non è vero... mi hai salvata, Kisshu...-.

Si inginocchiò accanto a lui, e lo abbracciò, grata. Dopo un attimo di sorpresa, anche lui la strinse, aspirandone il profumo fargolino e tuffando il volto nei soffici capelli porpora.

Lei si rialzò, con ancora la tunica aperta, cercando di coprirsi, ma lui la bloccò, le cinse i fianchi, stringendola contro il suo petto, mentre lei respirava piano. Come d'incanto, il tempo per loro rallentò, facendoli gustare quegli attimi insieme, la quiete dopo la tempesta.

Si avvicinarono alla grande finestra, ancora uniti, per guardare la meravigliosa alba che timida sorgeva nella notte, mentre l'ombra della cattedrale e dei monti più a est gettavano un ombra scura sulla città.

E con quello sfondo, si scambiarono il oro primo, vero bacio.

Con lo sfondo di Kuroyama nell'ombra.

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E vissero felici e contenti^^

Credo che sia finita (che fatica...), ma penso che, quando mi verrà qualche idea, coontinuerò...

Allora, qual'è il voto finale?

-No, non è giusto... volevo fare qualcosa con la mia gattina... ^^- (Kisshu)

-Pervertito! Kissholino, perchè non metti un pò di sale nella zucca?- (Mewjap)

-Come osi? La mia testa è già salata!- (Kisshu)

-Si, hai ragione... sei perfetto così...- (Mewjap |-Q______________)

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