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Autore: Lady Cheshire    11/08/2012    3 recensioni
Accetti? O non accetti?
Ecco la domanda che ha cambiato, nuovamente, la mia vita. Io ho accettato, ora ne arrivano le conseguenze, ma non sono l’unica. Dopo gli Shugo Chara ecco una nuova sfida, ma stavolta non saremo una squadra, questa è una battaglia che prevede singoli giocatori. O almeno così dovrebbe essere… Il gioco di Alice ha di nuovo inizio. Rozen reclama la sua Alice.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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I'm sorry that I hurt you 
It's something I must live with everyday 
And all the pain I put you through 
I wish that I could take it all away 
And be the one who catches all your tears 
Thats why i need you to hear (Reason-Hoodastank)

http://www.youtube.com/watch?v=BBUoHUPvXZ0
Sotto specie di trailer della storia C:
Amu-Ikuto-Shinku-Sousei Seki-Suisei Seki-Yaya-Rozen
Amu pov
Quante cose erano successe in un solo giorno. Il lavoro dei miei, il mio trasferimento a casa Hotori, le misteriose bambole e le rivelazioni ad esse correlate…
-Già, è vero, presto dovremo combattere- pensavo mentre guardavo il mio anello
 «Qualcosa non va Amu?»
«No Shinku, è tutto a posto»
 «Guarda che lo so che non vuoi combattere, me l’hanno spiegato ieri i tuoi amici»
«Grazie della tua comprensione Shinku, ma ho fatto la mia scelta. O meglio sentivo che era mio dovere, era come se qualcuno mi chiedesse disperatamente di trovare Alice»
«…»
«Shinku? Tutto a posto?»
«Ho voglia di the, vai a prepararlo!» Uffa possibile che proprio la mia bambola dovesse avere un carattere così fastidioso? Beh non che i ragazzi siano messi meglio, i più fortunati sono Tadase e Ikuto. Sousei Seki ha una personalità calma e riflessiva ed è molto gentile, Suigin Tou è scorbutica e testarda, ma è calma e tranquilla anche Nagi è fortunato, bene o male Kirakishou è tranquilla, tranne quando va a rompere a Suigin Tou facendola sbottare. Le altre erano da sclero, Hina Ichigo aveva lo stesso carattere di Yaya, quindi avevamo due esaltate al prezzo di uno, Kanaria andava in giro a fare dispetti a Hina Ichigo, che si metteva a piangere, Suisei Seki era molto testarda, cosa che la faceva litigare sia con me che con Rima…insomma il caos più totale. Per non parlare di Shinku che mi usava principalmente come cameriera. Tutto sommato però ce la cavavamo, per essere dei ragazzi che vivono da soli. Ma ora veniva un problema: La scuola. Dovevamo lasciare Ikuto a casa solo con quelle sette pazze. Noi eravamo ai primi anni di liceo, mentre Utau stava preparando gli esami, quindi non potevamo saltare. Va bo, siamo ancora ina vacanza, poi ci penseremo.
«Allora questo the arriva o no?»
«Si, si adesso vado! Certo che però potresti anche preparartelo da sola»
«No, mi piace come lo fai tu»
Ammetto che a volte, ma solo a volte, anche lei sa essere gentile, ma sono molto poche le volte in cui succede.
Dopo aver portato il the alla “signorina” come mi divertivo a chiamarla, sono andata a leggere un libro in giardino. La cosa più bella della casa di Tadase è l’immenso giardino. Mi sono seduta alla base dell’albero e mi sono messa a leggere il mio libro. Il tempo passava velocemente e, senza accorgermene, mi ero addormentata visto che la notte precedente non ero riuscita a dormire per via dei pensieri che mi affollavano la mente.
Ikuto pov
Faccio per andare in cucina a bere ed ecco che la vedo, pacificamente appisolata chissà da quanto, sotto l’albero in giardino. Il viso è rilassato in un espressione infantile.
«Chissà cosa sogna?»
 «Scoprirlo non è così difficile»
  «Non per noi almeno»
«Ah, siete voi due. Suisei Seki e Sousei Seki giusto?»
 «Pin-pon esatto»
«E perché dite che è facile? Nessuno sa cosa sogna la persona che le sta a fianco»
  «Noi si invece. Il nostro potere consiste nell’aprire la porta dei sogni di una persona e mostrarceli»disse Soukei Seki
 «Noi possiamo entrare nel mondo onirico di una persona. Possiamo vedere il suo cuore, i suoi sogni e i suoi desideri»
    «Sei curioso di sapere vero?» disse Shinku sbucata da chissà dove
«Abbastanza…»
 «Allora te lo mostriamo noi»
   «Vengo anche io, voglio scoprire una cosa della mia medium»
 «Ok, allora si parte! Sweet Dream»
  «Renpika»
Dopo pochi minuti eravamo dentro ad una stanza, in stile vittoriano, molto bella. Amu era seduta su una poltrona rossa, davanti a lei un uomo biondo piangeva disperato. Amu lo guardava assorta.
«Dimmi cosa posso fare per te? Vieni da me da tanto tempo ormai, e piangi. Chi sei? Come posso aiutarti?»
Ma l’uomo continuava a piangere e a chiamare un nome
 «Alice…Alice…Portami la mia Alice»
«Intendi la bambola perfetta? Dammi una risposta»
 «Alice…»
«Non so più cosa fare… » Detto questo si era alzata ed era andata via, ma l’uomo l’aveva raggiunta e fermata. Con il viso ancora rigato dalle lacrime gli disse
 «Io sono con te. Sono parte di te, crea Alice e portala a colei che sa di meno»
«Va bene, farò di tutto per accontentarti» poi tutto si era dissolto.
  «Suisei Seki, che succede?» avevo chiesto preoccupato
   «Stiamo cambiando sogno»
    «Suisei Seki, anche tu pensi che quello fosse nostro padre?»
   «Si… Ma cosa intendeva dire?»
    «Non lo so…colei che sa di meno…»
     «Guardate, quello è il suo albero»
 «Albero?»
    «Si, ogni persona ha nel suo cuore un albero, che lo rappresenta. Il suo è in piena salute, se non fosse per questi tagli»
      «Chissà cosa sono, è la prima volta che ne vedo»
 «Sono ferite…il suo cuore è stato ferito tante volte» dissi io consapevole che fossero quasi tutte a cusa mia
    «Potete fare qualcosa? Cos’è quell’altra piantina?» aveva chiasto Shinku preoccupata
   «E’ un’erba del dubbio, è ancora acerba ma se crescerà darà dei problemi all’albero. Penso che la causa sia il sogno di poco fa»
    «Senti Ikuto…»
 «Dimmi Sousei Seki»
    «Guarda la, quello sei tu»
 «Si, quello è la sera in cui abbiamo combattuto al luna park…se non fosse intervenuto Tadase forse l’avrei uccisa»
Le tre bambole erano letteralmente scioccate.
   «Come uccisa…ma voi due…Rima mi ha detto che»
 «Non era colpa mia, non ero me stesso, ero manovrato. Ero come sotto ipnosi»
      «Già, dalla reazione di ieri si capisce che non vorresti mai farle del male»
 «Ma Amu non sembra dello stesso parere, da quello che abbiamo visto prima è intenzionata a combattere fino alla fine per far vincere Shinku»
     «Non lo so, ho l’impressione che Amu troverà un’altra soluzione…forza voi due, usciamo di qui»
«Si» dissero in coro e così siamo tornati sul portico dove eravamo prima, Amu dormiva ancora sotto l’albero, come se nulla fosse accaduto. Dopo un po’ però arrivarono Rima e Yaya, che le gettarono un secchio di Acqua gelata addosso, per poi scappare alla velocità della luce. Scattò in piedi furente e corse in salotto, senza curarsi della mia presenza.
«RIMA! YAYA! Venite qua!»
 «Come fai a sapere che siamo state noi?»
«Tu ci hai messo il bagnoschiuma alla fragola e solo Rima, poteva essere abbastanza sadica da metterci il ghiaccio» e avevano iniziato a rincorrersi su e giù per la casa. Amu sembrava quella di sempre, ma quell’erba del dubbio voleva dire che qualcosa non andava, ed ero deciso a scoprire cosa. E poi quel sogno…chi era quell’uomo,? Perché Amu lo voleva consolare? Che significava che era una parte di lei? Il mistero si infittiva sempre di più!

  
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