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Autore: Vanessa190    11/08/2012    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Rachel nella 2x18 non avesse ascoltato i suoi amici e si fosse rifatta il naso?
E cosa sarebbe successo se la persona che voleva conquistare non fosse stata Finn ma Quinn?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Ne sei assolutamente sicura?- domandò Quinn per l’ultima volta

-Assolutamente sicura-

Rachel fece un cenno di assenso al dottore poco distante che si apprestò a farle l’anestesia.

“Assolutamente sicura” provò a convincersi la ragazza anche se ormai non aveva più scelta.

Il mondo si fece scuro attorno a Rachel Barry che non poté fare altro che chiudere gli occhi e sperare che finisse in fretta.

 

-Promettimi di non farlo- disse Kurt dando un buffetto sul naso dell’amica.

Il sorriso che era nato sulle labbra di Rachel durante la Barbra-vention si congelò all’istante.

-Non posso promettertelo- mormorò

-Rachel stai facendo un errore!- esclamò il ragazzo esasperato.

-Questa è la mia vita Kurt! Solo io posso decidere cosa farne va bene?! Dovete smetterla di pensare cosa è meglio per me- esclamò lei a sua volta –E inoltre la mia voce…-

-Per favore Rachel, almeno abbi la decenza di ammettere che non lo fai per la tua voce. Lo fai per sembrare più carina-

Rachel guardò l’amico con astio –E allora? Cosa c’è di male nel desiderare di essere bella? Di piacere alla persona che ami?-

-Lo fai per Finn allora- constatò Kurt.

Rachel non rispose, si limitò semplicemente a lanciare all’amico l’ennesima occhiataccia prima di fare un’uscita drammatica stile Berry.

Non lo faceva per Finn, pensò tra se e se mentre usciva, non per lui…per Quinn.

 

Rachel Berry aveva ammesso a se stessa, ormai da tempo, di avere una cotta per Quinn Fabray.

E questo, chiunque conosca anche un minimo la ragazza può confermarlo, voleva dire pericolo.

Perché quando Rachel Berry è innamorata nessuno può prevedere ne contenere le sue pazzie, perché la ragazza in amore era anche più esuberante che in canto e arrivava a fare le cose più impensabili e estreme che, tuttavia, lei reputava normalissime.

“In amore e in guerra tutto è concesso” ripeteva semplicemente a chi cercava di farla ragionare.

Ma in quel momento, quando l’anestetico iniziò a fare effetto, dovette ammettere che rifarsi il naso solo per avere qualche speranza in più con la cheerleader, era esagerato persino per lei.

 

-Quinn?- disse Rachel una volta arrivata davanti all’armadietto della bionda.

-Ah Rachel- rispose la ragazza piegando accuratamente la sua maglietta bianca che aveva usato poco prima per il numero di Lady Gaga –Non ti ho vista in auditorium, è la prima volta che ti vedo saltare un’esibizione- il suo sorriso si spense quando vide l’espressione spaurita della mora –Va tutto bene?-

-Si, certo- disse la diva con un sorriso tirato –Volevo solo chiederti un favore… mi accompagneresti dal dottore per l’intervento?- aggiunse incerta.

-Hai deciso di farlo davvero?- Quinn la scrutò combattuta.

Da un lato avrebbe voluto fermare Rachel, dirle di non cambiare il suo aspetto perché lei era bellissima così come era e le piaceva da morire; dall’altro aveva paura, paura che Rachel si allontanasse da lei se solo le avesse confessato di provare qualcosa nei suoi confronti che andava oltre la semplice amicizia, dopotutto si sapeva che Rachel amava Finn, giusto?

-Rachel…- iniziò ancora incerta su cosa fare –Certo, va bene. Ti accompagno io-

 

Ma in quel momento, mentre osservava da lontano il chirurgo trasformare il naso della ragazza che amava, Quinn si diede della codarda per non essere riuscita a dirle di non cambiare.

Forse, pensò, sarebbe bastato solo che qualcuno la fermasse e le dicesse “Sei perfetta, non farlo”.

In quel momento Quinn Fabray si diede della codarda e si odiò profondamente. 

 

 

Da quel momento, pensò Rachel seduta sulla panchina del parco, erano passati molti anni e cambiate davvero molte cose oltre il suo naso.

Il suo rapporto con Quinn ad esempio, o anche il rapporto con se stessa.

 

Quando l’effetto dell’anestesia svanì Rachel afferrò il primo specchio che le capitò sotto mano.

Si ricordò solo un secondo dopo che aveva una fasciatura e che avrebbe dovuto aspettare un po’ prima di vedere il suo “nuovo” naso.

-Le assicuro che è andato tutto per il meglio- la tranquillizzò il chirurgo ma lei lo liquidò con un semplice gesto della mano.

Si guardò attorno cercando Quinn ma la ragazza non si vedeva da nessuna parte.

-La sua amica è andata via qualche minuto fa- intervenne un’infermiera –Mi ha detto di dirle che le dispiace-

Rachel si sentì morire. Aveva fatto tutto quello per Quinn, solo per lei, e in quel momento le sembrò inutile.

Come aveva potuto pensare che un naso rifatto avrebbe cambiato le cose?

Ascoltò in silenzio tutte le raccomandazioni del dottore desiderando solo andarsene.

Tornare indietro a quando aveva ancora il suo naso, a quando era ancora se stessa.

Quando uscì dall’ambulatorio vide la sua macchina ancora al suo posto, Quinn era tornata a casa a piedi.

In quel momento si sentì arrabbiata: con se stessa per aver dato ascolto al suo cuore e alla sua vanità, con Quinn che non l’aveva fermata e l’aveva lasciata sola.

Senza quasi accorgersene arrivò a casa dell’ex cheerleader.

-Apri questa cavolo di porta Fabray!- gridò fuori di se.

Tutta la rabbia svanì in un colpo quando la porta si spalancò rivelando una Quinn in lacrime.

-Mi dispiace- sussurrò la bionda ripetendo il messaggio che aveva lasciato poco fa all’infermiera dell’ambulatorio.

Rachel la fissò confusa per qualche secondo, entrando poi in casa quando Quinn si fece da parte per farla passare.

-Perché te ne sei andata?- chiese tenendo lo sguardo basso.

-Io…non potevo sopportare che tu…mi dispiace Rachel- disse di nuovo la bionda tra le lacrime –Mi dispiace tanto, avrei dovuto fermarti ma non sono…riuscita a dirti quello che…- Quinn crollò sul divano alternando ogni frase a un singhiozzo.

-L’ho fatto per te- disse all’improvviso la mora rompendo il silenzio.

-Cosa?- mormorò Quinn confusa.

-Mi prendevi in giro per il mio naso al secondo anno…ho pensato che se avessi avuto un naso più bello ti sarei piaciuta di più-

Contrariamente a quello che si aspettava Rachel, che a dire verità si aspettava che la bionda si mettesse a riderle in faccia, Quinn scoppiò in un pianto ancora più disperato.

-Tu eri perfetta- disse alla fine l’ex cheerleader –Bellissima. Non c’era modo di renderti, di immaginarti, più bella… se te lo avessi detto prima forse tu ora…-

-Lo pensavi davvero?- la interruppe Rachel sorpresa –Che ero bella intendo-

Quinn alzò gli occhi verso di lei –Lo penso ancora Rach, lo penserò sempre-

 

Rachel lisciò le pieghe della sua gonna e alzò lo sguardo sorridente verso la bionda seduta sul prato di fronte a lei ancora persa nei ricordi di quel pomeriggio.

Aveva perso qualcosa quel giorno, una parte di se, ma aveva trovato Quinn.

Si erano dichiarate i loro reciproci sentimenti, seguiti da un incerto e imbarazzato primo bacio.

Da quel momento avevano affrontato ogni cosa assieme: quando Rachel si era tolta la fasciatura per la prima volta scoprendo il suo naso nuovo, quando avevano camminato per  la prima volta mano nella mano nei corridoi della scuola o quando Rachel si era finalmente decisa a cantare di nuovo, facendo sentire per la prima volta come la sua voce non aveva subito danni anche se in effetti non sembrava migliore di prima.

Avevano affrontato tutti i momenti bui, come quando Rachel non riusciva più a riconoscersi nella figura che vedeva allo specchio e Quinn non riusciva a darsi pace per non averla fermata prima.

Avevano anche passato momenti felici e divertenti.

Si ricordava bene di quella signora che avevano incontrato al supermercato.

“Siete sorelle?” aveva chiesto “Avete lo stesso naso”

E loro non erano riuscite a trattenersi dal ridere.

Avevano affrontato tutto, insieme.

 

Non era stato facile, soprattutto per Rachel, ma la ragazza si rincuorava pensando che alla fine aveva ottenuto ciò che l’aveva spinta a quel cambiamento: l’amore di Quinn.

La mora sospirò felice alzando la mano per scostarsi una ciocca dal viso, il sole colpì la fede d’oro che portava all’anulare sinistro del tutto identica a quella che portava sua moglie che in quel momento cercava di fermare una bambina bionda che sembrava avere tutta l’intenzione di tuffarsi nel laghetto.

-Harmony! Torna qui, no ferma!-

Rachel sorrise divertita guardando Quinn rincorrere la piccola, che a tre anni era un fascio di energie inesauribili.

La mora sospirò nuovamente, questa volta rivolgendo alla figlia un sorriso pieno di amore.

Harmony era stato il suo riscatto.

Le aveva finalmente tolto quella fastidiosa sensazione di estraneità da se stessa che l’aveva accompagnata fin dal giorno del suo intervento.

Era stata Quinn a concepirla e partorirla.

E Harmony era identica a Quinn*.

Ma non per questo Rachel la sentiva meno vicina o meno figlia sua.

E quando, poco tempo prima, era andata a prenderla all’asilo e un’altra mamma le aveva detto “Si vede che è tua figlia, ha il tuo stesso naso”, Rachel aveva finalmente smesso di pensare all’errore commesso quel giorno di dieci anni prima.

 

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*Ecco…facciamo finta che Quinn non si sia mai rifatta il naso e che ce l’abbia così di natura.

Ok, ho scritto una Faberry, non so assolutamente come è venuta fuori.

Spero vi piaccia.

  
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