Anime & Manga > Durarara!!
Segui la storia  |       
Autore: MadHatter96    11/08/2012    0 recensioni
"Non è facile per una sedicenne vivere da sola, soprattutto in un quartiere come Ikebukuro, ma in fondo a Yukiko non dispiace la sua vita; non può certo dire di avere tutto ciò che vuole, ma pian piano ce la farà, ne è certa."
Alcuni personaggi saranno leggermente OOC ma solamente in alcuni capitoli.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Celty Sturluson, Izaya Orihara, Nuovo personaggio
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

True Love?

 
Capitolo 2

 

E anche l’ultima ora di lezione della giornata è finita.
Yukiko si stiracchia sbuffando, non per le lunghe ore scolastiche che per lei sono durate un istante, ma poiché essendo la sua giornata libera non ha la più pallida idea di come superare il pomeriggio.
La sua mente vaga in cerca di una soluzione adeguata mentre tutti gli studenti si alzano e si precipitano all’uscita dell’edificio scolastico.
“Ehi! Yuki-chan! Vai al lavoro?” La voce di Kida la riscuote da quella specie di trans in cui era caduta nel tentativo di trovare rimedio a quello che si prospetta un noiosissimo pomeriggio.
“Ah! Kida-kun! No… ho la giornata libera.” Sospira.
“Senti… io, Mikado e Anri pensavamo di andare a farci un giro, così tanto per stare insieme. Ti va di venire con noi?”
Yukiko alza un sopracciglio con fare perplesso: “Ma come! Con due ragazze al seguito non ti sarà difficile rimorchiare?”
Kida sorride spavaldo e si porta vanitosamente una mano tra i capelli: “Il mio fascino può superare qualsiasi barriera!... Allora, ci stai?”
“Andate anche all’Animate?” Chiede Yukiko dopo una breve risata per la simpatia dell’amico.
“Se ti fa piacere, ok!”
“Bene, ci sto!”
“Grande! Andiamo a recuperare gli altri due! Came on!” Esclama il biondo portando l’indice davanti a se come un generale.
Yukiko ridacchia di nuovo sotto i baffi per poi seguire il compagno che cammina per il corridoio con andatura decisa.
“Yukiko, allora sei venuta!” la saluta sorridente Mikado.
“Anri, Mikado, Salve!” Ricambia la castana.
“Ciao Yuki-chan!” Mormora Anri scivolando accanto a Yukiko.
“Bene, che facciamo?” Chiede in generale Mikado.
“Yuki-chan voleva andare all’ Animate, quindi… in marcia!” E di nuovo il biondo si riavvia con fare teatrale verso l’uscita.
“No, Ehi… aspetta, aspetta! Se avevate altri progetti io…” Cerca di chiarire Yukiko.
“Nessun progetto!”  Assicura Mikado allegro seguendo l’amico ormai bel che fuori dalla scuola.
Ormai il sole inizia a tingersi di rosso e mentre le ombre si allungano i quattro ragazzi iniziano a gironzolare per le strade di Ikebukuro diretti al negozio di manga.
Yukiko è attenta: scruta ogni tetto, ogni vicolo e ogni angolo della città nella speranza di incrociare quel sinuoso corpo color notte oppure la silenziosa moto che affascina e allo stesso tempo spaventa gli abitanti di Ikebukuro.
Alcuni dubitano della sua esistenza… ma lei l’ha vista.
Improvvisamente una strana sensazione si fa spazio in lei, come un dubbio… qualcosa che la segue… un brivido le percorre la schiena senza motivo e i suoi occhi si posano di scatto sul tetto di un alto palazzo.
Qualcuno che la sta guardando?
Sbatte le palpebre più volte per poi convincersi che non c’è motivo di preoccuparsi. Perché qualcuno dovrebbe osservare proprio lei?
“Venite a mangiare Sushi! Essere buono! Pesce fresco!” Quella voce primitiva la fa girare sorridendo distogliendola dai suoi pensieri.
“Buondì Simon!” Salutano all’unisono Yukiko e Kida.
“Se avete fame, voi venire a mangiare sushi!”
“Non ora, andiamo all’Animate. Magari più tardi eh Simon?” Lo assicura il biondo picchiettando amichevolmente sul braccio del colosso.
“Bene, io aspetto voi!” Esclama quest’ultimo agitando la mano in cenno di saluto verso la direzione in cui i quattro studenti del liceo Raira si allontanano.
“Mh, dunque… vediamo se c’è qualcosa di interessante.” Mormora Kida scrutando i vari volumi in cui sono immersi.
“Io stavo cercando un Seinen.” Annuncia la ragazza dagli occhi azzurri imitando il compagno “Anri, mi aiuti a cercare?”
L’amica annuisce con un leggero sorriso per poi iniziare a cercare.
“Un Seinen?  Ma le ragazze non leggono i Shojo?”  Domanda Kida alzando il naso dai manga che stava analizzando.
Yukiko storce la bocca infastidita: “E chi te lo dice?”
“Beh, se vuoi rimanere sul classico ti consiglio Death Note, ma immagino tu lo abbia già letto e chi non lo ha fatto?… io andrei su qualcosa tipo Gantz se fossi in te.” Una voce femminile alle sue spalle fa voltare Yukiko spaventata.
Una ragazza in total black con i capelli raccolti e parzialmente nascosti da un cappellino le indica un manga non molto distante da lì.
“Ah… sì, è bello?”
“Oh, sì se sei appassionata di seinen di quel genere.” Un ragazzo dai capelli color cenere e gli occhi semi chiusi si unisce a quella strana conversazione.
“Ehi, siete sempre qui voi?”
“Masaomi! E anche Ryugamine!” Esclamano i due ragazzi non appena sentono la voce di Kida.
Yukiko guarda la scena stranita mentre i ragazzi si salutano.
“Yukiko, avrai sicuramente sentito parlare di loro. Sono Walker Yumasaki e Erika Karisawa.” Presenta Kida indicandoli con una certa eleganza.
“Oh, sì… ne ho sentito parlare.”
“Lei è Yukiko Ishii.” Continua lui disinvolto mentre lei si inchina: “Piacere.”
Al sentire il suo nome la loro espressione diventa perplessa ed iniziano a parlottare tra di loro.
“ma questo nome…”
“Vuoi che sia lei?”
“Pensi ci sia un omonima?”
“Boh… magari un clone.”
“Ma Kadota non lo ha detto.”
“Allora è lei…”
Yukiko li guarda perplessa e anche leggermente spaventata… cosa staranno mai dicendo quei tipi?
“Scusa, ti andrebbe di venire un attimo con noi? C’è una persona che credo voglia conoscerti.”
Una persona? Che persona? Chi?
Perché mai qualcuno vorrebbe conoscere lei?
Nella mente scorrono tutti i volti visti al cafè ma non le viene in mente nessuno che possa interessarsi a lei.
Una ragazzina di 16 anni, quasi 17… chi mai dovrebbe volerla incontrare?
Sospira ansiosa: un po’ per la paura e un po’ per la curiosità.
Non sa se fidarsi o meno, ma quei due tipi sembravano molto amici di Kida.
“E… chi sarebbe questa persona?”
“Oh, è il nostro capo: Kadota.” Risponde la ragazza corvina alzando gli occhi dal suo cellulare.
“Se è così veniamo anche noi!” Esclama Kida agitando in aria la mano con fare annoiato.
“va bene, non ci dovrebbero essere problemi.” Annuisce Yumasaki sorridendo per poi avviarsi allegramente con la compagna verso l’ascensore: “non preoccuparti, qui ci torneremo tutte le volte che vuoi!” Esclama intanto Karisawa per farsi sentire dai ragazzi, in particolare da Yukiko.
Gli occhi celesti ritornano a scrutare le strade nella vana speranza di vedere ciò che per lei è l’oggetto di un desiderio.
Ma al posto della sensazione di sicurezza che la prende negli istanti in cui la Moto Nera sfreccia davanti a lei ora viene perseguitata da una sensazione di disagio, e non è data dai due ragazzi ce lei e i suoi amici stanno seguendo.
“ma che hai combinato?” Il sussurro di Kida e Mikado le giungono da entrambe le parti.
“Ninte! Che vuoi abbia fatto?”
“E allora perché Kadota vuole conoscerti?”
“E chi è questo tizio?” Chiede lei senza ottenere risposta.
Si sente come una criminale che sta per essere portata in carcere, anche se gli altri passeggiano tranquilli.
Sospira un po’ scoraggiata dalla situazione che per lei è a dir poco assurda. Ecco perché odia le giornate libere.
“Eccociiii!” Esclama la voce squillante di Erika mentre si dirige allegramente verso un furgoncino  parcheggiato lungo la strada.
Un ragazzo con i capelli lunghi fino al mento si sporge dal finestrino con fare annoiato per scrutare meglio i nuovi arrivati
“Ehi! Saburo-kun! Kadota è qui?” Lo saluta la corvina agitando il braccio in aria con fare infantile.
Il tipo seduto dentro il veicolo indica con fare annoiato il retro per poi parlare: “L’avete trovata?”
Walker annuisce posando una mano sulla spalla di Yukiko: “Carina vero?”
La ragazza sbuffa irritata guardando il ragazzo in malo modo.
Ad un certo punto una nuova persona si fece avanti uscendo dal lato opposto del furgone:  è un ragazzo alto con i capelli castani coperti da un berretto che gli arriva fino sopra gli occhi.
Si avvicina a lei scrutandola mentre Yukiko si avvicina lentamente a Kida.
“Masaomi, quanto tempo.”
“Kadota!” Risponde il biondo mentre gli occhi dell’altro tornano a posarsi sulla ragazza castana.
Lei tituba un momento e poi si decide: “Sono Yukiko Ishii, piacere.”
“  Kyohei Kadota.” Risponde il ragazzo con un mezzo sorriso.
“Io… questi due ragazzi hanno detto che una persona mi voleva incontrare…”
“Sì, sono io che volevo conoscerti. Anzi…”
Quell’ultima parola la fa trasalire, perché gli anzi non  preannunciano mai niente di buono… in quelle situazioni.
“In realtà è un'altra persona che mi ha chiesto di avvicinarti.”
“Posso sapere chi è?” Chiede Yukiko titubante, ma in fondo è un suo diritto.
“Mi ha chiesto di non dirti nulla, ma a quanto pare vi conoscete già.”
La conosce già? La sua mente ripercorse tutti i nomi che potevano appartenere alla persona misteriosa ma non conosceva nessuno che avesse bisogno di un terzo individuo per avvicinarsi a lei.
“E… cosa dovrei fare?”
“Semplice, starai con noi!” Esclamarono i due ragazzi otaku che l’avevano accompagnata fin lì con occhi luccicanti: “Verrai con noi all’Animate…”
“Graderemo i nuovi anime insieme…”
“Faremo i cosplay…”
“Seguiremo i mangaka fin sotto casa…”
“Cosa?!” Esclama Yukiko sconcertata da questa affermazione.
“Non facciamo niente di male.” Mormora innocentemente il ragazzo dagli occhi sottili.
“Non preoccuparti, non sono pericolosi. E poi il tuo ragazzo ci rimarrebbe male!” La incoraggia Kida con fare sarcastico sotto gli sguardi incerti di Mikado e Anri.
“Il mio ragazzo?!”
“Beh… una persona che vuole conoscerti è perché gli piaci no?”
“Mi sa che tu viaggi un po’ troppo con la fantasia Kida-kun…” Mormora Yukiko più a se stessa che al compago, poi sospira e rivolge lo sguardo alle nuove conoscenze: “Ho paura…”
Sì, ha letteralmente paura di quella situazione, ma  la curiosità la spinge a rischiare.
Com’è possibile che qualcuno la voglia? Forse è quel pizzico di pepe in più che le manca. Un mistero che riguarda solo lei… è perfetto.
“E come faccio a ritrovarvi?”
“Allora accetti?!” I Due ragazzi le si attaccarono addosso con fare adulante.
“S-sì… credo di sì…” Risponde titubante lanciando uno sguardo a Kida e gli altri “… magari se ci incontriamo anche con loro…”
“Ma sì! Più siamo meglio è! Ti passiamo noi a prendere dopo scuola!”
Yukiko li guarda un po’ stranita: ma non era il tipo con il berretto a volerla conoscere? Ma forse essendo suoi seguaci vanno bene anche quei due che in fondo iniziano a starle simpatici.
“No, sono al lavoro.”
“Allora dopo il lavoro.”
Il suo sguardo torno sui tre compagni di scuola che annuirono.
“D’accordo.”
“Yuki-chan… mi sa che se vogliamo trovarci un posticino al Roshia-sushi è meglio che andiamo.”
“Ok, allora… a domani.” Saluta ancora un po’ confusa la ragazza mentre Erika e Walker agitano vivacemente le braccia gridando arrivederci in tutte le lingue esistenti e inventate chele loro menti possono conoscere; evidentemente avere una nuova compagna con cui condividere la loro passione li divertiva molto.
Yukiko cammina silenziosa distaccata dagli altri tre che invece conversano allegramente.
“Quei tipi non fanno niente, anzi… penso sarete buoni amici!” la rassicura Kida con un occhilino ma lei non ci bada e continua a cruciarsi su quella decisione così repentina di cui si è già pentita.
Kida sospira e le si porta affianco circondandole con fare da ganzo le spalle: “Allora, visto che tu hai invitato anche noi insieme a loro fa come se ti avessi appena presentato dei nuovi amici, va bene piccola mia?”
Piccola mia? Quell’ultimo nomignolo la fa automaticamente scoppiare a ridere. Hiroshi la potrebbe chiamare piccola, ma Kida proprio no!
“Uh, che onore!” Esclama lei scansandolo scherzosamente.
“Ehi, guarda che è il sogno di tutte le ragazze essere chiamate così da me!” Ribatte il biondino con un finto broncio per poi alzare la voce rivolgendosi a una giovane passante: “Ehi, vieni qui piccola mia!”
La ragazza lo guardò spaventata per poi accelerare il passo e dileguarsi tra la gente di Ikebukuro.
“Kida… è imbarazzante…” Mormora Mikado portandosi avvilito una mano davanti al volto mentre Yukiko e Anri ridacchiano divertite.
“E allora vediamo se il grande Kida riesce a prendere la sua piccolina!” Lo schernisce la compagna di classe scattando a tutta velocità verso il Roshia-sushi appena dietro l’angolo.
Ha ragione lui, tanto ci saranno anche i suoi amici no? Perché preoccuparsi?
Improvvisamente percepisce qualcosa di chiaro che sfreccia a tutta velocità a pochi metri dal suo orecchio sinistro seguito da una forte corrente d’aria.
Sussulta facendo un piccolo salto verso l’interno del marciapiede per poi osservare nella direzione in cui era diretta quella cosa in tempo per vedere un distributore automatico schiantarsi contro una parete facendo scintillare i frammenti di vetro all’ultima rossastra luce solare. Continua a guardarlo stranita sebbene non sia la prima volta che vede quello spettacolo; una scia di liquido appartenente una lattina esplosa le arriva fino ai piedi costringendola a spostarsi.
“Ancora quei due…” mormora mentre un veloce rumore di passi si avvicina a lei.
“Ah, ma che sorpresa! Che coincidenza incontrarci proprio qui!” Quella voce… la pelle di Yukiko diventa simile alla carta vetrata e il suo respiro si mozza.
Le iridi somiglianti al paradiso ruotano lentamente fino a trovare quelle castane di colui che più teme.
“O-Orihara-san…” cerca di salutarlo ma il constatare che quel ragazzo si ricorda ancora di lei non può che farla intimorire.
“Vedo che ora sei in compagnia…” mormora l’informatore scoccando un’occhiata spavalda ai suoi tre amici, Yukiko non sa se rispondono o cosa… non se ne rende conto, i suoi occhi sono fissi su quell’individuo così misterioso e pericoloso.
“Come te la passi?” Chiese lui tornando a guardarla. Una domanda così semplice e scontata, quasi fossero amici, una frasi da rapporto umano che lui non ha e non potrà mai avere con nessuna persona esistente, lei ne è sicura.
Improvvisamente la figura del ragazzo davanti a lei sparisce e una ventata d’aria simile a quella di prima la investe e la sua testa ruota di scatto inseguendo nuovamente un oggetto volante non ancora identificato dalla mente di Yukiko.
“Ahia!” Esclama Kida con un mezzo sorriso nel vedere che il tiro di Shizuo questa volta è andato a segno.
Un’alta macchinetta della CocaCola… l’ha beccato?!
Istintivamente la ragazza si precipita verso il dispributore che effettivamente nasconde un corpo che cerca di liberarsi.
Sebbene Izaya non le piaccia per niente il pensiero che possa essersi fatto male la fa rabbrividire… tipico del suo carattere altruista.
“Orihara-san!” Grida mentre nota che finalmente il ragazzo si è liberato da quell’affare pesante.
“Tutto bene?” Gli chiede lasciandosi cadere in ginocchio accanto a lui.
“Sì, ma ha fatto decisamente più male delle altre volte.” Risponde lui passandosi ripetutamente una mano dal petto al ventre; Yukiko ne deduce che deve fargli davvero male ma quando nota ancora quel sorriso spavaldo in volto gli viene voglia di strangolarlo.
“Hai abbassato la guardia, Izaya.” Una voce piena di rabbia la fa nuovamente voltare facendole notare un barista biondo che stringe nella mano destra un palo del divieto pedonale.
Shizuo Heiwajima…
No, decisamente la posizione in cui si trova non è delle migliori.
“Accidenti, ti farai male sul serio…” mormora Yukiko ad Izaya senza ricordarsi con chi sta parlando e continuando a fissare l’uomo più forte di Ikebukuro.
“Cosa?” La voce accanto a lei la fece sobbalzare, si era dimenticata chi aveva accanto!
Questa volta Izaya la fissa con aria interrogativa ma poi torna a guardare il suo avversario: “Beh, trovarsi difronte una bella ragazza è un buon motivo per distrarsi dico bene, Shizu-chan?”
Una vena inizia a pulsare sulla fronte del biondo: “IIIzaaaayaaaa!” Grida preparandosi a lanciare l’oggetto che ha in mano mentre Yukiko trema prima per la frase detta da Izaya e poi per la morte vicina.
Improvvisamente una folata d’aria le scuote i capelli accompagnata da un silenzio meravigliato. Gli occhi di Izaya si puntano su un punto dietro di lei facendole capire: la Moto Nera! Bellissima, misteriosa, stupenda, grandiosa! Non ci sono abbastanza aggettivi per descriverla ne per descrivere la meraviglia che Yukiko prova dentro di sé.
I suoi occhi inseguono la figura della motocicletta facendola scattare in piedi: “Aspetta!” Grida correndo nella direzione in cui sparisce il veicolo.
Ecco, di nuovo il vuoto.
Il vuoto che quella creatura si lascia dietro.
L’ha persa, ancora.
“No…” mormora fissando la strada.
“La Moto Nera, eh? Ti interessa?” Izaya le si avvicina unendosi a lei nel contemplare il luogo dove un attimo prima correva la Leggenda.
“Cosa…?” Chiede Yukiko guardando il ragazzo  accanto a lei che però sparisce di corsa pronto a ricominciare la fuga: “Beh, un’altra volta! Ci si vede Yuki-chan!” la saluta un’ultima volta mentre sparisce tra i vicoli di Ikebukuro inseguito da un urlante Shizuo.
“Yu-Yuki…” La ragazza si lascia cadere in ginocchio: non è possibile! Conosce il suo nome!
“Ehi…” Una voce la distrae dalla sua nuova disperazione e la figura di Mikado si fa limpida nei suoi occhi: “Per caso sei interessata anche tu alla Moto Nera?”
 
 
E questo è il secondo capitolo! Ringrazio tutti quelli che hanno letto il precedente e hanno deciso di seguire questa storia! Questi due capitoli sono stati un po’ noiosi lo so, ma da ora inizieranno le cose interessanti ;)
Chiedo scusa se ci sono errori ma non ho avuto il tempo di ricontrollarlo, li correggerò appena avrò tempo… Grazie a tutti :)
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Durarara!! / Vai alla pagina dell'autore: MadHatter96