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Autore: callmesarah_    12/08/2012    3 recensioni
Jennifer ha 20 anni e s'innamora a prima vista del bel Ian Somerhalder, quest'ultimo però è un playboy della peggior specie, abituato a trattare le donne come oggetti, mentre Jennifer è una ragazza romantica e sognatrice. I ruoli però s'invertiranno e qualcuno ci rimarrà scottato
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ero al parco con Ian ormai da una mezz’ora e continuavamo a mandarci frecciatine, quando in quel momento mi brontolò lo stomaco, avevo decimante fame era dalla sera prima che non mangiavo nulla. O meglio avevo mangiato solamente una fetta biscottata.
«Hai fame?» chiese Ian, stavo per rispondergli “No guarda il mio stomaco sta solo cantando le tue lodi”, ma frenai i miei bollenti spiriti e risposi «Si, perché si sente tanto?»
«Giusto un po’» sorrise e mi prese la mano, oddio mi ha preso la mano «Dai ti porto a mangiare qualcosa»
Beh se non era un invito questo, che doveva fare poverino, mandarmi il suo ciambellano di corte per propormi una cena con un invito cantato?
«Ok, ci sto!» accettai entusiasta.
Ero strafelice che Ian mi avesse invitato, aspettavo quel momento da tanto tanto tempo: “due giorni”, giuro sembravano di più.
Il posto in cui mi portò era carino, ma non elegante per fortuna perché indossavo degli shorts e una maglietta, beh dovevo vedere Josh non il mio “principe azzurro”.
«Ordina tutto quello che vuoi, tanto offro io» dichiarò… uh che carino avrebbe offerto lui, avrebbe dovuto farlo comunque dato che con me non avevo neanche un dollaro.
«Ok grazie.» mi sarebbe piaciuto tanto prosciugare la carta di credito di Mr Somerhalder, ma convenni che fosse meglio ordinare una semplice bistecca con patatine fritte, come fanno i bambini di sette anni.
«Sei sicura di volere solo quello?» chiese gentilmente Ian, ma sinceramente stare con lui mi faceva passare anche la fame.
«Si si certamente» dissi
«Sul serio non farti scrupoli, puoi davvero ordinare tutto ciò che vuoi!»
D’impulso mi girai verso un cameriere carino, biondo, palestrato, con gli occhi azzurri «Ah si? allora voglio lui!»
«No tesoro “il ragazzo meraviglia” quando sei in mia compagnia lo lasci stare…Non devi avere occhi che per me» mi ordinò.
«Certo come no!» lo sfidai.
Il cameriere arrivò con le nostre ordinazioni lui aveva preso un un piatto di pasta con il sugo, e quando il cameriere se ne andò, non riuscii a trattenere le risate per come lo aveva chiamato poco prima “ragazzo meraviglia”
«Che ti ridi?» chiese Ian, e risi ancora di più «Dai perché ridi?» e vedendo che non smettevo scoppiò a ridere anche lui.
«Per come lo hai chiamato prima, “ragazzo meraviglia”!» risposi con le lacrime agli occhi, in realtà non era così divertente, ma non so perché non riuscivo a smettere di ridere,
«Beh mi è venuto spontaneo dato che lo guardavi con la bava alla bocca!» disse.
Ehi! Ma non era vero, io guardavo solo uno con la bava alla bocca e mi stava seduto di fronte.
«Non è vero giuro, non ho la bava alla bocca!» mi giustificai.
«Sei sicura?» chiese e io di getto risposi senza neanche pensare
«Si sono sicura anche perché l’unico per cui sbavo sei tu!» ops, forse avevo detto qualcosa che non avrei dovuto dire, cavolo perché parlavo sempre senza riflettere prima?
«Allora sbavi per me eh?» chiese retorico e soddisfatto
Non potevo di certo tirarmi indietro ormai dato che avevo fatto trenta dovevo fare trentuno.
«Si ok? A lezione ero distratta ero distratta perché fantasticavo su di te, e al ristorante sono inciampata perché mi è preso un colpo sapendo che quella donna, che pensavo essere tua moglie fosse incinta…e beh ieri quando per mia tremenda sfortuna mi hai trovato a letto con tuo fratello, sarei voluta sparire, non avrei mai voluto che lo scoprissi e tanto meno non sarei mai andata con tuo fratello» ormai avevo preso a parlare e non smettevo più.
Sorprendentemente lo vidi strabuzzare gli occhi visibilmente toccato.
«Questa cosa mi sorprende davvero!» rispose, eh? Cosa? Perché?
«Cosa ti sorprende?» chiesi
«Non credevo ti piacessi tanto, pensavo che con me giocassi, così tanto per…» ammise
«No, mi piaci sul serio, te l’ho già detto ti trovo affascinante anche se non so molto su di te, e vorrei conoscerti meglio» era l’ora della verità, va beh tanto ormai mi ero sputtanata alla stragrande.
«Sul serio, anche io vorrei conoscerti meglio, mi piace la tua sincerità, e il primo giorno che ti ho visto in aula ho detto “deve essere mia”» a momenti mi strozzai. Non ci potevo credere che un uomo come lui dicesse quelle parole.
«Ora penserai che sono un maniaco, o forse un dominatore alla Christian Grey, ma non è così, davvero!»
No non ce lo vedevo con frustino e jeans strappati, o forse si… ma comunque non sapevo cosa dire.
«No no non lo penso!» dissi.
«E… allora che pensi di me?» chiese e si portò una mano sotto al mento in segno che era tutto orecchi.
«Penso che tu sia un bell’uomo, sexy, straricco…ah si anche un playboy della peggior specie» risposi cercando si essere più sincera possibile «Per questo ho creduto inizialmente, che avrei avuto una chance son te!»
«E’ davvero quello che pensi? Che io sia uno sciupa femmine?»
«Beh si! Ora vorresti dirmi che ieri non hai passato la notte con qualche ragazza sexy conosciuta da qualche parte, o forse anche più di una?» dissi a mo’ di accusa.
«Ok si, forse non è del tutto falso sono un playboy, ma come hai detto tu stamattina, io e te non stiamo insieme… »
«Giusto! Chi ha detto il contrario?»
«Nessuno, ma hai detto che vorresti frequentarmi giusto?» domandò
«Certo!»
«Ok allora facciamo finta che questo sia il nostro primo appuntamento! Quindi in quanto tale voglio sapere un po’ di te» disse e io accettai quella “sfida”.
Parlammo per ore della mia famiglia. Che non era molto ricca, mia madre mi aveva abbandonato quando avevo 5 anni e io vivevo con mio padre la sua seconda moglie, che era una donna fantastica e la mia sorellastra minore che era nata dieci anni fa. Mi chiese perché avevo scelto giurisprudenza, quale fosse il mio colore preferito, insomma mi fece il terzo grado e io lo feci a lui. Mi raccontò che da ragazzo era un ragazzo modello, studiava e aveva ottimi voti, aveva solo un fratello e una sorella, quindi non avrei corso il rischio d’incontrare un altro suo fratello ad una festa e portarmelo a letto da ubriaca e mi disse che prese la laurea in giurisprudenza studiando da privatista e dando i test. Insomma avevamo fatto in poche ore un bell’excursus di tutta la nostra vita, senza mai smettere di mandarci le nostre solite frecciatine.
A fine serata mi riaccompagnò al campus portandomi fino a davanti alla porta era davvero premuroso, quando ci si metteva.
«E’ stata davvero una bella serata» disse
«Già peccato che debba terminare…» risposi
«Ti posso chiamare in questi giorni?» mi chiese
«Certo, ma non hai il mio numero» gli feci notare, lui prese l’iPhone e disse
«Detta!», scossi la testa e afferrai il telefono gli scrissi il numero e lo salvai sotto il nome di “ragazza meraviglia”
«Tieni ecco fatto!» gli porsi il telefono e lui se lo mise in tasca.
«Beh Buonanotte Jennifer…» disse e mi avvicinai per dargli un bacio sulla guancia
«Buonanotte» replicai e spostai la mano per aprire la porta del’appartamento, ma lui mi fermò il polso
«Dammela bene la buonanotte!»
Si avvicinò a me e posò le labbra sulle mie, inizialmente sembrò un baciò innocente, ma invece non lo era affatto, lui lasciò il mio polso e  m’immobilizzò tenendomi stretta sui fianchi per non farmi muovere, continuò a muovere le sue labbra sulle mie, fino a farle schiudere per prendere confidenza con la mia lingua. Non so bene neanche per quanto tempo fummo in quella posizione, davanti la mia porta, ma sapevo che avrei voluto che non avesse mai avuto una fine.
Poco dopo Ian staccò le nostre labbra anche se non mi lasciò andare e mi sussurrò all’orecchio «Questa era una buonanotte come si deve!» poi mi lasciò e si allontanò.
«Allora ci sentiamo in questi giorni!» dissi, lui non rispose. Mi fece semplicemente un occhiolino.
 
Le gambe mi tremavano e il cuore ancora mi batteva a mille, questa serata era stata decisamente memorabile, niente a che vedere con la serataccia di ieri sera infilai le chiavi nella porta ed entrai.
Alice era sul divano a guardare una soap opera argentina e stava con una montagna di fazzoletti pronta a piangere come una fontana. Non si accorse neanche che ero rientrata. «No Rodrigo, non lasciarla lei ti ama…» piagnucolava Alice; poi sbattei la porta per attirare l’attenzione.
«Salve» dissi
«Ciao Jen, non puoi capire Rodrigo ha lasciato Marisol, cioè ma ci credi?» oddio stava parlando ancora la telenovelas.
«Eh no non ci credo!» dissi sedendomi sul divano, io però mi riferivo al bacio avvenuto poco prima.
«Cioè dai… Marisol!!! Aspetta ma tu dove sei stata si può sapere?» mi chiese spegnendo la tv, trovando la mia storia più interessante di quella di Marisol e Rodrigo.
«Sono stata a cena con Ian!» esclamai
«Ian Somerhalder, io fratello di quello che ti sei fatta ieri?» la odiai per quella domanda
«Si lui!» la imbruii
«E cosa è successo? dai racconta!»
«Niente abbiamo cenato, parlato e poi mi riaccompagnato qui…e ci siamo baciati»
«Oddio non ci credo, wow…sono troppo felice e come è stato dai racconta!»
«E come è stato? E’ stato fantastico» dissi con un sorriso a trentadue denti «E tu che hai fatto? Non dirmi che sei stata tutta la sera a vedere Rodrigo e Marisol cornificarsi!» la presi in giro
«No sono stata con Liam, niente di che…» disse poco entusiasta
«E? Insomma perché non sei con lui?»
«Ma niente sta di là che dorme…» mi avvisò
Scoppiai a ridere, che vita frenetica che avevano questi due.
«Che ti ridi era stanco, aveva avuto la partita oggi»
Mi alzai «Eggià che vitaccia…» diedi un bacio sulla fronte ad Alice «Ora vado a letto notte!»
«Notte!» rispose la mia amica e me ne andai in stanza.
Indossai il pigiama e misi in carica il telefono, come facevo ogni sera, sul comodino vicino al mio letto, ma quella sera c’era un messaggio che non mi aspettavo era Ian che mi diceva: “GRAZIE MILLE PER LA SPLENDIDA SERATA, BUONANOTTE RAGAGAZZA MERAVIGLIA”. Prima di andare a fare visita a Morfeo scrissi “BUONANOTTE SEXY MAN”

Anche il quinto capitolo è terminato ed è il momento dei ringraziamenti, ringrazio tutti quelli che seguono questa fanfiction, chi l'ha messa fra le preferite e chi ogni volta recensisce grazie di cuore.
Continuate a recensire e farmi sapere cosa ne pensare siete fondamentali... Una storia senza recensioni= me depressa= niente aagiornamento :P
un bacio Sarah
 
  
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